11 agosto 2013
La prima preoccupazione seria l’ho avuta quando ho letto che intendeva istituire un assessorato agli “stili di vita”. Ho pensato subito che sarebbe stato capace di proibirmi di fumare anche a casa mia. E poi la faccia mi inquietava, un sorriso trasognato, diciamo, che pare intravvedere beatitudini future. Una valorosa collega aveva cominciato già allora a chiamarlo “l’allegro chirurgo”. Pericolosissimo. Naturalmente non l’ho votato ma non è servito, anche perché l’alternativa era quella che era. L’esordio è stato in linea con le previsioni ma almeno con una vena comica. L’allegro chirurgo in bicicletta con la scorta di vigili- ciclisti e l’inevitabile capitombolo, una pochade da cinema muto, hanno fatto subito capire cosa ci aspetta. E’ rapidamente riuscito a far inferocire una significativa porzione di città con l’operazione Fori Imperiali e Cicchitto per un palco multato, in una città dove si vede di tutto. Naturalmente anche certe proteste possono apparire sopra le righe, e alcune effettivamente lo sono, ma come si fa a non ricordare la grande lezione di Bruno Zevi quando spiegava che per migliorare una città bisogna partire dalla periferia. Chissà che avrebbe detto Zevi di Ignazio Marino.
© - FOGLIO QUOTIDIANO
di Massimo Bordin – @MassimoBordin
Nessun commento:
Posta un commento