Il problema non è destra e/o sinistra...il problema è riassunto in queste poche righe...ed è questo il vero sentimento degli italiani:
"Oggi voglio chiedere le dimissioni della democrazia, di questa parola di cui ancora ci riempiamo la bocca e che non significa più nulla.
Indignarsi per l’assoluzione di Berlusconi? Non ne vale la pena. Dobbiamo indignarci una volta al giorno? Per la legge sulla giustizia, per la legge sulle elezioni politiche, per quella sulle intercettazioni? Per la salva Previti, per la depenalizzazione del falso in bilancio?
Siamo seri, abbiamo cose più importanti da fare che indignarci per il comportamento dei nostri dipendenti. Li abbiamo votati noi, sapevamo chi erano, cosa avrebbero fatto. La colpa è nostra, non loro. Di noi che non muoviamo un dito.
Le opposizioni, i sindacati, la cosiddetta società civile subiscono di tutto senza fiatare, o emettendo deboli lamenti. Basta parlare di democrazia, dichiariamoci sudditi e ritiriamoci nel nostro prezioso privato, dove già per la maggior parte stiamo. Non facciamo finta di protestare, è più dignitosa la rassegnazione.
Abbiamo ciò che meritiamo, siamo diventati dei guardoni del potere: del potere, non della democrazia. Non nominiamo più questa parola, non prendiamoci per i fondelli.
Non esistono più i contropoteri, esiste solo il potere della collusione. E la controinformazione al massimo trapela.
Io non mi sento più cittadino italiano. Non mi sento rappresentato dalle istituzioni. Non mi sento rappresentato dal governo. Dall’opposizione. Da nessuno.
E sto pensando seriamente di restituire la mia carta di identità che serve, ormai, solo per dormire negli alberghi." Beppe Grillo
Memore della famosa frase di Kennedy, mi sono chiesto cosa avrei potuto fare per... Berlusconi. Ho pensato di raccogliere dal web tutti gli articoli più significativi non ostili al centrodestra.
La rassegna stampa è un contenitore di idee e spunti di riflessione, nonché archivio di suggerimenti ed interpretazioni per tutte le campagne elettorali.
Chiunque lo desideri può segnalare "pezzi" e lasciare commenti nello spazio apposito.
Ringrazio tutti coloro che hanno già visitato il mio blog, quelli che faranno girare il link nella rete e chi vorrà suggerire articoli.
A chi si connette per la prima volta con il sito " CENTRODESTRA" e con " BLOG PER I CIRCOLI DELLA LIBERTA'" consiglio la lettura anche degli articoli in archivio, perché sono stati selezionati in modo da essere sempre attuali.
1 commento:
Il problema non è destra e/o sinistra...il problema è riassunto in queste poche righe...ed è questo il vero sentimento degli italiani:
"Oggi voglio chiedere le dimissioni della democrazia, di questa parola di cui ancora ci riempiamo la bocca e che non significa più nulla.
Indignarsi per l’assoluzione di Berlusconi? Non ne vale la pena.
Dobbiamo indignarci una volta al giorno?
Per la legge sulla giustizia, per la legge sulle elezioni politiche, per quella sulle intercettazioni?
Per la salva Previti, per la depenalizzazione del falso in bilancio?
Siamo seri, abbiamo cose più importanti da fare che indignarci per il comportamento dei nostri dipendenti.
Li abbiamo votati noi, sapevamo chi erano, cosa avrebbero fatto.
La colpa è nostra, non loro. Di noi che non muoviamo un dito.
Le opposizioni, i sindacati, la cosiddetta società civile subiscono di tutto senza fiatare, o emettendo deboli lamenti.
Basta parlare di democrazia, dichiariamoci sudditi e ritiriamoci nel nostro prezioso privato, dove già per la maggior parte stiamo.
Non facciamo finta di protestare, è più dignitosa la rassegnazione.
Abbiamo ciò che meritiamo, siamo diventati dei guardoni del potere:
del potere, non della democrazia.
Non nominiamo più questa parola, non prendiamoci per i fondelli.
Non esistono più i contropoteri, esiste solo il potere della collusione.
E la controinformazione al massimo trapela.
Io non mi sento più cittadino italiano. Non mi sento rappresentato dalle istituzioni. Non mi sento rappresentato dal governo. Dall’opposizione. Da nessuno.
E sto pensando seriamente di restituire la mia carta di identità che serve, ormai, solo per dormire negli alberghi."
Beppe Grillo
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