lunedì 27 febbraio 2006

La scelta dei candidati

Si discute se sia giusto non poter esprimere la preferenza nel voto di lista.
La maggioranza dei politici sembra rimpiangere la preferenza considerandola espressione di valutazione democratica che seleziona e premia.
Personalmente ritengo preferibile la lista bloccata.
Se, da una parte, si rinuncia ad una selezione di candidati che nella stragrande maggioranza dei casi sono sconosciuti all'elettore, dall'altra i partiti sono costretti a ponderare bene nomi e posizioni di lista. Trovo giusto che i partiti si assumano la responsabilità di selezionare e decidere le candidature: a noi elettori il compito di promuovere o bocciare.
La campagna elettorale è focalizzata sui programmi e poco spazio è lasciato all'iniziativa personale: i candidati devono dare corpo e voce alle idee ed ai progetti dei rispettivi schieramenti e dei singoli gruppi politici.
Noi elettori abbiamo la possibilità di votare per lo schieramento e di scegliere il partito che ci rappresenta di più.
Ma possiamo anche essere creativi.
Gli elettori democristiani, socialisti, repubblicani e radicali si ritrovano con i loro partiti divisi da una sorta di muro di Berlino: ad ovest con Berlusconi e ad est con Prodi. Mi piacerebbe che molti votassero in modo disgiunto: per il Senato da una parte e per la Camera dall'altra. Sarebbe un modo per scavalcare il muro e chiedere l'unità nel nome dell'ideologia e non della posizione "geografica".
Personalmente trovo sprecato il voto nullo e la scheda bianca perché non hanno senso politico, non favoriscono e non avvantaggiano nessuno. Se proprio non sopportiamo i partiti e tutti i politici, asteniamoci. Se andiamo a votare, però, facciamolo con coscienza e ponderazione.
Sarebbe un peccato sprecare un voto che possiamo esprimere ogni cinque anni ( salvo elezioni anticipate).
Al seggio prendiamo in considerazione tutti i simboli e leggiamo i nomi di tutti i candidati anche
se non possiamo esprimere preferenze, osserviamo attentamente le schede elettorali prima di entrare in cabina e poi votiamo senza fretta.
Preventivamente sarebbe opportuno aver letto il programma di tutti i partiti compresi i più piccoli e, nel dubbio, scegliere un partito anche solo per un punto del programma se ci pare qualificante e importante: meglio il voto per una piccola proposta che astenersi e lasciar decidere agli altri. Poi teniamo sotto controllo quel partito per tutta la legislatura e verifichiamo se mantiene le promesse.
Mi rendo conto che il voto è più che mai condizionato dall'effetto Berlino: o di qua o di là, o con Berlusconi o contro Berlusconi, ma mi auguro che gli elettori possano trovare motivazioni di voto anche nella coalizione dove il leader non è quello che piace loro e che vengano votati i programmi e le proposte.
Speriamo.

venerdì 24 febbraio 2006

Per l'occidente forza di civiltà. L'appello degli intellettuali a difesa della nostra civiltà

http://www.perloccidente.it/index.php

Il testo completo e la possibilità di aderire

In Italia arriverà la ripresa. Davide Giacalone

http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=39&id=803&aa=2006

Cresciamo meno degli altri Paesi europei, ma i segnali di ripresa ci sono

Berlusconi:" Per 'over 70' treni, cinema e stadi gratis ". ADN Kronos

La promessa del premier alla consulta dei pensionati: ''Piccolo bonus anche per gli anziani che hanno un animale domestico''
Cinema, treni e stadi gratuiti. Bonus per il cagnolino. E niente più canone Rai. Dalla Consulta dei pensionati, il premier Silvio Berlusconi promette misure ad hoc per gli 'over 70' in vista del voto di aprile. A cominciare da una carta d'oro valida per viaggiare gratis sui treni ed entrare in stadi musei e cinema. ''Pensiamo ad una carta d'oro per le persone con piu' di 70 anni -sottolinea - per poter avere viaggi gratis sulle nostre Ferrovie e andare gratuitamente negli stadi, nei musei, nei cinema e nei teatri.
Prevediamo anche un piccolo bonus per gli anziani che hanno bisogno di avere un animale domestico di compagnia. Sono piccole cose che pero' servono per facilitare la vita''. Tra gli applausi, il Cavaliere ha anche annunciato per gli 'over 70' l'abolizione del canone Rai. ''Non si pagherà più l'abbonamento al canone Rai quando si compiranno 70 anni''. Poi aggiunge con una battuta: ''Se fossi uno di sinistra potrei dire che c'è una buona notizia e una cattiva. La buona notizia è che non si paga più il canone Rai, mentre quella cattiva è che si paga il canone Mediaset...No, non è cosi', non è vero. Ma vedrete qualcuno lo tirerà fuori: 'Berlusconi ipotizza un conflitto di interesse...'''.

La parte di Cesare. Magna Carta

Tra il chiasso di Calderoli e il borbottare di Pisanu, tra l'incendiare le piazze islamiche per togliersi uno sfizio e il predicare un impossibile dialogo con i sordi, non abbiamo dubbi a schierarci con le parole di Benedetto XVI pronunciate in occasione del saluto al nuovo ambasciatore del Marocco.
Il Papa affronta con limpidezza e urgenza la questione delle vignette e delle proteste nel mondo islamico: «L'intolleranza e la violenza non possono mai giustificare le risposte alle offese, perché non sono riposte compatibili con i principi sacri della religione». E aggiunge: «Non possiamo che deplorare le azioni di coloro che approfittano deliberatamente dell'offesa creata ai sentimenti religiosi per fomentare atti violenti, tanto più che ciò viene fatto a fini estranei alla religione».
Per finire il Papa fa riferimento ad un concetto centrale: la reciprocità, e dice: «La sola via che può condurre alla pace e alla fraternità è quella del rispetto delle pratiche religiose altrui, in modo tale che, reciprocamente, sia possibile assicurare per ciascuno l'esercizio della propria religione liberamente scelta».
Non c'è molto altro da dire. Si tratta di parole semplici e vere che stranamente il dibattito politico fa fatica ad assimilare, sfiancato com'è da contrapposte retoriche e calcoli elettorali.
Si pretende con tanta enfasi la separazione tra Stato e Chiesa, tra Cesare e Dio, poi le uniche parole da statista si lascia il Papa a pronunciarle da solo.

mercoledì 22 febbraio 2006

La BBC on line: "Il Professore è scialbo, il Premier ha carisma"

Veterano di battaglie nelle aule di giustizia, Silvio Berlusconi ha fegato, fascino e un certo carisma. Al contrario Romano Prodi è piuttosto scialbo, conosciuto come il "professore" e non rinomato per le sue capacità di comunicazione». Di più: «Quella di Romano Prodi è una battaglia in salita per conquistare gli elettori». Così la Bbc on line sulle elezioni del 9 e 10 aprile in Italia in un articolo del corrispondente da Roma Mark Duff. Paragonato a «un certo carisma del veterano delle battaglie in tribunale Silvio Berlusconi», scrive il giornalista, il leader dell’Unione «non è molto interessante». Se poi, aggiunge Duff, «Berlusconi è stato in grado di portare avanti il suo piano d’azione con il governo senza preoccuparsi degli alleati, Prodi, al contrario, si trova a camminare su una fune per evitare di irritare i suoi alleati».

Se scrittori e cineasti vogliono uccidere Berlusconi e il regime Tafazzi. Angelo Crespi

http://www.ildomenicale.it/editoriale.asp

Il cinema italiano è una mummia che cammina

Il contratto con Ricolfi. Christian Rocca

http://www.ilfoglio.it/uploads/camillo/ricolfi.html

Il contratto di Berlusconi con gli italiani e le considerazioni di uno studioso di sinistra

La bufala dell'aviaria. Rino Cammilleri

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=66934

Allarmismo ingiustificato e responsabilità dei media

martedì 21 febbraio 2006

Andrea's version. il Foglio

Dovrebbe risultare evidente a tutti, anche ai più tetragoni, che se i tipi come Calderoli vengono allontanati le cose con l’islam girano meglio. Oh madonnina santa, mica si può pretendere che tutto fili subito liscio come l’olio. E per altro verso non si è mai visto al mondo un dialogo degno di questo nome che non abbia mostrato i suoi momenti di frizione. Dice: un momento, ma in Nigeria ci sgozzano come tacchini. Cosa che difficilmente si può negare, a condizione di non dimenticare mai che perfino nei modi più brutali si nasconde sempre il lumicino del dialogo. E quello insiste: ma pure in Pakistan, pure nella kemalista Turchia, e si è aperta la caccia al cristianuccio pure in Indonesia, e nel Londonistan vogliono la sharia, e nell’Uttar Pradesh erano in cinquecentomila che se beccavano uno dei nostri te lo do io l’intoccabile, mentre in Libia ci danno dentro coi cartelloni pieni di croci, di svastiche e di stelle di David, e i focherelli, e in Egitto uguale, e lo stesso in Algeria, e via andare. Ma è il prezzo del confronto, benedetti figlioli. Dialoga oggi, dialoga domani, speriamo di avere il culo che non gli vada via la voce.

lunedì 20 febbraio 2006

E' morto Luca Coscioni

Oggi, a 39 anni, è morto Luca Coscioni, economista e presidente di Radicali Italiani, malato dal 1995 di sclerosi laterale amiotrofica. Noi di B4CdL vogliamo ricordare, al di là del merito delle questioni, la sua instancabile passione politica per la libertà di ricerca scientifica, e vogliamo quindi porgere le nostre sentite condoglianze ed un forte abbraccio alla famiglia ed ai parenti, agli amici, ed a tutto il suo partito - militanti, iscritti e simpatizzanti.

Cosa vogliono i Riformatori Liberali. E cosa vogliono fare. RL

http://riformatori.blogspot.com/2006/02/cosa-vogliono-i-riformatori-liberali-e.html

I termini dell'accordo con Forza Italia e le linee guida del movimento dei Radicali per le Libertà

Condannato Feltri. Si vergognino Governo e Parlamento. l'Opinione

http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=36&id=736&aa=2006

E' urgente e tassativo depenalizzare i reati d'opinione

Prodi pensa a se stesso. Gianni Baget Bozzo

http://www.ragionpolitica.it/testo.4870.prodi_pensa_stesso.html

La maglietta di Calderoli è una scusa per scatenare le critiche al Governo.
Attenzione: il radicalismo islamico non è da sottovalutare

giovedì 16 febbraio 2006

Fascisti immaginari, fascisti veri. Gabriele Cazzulini

http://www.ragionpolitica.it/testo.4830.html

Gli "impresentabili" di destra e di sinistra. Due pesi e due misure

Perché Fiorani è in galera e Consorte no? La giustizia per i compagni è più uguale che per gli altri. Ferruccio Formentini

La legge è uguale per tutti! Così è scritto perentoriamente nei tribunali. Tuttavia erano in molti che da alcuni mesi sommessamente rilevavamo una certa discrepanza fin tanto che il solito Cavaliere lo ha gridato a più non posso: “come mai la magistratura ha concesso al ‘compagno’ Consorte di muoversi libero come un passerotto mentre invece Fiorani viene tenuto rinchiuso in una cella?” Ma finalmente è toccato proprio all’Unità assumersi l’onere di dare la risposta confermando per la verità quello che ormai l’intero Paese sospettava. E lunedì titolava senza ritegno a tutta pagina: “Fiorani: così ho finanziato i politici del centrodestra. Il carcere sta spezzando la resistenza dell’ex numero uno della Bpi. Da due mesi è rinchiuso a San Vittore”. E si sa, a subire per due mesi il carcere duro ti torna in mente di tutto di più. Capito mi hai?

Il mondo alla rovescia. Marco Cavallotti

http://www.silvioberlusconifansclub.org/page2c.asp?IDP=304

Il più efficiente e remunerativo ufficio di collocamento in Italia?
Il partito dei DS

La politica delle sentenze. Nicola Matteucci

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=65383&START=0

La strategia elettorale del centrosinistra continuerà con l'antiberlusconismo?

martedì 14 febbraio 2006

La stampa quotidiana è di sinistra?

Vorrei provare a delineare un quadro, il più documentato possibile, sull' orientamento della stampa quotidiana in Italia.
La fonte, per quanto riguarda i numeri, è Prima Comunicazione online e i dati si riferiscono alla diffusione media da Novembre 2004 a Ottobre 2005.

Mi sento di escludere tra i giornali che possono avere un orientamento politico definito: La Gazzetta dello Sport ( diffusione media 382.168), Stadio Corriere dello Sport (235.961) e Tuttosport (112.870).
Ignoro l'orientamento politico del quotidiano genovese Il Secolo XIX (112.289) e di Italia Oggi (79.041).
Tra i quotidiani dichiaratamente di centrosinistra o comunque non favorevoli al centrodestra ci sono: La Repubblica (623.594) e le 15 testate locali del gruppo (475.000), il Corriere della Sera (674.825), l'Unità (62.282), il Manifesto (33.637), la Stampa (321.009), il Sole 24 Ore (345.982).
Quotidiani non ostili al centrodestra quelli del gruppo Caltagirone: il Mattino (88.513) e il Messaggero (236.792); quelli del gruppo Monti-Riffeser: il Resto del Carlino (171.761), la Nazione (140.713), il Giorno (72.316).
Decisamente a favore del centrodestra: il Giornale (207.459) e Libero (75.650).
Non sono riuscito a trovare la diffusione dei giornali minori o di partito. Ritengo, però, che il Foglio, la Padania, il Secolo d'Italia, l'Opinione e l'Indipendente che sono di centrodestra, possano pareggiare il conto con Liberazione, il Riformista, Europa, l'Avanti e Rinascita.

Tirando le somme la diffusione complessiva per il centrosinistra è di 2.536.329 copie, mentre il centrodestra totalizza 993.204 copie quotidiane.
La stampa quotidiana è per il 72% di centrosinistra e per il 28% di centrodestra.

lunedì 13 febbraio 2006

Caro compagno ti scrivo

I compagni di sinistra sono come i testimoni di Geova: vogliono convertirti a tutti i costi.
Spesso si spacciano per elettori di centrodestra pentiti: sono patetici perché ignorano che è quasi impossibile passare da destra a sinistra e, qualora avvenisse, nessuno si sognerebbe di farlo sapere.
La loro preparazione sui processi, gli affari, le dichiarazioni e le apparizioni televisive di Silvio Berlusconi è ammirevole.
Il conflitto di interesse, le leggi ad personam, gli editti bulgari, lo strapotere mediatico, la mafiosità e l'indegnità a governare ci hanno veramente esasperato.
Vi chiedo, cari compagni, di cambiare musica: fateci sapere, per favore, quali motivazioni vi spingono a votare per la coalizione guidata da Prodi e non i motivi che vi impediscono di votare la coalizione guidata da Berlusconi.
Siate propositivi e cercate di convincere un potenziale astenuto di centrodestra a votare per i vostri candidati.
Qui sotto i commenti sono a vostra disposizione.

venerdì 10 febbraio 2006

Pensioni sociali. La parola all'Inps

Le pensioni
Le maggiorazioni sociali
AUMENTO FINO A 516,46 EURO (1 MILIONE DI LIRE)
LE ALTRE MAGGIORAZIONI

Aggiornato al Febbraio 2006
Apri questa paginain formatoMicrosoft Word


I titolari di pensioni di importo modesto che non hanno altri redditi oppure, che hanno redditi inferiori ai limiti di legge, possono avere diritto a un aumento dell'assegno pensionistico: la maggiorazione sociale.

AUMENTO FINO A 516,46 EURO (1 MILIONE DI LIRE)

A decorrere dal 1° gennaio 2002, la legge finanziaria ha stabilito un incremento della maggiorazione sociale che garantisca un importo di pensione fino a 516,46 euro al mese per tredici mensilità.
La maggiorazione, elevata per l’anno 2006 a 551,35 euro, spetta:
ai titolari di pensione a carico dell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, mezzadri e coloni);
ai titolari di pensione della gestione speciale per i lavoratori delle miniere, cave e torbiere;
ai titolari di pensione dei fondi esclusivi e sostitutivi dell'assicurazione generale obbligatoria;
ai titolari di pensione sociale;
ai titolari di assegno sociale;
ai titolari di prestazioni assistenziali (invalidi civili, sordomuti e ciechi civili).
Età
Per poter ottenere l’incremento della maggiorazione sociale, i titolari di pensione devono avere almeno 70 anni di età. L’età può essere ridotta (fino a 65 anni) in ragione di un anno di età ogni cinque anni di contribuzione. Si può ottenere la riduzione di un anno anche se si è in possesso di un periodo di contribuzione non inferiore a due anni e mezzo.
Per i titolari di pensione di inabilità, gli invalidi civili totali, i sordomuti e i ciechi civili assoluti l'età per poter ottenere l’incremento della maggiorazione sociale si riduce a 60 anni.
Reddito
La maggiorazione può essere concessa ai beneficiari di pensione e ai titolari di prestazioni assistenziali, che, se non coniugati, possiedano redditi propri inferiori a 7.167,55 euro oppure, se coniugati, possiedano redditi propri inferiori a 7.167,55 euro e redditi propri che, sommati a quelli del coniuge, siano inferiori a 12.129,61 euro. Per determinare il reddito personale o familiare del pensionato si fa riferimento non solo ai redditi soggetti all’Irpef ma anche a quelli esenti (esempio: la pensione di invalidità civile, la rendita Inail ecc.) e a quelli con ritenuta alla fonte (interessi bancari e postali, rendite da titoli di Stato ecc.).Non si tiene conto del reddito della casa di abitazione, della pensione di guerra, dell’indennizzo in favore di persone danneggiate da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, delle indennità di accompagnamento, dell’importo aggiuntivo di 154,94 euro previsto dalla finanziaria 2001, dei trattamenti di famiglia e dei sussidi assistenziali, pagati da Enti pubblici, purché non abbiano carattere continuativo.

LE ALTRE MAGGIORAZIONI

I pensionati che non hanno ancora compiuto 70 anni e non hanno diritto ad alcuna riduzione dell'età, possono avere diritto, se i redditi lo consentono, agli importi di maggiorazione sociale previsti dalla precedente normativa, secondo quanto indicato nelle seguenti tabelle.
IL TRATTAMENTO MINIMO
Importo della maggiorazione per i pensionati di età compresa tra i 60 e i 65 anni(25,83 euro x 13 mensilità)
Maggiorazione
Limite di reddito personale
Limite di reddito cumulato col coniuge
Intera
fino a € 5.558,54
fino a € 10.520,90
Ridotta
oltre € 5.558,54 - fino a € 5.894,33
oltre € 10.520,90 - fino a € 10.856,69
Importo della maggiorazione per i pensionati di età compresa tra i 65 e i 70 anni(82,64 euro x 13 mensilità)
Maggiorazione
Limite di reddito personale
Limite di reddito cumulato col coniuge
Intera
fino a € 5.558,54
fino a € 10.520,90
Ridotta
oltre € 5.558,54 - fino a € 6.632,86
oltre € 10.520,90 - fino a € 11.595,22
ASSEGNO SOCIALE
Importo della maggiorazione per i titolari di assegno sociale(12,92 euro x 13 mensilità)
Maggiorazione
Limite di reddito personale
Limite di reddito cumulato col coniuge
Intera
fino a € 4.962,36
fino a € 10.520,90
Ridotta
oltre € 4.962,36 - fino a € 5.130,32
oltre € 10.520,90 - fino a € 10.688,86

Onore a Emma

Ho sempre rispettato Emma Bonino, spesso ne ho condiviso le idee, ammiro la sua coerenza e la considero un patrimonio della politica italiana.
Ieri sera, uscendo dal vertice dell'Unione senza firmare il programma, ha dimostrato ancora una volta di essere fedele alle proprie convinzioni e refrattaria alle lusinghe del potere.
Ha difeso i pacs e detto no al finanziamento della scuola privata e si è trovata da sola.
Ora sarebbe opportuno, una volta per tutte, capire fino in fondo cosa si intende per pacs ( è il matrimonio tra omosessuali con possibilità di adozione? ) ma quello che stupisce è il fatto che verdi e comunisti- fautori dei pacs- abbiamo buttato a mare la Bonino.
Delle due l'una: i verdi&comunisti hanno sposato la linea Rutelli oppure hanno sottoscritto il programma di Prodi con la riserva mentale di cambiare idea quando saranno al governo.
Non capisco l'accanimento dei radicali nei confronti dei finanziamenti alla scuola privata se non nell'ottica di un anticlericalismo oltranzista, ma ancora una volta devo togliermi il cappello davanti alla coerenza della Bonino.
Ne deduco che la sinistra, per differenza, prevede il finanziamento delle scuole private.
Ancora una volta i radicali sparigliano le carte della politica dimostrando coerenza nel perseguire gli ideali, onestà intellettuale, lontananza dal Palazzo e dai compromessi.
Fortunatamente una parte della pattuglia radicale ha deciso di affiancare la CdL alle prossime elezioni: è un grande acquisto e un innesto fondamentale nella pianta della libertà.

mercoledì 8 febbraio 2006

Silvio facci sognare un' Italia che...

sappia riconoscere i meritevoli e non favorisca i privilegiati.
Facci sognare un Paese senza file agli sportelli, dove un certificato di morte non scade e se ti presenti di persona con un documento, tu non debba produrre il certificato di esistenza in vita.
Come vorrei che non esistesse la carta da bollo e le marche, che gli uffici pubblici dialogassero tra loro e non ti facessero fare il fattorino da un ufficio all'altro.
Come mi piacerebbe entrare in un autosalone ed uscire con la macchina senza passare dal notaio.
Sogno di essere curato quando sono malato e di non dover sempre pagare per avere le prestazioni in tempo, sogno il dentista della mutua e le campagne di prevenzione.
Spero di pagare meno la benzina, soprattutto quando cala il prezzo del petrolio e quello del dollaro, mi piacerebbe vedere più concorrenza nel mercato, più privato vero e meno monopoli.
Non vorrei più perdere tempo bloccato in autostrada o in tangenziale, vorrei treni e mezzi pubblici veloci, confortevoli e convenienti.
Silvio vorrei uno Stato efficiente, che funzioni, dove sia possibile trovare lavoro a tutti e trovare casa in affitto a prezzi decenti.
Vorrei che tutti rispettassero i diritti degli altri e che i doveri non fossero un optional.
Silvio, Gianfranco, Pierferdinando, Umberto...fateci sognare ancora.

Modelli comunisti, modelli perdenti. Stefano Doroni

Parlano e parlano, a sinistra, si lodano da soli nella convinzione di superiorità morale e culturale che si sono costruiti in decenni di bugie storiche e politiche; ma poi, a ben guardare, i loro modelli puntualmente falliscono. Come quello toscano, che dovrebbe rappresentare l'eccellenza delle loro ricette amministrative e di governo. Ebbene, la linea di povertà relativa delle famiglie toscane si attesta al 16,97% (il dato nazionale è al 5,69%), mentre quello degli individui fa segnare un 17,28% (quello nazionale è al 6,25%): non sono dati presi a caso, ma risultano da un recente studio dell'Irpet, condotto in collaborazione con l'Università di Siena.

Dove portiamo in gita i bimbi islamici? Valerio Fioravanti

Enorme è la sproporzione tra l’esecrazione per lo striscione antisemita allo stadio, e il quasi totale “giustificazionismo” per i tumulti dei musulmani contro le vignette satiriche. Qualcuno, al massimo, ha difeso d’ufficio la “libertà d’espressione”, ma per il resto non c’è stato “esperto” che abbia sospettato che, forse, il problema è che centinaia di milioni di musulmani credono che sia lecito, anzi doveroso uccidere chi ha idee diverse. Come i comunisti che per decenni sono riusciti a farsi passare per “pacifisti”, adesso sono tutti lì in coro a dire che l’islam è una religione pacificissima, ed è solo colpa di qualche bruto occidentale se ogni tanto succede qualche incidente. Si è detto di portare i ragazzotti dello stadio ad Auschwitz per un corso di riparazione... e gli islamici dove li portiamo?

lunedì 6 febbraio 2006

Sic transit gloria mundi

Se potessimo leggere un libro di storia pubblicato fra vent'anni, sono certo che non troveremmo molti dei protagonisti della vita politica odierna. Per carità di patria non farò i nomi di coloro che -a mio avviso- non passeranno alla storia, mentre sono certo che Silvio Berlusconi avrà un capitolo tutto suo. Perché?
Perché ha sbarrato la strada al comunismo italiota sapendo vedere prima di chiunque altro il pericolo incombente: la sinistra lo odia proprio per aver fermato la "gioiosa macchina da guerra".
La sconfitta è stata così cocente che Occhetto ha dovuto subire l'emarginazione.

Berlusconi ha raccolto nel suo movimento gli "orfani" democristiani, socialisti, liberali, repubblicani, radicali e coloro che non si identificavano nel politicamente corretto di sinistra.
Ha saputo cogliere il polso dell'elettorato mettendosi a capo di un movimento che esisteva ma non era rappresentato, facendosi portavoce di istanze sentite ma inespresse, dando corpo a malumori sopiti. La prerogativa di FI è quella di essere un "partito" nato dal basso che non ha retaggi ideologici, non ha modelli precostituiti, non ha classe dirigente e non esige cieca obbedienza.

L'obiettivo della sinistra è il potere, la mentalità è quella del posto fisso: una volta raggiunto lo scopo si farà di tutto per manenere il potere con i "regali" agli amici che terranno vivo il consenso ( voto di scambio ).
Il centrodestra ha, invece, come obiettivo il servizio al cittadino, il potere è il mezzo per soddisfare le esigenze e le aspettative della popolazione.
E' difficile scardinare certe pratiche e certi privilegi, ma una cosa è certa: se non vengono rinnovati gli ammunistratori di sinistra è perché sono venuti meno i "regali", se non vengono rieletti quelli di centrodestra è perché non hanno avuto spirito di servizio.
Berlusconi passerà alla storia per aver imposto il bipolarismo e, dopo le elezioni, il bipartitismo.
Il partito unico metterà insieme le forze di destra, la lega, i democristiani e i radicali non di sinistra e tutti coloro che riconosceranno in Berlusconi il vero innovatore o che non si riconosceranno nelle idee della sinistra. Un grande partito dove la libera circolazione del pensiero, l'apertura al nuovo, la liberazione della persona dal bisogno, la giustizia sociale, l'efficienza della macchina statale, il rispetto dell'uomo e dell'ambiente, il progresso, la salute, il lavoro e la centralità della persona saranno i principi fondamentali.

Molti a sinistra proclamano gli stessi principi, molti sono anche in buona fede, ma non si rendono conto che sono accecati dall'odio. Odio che non ha giustificazione alcuna se non nel fatto che Berlusconi ha tagliato la strada verso il potere alla sinistra che si apprestava ad esercitarlo da sola dopo averlo condiviso in modo occulto con i democristiani. Se i detrattori del Cav. facessero un esame di coscienza si renderebbero conto che sono antiberlusconiani non per il conflitto di interesse, non per i processi, non perché non ha rispettato il contratto con gli italiani, non per le televisioni, ma perché è stato reso inviso da certa stampa a furia di attacchi mediatici.

La gloria di Berlusconi passerà...alla storia.

Sazi della sinistra,assetati di Silvio. Sandra Giovanna Giacomazzi

A proposito della presupposta bulimia mediatica del presidente del Consiglio, sono cinque anni che ci riempiamo le budella di Fausto Bertinotti, che facciamo delle indigestioni di Oliviero Diliberto, che ci saziamo di Paolo Cento, che Pecoraro Scanio imperversa fino a farci venire il mal di pancia, che abbiamo l’intestino infastidito da Piero Fassino, che Francesco Rutelli ci fa venire il rutto, che Livia Turco ci provoca la stitichezza da livore, e che, nonostante tutto questo abbuffarsi al banchetto politico-mediatico, ci siamo sentiti affamati del digiuno mediatico del nostro Silvio. Avremmo preferito una dieta costante ed equilibrata, ma pazienza. Sempre meglio Silvio Berlusconi a colazione, pranzo e cena, all’ora del thé e per uno snack a mezzanotte che quell’esercito di nauseabondi.

giovedì 2 febbraio 2006

Vinceremo e vinceromolo

Mi è venuto in mente il lapsus di Berlusconi a Pratica di Mare al cospetto dei grandi della terra.
Era un momento storico e solenne: praticamente veniva ufficializzata la fine della guerra fredda e la Russia entrava nell'orbita della NATO. Nella sua foga oratoria Berlusconi, a cui non era sfuggita la solennità del momento di cui era artefice, parlando della storia del luogo ricordò che da quelle parti-secondo la leggenda-erano vissuti Romolo e Remolo. Praticamente solo chi lo ascoltava senza traduzione si accorse del piccolo inciampo, ma lo scatenamento dei mass media ostili fu massiccio. Enzo Biagi con regolare cadenza ce lo ricorda nei suoi editoriali ed è convinto che Berlusconi non sappia i nomi dei famosi gemelli.
Cambiava la storia del mondo, ma Berlusconi veniva deriso per un lapsus.

Dobbiamo vincere le elezioni solo per vendicarci di questo e di migliaia di altri soprusi patiti dal nostro leader e da noi suoi simpatizzanti.
Siamo moderati solo perché non alziamo la voce e siamo educati, ma il nostro anticomunismo è tutt'altro che moderato, il nostro amore per la libertà è tutt'altro che moderato, il nostro attaccamento all'Italia è tutt'altro che moderato e la volontà di crescere e progredire è tutt'altro che moderata.

Speriamo che la campagna elettorale imbocchi la strada del confronto sui programmi e che si parli di soluzioni e provvedimenti, ma soprattutto che l'elettorato sappia ascoltare e metta da parte pregiudizi e preclusioni.
Il popolo è molto più maturo di quanto possano pensare certi politici ed è in grado di prendere decisioni ponderate e non condizionate: speriamo che prevalga il buon senso.
Certo, perché non è possibile per una persona di buon senso votare a sinistra!

L' Italia che sogniamo e che chiediamo al premier. M.Taradash, P.Calderisi, C.Palma

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=61772

Il programma dei Riformatori Liberali

Quelli che vogliono perdere. il Foglio

Casini e Follini ormai attivisti dell’Unione, con qualche giustificazione

Va bene che c’è un sistema elettorale proporzionale corretto dal maggioritario, al posto di un maggioritario corretto dal proporzionale, ma è curioso lo spettacolo di una coalizione in cui uno dei partiti gioca a perdere sistematicamente. Casini e Follini non si comportano come dei Bertinotti del centrodestra. Bertinotti si distingue, fa le sue liste con il simpatico Luxuria e il focoso noglobal Caruso, discute il programma, adotta di tanto in tanto pose puntute, ma non si stanca di garantire gli elettori del centrosinistra sul fatto che il voto a Rifondazione sarà un voto per la stabilità di un governo di legislatura guidato da Romano Prodi.
I nostri cari leader dell’Udc invece fanno a gara a giorni alterni nel destabilizzare la leadership del centrodestra, nel segnalare che da ogni punto di vista, politico e culturale, abitano ormai su un altro pianeta, quello del riformismo moderato post democristiano, lontano anni luce dal modo di essere del loro compagno di avventura di questi cinque anni, il vivacissimo e attivissimo Berlusconi. Appena il Cav. ne dice una, e ne dice parecchie, ecco la puntualizzazione ostile dei due alleati, la presa di distanza, la stilettata. E il presidente del Consiglio li ripaga della stessa moneta, continuando a dire che quel che ha fatto bene lo ha fatto lui, quel che non è riuscito a fare dipende dal fatto che gli elettori non gli hanno dato il 51 per cento e gli hanno imposto compromessi con partner che hanno funzionato come un freno a mano.
E’ una situazione politicamente seria? No. Per quante giustificazioni abbiano Casini e Follini, per quanto la ferita strategica e di potere nella coalizione non sia stata mai chiusa o sia stata malamente coperta con la “crisi ripugnante”, i rancori successivi e il cambio di legge elettorale come tampone provvisorio, per quanto sia difficile lavorare in politica con Berlusconi, non proprio un campione di ordine e di gravitas istituzionale, il loro assetto di battaglia fa un po’ ridere. Tra l’altro, è probabile che non produca nemmeno per loro grandi risultati, perché si sa più o meno che fine hanno sempre fatto i notai e gli arbitri quando le contese elettorali in questo paese si sono trasformate in duelli. Per l’elettorato di centrodestra l’effetto è uno solo e sicuro: si sentirà fino al 9 aprile nel braccio della morte, in attesa dell’esecuzione. Un accordo per la sospensione delle ostilità tra alleati, mentre è in corso la battaglia, sarebbe il minimo richiesto a dei professionisti della politica che intuiscano la notevole differenza tra il giocare con e il giocare contro la propria squadra.