lunedì 11 maggio 2009

Perché Obama può scherzare e il Cav. no? l'Occidentale

White House, la serata è di quelle importanti, l’appuntamento probabilmente più mondano e conteso della capitale americana. Il presidente degli Stati Uniti organizza un galà per l’associazione dei giornalisti che coprono la presidenza. Impossibile mancare. E infatti, c’erano proprio tutti. C’erano Robert De Niro e George Lucas, Demi Moore col giovane compagno Ashton Kutcher, Glenn Close e Ben Affleck, Sting e Steven Spielberg, Forest Whitaker, Tom Cruise e Katie Holmes...

Obama è in formissima, lancia battute a raffica. Non risparmia nessuno: repubblicani e democratici, uomini e donne, mogli e non. E, in perfetto stile, non risparmia neppure se stesso. Chi c’era racconta che l’ironia è caustica, a tratti contundente. Tutta un’altra storia dall’era Bush. Anche la nostra Donatella Versace è al settimo cielo: “Che le cose fossero cambiate l’ho capito appena entrata. Mai visto tanti giovani. Venticinquenni, trentenni: ne sono rimasta felicemente sconvolta. C’era un atteggiamento più cordiale e rilassato. Ci siamo divertiti e abbiamo riso sino alle lacrime. Il presidente è stato incredibile e ironico e magico”. E giù gag a non finire.

Una delle battute migliori? Quella dedicata a Hillary: "Siamo stati rivali, ma oggi non potremmo essere più vicini: appena è tornata dal Messico, mi ha subito abbracciato suggerendomi di andarci", dice il presidente, alludendo al rischio di contagio da febbre suina. E ancora, rivolto a John Boehner, leader repubblicano al Congresso e patito della lampada: “Abbiamo molto in comune: anche lui è una persona di colore, ma quello suo non mi sembra naturale”. Neppure Michelle, come scrive il Corriere “vera star della serata in fucsia e a braccia scoperte”, sfugge alle battute del marito: "Sta cercando di rimarginare le divisioni della nazione, compreso the right to bare arms", che può significare sia il diritto alle braccia nude, ma anche il diritto a portare armi, tema controverso della vita pubblica americana.

Chissà perché quando Berlusconi racconta barzellette, fa battute a destra e a manca, invita i giovani a partecipare numerosi alle sue iniziative e gioca con i suoi omologhi di altri paesi è grottesco, patetico e volgare e quando lo fa Obama è incredibile, ironico e magico. E non osiamo neanche immaginare cosa sarebbe accaduto al povero Cav. se lo stesso apprezzamento fatto da Obama alla moglie Michelle l’avesse fatto lui a Veronica. Ma si sa, paese che vai Presidente (e stampa) che trovi.

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