Bersani: "Senza se e senza ma, abbiamo vinto le elezioni amministrative".
Ennio Flaiano avrebbe commentato: "La situazione è grave, ma non è seria".
Pigi Bersani non è di Agrigento, come il suo collega del PDL, Alfano, ma di Piacenza, non molto distante da Parma, dove si è abbattuto il "ciclone Grillo". E Parma è una importante città di una regione, l'Emilia, con forti e antiche tradizione prima comuniste, poi diessine, infine piddine.
Bene, anzi male. Gli elettori parmigiani, dopo anni di malgoverno di una giunta a guida PDL, non hanno scelto il "rosso antico", cioè il grigio amministratore locale, proposto da Bersani. Ma lo hanno trombato, promuovendo, con una larga messe di consensi, un giovane carneade, esponente del "Movimento 5 stelle" di Grillo, sconosciuto nel teatrino politico e anche a molti suoi concittadini. Insomma, all'usato sicuro, gli elettori hanno preferito la svolta radicale, accettando i rischi connessi alla loro scelta, soprattutto l'inesperienza amministrativa del nuovo Sindaco.
Più o meno, stesso risultato, tutt'altro che trionfale, per il PD, a Genova: il nuovo primo cittadino è un nobil signore, Doria, appartiene al centro-sinistra, ma è stato designato dal partito di Nichi Vendola, che, come Matteo Renzi, aspira a contendere a Bersani la candidatura alla leadership dello schieramento progressista. Rispetto a Parma, il risultato per i democrat è ancora più negativo, in quanto i genovesi hanno sonoramente bocciato l'amministrazione uscente, che era guidata da una Sindaca del PD, donna Marta Vincenzi.
E a Palermo, dopo Napoli (che è guidata da Gigino de Magistris, IDV) la seconda città del nostro tormentato Sud, i tutt'altro che numerosi palermitani che si sono recati ai seggi hanno plebiscitato Orlando-Cascio, oggi anche lui esponente del partito di Di Pietro e non proprio un virgulto della politica. Leoluca ha travolto il giovane Ferrandelli, designato dai capataz, nazionali e locali, del centro-sinistra.
Certo, i numeri danno ragione a Bersani, quando sostiene che "su 177 comuni abbiamo vinto in 92, contro i 45 della precedente tornata". Ma un'analisi approfondita non può non soffermarsi, oltre che sul sempre più diffuso astensionismo, sul significato politico, tutt'altro che difficile da mettere a fuoco, del voto in grossi centri, come Parma, Genova e Palermo, più importanti – o no ? – di Tolentino e Ceccano.
Se non alla rottamazione del vecchio gruppo dirigente, sollecitata da Matteo Renzi, anche queste elezioni parziali portano una impetuosa ventata di rinnovamento, spazzano posizioni di rendita consolidate da 50 anni, come l'egemonia dei post-comunisti in Emilia. Qualora i partiti, non solo quello di Bersani, continuassero a ignorare che sta franando tutto, siamo certi che dovremmo continuare a considerare Beppe Grillo l'unico "comico" del teatrino politico ? (il Legno storto)
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7 commenti:
PDL sconfitto
il padrone ha deciso di mettere in riga i dipendenti
sorgerà un nuovo avvenire
Dio Silvio a-riscendi in campo ti aspettiamo
GLI UMILI SERVITORI DEL PDL
"Berlusconi riunisce i vertici del partito
E respinge le dimissioni di Bondi"
E Alfano? contava i voti della sconfitta?
mah...e lo chiamano il Partito delle Libertà
meglio il partito dei liberti
Ogniqualvolta sono terminate le consultazioni popolari, scappano fuori i soliti politici a fare il CONSUNTIVO, eseguendo capriole, carpiati e doppio salto mortale per commentare i risultati.
TUTTI HANNO VINTO.
Purtroppo questa volta c'è un solo vincitore: l'astensionista, rimasto fuori dalla mischia, dalle zuffe, dalle stesse chiacchiere inconcludenti dei politici che non vanno mai d'accordo su niente, ma che ora sono tutti unanimi nel dare addosso all'antipolitica, termine con il quale intendono definire il disgusto che l'elettorato prova nei confronti di una CASTA pronta sempre a rubare, a truccare, a raccontare fandonie per rimanere incollata sulla poltrona che frutta stipendi d'oro, pensioni da nababbi, privilegi di ogni sorta. E fino ad oggi la "manfrina" più o meno ha funzionato. Ora che l'elettorato ne ha i c******* pieni, si è rotto l'incantesimo. Anche il famoso andantino del grande Montanelli (votare turandosi il naso) ha fatto il suo tempo. Oggi la gente si trova con "tre palle al c***" e, ben cosciente di chi è la colpa, manifesta una crisi di rigetto mai registrata nella nostra storia.
Nessuno si batte le mani sul petto recitando il "mea culpa". La colpa è sempre dell'altro. Ma ogni politico, di qualunque appartenenza, sa bene che ognuno ha fatto la sua parte. Chi più, chi meno. Chi in peggio! Chi in peggio che mai!
Questo è il quadro disastroso che emerge dalle ultime elezioni.
E non scagliamo le pietre contro grilli e cicale, perché i grilli e le cicale escono fuori quando la stagione lo consente. Ed ora è la loro stagione.
I buoi sono tutti fuori. Le stalle sono vuote. Adesso si corre a chiudere le porte.
Un po' tardino non vi pare? Inutile cantare vittoria, inutile andare a cercare le Cause perse. Hanno perso tutti. E' la sconfitta dell'Italia e degli Italiani tutti che si ritrovano ad aggirarsi fra le macerie di quella che credevano che fosse la DEMOCRAZIA.
E il popolo, giudice imparziale, dall'alto della sua sovranità offesa e calpestata, POLITICI CORROTTI!, vi ha giudicato. Una sentenza senza appello.
E nella notte della più cupa disperazione sorge la visione apocalittica di un futuro senza futuro.
Ho sentito parlare Cicchitto, che nella sua eloquenza ben aggiustata. ha detto, fra l'altro, anche cose giuste.
Ma ...
... ci ha raccontato che il sostegno al governo Monti è stato finora a scatola chiusa. Ed ora anche Lui canta il "Mea culpa".
Ma il Cav. è da un pezzo che dice, che il Pdl è pronto a respingere le leggi che non gli stanno bene. Ma per ora non ne ha respinte, salvo qualche trascurabile eccezione, nessuna.
Adesso anche Lui (Cicchitto) dice che chiuderanno le porte della stalla. Ma il vuoto che c'è è desolante! Dove sono gli elettori di un tempo? Tutti scomparsi!
Li riacchiaperemo? Forse! Mettendo loro il sale nella coda!
E così, con un pugno di mosche in mano, il nostro Cicchitto ha recitato "Io non volevo, io non volevo, e c'erano altri del partito che erano più dissenzienti di me". Basta crederci, e tutto torna al suo posto!
E il povero Silvio, invece di recitare il mea culpa, adesso grida "Varrone, Varrone! Rendimi le mie Legioni!". Ma i legionari sono tutti caduti sul campo.
Caro Silvio, gli avversari, prendendoti in giro, ti paragonavano a Cristo mentre faceva i Miracoli.
Ora sarebbe il caso che tu dimostrasi loro che avevano ragione, che senza volerlo ti avevano conferito il carisma del taumaturgo! Adesso con un colpo di bacchetta e recitando una formula magica, fai risorgere il Partito!. Come? ... I miracoli sorgono spontanei, senza spiegazioni, senza un perché. Un miracolo è solo ed esclusivamente un miracolo! A farlo tocca a te!
Signuri', faciteme 'a grazzia!!!!
PS
Se il buon di' si vede dal mattino, purtroppo questo giorno è ancora lontano!
Ieri è sorta un'alba con le nebbie che oscuravano l'orizzonte, e con le nuvole che preannunciavano niente di buono.
E così i PDL, tanto per fare, come si dice?, per non parere, ha dato una scamozzatina al finanziamento dei partiti. Ma come, un partito che dice di voler RINUNCIARE ai fondi stanziati per i partiti, si "accontenta" di una piccola sforbiciata a lauto pasto. Come togliere due biscottini ad una dieta dimagrante, lasciando intatti tutti i piatti succulenti!
Sono fessi o ci fanno?
E l'elettore continuaa tirare la ginghia dei pantaloni e ad esclamare "E io pago!!!!"
E loro ingrassano!
Un debutto poco felice, quando si parla di rinnovamento, di moralizzazione della politica, di una nuova pagina, di un partito che nuovo che, come l'araba fenice, deve risorgere sulle ceneri del vecchio!
PS
Se il buon di' si vede dal mattino, purtroppo questo giorno è ancora lontano!
Ieri è sorta un'alba con le nebbie che oscuravano l'orizzonte, e con le nuvole che preannunciavano niente di buono.
E così il PDL, tanto per fare, come si dice?, per non parere, ha dato una scamozzatina al finanziamento dei partiti. Ma come, un partito che dice di voler RINUNCIARE ai fondi stanziati per i partiti, si "accontenta" di una piccola sforbiciata al lauto pasto. Come togliere due biscottini ad una dieta dimagrante, lasciando intatti tutti i piatti succulenti!
Sono fessi o ci fanno?
E l'elettore continuaa tirare la cinghia dei pantaloni e ad esclamare "E io pago!!!!"
E loro ingrassano!
Un debutto poco felice, quando si parla di rinnovamento, di moralizzazione della politica, di una nuova pagina, di un partito che nuovo che, come l'araba fenice, deve risorgere sulle ceneri del vecchio!
Problemi di rilancio della politica? Basta metterci altri Grilli!
Scritto da Marco Cavallotti
mercoledì 23 maggio 2012
da il legno storto
Altra corsa, altro giro! Abbiamo appena finito di constatare che la gente o non va a votare, o vota spesso per persone che non sono ufficialmente ricollegabili ai vecchi partiti – vorrà ben dire qualcosa... –, e già si torna alla carica con pensate mirabili e a loro modo geniali per non cambiar nulla: Alfano preannuncia ad ore il disvelamento di una scoperta che cova già da prima delle elezioni e che cambierà l'intero panorama politico italiano; altri, immemori delle magre della coalizione prodiana, finita in secca prima anzitempo per le risse interne, agita la “foto di Vasto” e vagheggia analoghe ammucchiate. Per fortuna che c'è Bersani, il quale annuncia di aver vinto pur senza guadagnare voti in assoluto e subendo cocenti sconfitte nelle sfide principali con gli oppositori dei ballottaggi. Ma chi si accontenta gode.
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