Due esponenti della sinistra hanno colto con precisione il nostro allarme, circa l’errore che l’opposizione sta, ancora una volta, commettendo. Due segnali importanti, ma ancora troppo poco. Paolo De Castro, ex ministro prodiano e capolista del Pd nel sud, per le elezioni europee, dice: “non posso certo mettermi a fare campagna elettorale sul caso Mills o su Noemi”. Nicola Latorre, senatore Pd, considerato dalemiano, vede bene la trappola: incalzare Berlusconi sulle faccende giudiziarie è un suicidio, conviene a lui, ma non a noi di sinistra. Giusto. Visto che ora dicono quel che noi scriviamo, cerchino di leggere quel che da tempo sosteniamo.
Il giustizialismo è non solo improduttivo, ma fascistoide. La sinistra che lo cavalca merita di essere spazzata via. Questo non significa, però, che non si debba parlare di giustizia. Non si parli dei singoli processi, neanche di quelli che D’Alema evita grazie all’immunità parlamentare europea, che, evidentemente, nel caso Unipol non è considerata scandalosa (difatti non lo è, mentre è scandaloso, anzi, furfantesco rimproverare altri che si giovano dell’immunità). Si parli, però, della giustizia che non funziona. La sinistra sfidi la maggioranza, affronti il governo sul terreno delle riforme, dica apertamente quello che tutte le persone intelligenti sanno alla perfezione: occorre smontare la corporazione e ridare senso al diritto, separare le carriere, rivedere l’obbligatorietà dell’azione penale, contingentare i tempi, scandagliare gli immani sprechi di denaro pubblico, semplificare il procedimento senza intaccare le garanzie, scoraggiare l’ostruzionismo giudiziario e punire la nullafacenza togata. Questo è il terreno della sinistra riformista.
Comporta la rottura con le meschinità del passato, con la doppia morale di chi plaude alle indagini ma suggerisce l’omertà ai propri uomini. Richiede la rottura con alleati che sono più vergognosi che scomodi. Presuppone il fare i conti con se stessi ed il passato recente. Ma offre un futuro e porta lo scontro sul piano delle idee e della coerenza, per poi denunciare l’inerzia del governo e le legislature passate invano.
De Castro, Latorre, Follini, dimostrano che a sinistra c’è chi ha capito. Ma leggete le parole dei capi che si sono scelti, e trovate il ritorno del sempre uguale.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
12 commenti:
maurom ha detto...
Berlusconi non ha detto che il Parlamento è inutile.
Sfido chiunque a dimostrare il contrario.
Sfido chinque a dimostrare che maurom sia una velina
«Adesso diranno che offendo il Parlamento - dice il premier - ma questa è la pura realtà: le assemblee pletoriche sono assolutamente inutili e addirittura controproducenti».
«Il presidente del Consiglio non ha nessuno potere, perché la Costituzione è stata scritta dopo il ventennio fascista e tutto il potere è stato dato al Parlamento che è pletorico:"
«Il presidente del Consiglio non ha nessuno potere, perché la Costituzione è stata scritta dopo il ventennio fascista e tutto il potere è stato dato al Parlamento che è pletorico:"
Ha detto la verità.
Sottoscrivo.
Questo attacco al Parlamento mascherato da finta riduzione di ispirazione populistica dei privilegi della casta non è nient'altro che un passo avanti nel disegno di regime del dittatorello Berlusconi I.
Il parlamento è un impiccio, tutto il potere nelle mani del padrone.
Italianiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!
ah ah ah, Nicola La Torre...un nome un programma...beccato davanti a milioni di telespettatori a striscia la notizia mentre passava un "pizzino" al compagno Bocchino...appassionato cultore di vicende bancarie...eccoli, gli interlocutori della sinistra che preferite, D'Alema, Fassino, quelli che hanno condiviso con voi la responsabilità del disastro in cui versa attualmente l'Italia, personaggi che si ammantano dell'immunità parlamentare come voi per non farsi giudicare, che hanno consentito spregiudicatamente la scalata al potere del centrodestra...
Un Parlamento costituito da un nutrito gruppo di deputati corre un minor rischio di vedere i suoi membri sotto controllo o ricattati o influenzato da interessi estranei a quelli della collettività. In Italia, poi, il rischio è doppio, perchè i deputati non vengono scelti dal popolo, ma dai capi di partito, e quindi rispondono del loro operato solo a loro.
Mi ero dimenticato di dire:
ovviamente si pensa di ridurre il numero di deputati, ma di renderli direttamente eletti dal popolo Berlusconi Primo non ne vuole sapere.
Li deve scegliere lui!
Punto.
Se uomini, li prende dalle sue aziende.
Se donne, le sceglie nell'harem.
E gli italiani cosa scelgono?
«Il presidente del Consiglio non ha nessuno potere, perché la Costituzione è stata scritta dopo il ventennio fascista e tutto il potere è stato dato al Parlamento che è pletorico:"
Ha detto la verità.
Sottoscrivo.
vogliamo ricordare al solito smemorato di Collegno che quando si è trattato di far approvare il finanziamento pubblico ai partiti il parlamento ci ha messo un pomeriggio per far passare la legge, quando poi c'era l'approvazione del lodo Alfano ci hanno messo un solo giorno...e lui se la prende con la costituzione, con la maggioranza bulgara che ha il padrone in parlamento
ma pensi che siamo tutti scemi o bevi tutto quello che ti raccontano?
maurom ha detto...
Berlusconi non ha detto che il Parlamento è inutile.
Sfido chiunque a dimostrare il contrario.
Sfido chinque a dimostrare che maurom sia una velina
«Adesso diranno che offendo il Parlamento - dice il premier - ma questa è la pura realtà: le assemblee pletoriche sono assolutamente inutili e addirittura controproducenti».
«Il presidente del Consiglio non ha nessuno potere, perché la Costituzione è stata scritta dopo il ventennio fascista e tutto il potere è stato dato al Parlamento che è pletorico:"
26 maggio, 2009 08:54
Prendo per buona la tua versione e faccio ammenda anche se, proprio per essere precisi, B. ha detto che inutili sono le assemblee pletoriche...
"le assemblee pletoriche sono assolutamente inutili..."
"Parlamento che è pletorico..."
questo si chiama sillogismo, ,Aristotele, robetta da 3° scientifico, do you remember?
il Parlamento per berlusconi sarà pure inutilmente pletorico, ma se è così, come mai in Senato il centrodestra ha rifiutato di inserire immediatamente nel calendario dei lavori la proposta del PD (proposta Zanda) di ridurre sensibilmente il numero dei parlamentari? E' notizia di oggi.
Nessuna necessità di rivolgersi raccogliere firme e leggi di iniziativa popolare (pure iniziative demagogiche), disponibilità immediata a discutere e a riformare nel senso di una maggiore efficienza il parlamento. E la questa maggioranza cosa fa? si smentisce, fa dietrofront, non vuole procedere perchè è interessata asolo a mantenere i propri odiosi privilegi mentre l'ISTAT fotografa una situazione drammatica, con 40 enni precari anche per 20 anni e uno stillicidio di morti sul lavoro e una famiglia su sei non ce la fa a tirare avanti.
per passare ad altre menzogne propagandistiche, non mi sembra che questo governo, che vara provvedimenti come il lodo Alfano in un giorno, si sia mossa per accrescere il n° degli ispettori del lavoro, anzi.inoltre saranno istituite, a quanto pare, nuove province, alla faccia della lotta agli sprechi.
Cosa ve ne pare? ma su questo voi non rispondete mai.
... la proposta del PD (proposta Zanda) di ridurre sensibilmente il numero dei parlamentari? ...
Proposta messa lì allo scopo di farla bocciare. Perchè la maggioranza deve legiferare su proposte messe nella forma che fa comodo agli altri, buttate lì solo per creare malintesi?
La legge dovrà seguire un suo iter, serio, a tempo opportuno, e non per scopo propagandistico. ok?
a tempo opportuno...ossia...MAI.
a tempo opportuno...ossia...MAI.
29 maggio, 2009 09:50
A dir la verità un provvedimento (legge) emanato allo anche allo scopo di ridurre il numero dei parlamentari
FU AFFOSSATO
dalla sx mediante un referendum.
Olé, ma guarda un po', la sx, animata da sacro furore, presenta un progetto di legge allo scopo di rovesciare il risultato da loro stessi ottenuto col referendum.
Babarella babarella torna indietro ... e ci trovi la sx con di pietro!
Come si dice? la sx una ne fa e un'altra ne pensa. Si, ma per cadere sempre in contraddizione con se stessa.
Coerenza o pentitismo?
Posta un commento