martedì 12 maggio 2009

I rifugiati in cucina. Filippo Facci

Mi chiedo se agli occhi di uno straccione morto di fame del Ghana, semisvenuto dopo sei giorni passati a stritolarsi su un barcone stipato come San Siro, la nostra distinzione tra immigrazione clandestina e diritto d’asilo non debba sembrare solo una delle astruse fighetterie occidentali di cui siamo capaci noi che abbiamo lo stomaco pieno.
La questione è serissima, non devo neanche dirlo, ma a considerare quei bastardi degli scafisti come dei potenziali Schindler io faccio una fatica d’inferno. Il che è niente rispetto allo sforzo deliziosamente occidentale di dover poi discernere tra diritto d’asilo, rifugiati, asilo politico, rifugiati politici e profughi, discutendo poi se dobbiamo rifarci alla Convenzione Onu del ’51, a quella di Addis Abeba del ’69, alla Dichiarazione di Cartagena dell’84, alla Convenzione di Roma del ’50 o a quella di Dublino del ’97. Questo mentre l’unica distinzione che pareva chiara, quella tra chi fugge per delitti politici e chi scappa per delitti comuni, non l’ha ancora capita nemmeno il Brasile che se la mena trattenendo l’assassino Cesare Battisti. C’è qualcosa di culturalmente razzista nell’immaginarsi una cernita come la seguente: i rifugiati si mettano di qua, i rifugiati politici di là, i profughi in lista d’attesa, quelli che hanno solo fame sorry, sono clandestini normali. A casa. (il Giornale)

11 commenti:

Anonimo ha detto...

In considerazione del fatto che gli Stati sono responsabili delle conseguenze delle loro azioni che colpiscono persone sotto la loro giurisdizione, chiediamo al governo italiano di riammettere quelle persone respinte e identificate dall’Unhcr quali individui che chiedono protezione internazionale. Le loro domande d’asilo potrebbero allora essere determinate in conformità alla legge italiana" ha spiegato il portavoce....
... fin qui il "portavoce" ...

Visto che viene richiesta, a detta del "portavoce", protezione internazionale, la comunità internazionale si faccia carico di tutto.
E' troppo comodo predicare e costringere gli altri (che saremmo noi)a fare.
Questi signori dell'onu e del cons. europeo, fra una predica, un cavillo, una leggina, un principio di legalità trovato fra le pieghe dei vari e numerosi trattati internazionali, intendono "rifilarci" tutta la massa di gente che da tutto il mondo si riversa sulle coste sett.dell'Africa.
Grazie, teneteveli! Pensateci voi!
Non è considerazione marginale il fatto che l'imm. cl. è un affare lucroso delle mafie dei trafficanti di carne umana.
Altra considerazione: gente in fuga da varie calamità non paga migliaia di dollari ai trafficanti.
Altra considerazione: questo è un "braccio di ferro"; se non molliamo gli sbarchi cesseranno, gioco forza; se molliamo è L'INVASIONE (in due giorni ne sono stati respinti 1500; lascio ai "buonisti" i calcoli con relative cifre che ne derivano. Teniamo inoltre presente che con la stagione estiva,le migliorate condizioni del tempo favoriranno questi sbarchi ancora con maggior numero di "migranti" e con maggiore frequenza.Giorno e notte. Con la luna o senza.).

Anonimo ha detto...

cara ONU preferisci riempire l'italia di clandestini per non far invadere gli altri paesi europei? perchè non ci pensi tu ad andarli a prendere e ospitarli, oppure li potremmo far accampare nel giardino di Franceschini! Sapete qual'è la fortuna del centrodestra? avere il capo dell'opposizione che sta facendo il possibile per perdere i voti per il centrosinistra! Grazie Signor Franceschini, se non ci fossi tu...

Anonimo ha detto...

Per quanto riguarda il multiculturalismo

trovo che sia un concetto sbagliato perchè non crea integrazione ma ghettizzazione. Guardate l'olanda o l'inghilterra: gli immigrati, specie se musulmani, hanno creato delle zone franche, interi quartieri dove la polizia nemmeno più entra, governati dalla sharia. Ci sono zone caratterizzate da vera e propria extraterritorialità. Ed infatti hanno chiesto che a loro si applichi la loro legge e non quella inglese o olandese. In america l'integrazione funzione perchè ogni immigrato diventa un americano. Cioè sposa e condivide i principi dello stato in cui va a vivere, senza perdere le proprie radici ma senza pretendere di ricreare le leggi e le usanze di casa sua nel paese che lo ospita.

Anonimo ha detto...

non dobbiamo mollare

perchè l'ONU non sanziona malta la grecia e solo noi ci dobbiamo prendere tutti sti clandestini, perchè non li prendono gli americani gli australiani hawaii caraibi o dove cavolo vogliono loro?

Anonimo ha detto...

Gli immigrati, che sono il 5% della popolazione, popolano il 30% delle carceri. Questi sono numeri. Altri dati statistici più approfonditi dicono che i rumeni in italia delinquono mediamente 10 volte più degli italiani, i marocchini e i tunisini circa 8 volte di più. Voglio sostenere che rumeni o marocchini sono più cattivi degli italiani? assolutamente no. Per certi reati come lo stupro la tendenza a delinquere è maggiore in quanto in quei paesi i diritti delle donne e la condizione femminile sono estremamente indietro. Per il resto il problema è dovuto al fatto che l'italia attira i delinquenti di questi popoli a causa delle maglie larghe della nostra giustizia e dell'assenza adi regole sull'immigrazione. In altri termini, su 10 rumeni, marocchini, tunisini etc, che vengono in italia 6 sono delinquenti che nei loro paesi hanno precedenti penali di vario tipo. Ovvio che continuino a delinquere anche qui.

Anonimo ha detto...

Maroni: l'Onu faccia verifiche in Libia

Anche Maroni interviene nel botta e risposta sull'immigrazione clandestina. In merito a chi ha diritto all'asilo il ministro si domanda "perché dovrebbero essere mandati in Italia come dice l'Unhcr: l'Europa se ne faccia carico, come ho proposto al commissario Ue per la giustizia, Barrot". E su Tripoli: "La Libia fa parte dell'Onu, lì è presente l'alto commissariato che può fare gli accertamenti delle persone che chiedono asilo".


Quanto alla polemica con il commissario ai diritti umani del Consiglio d'Europa Thomas Hammarberg, Maroni è molto duro. Se io fossi stato smentito dal mio presidente, sostiene Maroni, "dovrei dimettermi". Per il ministro dell'Interno, "una persona come Hammarberg, che attacca il governo italiano dicendo cose terribili, dovrebbe dimettersi".

Anonimo ha detto...

No all'invasione dei clandestini
Per Maroni "c'è chi vorrebbe spalancare le porte ad un'invasione di clandestini, ma per fortuna ci siamo noi al governo che la pensiamo diversamente. Quando i migranti arrivavano in Italia venivamo criticati perché l'accordo con la Libia non funzionava, ora che funziona ci criticano perché facciamo i respingimenti". Come ha detto Berlusconi, ha proseguito il ministro, "io ho eseguito gli accordi sottoscritti dal governo con la Libia e ciò vuol dire che tutto il governo condivide questa linea"

Anonimo ha detto...

Berlusconi:"Maroni esegue miei accordi"
I barconi di immigrati che salpano verso l'Italia "non sono fatti occasionali, ma il frutto di un'organizzazione criminale". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aggiungendo: "All'interno vi sono persone reclutate in maniera scientifica da criminali". "Gli accordi con la Libia per i rimpatri li ho gestiti io, li ho sottoscritti io e Maroni esegue quelli che sono gli accordi presi tra me e Gheddafi", ha poi concluso.

Anonimo ha detto...

omissis ...
da ida maglie

Certo è che sentire le lamentele sulla disumanità del governo italiano contro i clandestini, ad ascoltare Dario Franceschini o Livia Turco, ma anche alcuni esponenti della Chiesa cattolica comemonsignor Marchetto, viene davvero prurito alle mani. Un governoprecedente, il primo di Romano Prodi, non temette di provocare la tragediadel canale d’Otranto del marzo 1997, e diede ordine alla nostra flotta di «respingere» le imbarcazioni che venivano dall’Albania, senza alcun rispetto in questo caso per l’oggi invocato diritto d’asilo: morirono 108 persone.

Abbiamo già citato queste cifre, vale la pena ribadirle. Dal 2005 al 2008 l’Unione europea ha mandato indietro centocinquantamila immigrati clandestini, la maggioranza non per mare, ma alle frontiere di terra e agli aeroporti. Molti altri sono stati rimpatriati a forza in operazioni di difesa delle frontiere decise a Bruxelles e concordate da singoli Paesi, in prima fila le richieste della Spagna del socialista Zapatero. Abbiamo già parlato della Frontex, l’agenzia europea di difesa delle frontiere istituita proprio per questo scopo. Nella sola estate 2006, le forze di polizia italiana hanno partecipato con quelle di Spagna, Malta, Francia, Belgio, Grecia a quindici operazioni, come la Poseidon, Amazon,Hera I edHera II, Hera III e Nautilus. Nel 2007 il flusso di immigrati bloccati, respinti o rimpatriati di forza sotto l’egida dell’Unione europea è cresciuto sostanzialmente, e così nel 2008.
Piero Fassino e Francesco Rutelli, voci sanamente discordanti nello sconcio baccano di questi giorni, lo hanno serenamente ammesso. Di fatto, quando l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha annunciato a Ginevra di aver scritto al governo italiano esprimendo grave preoccupazione per il rinvio in Libia di migranti, e per chiedere alle autorità italiane di «riammettere quelle persone rinviate dall’Italia e identificate dall’Unhcr quali individui che cercano protezione internazionale», ha scritto una colossale sciocchezza, sapendo di scriverla.

Nessuno infatti potrebbe individuare coloro che hanno diritto a chiedere un asilo politico, nessuno è dotato di un archivio o di un registro, da consultare e far valere al largo del Mediterraneo, a bordo di un barcone zeppo di persone che si presentano tutte eguali. L’Italia si attiene alle direttive della Commissione Europea sull’immigrazione, e se, ad esempio, il Consiglio d’Europa critica le nostre decisioni, dimostra di non conoscere quelle direttive. Confusione deplorevole, ignoranza, elefantiasi burocratica?

... omissis

Anonimo ha detto...

si cita l'Unione Europea solo quando fa comodo

si cita solo l'opinione del singolo rappresentante del Consiglio d'Europa (che, oltretutto, è un mero organo consultivo), ed invece non si parla del fatto che la Commissione Europea (che ha ben altra importanza) ha giudicato legittimo il comportamento dell'Italia in materia di immigrazione? Recentemente è stata adottata un direttiva, la 2008/115, che prevede la predisposizione di centri di detenzione per i soggetti la cui identità deve essere accertata e la cui posizione giuridica deve essere determinata, per un massimo di 6 mesi, estendibili in caso di determinate circostanze. Addirittura è prevista la detenzione nei centri detentivi ordinari (normali carceri!), purchè separati dai detenuti ordinari... E' del tutto evidente quindi che la riforma normativa sui CPT è perfettamente in linea con la direttiva europea...anzi è da considerarsi più blanda! Continuo poi a ripetere che in nessun Paese del mondo si ha accesso ai servizi dello Stato sociale (sanità, scuola, etc.) se non si è in regola. Entrate illegalmente in un altro Paese e chiedete di accedere agli ospedali, di iscrivere i vostri figli a scuola, viaggiare senza pagare sui mezzi pubblici, e vedete come sarete accolti...

Anonimo ha detto...

La CEI , Famiglia cristiana ,con annessi e connessi,hanno una loro casa :" Città del Vaticano" piuttosto immune dall'invasione del pattume straniero ;però si indispettiscono se gli abitanti di un'altra casa -l'Italia- vogliono salvaguardare se stessi e soprattutto i propri figli ai quali sarebbe (sarà) inevitabilmente scaricato l'onere del mantenimento di questi perlopiù delinquenti , fannulloni che anzichè rimboccarsi le maniche nei loro Paesi ( come facero a suo tempo i nostri nonni ed i nostri padri, NON DIMENTICHIAMOLI I LORO SACRIFICI ) preferisconi creare un altro loro Stato nel nostro Stato. Ma che accidenti la festeggiamo a fare la Festa della Liberazione? Per consegnare la nostra terra , casa nostra , alla feccia del mondo ?