sabato 4 febbraio 2012

Gli intellettuali

– Che palle!

– Spesso organici.

– O sono scomodi o non sono veri intellettuali.

– Hanno perso il loro ruolo di guida e di stimolo.

– Non ci sono più. Non spiegare dove siano andati.

– Sdegnarsi sempre se si viene definiti intellettuali: attesta allergia alle facili etichette, tipica dei veri intellettuali.

– Il vantaggio di essere un intellettuale è che se fai un ragionamento incomprensibile gli altri pensano di essere loro a non capire. Dirlo con la massima serietà aumenta l’effetto.

– Stimare solo quelli che hanno avuto una vita difficile; meglio se emarginati dalla cultura dominante; optimum: morti in miseria.

– Avere deciso molto presto di diventare un intellettuale perché stanco di finire in porta dopo cinque minuti dall’inizio della partita. Dichiararlo qualifica come pensatori ironici e provocatori.

– Sostenere che aveva ragione Mao: tutti in miniera o nelle risaie, poi vedi se hai ancora voglia di teorizzare. Lasciare il dubbio che lo si stia dicendo ironicamente.

– Pasolini ha intuito trent’anni prima di tutti altri quel che sarebbe accaduto in questo paese. Valutare se citare l’articolo sulla scomparsa delle lucciole.

– Avere sempre avuto donne/uomini molto intellettuali. Più erano intellettuali più erano mignotte/stronzi.

– Dopo numerose complicate esperienze con vari tipi di intellettuali dire di avere rivalutato più lineari relazioni sessuali con pettinatrici e/o alsfaltatori.

– Gli intellettuali nevrotici sono spassosissimi se sono di New York e si trovano in un film, molto meno se ne hai sposato uno. Convenirne.

– Proclamare pubblicamente di detestare quel loro modo di farvi sentire delle minus habentes durante una discussione. Tra amiche confessare di trovare la loro sicumera estremamente sexy.

– Sono quelli che oggi idolatrano i film di Totò e che ai tempi li avevano stroncati.

– Pessimi amanti. Fisici esecrabili ed eccessiva concentrazione su di sé.

– Ottimi amanti. Tutto il contrario di certi sbuffanti locomotori palestrati, troppo concentrati su di sé.

– Gli intellettuali alle donne piacciono sempre. Le intellettuali agli uomini? Dipende dalla misura del reggiseno.

– Quelli di sinistra infestano Capalbio. Per par condicio pretendere che venga immolato un paese anche a quelli di destra.

– Per un intellettuale politicamente schierato è fondamentale di tanto in tanto dire qualcosa fuori di testa per ribadire il proprio ruolo di coscienza critica.

– La differenza tra un intellettuale e un operaio? L'operaio si lava le mani prima di pisciare, l'intellettuale dopo (Jacques Prévert)

© - FOGLIO QUOTIDIANO
di Andrea Ballarini

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