Padoa-Schioppa, Visco e Binetti. Il prof. invece di rispondere, insulta.
Il viceministro dell’Economia, Vincenzo Visco, invece di replicare nel merito alle critiche di chi non condivide le sue scelte, spiega che queste vengono dagli “amici degli evasori fiscali”. Per la verità la critica più radicale alla sua impostazione è venuta dall’Unione europea, che ha condannato la sua creatura più nota, l’Irap, come contraria alle regole europee, ed è difficile pensare che a Bruxelles ci siano tanti “amici” degli evasori italiani. Il suo diretto superiore, il ministro Tommaso Padoa-Schioppa, quando Francesco Giavazzi ha espresso dubbi sulla coerenza fra le enunciazioni rigoriste del ministro e le sue scelte concrete, ha replicato con una circolare via e-mail in cui, senza dare spiegazioni sulle questioni contestate, metteva in dubbio l’onestà intellettuale del suo oppositore e identificava la ragione della polemica nella presunta esigenza del Corriere della Sera di recuperare lettori a destra. Nel vizio, condiviso dai due massimi responsabili economici del governo, di non prendere sul serio le critiche, traendone anzi motivo per una delegittimazione morale degli avversari, si è letta una forma di altezzosità che ha origine nella loro provenienza accademica. Eppure l’università è, o almeno dovrebbe essere, sede del confronto tra teorie che si paragonano sul terreno dell’attendibilità scientifica, non su quello della moralità dei sostenitori. Il vizio dev’essere politico, tant’è vero che anche la mite senatrice Paola Binetti ha riposto alle contestazioni di Rimini con insinuazioni e non con argomenti.
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1 commento:
si proprio bravo maurom...tu come i comunisti siete delle merde che fate di tutto per pubblicare cazzate accantonando la verità...
ciao leccapiedi dei miei coglioni
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