mercoledì 20 maggio 2009

Con Mills perdono tutti. Davide Giacalone

Comunque la si voglia girare, la vicenda legata alla condanna, in primo grado, dell’avvocato Mills è un segno d’imbarbarimento e decadimento ulteriore della nostra vita civile. Non era facile, ma ci siamo riusciti. Da qui in poi si faranno tutti del male e ciascuno prenderà per sé una parte rilevante di torti. Vale per la giustizia, per la sinistra e per il governo. Vediamoli uno ad uno.
Il fatto è noto: dovendo giustificare dei soldi incassati, e non volendoli spartire con i soci di studio, David Mills, avvocato inglese, affermò, nel 1997, di averli ricevuti da Berlusconi, ma non per una prestazione professionale, bensì per raccontare frottole ai magistrati italiani. Lo scopo sarebbe quello di nascondere i legami di Fininvest con società finanziarie off shore. Lo interrogano, nel 2004, e prima conferma tale versione, poi esce dalla procura di Milano e quasi sostiene d’essere stato torturato, smentendo. Nel 2006 arriva la richiesta di rinvio a giudizio. Nel 2009 Mills conferma di smentirsi, raccontando che quei soldi li ha ricevuti da altri. Il 17 febbraio i giudici milanesi lo condannano e ieri depositano le motivazioni. Ovvio che, se lui è un corrotto, Berlusconi è un corruttore. Salvo che, per i fatti relativi alla presunta corruzione, Berlusconi stesso fu prima condannato e poi assolto, in via definitiva.
La giustizia ne esce a pezzi. Sia per i tempi, ancora una volta incivili, talché occorrono cinque anni per arrivare ad una sentenza di primo grado, quando la civiltà della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ne reclama fra i quattro ed i sei, al massimo, per quella definitiva. Ne esce a pezzi anche per la solita, pessima consuetudine di trasformare le motivazioni in trattati politico-sociali, con prolisse considerazioni che finiscono con l’indicare come colpevoli anche quelli che si assolvono, o, addirittura, come in questo caso, anche quelli che neanche si processano. Mescolando i due problemi, tempi intollerabili e prosa colpevolista, si inquina pesantemente la vita pubblica e si lascia che tutti parlino di “sentenze” e colpevolezze, quando, invece, non solo il processo è ancora in corso, ma la probabilità che il giudizio sia riformato è, statisticamente, elevato.La sinistra va ancora fuorigioco. Ha cominciato a capire che il giustizialismo colpevolista non porta né voti né fortuna, ma ha praticato il vizio per talmente tanto tempo e con tale esasperata ripetitività che, adesso, sono i suoi stessi alleati a giovarsene. I voti, insomma, si sposteranno, ma dentro l’area dell’opposizione. Gli avversari lo sanno, quindi utilizzeranno la novità giudiziaria come un evergreen, capace di restituire l’ebbrezza degli esordi. Della serie: toghe rosse due, la risconfitta. Inoltre, è sciocco plaudire a che il presidente del Consiglio riferisca in Parlamento, perché quando sosterrà d’essere innocente non è che si potrà trasformare l’aula parlamentare in giudiziaria, quindi, dopo avere consegnato una tribuna importante al giustizialismo dipietresco, saranno costretti a dire che si attende la sentenza definitiva. E campa cavallo. Puerile chiedere: “si faccia processare”, perché l’unico verdetto che vale arriverebbe fra due legislature.
Neanche il governo ne esce bene. Intanto perché fummo facili profeti nel dire che la non processabilità delle alte cariche istituzionali (lodo Alfano) lungi dallo svelenire il clima si sarebbe prolungato per anni il dibattito pubblico sulle faccende giudiziarie, sicché, a seguito della prima condanna di Mills, il capo del governo non è al riparo, ma esposto. Poi, perché i mali della giustizia italiana sono così drammaticamente evidenti da rendere altrettanto visibile la responsabilità di chi non vi pone rimedio. Vale per la legislatura dal 2001 al 2006, passata invano, e vale per l’attuale. Fin qui.
Il nostro vivere civile sprofonda perché è necessariamente lordo un sistema in cui le sentenze vivono come annunci giornalistici, spessissimo smentite da altri giudici, e, conseguentemente, sono lette, dalle rispettive tifoserie, come alabarde con cui infilzare gli avversari. Nessuno ci crede, insomma, nessuno le prende sul serio, né chi fa finta di non sapere che un primo grado lascia intatta la presunzione d’innocenza, né chi le sfida come fossero mozioni del partito avverso. In un sistema funzionante non il condannato, ma direttamente il sospettato si dimette e si difende in tribunale. Se lo facesse, da noi, sarebbe l’unico pirla che crede nella giustizia, visto che la nostra storia è piena di scandalosissimi esempi d’innocenti che hanno subito la condanna al silenzio durante i lunghi ed incivili anni dell’inutile inquisizione.
Giratela come vi pare, dunque, ma questa è l’ennesima conferma di una vergogna nazionale.

75 commenti:

Anonimo ha detto...

in qualsivoglia paese civile, anche il solo sospetto che il premier possa essersi macchiato di un simile reato provocherebbe immediate dimissioni.basta guardare cosa sta accadendo in Inghilterra in questi giorni, dove lo speaker dela camera è stato costretto immediatamente alle dimissioni, sommerso dallo sdegno dell'opinione pubblica. A Giacalone e ai lettori di questo blog le sentenze piacciono, e sembrano da rispettare, solo quando riguardano loro e i loro amici (vedi il caso Mannino).
Quando invece riguardano la loro parte politica diventa vergogna nazionale e i giudici sono corrotti.

La verità è che abbiamo un premier che si è fatto scrivere una legge ad hoc per rendersi immune, il lodo alfano, dal suo ex segretario personale diventato ministro di grazia e giustizia.

La verità è che il suo avvocato difensore Ghedini nel processo Mills, legato quindi a lui da interessi personali ben precisi, cooptato dal premier nelle liste elettorali bloccate conseguenti alla legge elettorale indecente che ha varato il centrodestra, è diventato, come altri suoi avvocati (Santelli, Pecorella ecc) deputato della repubblica, e siede, nientemeno, nella commissione Giustizia della Camera.

Basta già questo per emettere un severissimo giudizio di censura e a rendere vergognoso il tutto.

Anonimo ha detto...

Il Tribunale ha motivato con queste parole la sanzione irrogata a Mills:

"Alla dimostrata colpevolezza segue l’applicazione a Mills Mackenzie Donald David delle sanzioni di seguito indicate.

Nel determinare l’entità della pena da infliggere deve essere, in primo luogo, considerata l’oggettiva gravità della condotta, di assoluta rilevanza nei procedimenti in cui è stata posta in essere, anche in ragione della qualità e del numero dei reati ivi giudicati;

va poi considerato il ruolo istituzionale di alcuni dei soggetti imputati nei procedimenti penali in cui David Mills rendeva falsa testimonianza;

lo spessore degli interessi economici in questione;

l’entità del danno causato alla parte lesa, come verrà infra illustrato.

Deve parimenti essere tenuta in considerazione l’inusitata intensità del dolo, evidenziata dalla natura non occasionale delle condotte e dalla inflessibile determinazione con cui le stesse sono state progettate e portate a compimento dall’autore in tempi diversi ed innanzi ad Autorità giudiziarie differenti.

Da ultimo, non può non evidenziarsi il movente sotteso alle condotte di Mills. Egli ha certamente agito da falso testimone, da un lato, per consentire a Silvio Berlusconi ed al Gruppo Fininvest l’impunità dalle accuse o, almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati attraverso il compimento delle operazioni societarie e finanziarie illecite compiute sino a quella data; dall’altro, ha contemporaneamente perseguito il proprio ingente vantaggio economico.

Il collegio deve sottolineare che parte del lavoro dibattimentale svolto è stato dedicato specificamente alla approfondita verifica della tesi difensiva offerta dallo stesso imputato in ordine alla provenienza alternativa, di carattere lecito, della somma corruttiva; tesi rivelatasi alla fine totalmente falsa e frutto di un astuto tentativo personale di precostituzione di prove".


continuate a dormire beatamente.

Anonimo ha detto...

si tratta di un COLLEGIO di giudici, concordi nella valutazione delle prove. Tutti folli, toghe rosse, politicizzati, giustizieri a orologeria?

ma per favore, chi volete che vi creda. Siete assurdi, tanto da negare anche l'oggettiva evidenza.

Anonimo ha detto...

Nel momento in cui ripartiranno le udienze ricominceranno anche a consuma­re la residua frazione di tempo che manca al­la prescrizione del reato collocato nel febbra­io 2000 (ridotta dalla legge Cirielli da 15 a 10 anni): resterà ancora circa un anno, lasso che ben difficilmente lascerà al processo il tem­po di approdare almeno alla sentenza di pri­mo grado, e che di certo non lo farà mai arri­vare in Appello e Cassazione.

tanto rumore per nulla

grande Silvio, il delitto paga sempre!!!

Anonimo ha detto...

Occasione ghiotta, creata dai giudici, per la sx!
Piatto ricco, mi ci ficco!
Il voto alla sx, mai!

Anonimo ha detto...

prescrizione del reato collocato nel febbra­io 2000 ... con un trucco ... giudiziaro.
Solita magistratura da assalto. All'arma bianca.
Voto alla sx?
Ve lo sognate!

Anonimo ha detto...

Hanno perso le elezioni. Fanno acqua da tutte le parti. E si ritrovano a giocare le carte truccate dei processi, delle accuse, del vai via tu che entro io!
Col c...o che voterei per la sx!
Se non avete altri moccoli da accendere, andate pure a letto al buio!

Anonimo ha detto...

ps
Finalmente abbiamo una banca!
Su, facci sognare!
(Amichevoli colloqui con un lestofante bancarottiere)

Inchiesta giudiziaria sgonfiata nel nascere. Come si può dire? Un aborto giudiziario.

Anonimo ha detto...

Colpo di bacchetta magica!
Alla viglia delle elezioni, i soliti magistrati (incorruttibili) hanno esibito la loro performance.
Berlusconi ... lo copro col fazzoletto ... un colpo di bacchetta ... e voilà ... esce Berlusconi con le manette ai polsi!
Signore e signori il gioco è fatto!
E pensare che gli stessi "compagni" che non capivano (allora) che il Comunismo è (sempre stato) una feroce dittatura, oggi non arrivano a capire che questi sono giochi di prestigio in vista delle elezioni.
"Compagno è vero che Stalin è un dittatore?"
"Compagno l'Unità non lo dice!!!"
"Hai ragione compagno, Stalin è un Angelo mandato da Dio a creare un nuovo paradiso in terra!!!"
... non sono cambiati ...

Anonimo ha detto...

Se una corruzione corrisponde a un dare per avere, nelle motivazioni della sentenza di condanna di David Mills manca la prova del dare e manca la prova dell’avere. In altre parole, manca tutto.
In estrema sintesi: il dare sarebbero alcune testimonianze fornite da David Mills in due processi a carico di Berlusconi negli anni 1996-97, ora giudicate reticenti, e l’avere sarebbero circa 600mila dollari che Mills ebbe nel 1997 con modalità che secondo l’accusa sono scollegate alle parcelle che frattanto gli venivano pagate (dalla Fininvest) in qualità di creatore della galassia societaria del comparto estero.
Peccato per due dettagli. Il primo è che la «reticenza» di Mills contribuì alla condanna in primo grado di Silvio Berlusconi nel processo All Iberian, successivamente assolto ma non grazie a Mills; il secondo è che non c’è nessuna prova che quei 600mila dollari vengano da ambienti Fininvest, avendo semmai cercato di dimostrare, Mills e i legali, che quei soldi vengano da tutt’altra direzione: ipotesi che l’accusa, in un mare di cifre e scatole cinesi, ritiene «matematicamente smentita» a margine di un processo dove parole del genere suonano veramente un po’ forti.
Quindi daccapo: sotto il profilo logico e probatorio manca il dare, perché Mills fu teste d’accusa contro Berlusconi che fu condannato, e manca l’avere perché i giudici possono sbracciarsi sinché vogliono, ma la prova che quel denaro venga da Berlusconi proprio non c’è (mai lo scrivono esplicitamente) e infatti il non essere riuscito a dimostrarlo è la ragione per cui da mesi, da anni, non c’è cronista che non paragoni questa vicenda a un processo per assassinio senza il morto, con il pm Fabio De Pasquale, in corso d’opera, a sperare che saltasse disperatamente fuori da qualche catacomba offshore.
La presupponenza delle motivazioni comincia coll’individuazione certa e indiscutibile della reticenza di Mills, il quale, si argomenta, tacque questo e quest’altro, soprattutto ricondusse la proprietà delle società offshore «solo genericamente a Fininvest e non alla persona di Silvio Berlusconi, in tal modo favorendolo in quanto imputato in quei procedimenti». Chissà che ne pensa il pubblico ministero Francesco Greco, che ascoltò a lungo David Mills dal 1996 al 1997 (processo All Iberian) e mai gli contestò verbale alcuno, anzi: Mills fu contestato semmai da alcuni manager Fininvest e dalla difesa di Silvio Berlusconi, per il quale Greco chiese infine cinque anni e mezzo e ottenne una condanna. Roba da coprirlo di soldi, Mills.
Sotto un profilo congetturale, poi, i giudici avanzano l’ipotesi che Berlusconi senza l’aiuto di Mills non sarebbe stato nemmeno assolto nel cosiddetto processo Telepiù: e su quali basi lo dicono? Forse che Mills disse il falso o non rispose alle domande? No: «Egli non poteva dire in modo eclatante il falso, poteva soltanto, coi suoi artifici verbali (tricky corners) aggirare le domande più insidiose e indurre i giudici in errore». Non erano molto intelligenti neanche loro, evidentemente.
Per il resto, le 376 pagine di motivazioni depositate ieri a Milano sono molto aggressive e suggestive, ma non rivelano nulla di inedito se non in termini pluri-analitici e soprattutto interpretativi: i giudici decidono quali consulenti tecnici l’hanno detta giusta e, tra le infinite versioni e ritrattazioni di Mills, quale sia l’autentica o meglio la «genuina». Non aggiungono però gli elementi che mancavano, non ricostruiscono le prove che non c’erano e non ci sono, non riempiono i buchi del groviera istruttorio. La sentenza, al netto delle tecnicalità, è un’articolata esercitazione di libero convincimento del giudice: ciò che magari può giustificare delle indagini e persino un rinvio a giudizio, ma non una ponderosa sentenza buttata lì come è lecito fare in primo grado italiano. ... segue

Anonimo ha detto...

... Al di là degli strumenti adottati per argomentare le proprie convinzioni, infatti, resta che sono convinzioni: lecite, senz’altro, ma che da tesi di parte non autorizzano a chiamare «prova» e «provato», come si legge ogni due righe nella sentenza, ciò che non lo è. Con lo stesso materiale maneggiato da Nicoletta Gandus, in sostanza, si potrebbe argomentare in cento altri modi e nessuno.
Comunque vada in futuro, anche se un Appello dovesse smontare la sentenza com’è estremamente probabile, il ruolo del pm Fabio De Pasquale e del giudice Nicoletta Gandus, intesi come coloro che ci avevano provato, sarà comunque passato in cavalleria. Va ricordato, infatti, soprattutto a certi esponenti dell’opposizione, che Berlusconi non è ancora stato processato (per via del Lodo) e che in ogni caso lo giudicherà un collegio diverso da quello che ha condannato l’avvocato inglese. Un collegio normale, poi, in Appello, potrebbe finalmente avvedersi che la sortita del pm Fabio De Pasquale di postdatare la commissione del reato a marzo del 2000, così da evitare la prescrizione, proprio non stava in piedi: i 600mila dollari, chiunque li abbia fatti girare, partirono infatti molti anni prima.
Detto questo: si ebbero dubbi, anche da queste parti, circa l’opportunità che il presidente del Consiglio dovesse dotarsi di un Lodo Alfano per poter governare sino a fine mandato. Dubbi legati, per incredibile che sia, alla consapevolezza che il «Berlusconi-Mills» appariva in assoluto come il procedimento più ridicolo e inconsistente tra quelli che Silvio Berlusconi aveva subito da 16 anni a questa parte; si riteneva che gli imputati potessero anche andare tranquillamente a sentenza perché avrebbero incassato un’assoluzione inevitabile. Questo ragionamento, da Paese normale, crolla alla luce dell’incredibile sentenza di ieri. Un altro errore fu il pensare che la scelta di ricusare il giudice Nicoletta Gandus servisse solo ad arroventare inutilmente gli animi, ritenendo che neppure Stalin avrebbe potuto avallare le tesi inconsistenti di una pubblica accusa al cui confronto, Nicoletta Gandus, sembrava comunque un miracolo di equilibrio.
Fu, appunto, un errore.
Erano dubbi e ragionamenti da Paese normale, appunto: David Mills, infatti, e l’abbiamo appreso ieri, è stato condannato sulla stessa evanescente base per la quale doveva essere assolto, anzi, mai processato. Dare ragione a Silvio Berlusconi e al suo Lodo, in questo quadro, non piace affatto.

Anonimo ha detto...

di f.facci

Anonimo ha detto...

la manovra...

Un collegio normale, poi, in Appello, potrebbe finalmente avvedersi che la sortita del pm Fabio De Pasquale di
postdatare la commissione del reato a marzo del 2000,

così da evitare la prescrizione,

proprio non stava in piedi: i 600mila dollari, chiunque li abbia fatti girare, partirono infatti molti anni prima.

Anonimo ha detto...

da il tempo
Era accaduto già nel 2006, quando ad un mese esatto dalla competizione elettorale si parlò di un'imminente richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del premier proprio per l'inchiesta Mills. Il 16 febbraio del 2006 erano stati depositati i faldoni dell'inchiesta relativa al caso Mills e il 10 marzo i pm milanesi erano già pronti alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti del premier. A quel punto mancava un mese esatto dalle elezioni politiche di aprile, pareggiate dal centrosinistra.

Già il 16 febbraio del 2006 l'onorevole Niccolò Ghedini disse chiaramente che il clima nei confronti del premier in carica si era fatto pesante: «Trovo straordinaria la chiusura di questa indagine a pochi giorni dalla campagna elettorale: un'inchiesta che dura da molti anni trova una conclusione proprio ora». Infatti, la campagna elettorale per le elezioni politiche del 2006 fu caratterizzata da una serie di durissimi scontri contro la magistratura e il regista Nanni Moretti che aveva fatto uscire «Il Caimano», opera nella quale il premier era descritto come un criminale. Nel corso di una conferenza stampa tenuta a pochi giorni dal voto, il 26 marzo del 2006, il premier non esitò a dire: «Cercano di eliminare gli avversari politici e garantiscono l'impunità di chi sta dalla loro parte, dalla parte rossa che ne commette di tutti i colori e la scampa sempre e comunque».

Lo stesso copione era stato seguito anche alla vigilia delle elezioni europee del 2004. In quella occasione l'attacco fu molto più duro perché i partiti del centrosinistra pensavano di far finire la legislatura facendo cadere il governo Berlusconi con due anni d'anticipo. Alla fine del gennaio del 2004 arrivò la notizia che il processo Sme avrebbe ripreso il suo cammino il 16 aprile successivo, a poche settimane dal voto per le europee. Pochi giorni prima l'avvocato di Berlusconi Niccolò Ghedini aveva auspicato: «Spero che questo procedimento finisca prima dell'estate». Ma i giudici non potevano fare un regalo simile al leader della maggioranza di allora. Il Presidente della prima sezione del tribunale di Milano Francesco Castellano non aveva molta fretta e il 29 gennaio decise la ripresa delle udienze su quel processo per il 16 aprile 2004: due settimane prima dell'inizio della campagna elettorale per le Europee. La notizia giunse sulle prime pagine di tutti i quotidiani. A quel punto, dopo aver ripreso il processo il 16 aprile, il giudice Castellano disse: «Durante la campagna elettorale sospenderò per evitare strumentalizzazioni». Ma il danno era già stato fatto.

Lo stesso schema era stato seguito nel 2001. A pochi mesi dalla rovinosa sconfitta del centrosinistra alle elezioni politiche, le prime pagine dei giornali annunciarono il prossimo rinvio a giudizio per il leader dell'opposizione sulla vicenda dei conti Fininvest nella quale era indagato David Mills. Il procedimento era iniziato, guarda caso, nel 1996 nel periodo delle elezioni politiche vinte da Romano Prodi. Il 30 gennaio del 2001 il «Corriere della Sera» parlo di un rinvio a giudizio per Berlusconi. Ma quelle elezioni furono anche caratterizzate da un altro processo: quello sul caso Sme-Ariosto. Gli avvocati di Berlusconi riuscirono a cancellare le udienze del processo solo perché erano candidati alle elezioni politiche altrimenti il procedimento avrebbe seguito il suo corso con il can-can mediatico orchestrato dalla sinistra. Ma certo non avrebbe impedito a Berlusconi di vincere quelle elezioni che segnarono un grande successo della Cdl e la sconfitta del cosiddetto partito dei giudici.

maurom ha detto...

Tanto per chiarire:
Mannino è stato assolto al termine di tutti i gradi di giudizio.
Innocente, accusato ingiustamente!

Lo speaker della Camera inglese si è dovuto dimettere perché ha consentito che i Deputati facessero "la cresta" alle spese di rappresentanza.
Non è stato necessario un processo per stabilire il comportamento scorretto.

Mills è stato condannato IN PRIMO GRADO.
Vogliamo aspettare almeno l'appello?

alvaro ha detto...

Scusa Maurom il problema è che Berlusconi NON vuole farsi giudicare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Si dimetta, si faccia giudicare e riuscirà a dimostrare la sua innocenza e tornare più forte di prima.
Nel frattempo il suo posto lo può prendere qualche altro esponente della maggioranza molto autorevole, tipo Tremonti, Frattini o Gasparri.
Nessuna rivoluzione, nessuno smacco agli elettori ma un modo per fermare questa assurda guerra con la magistratura.
Non ti sembra ragionevole?

il terrore di studio aperto ha detto...

Ma siete veri? Voglio dire, l'autore o gli autori di questo blog credono davvero in quello che scrivono!?

maurom ha detto...

Più di quanto tu possa immaginare!

Anonimo ha detto...

NON VOGLIAMO ESSERE GOVERNATI DAI GIUDICI!
QUESTO E' UN TENTATIVO DI COLPO DI STATO GIUDIZIARIO!
E' URGENTE LE RIFORMA DELLA GIUSTIZIA. I GIUDICI PENSINO A FARE IL LORO MESTIERE. E BASTA!
e' URGENTE RIVEDERE LE CARRIERE DELLA MAGISTRATURA.
E' SCANDALSO CHE ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI SCAPPINO FUORI SENTENZE AVVISI DI GARANZIA ED ALTRE DIAVOLERIE AD USO E CONSUMO DELLA SX CHE VUOLE RIBALTARE IL GIUDIZIO POPOLARE.
UNA MAGISTRATURA COSI' E' UN PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA!
LE SCELTE DI GOVERNO LE DEBBONO FARE SOLO GLI ELETTORI SENZA CHE I MAGISTRATI MANOVRINO NELL'OMBRA PER RIBALTARE IL VERDETTO POPOLARE. FASCISTI!!!

Anonimo ha detto...

Ma siete veri? Voglio dire, l'autore o gli autori di questo blog credono davvero in quello che scrivono!?

SI'.

Se non sbaglio siete quelli che credevano nel Pci e nel paradiso. sovietico!
Avete sempre il cervello all'ammasso, consegnato ai dirigenti del pci-pds.ds-pd? penso di sì.

Anonimo ha detto...

Comunque anche questa volta la sinistra che fa capo al cosidetto partito Democratico e i DipieTristi si dimostrano legati a filo doppio al giustizialismo puramente politico. Dimostrano il loro integralismo e il loro odio per la persona di Berlusconi come se dietro a Berlusconi non ci fosse nessuno. Alle Europee continuerò a votare per il Centro-Destra ancora più convinto.
Questa sinistra è anti-italiana e quindi xenofoba e direi perfino masochista.
Quasar

Anonimo ha detto...

Sentenza Mills: "15 anni di schifezze. Illeciti, reati penali, violazioni fiscali..."

di Stefano Corradino


Il giornalista Peter Gomez commenta il testo della sentenza di condanna dell'avvocato inglese David Mills a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari:

"Falso testimone - si legge nelle motivazioni della sentenza - per consentire a lui (Berlusconi, ndr) e alla Fininvest l'impunità, o almeno, il mantenimento dei profitti...
La sentenza è molto chiara e permette di ripercorrere le vicende giudiziarie di Berlusconi e del suo gruppo. Mette fine ad una serie di balle raccontate nel corso degli anni: si dice che David Mills è stato pagato da Berlusconi per due motivi: mettersi al riparo dalle conseguenze giudiziare sulle inchieste in corso e salvare il patrimonio del gruppo.

Quali sono gli aspetti salienti della sentenza?
La sentenza ricorda come sia PROVATO che il gruppo Fininvest abbia corrotto la Guardia di Finanza. Ricorda (APPURATO DA SENTENZE DEFINITIVE) che Berlusconi abbia versato soldi, estero su estero, a Craxi. Ricorda come il gruppo mantenesse, il controllo di telepiù, IN SPREGIO ALLA LEGGE MAMMI'. Ricorda come, per mettersi al riparo dalle conseguenze che potevano provocare tutte quelle inchieste su Berlusconi, si sia deciso di dare dei soldi a Mills diversi dalle sue parcelle professionali. In particolare Mills, intorno al 1995-96 accetta di dichiarare di essere proprietario del comparto estero del gruppo Fininvest, o meglio delle società off shore personali di Berlusconi e del gruppo, contrariamente al vero.

Dalla sentenza si evincono 15 anni di illeciti, reati, violazioni fiscali, violazioni delle norme antitrust, violazioni delle leggi penali...
E si dimostra come Berlusconi abbia fatto l'imprenditore in spregio a tutte le regole dela libera concorrenza e del mercato e a tutti i principi liberali. Si dimostra come Berlusconi abbia sfruttato ampiamente tutto il sistema illegale dei circuiti off shore che oggi lui stesso e gli altri governi del g20 condannano e vogliono cancellare (perchè una parte della crisi economica di questi mesi è dovuta proprio dal proliferare di queste iniziative off shore).

Stiamo parlando comunque di una sentenza provvisoria
Certamente. MA NON SI PUO' PRESCINDERE DAL FATTO CHE IN QUESTA SENTENZA ABBIAMO DEI GIUDICI CHE HANNO MESSO NERO SU BIANCO TUTTE LE SCHIFEZZE CHE EMERGONO DALL'ESAME DELLA CONTABILITA' OCCULTA DEL GRUPPO FININVEST.

Anonimo ha detto...

(segue)


Se Mills è stato condannato in quanto "corrotto" significa che abbiamo un corrotto e, presumibilmente quindi, anche un corruttore...
Forse questo corruttore non lo avremmo mai perchè, fatto salvo il ricorso alla Corte Costituzionale sul Lodo Alfano. o il conseguente referendum che potrebbe invalidare quella legge e far sì che decada prima della fine della legislatura (quando Berlusconi non sarà più coperto da questa immunità provvisoria) è presumibile che, viste tutte le riforme legislative in atto e la proposta che le sentenze passate in giudicato non abbiano più valore di prova, è presumibile che l'eventuale processo contro Berlusconi dovrà ricominciare da capo e quindi finisca in prescrizione prima della sua scadenza naturale.

Nessuna conseguenza per il presidente del Consiglio quindi?
Berlusconi ha delle elevate possibilità di farla franca anche questa volta.

[...]aggiungerei che in qualsiasi altro Paese un leader politico non si sarebbe mai candidato a guidare il paese con accuse di questo tipo. LA COSA IMPRESSIONANTE DI QUESTA SENTENZA E' CHE PIU' CHE BASARSI SULLE DICHIARAZIONI SI BASA SUI DOCUMENTI. DOCUMENTI INTERNI ALLA FININVEST FIRMATI DA MANAGER DEL GRUPPO CHE DIMOSTRANO L'ASSOLUTA IRREGOLARITA'SOTTO IL PROFILO DEI BILANCI ESTERI e dimostrano che Berlusconi faceva la cresta sulla compravendita dei diritti televisivi per metterseli in tasca o accantonarli su conti esteri che facevano capo a società off shore di sua proprietà

cosa chiederesti al premier su questa vicenda?
Gli chiederei perchè ha aperto due società off shore che oggi si chiamano Century One e Universal One, intestandole ai suoi figli. Gli chiederei quali soldi ci finivano sopra e perchè non le ha incluse in bilancio... "

Anonimo ha detto...

Mauro, non fare finta di non vedere il problema. Ho detto che le sentenze vanno rispettate TUTTE e i giudici non devono essere criticati con virulenza quando le loro sentenze non ci piacciono. Cosa accadrebbe se tutti si comportassero così? ci sarebbe l'anarchia, l'Italia non sarebbe più un paese civile, ma un paese dove il primo cittadino si fa giustizia da solo, sottraendosi alle regole che valgono per gli altri, facendo valere la forza. Berlusconi è un cittadino che si è posto, grazie ai suoi avvocati-difensori che gli scrivono le leggi essendo stati cooptati da lui (non dai cittadini!) come deputati, AL DI SOPRA DELLA LEGGE che vale per tutti gli altri suoi concittadini. Nessuno di noi comuni mortali può permettersi di farsi scrivere le leggi ad hoc per evitare guai giudiziari. Già questo aspetto mi basta e mi avanza per giudicare assai severamente un simile comportamento politico. Quanto al fatto che si tratti di sentenza di primo grado, d'accordo, ma bisogna che il giudicato rispetti l'operato dei suoi giudici e che non li critichi con virulenza solo perché non gli piacciono, soprattutto quando ricopre un simile incarico pubblico, perché dà un pessimo esempio ai suoi concittadini. Dimostri la sua innocenza in tribunale, come fanno tutti, civilmente e con le armi del diritto, senza urlare sguaiatamente davanti ai giornalisti stranieri attoniti, non in parlamento di fronte alla sua maggioranza che gli copre le spalle, se veramente è innocente e in buona fede. Invece lui si fa scrivere le leggi per rendersi immune, per questo se la cava sempre e viene prosciolto. Se si stabilisce che le sentenze, come quella relativa a Mannino, devono essere rispettate, allora questo principio deve avlere sempre, non solo quando fa comodo.

Anonimo ha detto...

... Mauro, non fare finta di non vedere il problema. Ho detto che le sentenze vanno rispettate TUTTE e i giudici non devono essere criticati con virulenza quando le loro sentenze non ci piacciono ...


Giusto, sacrosanto!
Purtroppo in Italia ci sono giudici politicizzati (POLITICIZZATI) le cui sentenze hanno valenza politica e scarso valore di giustizia.
Senza entrare nel merito, basta annotare i tempi in cui arrivano certe sentenze. Anche un "bimbetto d'asilo" con la merendina in mano, capirebbe che lo scopo UNICO della sentenza in questione è politico, esclusivamente politico e tendente a rovesciare antidemocraticamente il verdetto popolare.
Pertanto questa, come altre, non è una sentenza da rispettare. Tutt'altro perché è una sentenza usata allo scopo di tentare un golpe giudiziario.
I cittadini si debbono difendere dagli attacchi demagogico-fascisti di certa magistratura in nome della libertà e a difesa del loro voto democraticamente espresso.
Al bando l'oligarchia della Casta Giudiziara!

Anonimo ha detto...

Silvio, stupido, perchè non hai comprato la Gandus come hai fatto per Squillante??

avaro o tempi di crisi?


forza ladri, il delitto paga sempre!!!

Anonimo ha detto...

"giudici politicizzati"

riesci a comprendere la differenza fra COLLEGIO giudicante (quello che ha condannato in 1à grado Mills)e singolo giudice?
trattandosi di più di un giudice, possibile che siano tutti politicizzati e avversi a Berlusconi? possibile che non abbiano di meglio da fare che perseguitare il povero premier vittima? e se i giudici avessero ragione?

Sei monotono nel tuo modo di ripetere acriticamente la loro miserabile propaganda.

Anonimo ha detto...

La stampa umoristica, cioè Libero, titola: «Giù mazzate a Silvio». Ma dev’esserci un refuso: voleva dire «Giù mazzette da Silvio». Nel reparto servitù, cioè sul Giornale, un cronista non si dà pace: «Berlusconi non era imputato, ma a pag.359 delle motivazioni di Mills i giudici scrivono che avrebbero condannato volentieri anche lui. Affermazioni pesanti su un imputato che non era più nel processo e che contro di essere non può nemmeno fare appello». E chissà perché l’imputato non era più nel processo: assolto (come ha detto Studio Aperto)? Defunto? No, impunito per legge, ma questo non si può scrivere. L’avvocato Flick una volta disse che «i protagonisti di Tangentopoli erano Gustavo Dandolo e Gioivo Prendendolo». Ecco, i giudici dovevano condannare Prendendolo senza nominare Dandolo che, poverino, «non può nemmeno fare appello» a causa del cattivo Al Fano. Sempre sul Giornale, il solito poveretto con le mèches ripubblica il solito pezzo: «Processo ridicolo, senza uno straccio di prova: assoluzione inevitabile». Infatti. Naturalmente Al Tappone non gli ha dato retta e s’è messo in salvo. Anche perché le competenze del mèchato in materia di diritto sono pari alla sintassi. Il pover’ometto dice che «Berlusconi nel processo All Iberian fu assolto» (falso, la fece franca per prescrizione) e denuncia, restando serio: «i giudici decidono quali consulenti tecnici l’han detta giusta e quale, tra le versioni e ritrattazioni di Mills, sia l’autentica. La sentenza è un’articolata esercitazione di libero convincimento del giudice». Giudici che giudicano: roba da matti.

Anonimo ha detto...

"Purtroppo in Italia ci sono giudici politicizzati (POLITICIZZATI) le cui sentenze hanno valenza politica e scarso valore di giustizia"


solo quando le sentenze non sono favorevoli alla vostra parte politica.

"Scarso valore di giustizia" è un tuo mero pregiudizio, non determinato dalla lettura oggettiva dei documenti che hanno portato alla condanna in p° grado.

Piccolo particolare: nessuno ha in parlamento il proprio avvocato difensore (on.Ghedini, che era il penalista avv. difensore di Berlusconi nel processo Mills prima che venisse sospeso con lo scandaloso Lodo Alfano) che contribuisce a scrivere una legge per cavarlo d'impaccio mentre il processo è in corso! purtroppo non riesci a comprendere quanto sia grottesca, scandalosa e pericolosa per la nostra democrazia una simile situazione in cui il premier si pone al di sopra della legge, in una posizione di sostanziale impunità.
Se è innocente, perché non affronta il processo e dimostra la sua estraneità ai fatti senza farsi scudo del lodo alfano? dato che questo processo a suo carico con ogni probabilità cadrà in prescrizione, questo marchio di infamia gli rimarrà addosso, se non si difende in tribunale. A nessuno dei suoi concittadini è concesso dire "io da questi giudici (collegio di giudici, non solo la Gandus come vorrebbe farci credere)non mi faccio giudicare" perché non gli piacciono. nessuno dei suoi concittadini può scegliersi il giudice. E' questo il dato politicamente rilevante e altamente inquietante di questa vicenda.

Anonimo ha detto...

"I cittadini si debbono difendere dagli attacchi demagogico-fascisti di certa magistratura in nome della libertà e a difesa del loro voto democraticamente espresso"

I cittadini si debbono difendere dai fascisti che li hanno privati del loro diritto costituzionale di scegliersi i loro rappresentanti in Parlamento. la preferenza personale, diritto costituzionale, è stata abolita dalla vergognosa lista elettorale porcellum (un nome degno per una porcata) varata dal centrodestra, con il beneplacito del PD. Le liste elettorali sono bloccate, come ai tempi di Mussolini, con i deputati scelti dal capo partito e legati ad esso da vincoli personali (amicizia, interesse, vedi avvocati, amici, mogli e figlie degli amici (Noemi ha detto che ci penserà "papi" a farla eleggere deputato alla Camera)che non rispondono in alcun modo direttamente all'elettorato se operano malamente.
Tuto ciò è intollerabile e incompatibile con la democrazia.

minnanon ha detto...

La prescrizione si ha quando entro i termini di prescrizione l'accusa non è "RIUSCITA A PROVARE LA COLPEVOLEZZA" dell'imputato: questo può succedere se l'imputato è effettivamente innocente (quindi la prescrizione in linea di principio non esclude l'innocenza) oppure se, ammesso e non concesso che l'imputato sia colpevole, non si sono riuscite a trovare prove sufficienti per condannarlo. Quindi quando succede questo nel migliore dei casi il pm è un incapace (incapace perchè non si imbastisce un processo penale senza prove sufficienti, oppure avendole non è riuscito a farle valere, peggio ancora), nel peggiore commette volontariamente un reato (far condannare un innocente). In ogni modo si è dimostrato di non essere in grado di esercitare adeguatamente la sua funzione.
Chi "la fa franca per prescrizione" come afferma l'anonimo delle 13.52 è da ritenersi innocente proprio perchè è la nostra costituzione che afferma che si è innocenti fino a prova contraria, e nel caso di prescrizione la colpevolezza non è stata provata appunto.
La sentenza è scandalosa perchè si è proclamato che esiste un corrotto senza aver provato l'avvenuta corruzione (il bonifico in oggetto era stato fatto da una persona non riconducibile al supposto corruttore, ma chi se ne frega, mica si hanno bisogno di prove in italia, basta la presunzione di colpevolezza).
In Inghilterra e negli stati uniti si direbbe che manca l'"habeat corpus".
Un pò come quando si condannò Previti ma si assolse il giudice Squillante (in realtà non lo condannarono perchè lui teneva tutti i giudici per le palle e se cadeva lui cadevano tutti gli altri) c'era un corruttore ma non c'era un corrotto! Che bella invenzione esistono i corruttori a prescindere! Questi sono i nostri magistrati, che quando non dispensano queste perle di saggezza si permettono di fare politica attiva firmando appelli politici e quant'altro, tanto dimostrare il loro essere super partes.

Anonimo ha detto...

@ Minnanon
"La prescrizione si ha quando entro i termini di prescrizione l'accusa non è "RIUSCITA A PROVARE LA COLPEVOLEZZA" dell'imputato: questo può succedere se l'imputato è effettivamente innocente (quindi la prescrizione in linea di principio non esclude l'innocenza) oppure se, ammesso e non concesso che l'imputato sia colpevole, non si sono riuscite a trovare prove sufficienti per condannarlo. Quindi quando succede questo nel migliore dei casi il pm è un incapace "

quel che dimentichi di dire è che processi che richiedano accertamente su una giungla di conti esteri presso paesi e quindi banche straniere richiedono tempi tecnici, procedure burocratiche lunghissime, rogatorie internazionali che fanno sì, grazie anche alle lungaggini ricercate ad arte dalla difesa, alle leggi ad personam varate ad hoc per garantire l'impunità ai delinquenti con il colletto bianco (vedi la scandalosa legge ex cirielli che ha dimezzato i tempi di prescrizione a 10 anni), che un procedimenti di tale complessità necessiti di molti anni per essere concluso. Le leggi che in questi ultimi hanno hanno sfasciato la giustizia penale sono escogitate ad hoc (non a caso abbiamo una simile messe di avvocati difensori di indagati ed ex indagati che, divenuti deputati, scrivono le leggi per avvantaggiare i loro clienti...) per garantire l'impunità ai soliti noti. Qui, caro Minnanon, l'incapacità del PM non c'entra proprio un bel niente. Se il Pm non fosse fin troppo capace, il nostro amato premier non sarebbe ricorso all'espediente di farsi scrivere una legge che lo proteggesse da un procedimento che avrebbe visto assai probabilmente la sua condanna. Procedimento ampiamente documentato, che inizialmente vede l'avvocato Mills scrivere al proprio commercialista inglese, sperando che la lettera rimanga segreta (il commercialista lo ha invece denunciato alle autorità inglesi, che hanno trasmesso la notizia di reato alla procura di Milano, che era competente in italia)di avere porto falsa testimonianza in un processo penale per togliere dai guai Mr. B., che successivamente dirà a verbale ai magistrati di Milano essere berlusconi, salvo poi ritrattare successivamente cercando di attribuire la responsabilità al defunto manager fininvest Bernasconi (si sa, i morti non possono parlare).
Altro che i giudici persecutori.
la prescizione è stata dimezzata a 10 anni dalla vergognosa legge ex cirielli. Ci provi lei a terminare in italia 3 gradi di giudizio entro dieci anni accertando una simile babele di conti off shore criptati, di società fasulle, di giri e rigiri di fondi per confondere le acque e nascondere le tangenti, i prestanome a coprire operazioni certamente poco cristalline, come è stato ampiamente dimostrato con prove documentali. Ci provi lei a reperire all'estero, nei cosiddetti paradisi fiscali, documentazione bancari. Ci provi lei a portare avanti un processo nonostante le tecniche dilatorie della difesa con i suoi mille cavilli, compreso il tentativo di ricusazione dela Gandus, roba da manuale della tecnica del temporeggiare. Alla faccia dell'accertamento della verità. Ci vada cauto, quindi, prima di tacciare il Pm di incapacità non avendo la più pallida idea di quanto sia difficile acecrtare reati finanziari e fiscali all'estero. Non sa di cosa parla.

Anonimo ha detto...

@ Minnanon:
sempre a proposito di prescrizione, domandati quale governo ha votato la ex cirielli, indecente legge ad personam per dimezzare la prescrizione per questo tipo di reati nel 2006...dai, non è difficile. certo che gli avvocati difensori che siedono in commissione giustizia della camera dei deputati sono veramente in gamba.

Anonimo ha detto...

"La prescrizione si ha quando entro i termini di prescrizione l'accusa non è "RIUSCITA A PROVARE LA COLPEVOLEZZA" dell'imputato"

certo che se l'imputato si fa scrivere ad hoc una legge per dimezzare i tempi di prescrizione mentre il processo è in corso...
si gioca con carte truccate, non credete?

Anonimo ha detto...

pardon, la legge ex cirielli (anche detta "salva previti" che ha dimezzato i tempi di prescrizione, e quindi di non perseguiobilità di un imputato) è del dicembre 2005 (governo di centrodestra, of course)
saluti

Anonimo ha detto...

se è innocente, perché il premier non rinuncia alla prescrizione e non permette che venga accertata la verità?

minnanon ha detto...

Io non so lei ma cosa pensa, ma un processo non si dovrebbe cominciare se non si sono raccolte prove sufficienti. Le sembra normale che prima si inizia un processo e poi si cominciano a raccogliere le prove ? (e non mi dica che una notizia di reato non comprovata costituisca una prova). Se gli avvocati di controparte ti smontano le prove e riescono ad ottenere rinvii su rinvii (le cosiddette tecniche dilatorie che altro non sono che normalissimi strumenti legali: i rinvii servono ai legali per acquisire materiale per la difesa e vengono comunque concessi dall'organo giudicante che dovrebbe essere terzo) per cui poi occorre fare supplementi di indagine, forse non vuol dire che le prove raccolte nella migliore delle ipotesi erano alquanto debolucce? Non dico sia facile indagare nella galassia di conti OffShore, ma io non sono un magistrato inquirente, non ho i suoi strumenti del mestiere e non li so usare come li sa usare un pm capace. Se poi il pm è un incapace è inutile anche solo parlarne, non se ne può fare una colpa all'imputato. Le prove, ribadisco, vanno raccolte prima; "e se non si riescono a raccogliere si abbandona l'indagine e l'azione penale?" mi chiederà forse lei. Si, se non si hanno carte in mano che fanno intravedere risvolti promettenti non si prosegue perchè ne mancano i presupposti. Nei paesi di rito anglosassone vi è un superiore che valuta se vi sono elementi sufficienti per procedere e se il procuratore fa delle cazzate comunque ne risponde. Poi dipende da quello che si vuole ottenere, fare gli interessi della collettività (e sprecare i soldi del contribuente e ingolfare la macchina della giustizia senza speranze ragionevoli di risultato non lo è) oppure sputtanare un avversario politico per cui il risultato si ottiene comunque, tanto pagano i cittadini anche se si sbaglia, soprattutto se si sbaglia.
Per quel che riguarda la prima confessione di Mills non so a lei ma a me risulta che le circostanze in cui furono ottenute a milano le invalidano di fatto: imprigionare qualcuno negandogli la libertà fino a quando non rilascia una confessione soddisfacente non mi sembra una pratica ortodossa.
Infine ricorderò che le autorità inglesi, che hanno perseguito e condannato per fini fiscali Mills, riguardo al bonifico in questione determinarono che era stato fatto da Mills stesso facendolo pertire da alcuni conti di un armatore italiano, conti che Mills stesso aveva il compito di movimentare per conto dell'armatore in questione. Ma in fondo che valore vuole che abbiano indagini del fisco inglese di fronte ai fulgidi teoremi dei magistrati milanesi?
cordiali saluti.

minnanon ha detto...

"la scandalosa legge ex cirielli che ha dimezzato i tempi di prescrizione a 10 anni"
Quindi prima di questa "scandalosa legge" un cittadino poteva essere inquisito e stare sotto processo per ben 20 anni senza che lo stato riuscisse a provare la sua colpevolezza in sentenza definitiva? Ho capito bene, oppure mi sono sbagliato? Ma le sembra questo uno stato di diritto? Le sembra forse normale o anche solo auspicabile? Con la magistratura che ci ritroviamo e nello stato in cui versa la nostra giustizia.
Guardi che queste cose si comprendono veramente solo quando invece che agli altri capitano a noi, veda che cosa è successo con il caso Tortora; a me non è mai successo e spero che mai succederà, rabbrividisco alla sola idea. Quello che per lei è uno scandalo per me è una garanzia ed un limite alle cose che potrei immeritatamente subire anche solo per sbaglio. (evidentemente le sfugge la sostanza di cosa vuol dire garantismo)

Anonimo ha detto...

"un processo non si dovrebbe cominciare se non si sono raccolte prove sufficienti. Le sembra normale che prima si inizia un processo e poi si cominciano a raccogliere le prove ? (e non mi dica che una notizia di reato non comprovata costituisca una prova)"

perdoni, ma le faccio notare che in Italia, proprio perché la nostra giustizia è iper-garantista, abbiamo ben 4 gradi di giudizio, in occasione dei quali abbiamo sempre, a garantire terziarietà e indipendenza di giudizio, giudici diversi e inoltre, le facico notare, il processo tutte le volte ricomincia da capo, proprio per ridurre al minimo il rischio che un innocente venga ingiustamente perseguito. Ciò premesso, le sembra possibile sostenere che un processo possa iniziare senza che siano state raccolte prove sufficienti per intraprenderlo? le ricordo che ciò è impossibile. Per legge, non si può indagare un cittadino senza che a suo carico sia stato raccolto un numero sufficiente e convincente di prove, documentali, testimoni, intercettazioni, bilanci, conti bancari ecc. Ora, le prove raccolte dal PM (pubblica accusa) prima di arirvare a processo (primo grado) devono per legge essere attentamente valutate da 2 magistrati monocratici, che cioè giudicano da soli: GIP (giudice per le indagini preliminari) e GUP (giudice per l'udienza preliminare): se non ci sono prove sufficienti, il GIP archivia il procedimento per insufficienza di prove, se giudica che vi siano elementi, invia i fascicoli al GUP, che ricomincia a svolgere, per maggiore garnazia dell'imputato, TUTTE LE INDAGINI DA CAPO. Solo se il GUP, dopo aver rifatto le indagini, conferma che ci sono veramente elementi, si va al processo vero e proprio di 1° grado, con ALTRI GIUDICI; che questa volta giudicano COLLEGIALMENTE. Essi svolgono nuovamente le indagini, complesse e lunghe. capisce ora, dopo tutto quello che le ho detto, quanto sia grave che i termini di prescrizione dimezzati dalla legge ex cirielli a 10 anni, quando bisogna affrontare tutti questi passaggi processuali e lasciare il tempo alla difesa di fare il suo lavoro (creda, allungare i tempi per far arrivare il proprio assistito alla prescrizione è una consolidata tecnica difensiva, soprattutto quando si vede che per il proprio assistito le cose si mettono maluccio...)...per non parlare dell'incredibile difficoltà e dei tempi tecnici per svolgere complesse indagini finanziarie e fiscali in stati canaglia come le caymans o altri paradisi fiscali? come può quindi affermare ragionevolmente che un processo penale in Italia possa iniziare in assenza di un quadro probatorio insufficiente?

Non si faccia ingannare, almeno lei, dalla propaganda. La sentenza è disponibile on - line. la legga, almeno, legga alcune parti, dato che è lunghissima, non ascolti solamente le ragioni di una parte...

Cordiali saluti anche a lei

Anonimo ha detto...

gentile Minnanon,
le leggi assurde che tolgono fondi all'amministrazione della giustizia e rendono il processo lungo, farragginoso, a tratit bizantino, con il vigoroso aiuto dell'avvocatura, sono state scritte da quei politici che lei venera e ammira (molti dei quali, come ho già detto, avvocati di indagati che scrivono le leggi che si applicano a quegli indagati in Parlamento). Lei non ha debitamente considerato che non è solo stata la prescrizione ad essere dimezzata, bensì anche l'ENTITA' delle PENE, cosa gravisisma. Il suo discorso potrebbe anche essere giusto in linea teorica, in un paese ove chi siede in parlamento o al governo non fosse personalmente interesasto (indagati, avvocati degli indagati) a non fare funzionare la giustizia con leggi varate ad hoc in tempi senz'altro sospetti come il famoso Lodo Alfano, confezionato su misura per il premier, oppure la ex cirielli, che tentava di salvare Previti. Nemeno questo è degno di uno stato civile e normale.

Anonimo ha detto...

e per favore lasci perdere le sue "evidenze". Lei parla di incapacità del PM, di inciviltà del lungo procedimento, e non vede ben altra inciviltà che si consuma sotto i suoi occhi.

Anonimo ha detto...

io, invece, rabbrividisco pensando a personaggi come Tanzi, che hanno frodato migliaia di piccoli risparmiatori, che grazie alle belle leggi proteggi -ladri-colletti bianchi varate da quest'orribile e immorale classe politica, se la cavano sempre...

Anonimo ha detto...

i ladri e i mafiosi la menano e la girano come vogliono col garantismo mentre i problemi dei processi lumaca sono sotto gli occhi di tutti: mancanza di strutture , mezzi e uomini per accelerare i processi

poi altra stronzata la separazione delle carriere: ma andatelo a spiegare alle milioni di cause pendenti in sede civili

ladri di Stato siete i benvenuti nella casa delle libertà

Anonimo ha detto...

Ma ccheè tutto 'sto casino dei giuddici , er GIP er GUP, er giuddice de primo grado, non se capisce un cazzo, i giuddici ,sora mia ,sò tutti ugguali, tutti communisti

Anonimo ha detto...

tranne Squillante, si intende...

Anonimo ha detto...

Come già accaduto in passato, è saltata ancora una volta l'estradizione in Italia del boss mafioso Rosario Gambino. L'arrivo dagli Usa era previsto per questa mattina a Roma Fiumicino, ma all'ultimo momento il trasferimento del boss è stato rinviato. Lo si è appreso da fonti di polizia.
Gambino è coinvolto nello storico processo "Pizza Connection" sul traffico internazionale di stupefacenti. Già condannato in Italia, Gambino ha ottenuto, su istanza dei difensori, il processo di revisione. Nei suoi riguardi è stato emesso nel 1980 un mandato di cattura da parte del giudice Giovanni Falcone. Il provvedimento è oggetto in questi giorni di nuovo esame da parte del Tribunale del riesame di Palermo, dopo l'annullamento con rinvio da parte della Cassazione dell'ordinanza che ne dichiarava il persistere dell'efficacia.



ecco il garantismo, benvenuti nel paese dei balocchi
ITALIANIIIII!!!!!

Anonimo ha detto...

Voglio aggiungere qualche considerazione circa "i concorsi vinti" da "quei magistrati":
abbiamo un esempio fulgido di come certi magistrati, hanno vinto il concorso che li ha arruolati: antonio di pietro !! Possibile che nessuno in questa sede si sia mai chiesto come ha fatto uno sgrammaticato buontempone a vincere un concorso che dovrebbe porre al primo posto, in ordine di merito, la conoscenza della lingua Italiana ? Possibile che nessuno si sia mai sognato di andare a rivisitare le prove scritte***, per vedere che cosa c'è scritto sui suoi compitini di concorso ? Possibile che non si riesca ad individuare qualche suo esaminatore e chiedergli come mai nessuno della commissione esaminatrice si sia acorto che il Tunin non conosce nemmeno la grammatica ? -Nemmeno le regole elementari!

Anonimo ha detto...

Tuto ciò è intollerabile e incompatibile con la democrazia.

21 maggio, 2009 14:32

attaccati al tram!!!
... se cape cape, e se non cape ... mau!!!

Anonimo ha detto...

... Scusa Maurom il problema è che Berlusconi NON vuole farsi giudicare!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!...

Giudicare da chi?
Dai giudici extremisti di sx?
Dalle brigate rosse?
Dal Pci-pds-ds-pd?
Da Rifondazione?
Dai Comunisti Italiani?
Dai Centri Sociali?
Più che processo, questo è un linciaggio da parte degli avversari politici, che, non avendo uno straccio di prova, sollevano il polverone del Processo, che poi farà plop! come le bolle di sapone, ma intanto il polverone avrà (almeno lo sperano) fatto incassare qualche voto, strappato ad elettori ingenui e disinformati.
Andate a raccontare queste cose nelle veglie davanti al camino, mentre si raccontano (come ai bei tempi) le novelle ai bambini!
Per conto mio potete subito andare a fare in .... col v/s moralimo rancido, vecchio, ipocrita, tendenzioso, velenoso, rancoroso, bilioso ... Le elezioni le avete perdute, e non vi volete rassegnare. Questa è la verità che sta sotto il vostro moralismo che puzza di pancetta inacidita. Andate a raccontare queste cose a Fastantilandia, tanto non siete più credibili. Fate acqua da tutte le parti e vi attaccate alla lama dei rasoi per tentare di non affogare.
....
"Finalmente abbiamo una banca!"
"Su, facci sognare!"
Intercettazioni telefoniche di conversazioni fatte tra esponenti della sx (tutte persone a modo) e un celebre lestofante bancarottierere, imbroglione immischiato in affari loschi ... strano che le inchieste a carico dei galantuomini della sx si siano fermate ... archiviate e buonanotte!
Se al posto dei sx.stri ci fosse stato Berlusconi!

minnanon ha detto...

All'anonimo delle 17.00 (vedi tu se è possibile rivolgersi a qualcuno così! io metto un nick e nessuno sa come mi chiamo, che faccio e dove sto, però chiunque può chiamarmi in causa e rispondermi per quello che ho detto), tanto per cominciare non ho capito qual'è il quarto grado di giudizio, io (sicuramente per mia ignoranza) ero rimasto a 3: processo, appello e cassazione.
Forse mi sfugge qualcosa, che significa che devono essere rifatte TUTTE LE INDAGINI DA CAPO?
Se le prove sono sufficienti, vanno semplicemente valutate e verificate per capirne la fondatezza, ma forse io parto dall'assunto che tali prove si basino tutte su fatti verificabili e non su elucubrazioni ed ipotesi.
Se c'è la necessità di ripetere da capo le indagini da parte di chi queste prove le deve valutare non è già questo un indizio del loro peso? L'indagine sulla veridicità e sulla conclusività delle prove (cioè sul fatto che le prove appunto provino qualcosa in maniera conclusiva) non dovrebbe averla fatta già chi ha raccolto le prove?
cito inoltre:

"si va al processo vero e proprio di 1° grado, con ALTRI GIUDICI; che questa volta giudicano COLLEGIALMENTE. Essi svolgono nuovamente le indagini, complesse e lunghe"
Sbagliato, i giudici, proprio in quanto magistrati giudicanti e non inquirenti, in quanto parte terza (e non parte in causa) non devono svolgere indagini ma valutare i fatti esposti nel corso del dibattimento, valutare le spiegazioni e le prove portate dalle parti in causa e decidere in base a queste, anche perchè l'onere della prova in un paese civile è in carico all'accusa e non devono farsene carico i magistrati giudicanti (che suppongono indipendenti dall'accusa). Se accade che debbano essere rifatte daccapo le indagini, vuol dire che nella catena a monte, che lei ha così gentilmente riepilogato, tutti (nessuno escluso) hanno fatto male il loro mestiere a cominciare dal primo che lei indica nella figura del PM.

"Per legge, non si può indagare un cittadino senza che a suo carico sia stato raccolto un numero sufficiente e convincente di prove, documentali, testimoni, intercettazioni, bilanci, conti bancari ecc."
vedo che qui c'è un pò di confusione, il cittadino viene indagato se c'è una notizia di reato, sennò non vedo come si può già disporre di "prove documentali" , "testimoni" "intercettazioni" "bilanci" che sono chiaramente dei risultati di indagine; non è che un giudice ci inciampa per caso per strada e dice toh guarda delle prove vediamo di chi sono (a meno che lei non pensa che si debba indagare tutti a prescindere, sennò come vengono fuori queste notizie!).

"come può quindi affermare ragionevolmente che un processo penale in Italia possa iniziare in assenza di un quadro probatorio insufficiente?"
Come le ho dinnanzi illustrato lo dice l'evidenza dei fatti cioè che si debba ricominciare le indagini daccapo ogni volta per raccogliere ogni volta altri elementi che siano conclusivi (evidentemente quelli già acquisiti non lo sono).
Le faccio notare infine che non mi ha risposto su fatti che ho enunciato e che a tutt'oggi non sono stati smentiti.
La ringrazio comunque per le sue argomentazioni civili e che hanno il pregio di entrare nel merito senza menare il can per l'aia.
Cordiali saluti a lei

Anonimo ha detto...

Come al solito ha ragione Berlusconi, che è sempre più vicino alla gente che non i soliti ottusi parolai della sinistra. Mi sapete spiegare a cosa servono 2 camere che fanno la stessa identica cosa, quasi 1000 fra deputati e senatori, ognuno di costoro accompagnato da uno staff di almeno 5 persone ( almeno, perchè quelli più importanti ne hanno di più ) con lauti stipendi pagati da noi, i quali godono gratuitamente (per loro, non per noi che glieli paghiamo) di viaggi aerei, treni auto, ecc.,ecc.,ecc.. Non parliamo poi dei viaggi ufficiali in cui delegazioni dal numero spropositato di partecipanti, attraversano il mondo a nostre spese per divertirsi e bere drink. 100, 150, sarebbe il numero giusto di deputati e una sola camera, così ci sarebbe un mezzo punto del PIL in più, statene certi. Forza Silvio, fallo per tutti noi e ti assicuro che tutta l'Italia te ne sarà grata

Anonimo ha detto...

Forza Silvio - PAPI,
portaci in parlamento Noemi (dichiarazioni della stessa fanciulla al corriere del mezzogiorno, ptrovare per credere, la fanciulla vuole diventare deputato! "ci penserà PAPI", ha detto, falla pagare da noi tutti con il denaro pubblico! Siamo tutti sicuri che il suo curriculum la rende degna di un così alto incarico istituzionale!

Forza PAPI, siamo felici di pagare deputati che sono tuoi avvocati, amiche, amici, che scegli in base al tuo gusto ed esclusivo vantaggio personale!
Fagli studiare un po' di storia patria, però, prima. sai, per un po' di decenza...e grazie anche per la Brambilla elevata agli altari di Ministro da misero sottosegretario che era...un ministero creato appositamente per la Brambilla!
Ecco il nuovo motto di PAPI: una candidatura e un ministero per ogni bella donna!
Evvaiiii!

Anonimo ha detto...

il quarto grado di giudizio è quello del giudice per l'udienza preliminare!
Informati, prima di parlare

Anonimo ha detto...

"TUTTE LE INDAGINI DA CAPO?
Se le prove sono sufficienti, vanno semplicemente valutate e verificate per capirne la fondatezza, ma forse io parto dall'assunto che tali prove si basino tutte su fatti verificabili e non su elucubrazioni ed ipotesi"

parlate, parlate e poi non conoscete l'abc della procedura penale. Studia, poi ne riparliamo. Non posso farti un corso abbreviato. Se non conosci le cose, almeno, abbi l'onestà intellettuale di non dire boiate tipo che il PM è un incapace, quando non conosci nemmeno i rudimenti del suo lavoro.

Anonimo ha detto...

Minnanon
"che si debba ricominciare le indagini daccapo ogni volta per raccogliere ogni volta altri elementi che siano conclusivi (evidentemente quelli già acquisiti non lo sono"

le sue evidenze evidenti non sono affatto, trattasi di affermazioni in libertà. Gli atti con le prove a carico dell'imputato nemmeno arriverebbero all' Giudice per l'udienza preliminare, se non fossero stati valutati più che sufficienti e fondati già dal GIP. IL Giudice per le indagini preliminari fa effettaure spesso altre perizie, da altri esperti, per avere ulteriore conferma che ci siano seri elementi a carico dell'indagato, oppure per integrare e arricchire il quadro probatorio, in caso ne ravvisi l'opportunità nel corso dell'udienza di fronte all'indagato, all'avvocato difensore e al PM. Tutto questo non perché è un incapace lui, o il GIP o il PM, bensì per maggiore tutela dell'indagato. ma come posso continuare a spiegare queste cose a chi non le conosce e per mero pregiudizio affibbia il titolo di incapace a professionisti che svolgono un lavoro di cui lei non ha la più pallida idea? perché presupporre che più magistrati (PM, GIP, GUP, collegio composto da 3 magistrati del processo di primo grado) sino politicizzati e in mala fede? Non vuole proprio leggere gli atti, formarsi un parere personal, non vuole proprio concedere nulla all'esercizio di quel metodico dubbio cartesiano che è proprio delle persone veramente intelligenti? Lei è prevenuto, e non riesce a vedere quanto sbagliato e lesivo della nostra democrazia e infamante per le nostre istituzioni (la magistratura è una di queste, fondamentali) che un premier si permetta di celebrare i processi in televisione anziché in tribunale, attaccando virulentemente i suoi giudici, rendendosi immune per legge, facendosi scrivere leggi dai propri deputati e ministri.
Ringrazio io lei per la sua cortesia nel rispondere, ma se continua a discutere sulla base di quanto affermano i giornali di parte (i giudici coinvolti, purtroppo, non possono parlare)e senza conoscere almeno i principi basilari di quel lavoro che però si permette di criticare, be, allora, non rimane molto spazio per una seria e costruttiva discussione.

Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

la Legge cd. “ex Cirielli”, 5.12.2005 n. 251, definita “obbrobrio devastante” dal Presidente della Corte di Cassazione, che ha di fatto introdotto nuove cause di impunità per i potenti (attraverso la PRESCRIZIONE BREVE dei reati, ANCHE GRAVI, commessi dagli incensurati) e pesanti discriminazioni verso i recidivi anche per reati non gravi: dunque, incentivi a manovre dilatorie ed il prevedibile aumento della popolazione carceraria sono l’effetto di un diritto penale per tipo d’autore.
Grazie agli avvocati difensori degli indagati che scrivono le leggi in parlamento essendo stati cooptati a deputati dai loro stessi clienti - senatori, deputati, uomini di governo.
Cosa ne pensi di questa barbarie, Minnanon?

mammamia! ha detto...

A me l'anonimo delle 10:09 fa veramente paura!
Temo che con gente come lui questa dittatturina berluschina si trasformerà da virtuale e mediatica in reale e violentemente repressiva.
Un Pinochet all'Italiana che può basare il suo potere su elementi ottusi che lo idolatrano disposti a tutto per il bene del loro signore.
Da brividi!!!

minnanon ha detto...

Per l'anonimo 22 maggio, 2009 11:27
(a parte che data la sequenza cronologica, se fosse come dici tu sarebbe il primo grado , poichè prima viene l'udienza preliminare e poi il processo vero e proprio e via a seguire)

Non avevo bisogno di informarmi, bastava la memoria: i gradi di giudizio sono TRE.
http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981532481_2/Processo.html

confrontando comunque un pò qua e un pò là senza bisogno di spulciare manuali di diritto si vede che l'udienza preliminare non viene considerata come grado di giudizio vero e proprio ma come azione propedeutica all'avvio di tutto l'iter processuale.
e adesso che mi sono informato e TI ho informato cosa mi dici, quanti gradi di giudizio vogliamo mettere , 4 5 ... 1 nessuno o centomila?
A quanto pare non sono io che dimostro di non "conoscere almeno i principi basilari di quel lavoro", il che sarebbe scusabile visto che sono un ingegnere e non un laureato in legge, come spero non sia tu a questo punto, (laureato in legge), sennò sarebbe alquanto grave per un laureato in quella disciplina incorrere in tali sviste.

minnanon ha detto...

Supponendo che l'anonimo del 22 maggio, 2009 11:27 sia persona differente da quello del 22 maggio, 2009 11:58 (al quale faccio l'invito a farsi identificare con un nickname qualsiasi, giusto per distinguersi dai vari troll che imperversano su questo sito, ne avrebbe solo giovamento anche perchè lo stile sembra differente, poi ognuno fa come gli pare) vorrei infine fare 2 precisazioni.
La prima è in merito alla sua precisazione sull'azione del giudice delle indagini preliminari
"IL Giudice per le indagini preliminari fa effettuare spesso altre perizie, da altri esperti, per avere ulteriore conferma che ci siano seri elementi a carico dell'indagato, oppure per integrare e arricchire il quadro probatorio, in caso ne ravvisi l'opportunità nel corso dell'udienza di fronte all'indagato, all'avvocato difensore e al PM."
il che rafforza il mio ragionamento e non il suo, cioè dopo aver fatto tutte queste cose sacrosante, non dovrebbe esserci il bisogno in fase dibbattimentale (cioè durante l'udienza vera e propria di primo grado, quello vero!) che il PM faccia effettuare altre indagini, dovrebbe solo argomentare, sempre che gli argomenti che porta siano effettivamente conclusivi; io, forse, non mi posso permettere di giudicare con leggerezza il lavoro di "professionisti" (come li chiama lei, io non li chiamo così perchè da che mondo e mondo i professionisti pagano per i loro errori, i magistrati mai), però posso parlare dei loro risultati e del loro modo di argomentare e questo vale sia per magistratura inquirente che giudicante, che le prove raccolte siano deboli ne è la prova il fatto che vengono contrastate abbastanza facilmente dagli avvocati di controparte che hanno gioco facile a temporeggiare, e questo non accadrebbe in maniera così eclatante se il castello accusatorio fosse stato più solido. E con questo vengo alla mia seconda osservazione che riguarda il suo etichettare i miei ragionamenti come "per mero pregiudizio" partendo dall'ipotesi che io li giudichi "politicizzati e in mala fede", io questo non l'ho detto, mentre ho giudicato metodi ed azioni partendo da dati di fatto che non sono stati smentiti, e ne ho tratto le debite conseguenze, che ad ogni modo quei magistrati non sono in grado di fare il loro mestiere. Il "metodico dubbio cartesiano che è proprio delle persone veramente intelligenti" forse dovrebbe applicarlo anche lei e cercare di essere consequenziale, capendo che quando si utilizzano metodi sbagliati i risultati che se ne ottengono non possono essere giusti, in nessun caso e non c'è fine giusto che li giustifichi.
In base a tutto quello che è uscito fuori fino ad adesso a lei di dubbi sull'azione di quei magistrati, sui loro metodi e sui loro fini non ne è venuto neanche uno? Vuole veramente che io creda che sono tutte persone integerrime, capacissime e sappiano fare il loro mestiere con coscienza? E su questi presupposti poi ha anche il coraggio di dire che discuto "sulla base di quanto affermano i giornali di parte"? Su queste premesse vuole gettare le basi di una "seria e costruttiva discussione"?
Cordiali Saluti

Anonimo ha detto...

"a lei di dubbi sull'azione di quei magistrati, sui loro metodi e sui loro fini non ne è venuto neanche uno? Vuole veramente che io creda che sono tutte persone integerrime, capacissime e sappiano fare il loro mestiere con coscienza? E su questi presupposti poi ha anche il coraggio di dire che discuto "sulla base di quanto affermano i giornali di parte"? Su queste premesse vuole gettare le basi di una "seria e costruttiva discussione"?"

assolutamente non pretendo di sostenere che non vi siano magistrati che siano indegni o non all'altezza del loro compito, come pure sono fortemente critico sull'operato del CSM in merito alle vicende De Magistris e Forleo. Io, vede, cercavo di fare un ragionamento più generale, sul rispetto delle regole su cui si fonda una democrazia da parte da tutti, non solo da parte dei poveri cittadini che sono un po' più uguali di fronte alla legge mentre chi falsifica i bilanci, paga tangenti, esporta capitali all'estero, corrompe testimoni, froda il fisco la fa sempre franca grazie alle belle leggi escogitate da quest'indegna classe dirigente. Anche lei dovrebbe gentilmente dirmi se nutre dubbi sulla correttezza, per un capo di governo, di porsi al di sopra della legge, farsi scrivere leggi ad hoc dai propri avvocati penalisti chiamati a svolgere funzioni di deputato, celebrare i processi alla televisione urlando sguaiatamente e non nella loro sede naturale (un tribunale), attaccare con offese e insulti un'istituzione dello Stato approfittando della propria posizione di favore di capo del governo, dire che non si vuole affrontare un processo perché il giudice non piace (quando si tratta di più giudici, tutti concordi nella valutazione delle prove, e in diverse fasi del procedimento), garantirsi sempre e comunque l'impunità, ciò che nessun altro cittadino può fare. Se è innocente come dice, affronti il processo e consenta l'accertamento della verità , invece di nascondersi dietro il Lodo Alfano e sperare nella scadenza dei termini di prescrizione del suo processo, grazie all'indegna legge ex cirielli varata nel 2005 dal suo stesso governo per ridurre i termini di prescrizione e farla franca. Così si dilania lo Stato irresponsabilmente e si dà un pessimo esempio ai cittadini di impunità e mancato rispetto delle regole che garantiscono la convivenza civile. Spero che anche lei, come me, vorrà esprimere almeno un dubbio sull'operato del capo del suo partito, cosa che non ho mai visto fare in questo blog, dove viene adorato ed osannato come un Dio. Bene, le annuncio che non è Dio. E che mi appare molto propenso a fare, prima degli interessi degli Italiani che annegano in una spaventosa crisi, solo gli affari suoi. E mi dica anche, già che c'è, se le appare giusto che una diciottenne possa dire che diventerà deputato perché ci penserà il premier oppure istituire un apposito ministero per la signora Brambilla. Vorrei anche sapere se le fa piacere votare liste elettorali preconfezionate e infarcite degli amici, avvocati, clienti dei capi di partito. Sono curioso di conoscere il suo parere.
Cordialmente,
F.

Anonimo ha detto...

x Minnanon
p.s.: se quei magistrati non hanno fatto fino in fondo il loro dovere, io lo saprò solo quando si saranno svolti i processi di appello e cassazione, dove ALTRI giudici, COLLEGIALMENTE, valuteranno ancora le prove e i nuovi elementi eventualmente emersi. Aspetto che siano loro a dirmi se l'operato di quei magistrati è corretto, secondo le regole e la legge. Il problema è che, per quanto riguarda il premier, questo non si può fare mai, perché mentre il processo è in corso si fa scrivere le leggi per sottrarsi alla giustizia. Dimostrando per primo quello sprezzo per le istituzioni repubblicane che è chiamato a rappresentare con onore. Se era colpevole o innocente non potrò mai saperlo, grazie a Lodo Alfano e legge ex Cirielli. E questo, sì, suscita il mio vivo sdegno. Non so il suo.
Ancora saluti
F.

Anonimo ha detto...

... Il problema è che, per quanto riguarda il premier, questo non si può fare mai, perché mentre il processo è in corso si fa scrivere le leggi per sottrarsi alla giustizia. ...

Secondo cosa si intende per GIUSTIZIA. Quando la GIUSTIZIA è in mano ad una oligarchia composta da una CASTA che usa il potere affidatogli, come arma politica, col fine ultimo di demolire le istituzioni democratiche, capovolgendo il risultato di libere elezioni
allora
mi pare ovvio naturale legittimo, doveroso verso l'elettorato,
SOTTRARSI
a simile congiura.
Smettano i magistrati di far uscire dal cappello sentenze ad orologeria, se, in seguito, vorrannoo essere più credibili. Per ora sono credibili solo dalla sx, per ovvi e scontati interessi di bottega.
PS
A meno che sotto torchio non capitino (raro caso) esponenti di sx.
Allora le regole si capovolgono! e ... apriti cielo!
... è già successo!

Anonimo ha detto...

---mammamia! ha detto...
A me l'anonimo delle 10:09 fa ...

Paura?
Sapessi che effetto mi fanno quelli che la pensano come te!
Dico pensano, ma è un modo di dire. Per pensare serve un cervello!*
*che pensa e che non è stato portato all'ammasso nei depositi di Repubblica e dell'Unità che riducono i loro lettori a degli zombi.
Saluti
L'anonimo delle 10:09

Anonimo ha detto...

L'udienza preliminare
L'udienza preliminare costituisce LA PRIMA FASE DEL PROCESSO, dopo che è stata promossa l'azione penale e l'indagato ha acquisito la qualità di IMPUTATO e può essere considerata come la sede in cui si introduce PER LA PRIMA VOLTA LA DIALETTICA PROCESSUALE dinanzi ad un giudice che si colloca in una posizione di TERZIARIETA'(essendo rimasto ESTRANEO alla raccolta del materiale di indagine ad opera del PM). Conseguenza necessaria della richiesta formulata dal Pubblico Ministero, con la sola eccezione derivante dalla possibilità, per l'imputato, di rinunciarvi chiedendo il giudizio immediato, svolge essenzialmente una funzione di garanzia consentendo alla persona accusata di difendersi e di contrastare la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal P.M.

i gradi di giudizio, pertanto, sono 4, non 3 come afferma lei, Minnanon

Anonimo ha detto...

@Minnanon,
"A quanto pare non sono io che dimostro di non "conoscere almeno i principi basilari di quel lavoro", il che sarebbe scusabile visto che sono un ingegnere e non un laureato in legge, come spero non sia tu a questo punto, (laureato in legge), sennò sarebbe alquanto grave per un laureato in quella disciplina incorrere in tali sviste."

gentile Minnanon,
sul giudice per l'udienza preliminare le ho risposto nel mio post precedente, dove ho cercato anche di spiegarle perché sia un grado di giudizio a tutti gli effetti. la prego, essendo lei un ingegnere, non tacci di incorrere in sviste chi le ha dimostrato le proprie ragioni. Anche se lei è un ingegnere, non è affatto scusabile che lei parli dell'altrui lavoro, che ha ammesso e dimostrato di non conoscere affatto, svalutandolo e dicendo gravi inesattezze. Non è mai scusabile offendere i sacrifici e la professionalità degli altri per puro pregiudizio, a maggior ragione se lei non ha una formazione giuridica.

Grazie in ogni caso per la civile e, spero costruttiva, se lei vorrà prendere in considerazione anche una sola delle mie argomentazioni, discussione.

F.

minnanon ha detto...

Essendo io ingegnere, ed avendo il dubbio, leggittimo non essendo materia mia, che potessi avere frainteso le pur chiare spiegazioni citate da un'enciclopedia, venerdì stesso mi sono premurato di riscontrare la cosa con persone che lavorano nel settore (non mi è difficile visto che convivo con un'avvocato (donna)) e mi è stato confermato che effettivamente i gradi di giudizio sono tre, sia nel penale che nel civile così come nell'amministrativo, e sono, in particolare per il penale, processo di primo grado-corte di appello ed infine corte di assise (quello che per il processo civile è la cassazione). Mi è stato spiegato che essendo l'udienza preliminare in definitiva propedeutica al processo vero e proprio (che viene detto di primo grado, questo lo sanno tutti), non è un grado in sè stesso; in effetti la spiegazione che lei giustamente riporta, che da quel che ne capisco mi sembra corretta ed esplicativa, pur definendo l'udienza preliminare come un'udienza a tutti gli effetti non la considera e non la etichetta come GRADO a sè stante, anzi la definisce come "LA PRIMA FASE DEL PROCESSO" il che sembrerebbe farla conglobare come fase del PROCESSO DI PRIMO GRADO, ma in questo non mi voglio spingere perchè sembra coinvolgere aspetti di procedura penale vera.
D'altronde la invito riflettere su due fatti abbastanza significativi: il primo è che l'oggetto dell'udienza non è la colpevolezza o meno dell'imputato che non viene vagliata e valutata, bensì la congruità o meno delle prove tutto ciò al fine di "avere ulteriore conferma che ci siano seri elementi a carico dell'indagato, oppure per integrare e arricchire il quadro probatorio, in caso ne ravvisi l'opportunità nel corso dell'udienza" come ha citato lei in precedenza. Tutto ciò conduce al secondo elemento conclusivo: il risultato dell'udienza (preliminare) non è un verdetto di colpevolezza o di assoluzione per l'imputato bensì un'autorizzazione oppure un non-luogo a procedere.
Sono i tre gradi di giudizio quelli da cui scaturisce un verdetto di colpevolezza o di assoluzione come lei stesso dice:
"Solo se il GUP, dopo aver rifatto le indagini, conferma che ci sono veramente elementi, si va al processo vero e proprio di 1° grado, con ALTRI GIUDICI;" (lo dice lei stesso qual'è il primo grado, e poi se ne dimentica?)

PS. devo dedurre che data la sua precisazione del 25 maggio, 2009 14:04 che lei e l'anonimo del 22 maggio, 2009 11:27 siete la stessa persona (EXCUSATIO NON PETITA, ACCUSATIO MANIFESTA); non le sembra allora di essere stato quantomeno frettoloso e di avere perso una buona occasione per fare bella figura tacendo?
La ringrazio comunque per il tenore della restante discussione che credo abbia portato entrambi a saperne e capirne un pò più di prima.
Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

Non credo che lei abbia chiesto a persone esperte, altrimenti le avrebbero detto che l'udienza preliminare è parte integrante del processo, tanto da poter essere considerata un grado di giudizio a tuti gli effetti per le ragioni che le ho eposto prima. Non starò a spiegale oltre le ragioni o a citarle fonti, perché mi sembra che per lei non sia tanto importante appurare la verità, quanto vincere una disputa verbale. Peccato. Credo veramente che lei, prima di parlare con me, fosse disinformato, come la sua scarsa conoscenza di questioni giuridiche risulta evidente.Credo veramente che sia importante dire le cose e parlare del lavoro degli altri dopo essersi informati. Registro inoltre che non ha rispoto alle questioni sull'operato del premier che le avevo posto.
Cordiali saluti,
F.

minnanon ha detto...

"Non credo che lei abbia chiesto a persone esperte"
Se adesso mette in dubbio anche quello che dico affermando, a questo punto, non che io dica sciocchezze ma che dica menzogne (e dandomi quindi del disonesto) allora davvero non c'è più spazio per discussioni.
Mi scusi ma per me vale molto più quello che dicono avvocati che calcano le scene di tribunali da 15-20 anni di quello che lei va affermando citando ed interpretando male; lo sanno tutti, ma veramente tutti, che per l'ordinamento italiano I GRADI DI GIUDIZIO SONO TRE, per cui se ne faccia una ragione. Oltretutto lei manca anche di logica e di consequenzialità perchè continua a dire "l'udienza preliminare è parte integrante del processo": come fa a dire che è un grado, ripeto grado, a sè stante quando dice che è una parte del processo di primo grado. Secondo lei allora l'udienza preliminare sarebbe il grado " 0 " (o magari è il grado 4 che verrebbe addirittura prima del primo,secondo e terzo grado); ma ci faccia il piacere.
Tutto questo perchè ha preso una svista che evidenzia il fatto che lei con la giurisprudenza non ha nessun contatto reale e che un codice lei non ll ha nemmeno aperto. Potevamo anche sorvolare su questa sua topica ed affrontare gli altri argomenti ma lei insiste con i 4 gradi di giudizio. Avrebbe fatto migliore figura ad ammettere subito di aver sbagliato (stia tranquillo che non l'avrei presa in giro proprio perchè capita a tutti di sbagliare e perchè il tono del suo dibattito merita (meritavava) un confronto sereno) invece di arrampicarsi sugli specchi, in maniera saccente per di più, salendo in cattedra dimostrando di non avendone nessun titolo o merito nel farlo.
Non c'è bisogno di insistere oltre, chiunque legga il nostro scambio di idee si può fare un'idea e verificare che le cose stanno come dico io e non come le racconta lei.
Se vuole possiamo continuare a discutere sul resto, ma non insista su questo punto e non mi dica che mento.
Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

Ribadisco che dice cose inesatte, che chiunque abbia studiato diritto conosce.

Ribadisco che prima di dire che un Pubblico Ministero è un incapace bisognerebbe almeno avere un barlume di idea di quello che è il suo lavoro.

Ribadisco che prima di affermare che il giudice Gandus è una toga rossa prevenuta, bisogna avere presente che giudica collegialmente con altri 2 giudici, e che le prove sono già state valutate e ampiamente trovate sufficienti da altri 2 Giudici terzi e indipendenti, che li hanno preceduti, GIP e GUP. In particolare,durante all'udienza preliminare, l'imputato può ampiamente fare valere le sue ragioni mediante il suo avvocato e tutte le prove che gli pare. Evidentemente il suo impianto difensivo non ha retto di fronte alla mole delle accuse ed è crollato miseramente. Ecco perché si è arrivati fino al giudizio di primo grado e al famigerato giudice Gandus -toga rossa.

5 magistrati diversi, di cui 3 indipendenti e tezi(PM, GIP, GUP) hanno valutato, nonostante la difesa, che vi fossero prove più che sufficienti per andare in giudizio. Il PM, evidentemente, non era un incapace come sosteneva lei, né lei ha la minima idea delle difficoltà incredibili che si incontrano nel perseguire all'estero reati finanziari e fiscali.

Ergo, ribadisco che lei, all'inizio della discussione, era prevenuto e non aveva la benché minima idea di cosa stesse parlando.
Ciò ribadito, anch'io la saluto cordialmente.
F.

Anonimo ha detto...

grado, dal latino passo, gradino di un percorso in più tappe.

non difenda ragioni indifendibili, la prego. invece di parlare delle altrui possibilità di tacere per fare bella figura, applichi questa saggia massima a se stesso.
Buona giornata,

F.

Anonimo ha detto...

"D'altronde la invito riflettere su due fatti abbastanza significativi: il primo è che l'oggetto dell'udienza non è la colpevolezza o meno dell'imputato che non viene vagliata e valutata, bensì la congruità o meno delle prove tutto ciò al fine di "avere ulteriore conferma che ci siano seri elementi a carico dell'indagato, oppure per integrare e arricchire il quadro probatorio, in caso ne ravvisi l'opportunità nel corso dell'udienza" come ha citato lei in precedenza. Tutto ciò conduce al secondo elemento conclusivo: il risultato dell'udienza (preliminare) non è un verdetto di colpevolezza o di assoluzione per l'imputato bensì un'autorizzazione oppure un non-luogo a procedere"

nel frattempo, mediti sul "GIUDIZIO (RITO) ABBREVIATO", consideri se non è un'enormità dire che durante l'udienza preliminare non si può arrivare a un verdetto di colpevolezza o assoluzione. Se lo faccia spiegare dai suoi conoscenti avvocati, oppure guardi, basta leggersi persino wikipedia, è sufficiente un click della sua manina che giudica con tanta facilità gli altri, che non conosce e di cui non sa un bel niente, saccenti e incapaci.
Mi dia retta, continui con l'ingegneria.

F.

minnanon ha detto...

Lei cita l'eccezione che conferma la regola: il "GIUDIZIO (RITO) ABBREVIATO" è un provvedimento speciale che viene richiesto su impulso (che in gergo legale vuol dire su iniziativa) dell'imputato
Art. 438.
Presupposti del giudizio abbreviato.
1. L'imputato può chiedere che il processo sia definito all'udienza preliminare allo stato degli atti, salve le disposizioni di cui al comma 5 del presente articolo e all'articolo 441, comma 5.

Lasci stare wikipedia e si decida ad aprire un codice almeno una volta nella vita, così tanto per capire di che si tratta:

CODICE DI PROCEDURA PENALE
PARTE SECONDA
LIBRO SESTO
PROCEDIMENTI SPECIALI
TITOLO I
Giudizio abbreviato

Spero tanto per il nostro paese che lei sia un adolescente che scorrazza su internet e non uno studente di giurisprudenza che riesce a farsi sbugiardare dal primo che passa, sennò povera italia!
Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

appunto, NELL'UDIENZA PRELIMINARE, DURANTE L'UDIENZA PRELIMINARE!
non fa altro che sbuguiardarsi da solo, la prego, continui.

e io invece spero che lei non faccia l'ingegnere con la superficialità, la supponenza e la mancanza di competenza con cui parla di cose di cui non sa assolutamente nulla.
Studente che scorrazza su internet sarà lei, tenga per lei i suoi insulti.

F.

Anonimo ha detto...

p.s.: il codice di procedura penale bisogna anche capirlo, non solo copia-incollarlo!

bye

F.

Anonimo ha detto...

Se ho capito bene, dunque, si deve concludere che poiché Berlusconi è stato eletto dal popolo non può essere coinvolto in un simile scandalo, dunque, qualunque entità che metta in dubbio la sua investitura a tutto tondo lo fa per avversità/odio politico, mai nel merito.

Mi si concederà che questa posizione è un atto di fede, della serie: il Milan perde perché gli arbitri sono comunisti, non perché ha subito un gol in più del suo avversario, forse trascurando il fatto che spetti comunque all'arbitro (e non alla legge della giungla) sancire l'idoneità dello svolgimento delle operazioni.

Perciò a chi bisogna razionalmente prestare più fiducia, a un Mills (e quindi Berlusconi) che è parte in causa in un processo per corruzione o all'arbitro che, pur essendo costretto ad osservare delle regole (codice penale, costituzione) per emettere i suoi verdetti a differenza della difesa, sarebbe comunista secondo chi ravvisa un trattamento sgradito?
Se l'unica giustizia equa è quella assolutoria allora basta dirlo, in ogni caso un minimo di obiettività si potrebbe chiedere anche ai berluscones, ogni tanto.