martedì 30 giugno 2009

Letta, Berlusconi e il Sunday Times. l'Occidentale

Nel numero in edicola venerdì scorso, L'espresso (gruppo De Benedetti) ci informava che Silvio (Berlusconi) e Gianni (Letta) sono ancora insieme, ma separati "da una invisibile cortina di sfiducia", perché il secondo - Gianni - a cena a casa di Silvio avrebbe deciso di non farsi vedere più.

La cosa, nel bailamme di questi giorni, passa inosservata: le agenzie la ignorano, gli altri giornali non la riprendono. Insomma, una voce come un'altra, manco troppo plausibile.

Ieri però, da oltre Manica, il Sunday Times - evocando beninformate, anonime e molto presunte fonti interne al governo italiano - ci ha fatto sapere che tra Gianni e Silvio qualcosa si è rotto. La prova? Che il primo declinerebbe gli inviti a cena del secondo. Apriti cielo! A cominciare dal sito on-line di Repubblica, passando per tutti gli altri, fino ad arrivare ai quotidiani di stamattina, la notizia era ormai oro colato.

Repubblica in particolare (gruppo De Benedetti) puntando al recupero, esibisce a pagina 11 la pistola fumante, a firma del corrispondente da Londra: Gianni Letta, sottosegretario e più fidato collaboratore di Silvio Berlusconi, ha preso le distanze dal premier e rifiuta i suoi inviti a cena. Sicuro? Sicurissimo, lo scrive il Sunday Times!

Resta il dubbio su quale dei colonnelli del Pd salterà su questa volta sventolando la stampa estera e accusando Berlusconi di esporre l'Italia al pubblico ludibrio. Ma il meccanismo ormai è piuttosto scoperto: i giornali del gruppo Debendetti riportano voci, fonti anonime, sospetti, sussurri di palazzo, finti virgolettati. Il giorno dopo la stampa inglese ormai specializzata, traduce (spesso male, ricordare il Signore nel senso del Padreterno scambiato per Berlusconi da Times?) ripubblica con tanto di sopracciglio alzato e il giorno dopo qui Italia tutto viene preso come Vangelo. D'altronde è la stampa anglosassone no?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

OBAMA COME GIUDA di Alessandro Sallusti

http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=M3KON

SE IL CAVALIERE SFIDA GLI YANKEE COME MATTEI di RENATO BESANA http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=37161474

Il premier e la sindrome dell’«anatra zoppa»: disegno contro di me
http://www.corriere.it/politica/09_maggio_22/premier_verderami_c811f6c6-46a1-11de-a4e0-00144f02aabc.shtml

L OMBRA DEL COMPLOTTO di Lucia annunziata

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6003&ID_sezione=29&sezione=

COSI NELLE STANZE DEL OTERE S AVANZA L OMBRA DEL COMPLOTTO

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=354668

MONTA L INTRIGO DI OBAMA CONTRO SILVIO
http://www.libero-news.it/blogs/view/546

A questi vorrei aggiungere un catreggio dell estate scorsa tra geronimo e cossica :

Caro Geronimo , su moro ti dico che ..
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=284052

Cossiga, l olp e altri misteri
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=283876

Anonimo ha detto...

Interpellanza di Cossiga: indagare sui Servizi esteri

"I Servizi segreti verifichino se da parte dell'intelligence di "Paesi alleati ed amici", vi è stata "un'operazione di 'intossicazione e di disinformazione dell'opinione pubblica italiana e internazionali"




I Servizi segreti verifichino se da parte dell'intelligence di "Paesi alleati ed amici", vi è stata "un'operazione di 'intossicazione e di disinformazione dell'opinione pubblica italiana e internazionale ed anche a livello di altri Governi esteri, nei confronti del nostro Paese e del suo Governo, al fine di screditare all'interno e/o all'estero la sua politica estera e militare o di influire su di essa". Lo chiede il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, in un'interpellanza ai ministri dell'Interno, dell'Economia e della Giustizia, in riferimento all'inchiesta condotta dalla Procura di Bari che fa riferimento anche a vicende private del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

"Premesso che l'articolo 55, comma primo del codice di procedura penale -spiega Cossiga- prevede che la polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne di autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prove e raccogliere quanto possa servire per l'applicazione della legge penale; presso atto che come riferito dalla signorina Manila Gorio nell'intervista da lei rilasciata al quotidiano La Stampa nel numero pubblicato il giorno 29 giugno 2009, la signorina Patrizia D'Addario, sua amica, avrebbe fatto alla procura della Repubblica di Bari, le note rivelazioni circa una sua relazione con l'onorevole Silvio Berlusconi, non di sua sola iniziativa ma perchè incitata a farlo da altri, verosimilmente dietro pagamento o promessa di denaro o di altre utilità; atteso che le unità di polizia giudiziaria, pur disponendo di esse direttamente l'autorità giudiziaria, dipendono, specie quando esercitino di propria iniziativa le funzioni di polizia giudiziaria loro attribuite, da un punto di vista organico dalle autorità amministrative preposte ai corpi di cui fanno parte e quindi all'apice dal ministro competente; considerato che si potrebbe configurare nei confronti della stessa e degli eventuali mandanti della predetta signorina D'Addario il reato di tentata estorsione e/o di tentata minaccia".

Cossiga chiede ai ministri "se non ritengano di dare immediati ordini e istruzioni affinchè le unità di polizia giudiziaria inquadrate nei corpi posti alle loro dipendenze svolgano, di propria iniziativa, tutte le indagini e gli eventuali altri atti di propria competenza in ordine al caso indicato". Il senatore a vita agli esponenti dell'esecutivo domanda "inoltre se non ritengano necessario trasmettere all'Autorità politica delegata i risultati delle indagini, perchè ordini ai nostri Servizi di informazione e di sicurezza un'inchiesta al fine di accertare se via stata o vi sia da parte di Servizi d'informazione esteri, anche di Paesi 'alleati ed amicì, un'operazione di intossicazionè e di disinformazione dell'opinione pubblica italiana e internazionali ed anche a livello di altri Governi esteri, nei confronti del nostro Paese e del suo Governo, al fine di screditare all'interno e/o all'estero la sua politica estera e militare o di influire su di essa".

Anonimo ha detto...

Berlusconi/ Interpellanza Cossiga, indagare su servizi esteri


Il senatore Francesco Cossiga ha oggipresentato al Senato la seguente interpellanza: "Interpello ilMinistro dell'Interno, il Ministro dell'Economia e delleFinanze e il Ministro della Giustizia:- premesso che l'articolo55, comma primo del codice di procedura penale, prevede che lapolizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prenderenotizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenzeulteriori, ricercarne di autori, compiere gli atti necessariper assicurare le fonti di prove e raccogliere quanto possaservire per l'applicazione della legge penale; - presso attoche come riferito dalla signorina Manila Gorio nell'intervistada lei rilasciata al quotidiano La Stampa nel numero pubblicatoil giorno 29 giugno 2009, la signorina Patrizia D'Addario, suaamica, avrebbe fatto alla procura della Repubblica di Bari, lenote rivelazioni circa una sua relazione con l'onorevole SilvioBerlusconi, non di sua sola iniziativa ma perche' incitata afarlo da altri, verosimilmente dietro pagamento o promessa didenaro o di altre utilita';- atteso che le unita' di poliziagiudiziaria, pur disponendo di esse direttamente l'autorita'giudiziaria, dipendono, specie quando esercitino di propriainiziativa le funzioni di polizia giudiziaria loro attribuite,da un punto di vista organico dalle autorita' amministrativepreposte ai corpi di cui fanno parte e quindi all'apice dalministro competente; - considerato che si potrebbe configurarenei confronti della stessa e degli eventuali mandanti dellapredetta signorina D'Addario il reato di tentata estorsione e/odi tentata minaccia; per sapere se non ritengano di dareimmediati ordini e istruzioni affinche' le unita' di poliziagiudiziaria inquadrate nei corpi posti alle loro dipendenzesvolgano, di propria iniziativa, tutte le indagini e glieventuali altri atti di propria competenza in ordine al casoindicato; e per sapere inoltre se non ritengano necessariotrasmettere all'Autorita' politica delegata i risultati delleindagini, perche' ordini ai nostri servizi di informazione e disicurezza un'inchiesta al fine di accertare se via stata o visia da parte di servizi d'informazione esteri, anche di Paesi"alleati ed amici", un'operazione di "intossicazione" e di"disinformazione" dell'opinione pubblica italiana einternazionali ed anche a livello di altri Governi esteri, neiconfronti del nostro Paese e del suo Governo, al fine discreditare all'interno e/o all'estero la sua politica estera emilitare o di influire su di essa".

Anonimo ha detto...

l'intervista all'ex presidente della Repubblica
Cossiga: "Napolitano parla all'opposizione"

Il senatore a vita "Il presidente ha lanciato un appello bipartisan perché è un uomo corretto. Ma è chiaro che le sue parole sono riferite più all'opposizione che alla maggioranza."


Francesco Cossiga
Il Capo dello Stato ha appena finito di parlare da Capri: da qui al G8 stop alle polemiche, dice Napolitano. Un invito che il presidente della Repubblica lancia in modo bipartisan, senza specificare un fatto preciso, o un destinario particolare. Per molti però, il riferimento è chiaro. A cominciare dal presidente Francesco Cossiga: «Napolitano ha lanciato un appello bipartisan perché è un uomo corretto. Ma è chiaro che le sue parole sono riferite più all'opposizione che alla maggioranza. Chi crede abbia innescato tutto il "casino" delle ultime settimane?».


Ecco, appunto. Parliamo di questo "casino". Lei ha presentato un'interpellanza ai ministri dell'Interno, dell'Economia e della Giustizia, sull'inchiesta di Bari. Perché?
«Perché, di fronte alle ultime vicende, mi sono chiesto più volte perché tutto ciò sia successo. Due coincidenze sono un indizio, tre sono davvero una prova. A questo punto chiedo al governo di dire cosa ne pensa. Soprattutto dopo aver letto l'intervista dell'amica della D'Addario (Manila Gorio, pubblicata ieri da La Stampa ndr), ci si deve interrogare su tante cose».

A cosa si riferisce?
«La signorina Gorio spiega che la D'Addario, sua amica, avrebbe fatto alla procura della Repubblica di Bari le note rivelazioni circa una sua relazione con Berlusconi, non di sua sola iniziativa ma perché incitata a farlo da altri, verosimilmente dietro pagamento o promessa di denaro o di altre utilità (Manila Gorio: «Non è stata sua l'idea di denunciare la cosa alla Procura», ndr). Non credo che un quotidiano così autorevole come La Stampa, avrebbe pubblicato una cosa del genere se fosse una cosa completamente assurda».

Quindi, sostanzialmente, lei è convinto che sia tutto un complotto ai danni del presidente del Consiglio?
«Credo sia il caso di andare a fondo. Da qui la mia interpellanza: chiedo al governo se non ritenga il caso di dare immediati ordini e istruzioni affinché le unità di polizia giudiziaria indaghino».

Non mi ha risposto sul complotto...Chi ci sarebbe dietro, l'opposizione?
«Guardi, magari l'opposizione sapesse fare un complotto! Si può ipotizzare una cosa del genere solo in merito alle guerre interne all'opposizione. Franceschini che fa i complotti...non è credibile. Credo piuttosto, o ad una guerra interna ai nostri servizi. Oppure a qualche Paese amico urtato per qualche posizione assunta da noi. Ecco perché chiedo che i Servizi segreti verifichino se da parte dell'intelligence di Paesi alleati ed amici, vi è stata un'operazione di "intossicazione" e di "disinformazione" dell'opinione pubblica italiana e internazionale ed anche a livello di altri Governi esteri, nei confronti del nostro Paese e del suo Governo».

Paese amico? Tipo?
«Le mie sono solo ipotesi, naturalmente. Per esempio gli Stati Uniti. Pensiamo alla nostra mediazione nel conflitto tra Russia e Georgia, e a quanto possiamo aver dato fastidio...»

Nella recente visita del premier Berlusconi ad Obama, il clima tra i due è sembrato quello che di due vecchi amici.
«Apparentemente. Il loro atteggiamento nei nostri confronti è della serie: "Lasciateci lavorare"».

Torniamo al G8. Lei continua ad avere timori per il summit. Qual è il pericolo?
«Se si vuole fare del male a Berlusconi si fa scoppiare una bomba a ridosso del G8. Del resto la magistratura colpisce così, aprendo un'indagine o il giorno prima o il giorno stesso di apertura del summit. Berlusconi ha tante virtù, ma di certo non quella della prudenza».

Anonimo ha detto...

Gliel'ha detto diverse volte...Perché?
«Perché ne sono convinto. Non voglio entrare nella sua vita privata, ognuno è libero di fare ciò che crede a casa sua. È però impossibile tutelarlo in case come Villa Certosa, dove anche un bambino riuscirebbe a scattare delle foto, o Palazzo Grazioli a Roma. Controllare Villa Certosa significa mettere sotto controllo militare un quarto della Sardegna. Si rende conto?».

Da qui il suo invito al premier di vendere la villa sarda o di donarla allo Stato?
«Esatto. Tanto ha altre residenze, no?».

Anonimo ha detto...

Non ho capito chi possa aver messo al posto mio quella serie di artIcoli da me precedentemente indicati, comunque non importa.
Comunque aggiungerei quesTe dichiarazioni di cossiga qui sopra.
Comunque ...

VIVACOSSIGA

Anonimo ha detto...

Il senatore Francesco Cossiga ha oggipreseato aenato la seguente interpellanzaInterpello ilMinistro dell'Interno, il Ministro dell'Econo e delleFina e il Ministro della Giustizia:- premesso che l'acolo55, comma primo del codice di procedura penale, prde che lapolizia giudiziaria deanche di propria iniziativa, derenotizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenzeulteriori, ricercarne di autori, compiere gli atti necessariper assicurare le fonti di prove e raccogliere quanto possaservire per l'applicazione della legge penale; - presso attoche come riferito dalla signorina Manila Gorio nell'intervistada lei rilasciata al quotidiano La Stampa nel numero pubblicatoil giorno 29 giugno 2009, la signoa Patrizia D'Addario, suaamica, avrebbe fatto alla procura della Repubblica di Bari, lenote rivelazioni circa una sua relazione con l'onorevole SilvioBerlusconi, non di sua sola iniziativa ma perche' incitata omessa didenaro o di altre utilita';- atteso che le unita' di poliziagiudiziaria, pur disponendo di esse ttamente l'autorita'giudiza, dipendono, specie quando esercitino di propriainiziativa le funzioni di polizia ,da o di vista organico dalle autorita' amministrativepreposte ai corpi di cui fannarte equindi all'apice dalministro competente; - considerato sibe configurarenei confronti della stessa eandanti dellapredetta signorinddario il reato di tentata estorsione e/odi tentata minaccia; per sapere se non ritengano di dareimmediati ordini e istruzioni affinche' le unita' di poliziagiudiziaria inquadrate nei corpi posti alle loro utte le indagini e glievntuali altri atti di propria competenza in ordine al casoindicato; e pernecessariotrasmettere all'Autorita' politica delegata i risultati delleindagini, perche' ordini ai nostri servizi di informazurezza d amici", dell'opinione pubblica italiana einternazionali ed anche a livello di altri del nostro Paese e del suo Governo, al fine discreditare all'interno e/o all'estero la sua politica estera emilitare o di influire su di essa".

Anonimo ha detto...

Francesco Cossiga
Il Capo dellato ha appena finito di rlare da Capri: da qui al stop alle polemiche, dice apolitano. Un invito che il senzpecn fatto o un destinario paricolare. Per molti peròiferimento è chiaro. A comiiare dal presidente Francesco Cossiga: «Napolitanoiaro che le sue parole sono riferite più all'opposizione che alla maggioranza.crede abbia innescato appunto. Pamo di questo "casino". Lei ha presentato un'interpellanza ai dell'Economia e della Giustizialle ultime vicende, mi sono chiesto più volte perché tutto ciò sia successo. Due coincidenze sono un indizio, tre sono davvero una prova. A questo punto chiedo al governo di dire coa ne a Stampa ndr), ci si deve interrogare su tante cose».
si piega che la D'Addario,della Repubblica di Bari le note rivelazioni circa una sua relazione con Berlusconi, non di sua sola iniziatia ma perché incitata aietro pagamento o : «Non è stata sua l'idea di denunciare la cosa alla Procura», ndr). Non credo che un quotidiano così autorevole comerebbe pubblicato una cosa del genere se fosse una ei è convinto che sia tutto un complotto ai danni del presidente del Consiglio?
«Credo sia il caso di andare a fondo. Da erno se non ritenga il caso di dare immediati ordini e i sarebbe dietro, l'opposizione?
«Guardi, magari l'opposizione sapesse fare un complotto! Si può ipotizzare una cosa del genere solo in merito alle fa i complotti...non è credibile. Credo piuttosto, o ad una guerra interna ai nostri servizi. Oppure a qualche Paese amico urtato per qualche posizione assunta da noi. Ecco perché chiedo che i Servizi segreti e di "disinformazione" dell'opinione pubblica italiana e e mie sono solo ipotesi, naturalmente. Per esempio gli Stati Uniti. Pensiamo alla nostra mediazione nel conflitto tra Russia e Georgia, e a quanto possiamo avere di due vecchi amici.
«Apparentemente. Il loro orniamo al G8. Lei continua ad avere timori per il summit. Qual è il pericolo?
«Se si vuole fare del male a Berlusconi si fa scoppiare una bomba a ridosso del G8. Del resto la magistraturlpisce cosìa di certo non quella della prudenza».