sabato 31 dicembre 2011
Appunto Addio 2011, la poesia di Filippo Facci "Ti ricordi Berlusconi? Scorda lui e le elezioni"
E' finito un altro anno / è iniziato un altro inganno / Ti ricordi Berlusconi? / Scorda lui e le elezioni / L'han deciso in una stanza / l'ha deciso la finanza / l'ha deciso supermario / e anche il fondo monetario / L'han deciso in una sera / quella là, la cancelliera / ha chiamato il Quirinale / poco costituzionale? / forse sì, ma è l'emergenza / di denari siamo senza / ora da Milano a Foggia / fan la danza della pioggia / Largo dunque ai professori / dell'Europa ambasciatori / sono grigi, sono seri / zitti con i gazzettieri / la politica è un tumore / dice il Sole 24 Ore / Ma dal giorno del trasloco / è cambiato niente o poco / non ci metti insieme il rancio / col pareggio di bilancio / Noi che siamo media classe / ci fracassano di tasse / ma non pagano palanche / come al solito le banche / Italiani genuflessi / risaliti gli interessi / Bamboccioni e vari imberbi / del futuro restan servi / Ma infinite le lezioni / di accademia e di Bocconi / Per non esser deludente / Mario, sai, non dice niente / E' finito un altro anno / è iniziato un altro inganno / Un Paese più normale / ma un futuro rateale / La politica si è arresa / meno soldi per la spesa / né pareggio né ripresa / la democrazia sospesa. (Libero quotidiano))
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1 commento:
Sono passati 8 anni/
promesse tante e riforme niente/
ridurremo le tasse /
ci hai preso per fessi/
le intercettazioni cucù/
chi ci ha perso sei tu/
con i soldi che hai/
quanti ne hai potuti comprare sai/
è finita fattene una ragione/
non ti voterò mai più, non son mica un coglione
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