venerdì 13 settembre 2013

Caro compagno ti scrivo...

Caro compagno,
posso chiederti perché odi tanto Berlusconi?
Mi pare che il tuo disprezzo sia partito da lontano, quando ancora non era "sceso" in politica: ti ricordi il "Bo.Bi."(boicotta il biscione)?
Ti sei chiesto perché hai cominciato ad odiarlo, prima ancora che mettesse piede a Palazzo Chigi?
Hai provato a domandarti come mai De Benedetti ti è tanto simpatico mentre Berlusconi lo strangoleresti con le tue mani?
Quale sarà il motivo per cui una persona esposta politicamente suscita tanto odio in una parte della popolazione e tanto amore in un'altra?

Provo, caro compagno, a spiegarti perché sei diventato un cane pavloviano al suono della parola Berlusconi.
Devi sapere che il Pci, appena finita la seconda guerra mondiale, non essendo riuscito a prendere il potere assoluto come sperava, decise di trovare un antagonista da demonizzare per mascherare la mancanza di un'ideologia, se non quella della rivoluzione bolscevica.
Il fascismo, anche se sconfitto e finito, divenne il credo da demonizzare: nacque l'antifascismo militante.
Il Pci, per intuizione di Gramsci, cominciò a entrare nella scuola, nella cultura, nei giornali, nel cinema, nello spettacolo ed arruolò tutti gli intellettuali che desideravano visibilità.
Te la faccio breve, caro compagno, dal dopoguerra ci siamo dovuti sorbire tutto quello che la sinistra ci ha propinato: la sua superiorità morale, il suo antifascismo di convenienza, il suo radicalismo chic, il disprezzo per chi non è politicamente allineato, il falso buonismo verso gli emarginati, le vuote parole come pace, solidarietà, integrazione, la Costituzione più bella del mondo e antifascismo.
Poi arriva nuovo di zecca Silvio Berlusconi che rompe le uova nel paniere della sinistra e diventa immediatamente il nemico numero 1, inaugurando la ventennale stagione dell'antiberlusconismo.
A questo punto c'è chi ha capito di essere stato "plagiato" per anni ed ha cominciato a ragionare con la propria testa, altri, come te caro compagno, avendo il cervello "fuori servizio", hanno mantenuto la loro incrollabile fede nella parola della sinistra.

Caro compagno, non ti sei accorto che in tutti questi anni ti sei bevuto il cervello!

Guareschi aveva ragione a chiamarti trinariciuto: la terza narice serve per asportarti il cervello.
Il fatto che anche in questi giorni in cui si decide la galera per Berlusconi da parte tua non venga nemmeno una flebile parola di umana comprensione, non gli sia reso l'onore delle armi e lo si voglia mandare in galera subito a tutti i costi, significa che ti hanno tolto la coscienza oltre al cervello.
Se continui a non voler capire, a non aprire gli occhi e a comportarti come una scimmia ammaestrata, sono preoccupato per te, ma soprattutto per l'Italia.

Svegliati, forse sei ancora in tempo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

caro maurom non ti dimenticare che i
Bo. Bi. non erano violenti. Ma un loro componente fu seviziato da qualcuno della controparte. Informati sui fatti. se sei un giornalista serio non devi essere di parte. devi raccontare i fatti e la verità.io lettore posso essere di parte. Parli di comprensione. il figlio del mio vicino è stato fermato con 15 grammi di mariuana gli hanno dato 3 anni con rito abbreviato. questa è giustizia? silvio ha frodato 300 milioni di euro anche se la maggior parte sono prescritti con legge a personam

maurom ha detto...

Non ha detto, gentile anonimo, che i Bo.Bi. fossero violenti e ricordo anch'io l'episodio citato che, però, non so fino a che punto sia stato politico o di criminalità comune.

Sono un blogger ed il titolo del blog è inequivocabile: non è parzialità la mia, ma desiderio di raccontare la verità vista da centrodestra.

Silvio non ha frodato un bel niente e prima o poi la verità salterà fuori.

Ho firmato i 12 referendum di Pannella, e non solo quelli sulla giustizia, perché ritengo giusto che se ne discuta e che gli elettori possano esprimersi: la sinistra, invece, volta la faccia dall'altra parte quando si parla di referendum!Sono o non sono succubi della magistratura!
Mi trovi, quindi, assulutamente d'accordo quando dici che non è giustizia quella che punisce severamente un uso personale di droghe leggere.