Che l’Italia fosse un Paese straricco di paradossi lo avevamo già notato e anche scritto. Ma che i paradossi potessero raggiungere i livelli di concentrazione di nefandezza come quelli di cui abbiamo dovuto assistere quest’estate, non lo avremmo mai potuto immaginare. Parliamo di chi è riuscito ad associare gli Hezbollah, la cui -raison d’être- è l’annientamento dello stato d’Israele, ad un termine poco aggressivo come “resistenti”. E come se non bastasse, chi riesce ad associare gli ebrei ai nazisti. E chi addirittura paga una pagina di pubblicità su un quotidiano italiano per meglio vendere il concetto. Parliamo di chi gioisce per la “licenza di uccidere” se vuol dire poter sparare sui soldati israeliani e chi non intristisce per il fatto che la missione in Libano non prevede il disarmo degli Hezbollah. Parliamo di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni di tutti gli italiani che all’estero andava a passeggio coi leader di Hezbollah e continua a predicare la sproporzionalità della reazione di un Paese sotto tiro di chi vorrebbe la sua estinzione. Parliamo dei guerrafondai, alias pacifisti, che durante la marcia per la pace Perugia-Assisi innalzavano immagini dell’uomo di guerra, Hassan Nasrallah, capo degli Hezbollah. Gli arcobalenati che camminavano con gli striscioni “Forza Onu”, quella forza che per loro significa legare le mani a Israele.
Parliamo di coloro che fanno finta di niente perché il giovane Angelo Frammartino non è stato ammazzato dagli israeliani come avrebbero preferito, ma da un palestinese, per sbaglio, avendolo scambiato per un ebreo. Parliamo del padre di Angelo che ha perdonato l’aguzzino di suo figlio perché, appunto, aveva sbagliato, non voleva uccidere suo figlio, ma un ebreo. E come padre, non lo troviamo meglio quindi, di un altro padre che ha preferito sgozzare sua figlia piuttosto che vederla felice e integrata nel nuovo mondo dove lui l’aveva portata a vivere. E come Anna Bono ci chiediamo dove sono finite tutte quelle femministe storiche che hanno letto “Dalla parte delle bambine”, un libro che criticava aspramente i genitori che denigravano le loro figlie vestendole di rosa e commettendo altri atti di tortura simili. E vorremmo sapere dove sono finiti gli ambientalisti che ci hanno privato delle centrali nucleari che ci avrebbero reso meno dipendenti da altri Paesi per le loro fonti energetiche. Paesi, guarda caso, come l’Iran. E ci chiediamo come mai non si precipitano a Teheran a proclamare il loro “No, grazie” ad Ahmadinejad che sta già avviando i suoi progetti nucleari quando altri fonti d’energia a lui certo non mancano. E ci domandiamo se il loro disinteresse abbia a che fare col fatto che lui sia lo sponsor degli amici “resistenti” in Libano. Sono tante, sono troppe le nefandezze accumulate durante questa lunga estate. Perdonateci se l’indigestione ci ha fatto dimenticare, e quindi, omettere qualcuna.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
7 commenti:
Perchè le chiami nefandezze?
Le nefandezze sono tali solo se vengono perpetrate dai governi di centro-destra.
Altrimenti si chiamano "cose buone e giuste"...
Ciao
Non c'è da meravigliarsi: ora che il centrodestra non è più al governo, Prodi ha chiuso i pacifisti in soffitta, perchè non gli servono più...
E purtroppo temo che queste nefandezze proseguiranno anche in mesi meno caldi...
Ciao
Probabilmente la mia idea di politica è diversa da quella dell'autrice del post, ma non credo che accumulare tanti argomenti diversi in poche righe serva a far chiarezza. La mia impressione anzi è che molti nel centrodestra abbiano poche idee assai confuse, come il post peraltro evidenzia chiaramente.
Probabilmente la ragione di questo fenomeno è nel carattere anomalo del centrodestra italiano, troppo dipendente da Berlusconi e troppo poco capace di autonomia intellettuale (mi sembra che troppi nella casa delle libertà preferiscano gli slogan e la radicalizzazione dello scontro alla riflessione ed al confronto delle idee, in tal modo comportandosi allo stesso modo di certi esponenti della sinistra radicale).
Non è che sarò un c..ne (come ha detto il Cavaliere con molta finezza e gusto durante l'ultima campagna elettorale) proprio perchè cerco di informarmi e di riflettere in maniera autonoma?
P.S - Come ingegnere un consiglio: sulla scelta dell'energia nucleare non si possono usare argomenti da tifo calcistico (non si può essere pro o contro, senza se e senza ma) me occorre informarsi senza pregiudizi.
Saluti.
Parlare di paradossi in un blog di dx, è l'equivalente di tirarsi una zappa sui piedi.Ma ankora con queste storie sulla sx che fiankeggia gli stati antisraele,sui pacifisti in soffitta,e poi la solita accozzaglia di argomentazioni buttate al vento,tanto x fare un pò di scenografia.
La verità è che l'Italia ha un ruolo chiave in questa delicata situazione;si è arrivati all'intervento ONU dopo una risoluzione votata da tutti,e nn dettata dall'unilateralismo americano.La differenza in politica estera è già emersa dopo poki mesi.Le imbarazzanti figure di Silvio sono finalmente archiviate,e forse questi azzurrini sbiaditi sono talmente in confusione x la mancanza del dio unto,che si devono ridurre a scrivere banalità x infangare una posizione(condivisibile o meno),che però merita rispetto o almeno critike fondate.
ahhh quanta ignoranza... per voi fascisti mafiosi non c'è differenza fra invadere un paese, far scoppiare una guerra... e andare a cercare di fermarla???
L'elemento forte caratterizzante il messaggio politico del berlusconismo è l'estrema semplificazione della realtà. Utilizzando i metodi propri della pubblicità, il messaggio è molto semplice, chiaro ("Io sono diventato ricco grazie alle mie capacità, anche voi potete diventare ricchi se vi fidate di me"), rassicurante per quella parte del Paese che ha come unico obiettivo fare i daneè (non importa come) in maniera facile, da Paese di Bengodi.
La conseguenza di questo messaggio è una forte identificazione col "Capo" e la radicalizzazione dello scontro verso coloro che sono visti come l'impedimento alla realizzazione del sogno ("i comunisti", cioè tutti coloro che non vanno d'accordo con mr.B).
Tutto questo porta alla morte del confronto fra le idee ed all'imbarbarimento della politica, che si riduce allo scambio di insulti, perchè mancano le idee autonome ed originali.
L'errore di una parte della sinistra in questi anni è stato proprio quello di abboccare all'amo e rispondere con insulti ad insulti. E' sbagliato: le recenti viecende politiche mostrano che è meglio rispondere con i fatti agli insulti (come certi post accidiosi dei simpatizzanti del centrodestra confermano). Penso che coloro che nel centrodestra conservano un minimo di indipendenza di giudizio non possano non riconoscere la grande differenza fra la nostra passata missione in Iraq e questa in Libano ed in generale tra la politica estera di questo Governo e quella del precedente. Allora la nostra politica era schiacciata su quella americana e sugli errori dell'attuale Amministrazione (come la guerra scatenata unilateralmente conto l'IRAQ, criticata persino dagli ambienti della destra moderata USA), oggi è più equilibrata fra Europa ed USA. La nostra missione in Libano è veramente una missione di pace, difficile e rischiosa, ma richiesta dalle parti in causa e sotto l'egida dell'ONU, come peraltro prevede la nostra Costituzione. Certo che a molti nel centrodestra da' fastidio: avevano dipinto il centrosinistra come privo di politica estera e antisemita (anche grazie a qualche imbecille della cosiddetta sinistra radicale) ed invece....
Forse se invece di nascondersi dietro gli insulti, in Forza Italia qualcuno cominciasse ad elaborare qualche idea autonoma non sarebbe male (soprattutto per Forza Italia). In altri settori del centrodestra (vedi UDC ed in parte AN) lo vanno facendo da tempo.
Finite le ferie...riaperte le gabbie.
Posta un commento