venerdì 23 ottobre 2009

Franceschini sconfina nel razzismo e neanche se ne accorge. Carlo Panella

Sconcertano le parole usate da Dario Franceschini per motivare la sua scelta di nominare Leonard Touadi suo vice nella corsa alla segreteria del Pd: ''l'ho scelto perchè è bravo e perchè è nero''. Non ha detto come doveva ''quel che conta è che sia bravo ed è un immigrato che si è perfettamente inserito e il colore della pelle non conta''. No, ha proprio detto ''perché é nero''. Altroche ''Obama ben abbronzato'' di Berlusconi, qui siamo di fornte alla confessione di una scelta opportunista di una persona sulla base del colore della sua pelle, non della sua biografia. Peggio ancora suonano i tempi di questa scelta, perché Franceschini -se era una cosa saeria- doveva indicarlo all'inizio della campagna congressuale, permettergli di esprimersi, di farsi conoscere. Invece no, il ''nero'' è stato tirato fuori dal cilindro all'ultimo momento, buono solo per un paio di photo opportunity opportuniste. Al peggio non c'è mai fine.
Bersani ringrazia

2 commenti:

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

Perche non:)