sabato 7 marzo 2009

Non abbiamo paura d'essere ottimisti. Vittorio Macioce

L’unica cosa certa è che i corvi, qui, non ci sono. Si discute su questo 2009 dall’orizzonte oscuro. Il ministro Tremonti giura di non aver mai parlato di anno orribile o tremendo. E rispedisce a giornali e tv la patente di iettatori. Anzi, di sabotatori. «Questa è una politica di disinformazione che fa male agli italiani. È come se venisse segato il ramo sul quale si è seduti». Tremonti si arrabbia, ma un’ombra di nero futuro c’era nelle sue parole. Non è facile fare i conti con la crisi. C’è. Nessuno vuole nasconderla o raccontare favole. Ne senti l’odore. Ti pesa, ti circonda, qualche volta cammina accanto a te. Magari fa paura ed è normale. Il rischio è che si trasformi in panico, un’ombra enorme, che si alimenta giorno dopo giorno, con il pessimismo, con la litania dei bollettini economici, con l’etica della malasorte.

Ormai lo dicono anche gli economisti. Lo scrivono un po’ tutti. Lo leggi sul Corsera e sul Sole 24 ore. Bisogna reagire, il pessimismo è una brutta bestia, genera paura su paura. Le famiglie non spendono, i commercianti non vendono, le imprese non producono, e licenziano. I soldi in giro diventano sempre meno. E si ricomincia. L’unica via d’uscita è rompere il cerchio, ribellarsi all’assedio. Serve il coraggio. Qualcuno dice che la crisi va aggredita, con un grande balzo che ti porta avanti, lasciandosi alle spalle quell’ombra di nero futuro. È chiaro che poi ci sono i conti, quelli pubblici e quelli privati. Il governo deve fare la sua parte. E non solo. Qui siamo tutti in ballo. L’aspetto psicologico è una variabile fondamentale. Nel ’29 c’è stato il New Deal, ma anche i film di Frank Capra, l’ottimismo di un’America che non voleva arrendersi, sono stati utili alla causa. L’errore più grande, quando c’è la crisi, è trasformare il realismo in un maledetto pessimismo. I Savonarola e i Nostradamus non servono e non hanno fama di grandi economisti.

Questo giornale, da mesi e mesi, ha scelto il «non arrendersi» come parola d’ordine. Non ha paura dell’ottimismo. Parla di fiducia e racconta l’«Italia che ci crede». Questo giornale sta con chi, ogni mattina, cerca di non lasciarsi abbattere, quelli che vanno ad aprire il negozio, l’azienda, qualsiasi bottega artigiana con la grinta e la voglia di spaccare il mondo. Lo fanno ogni maledetta mattina. Poi magari tornano a casa disillusi, stanchi, delusi, ma con la convinzione che domani andrà meglio, deve andare meglio. È il senso del dovere di chi si suda un salario e si aggrappa a quello, più reale di tante chiacchiere. Quelli che lavorano, anche sotto un cielo scuro. Questo giornale non crede, invece, a chi non dà fiducia. A chi non fa credito. A chi spera nel peggio. Non crede ai monatti della paura.

Tremonti, ieri, ha ricordato le parole di Roosevelt, quelle che il presidente della grande depressione disse agli americani: «Adesso uscite di casa. Andate a mangiare hamburger, verniciate i garage, vivete come prima». E il 2009 sarà duro. Non orribile. (il Giornale)

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma bravi questi giornalisti del Giornale, proprio come i giornalisti dei canali Fininvest che dal 2006 al 2008 non hanno esitato a sparare notizie catastrofiche e urlate per diffondere panico ed alzare il livello di paura al fine di ingigantire la questione sicurezza per usarla come arma per vincere le elezioni.
E adesso si lamentano se i giornalisti dicono come stanno realmente le cose.
Ipocriti schifosi

Anonimo ha detto...

Beh, come sempre, il Giornale e' una garanzia di obiettivita' ed equidistanza (rispetto ai fatti che accadono) ed assolutamente indipendente (dal potere politico).
Il fatto che poi sia di proprieta' della famiglia Berlusconi e che, guarda caso, il presidente del Consiglio faccia di cognome Berlusconi deve essere una fortuita coincidenza.

Maurom sveglia!!!
Il fumo che quel signorotto e' andato spargendo negli ultimi 15 anni si sta finalmante diradando e la gente, complice una disoccupazione che sta dilagando, si sta svegliando dal torpore.
Ne vedremo delle belle.
E mi raccomando fai sapere a quel signorotto che anche Mussolini godeva di un consenso altissimo (intervista di Berlusconi a El Mundo di ieri) e poi si e' ritrovato - letteralmente - a testa in giu'.

Anonimo ha detto...

Germania. Il deputato Jorg Tauss viene indagato per mesi per pedopornografia, con intercettazioni telematiche (gli leggono le mail) e incroci di tabulati telefonici. Senza chiedere l’autorizzazione al Parlamento, onde evitare di informarlo che era controllato. L’altro giorno, a fine indagine, i giudici han chiesto ex post al Bundestag il permesso di usare intercettazioni e tabulati, nonché di perquisire l’ufficio dell’onorevole. La polizia ha atteso davanti alla porta della stanza il voto dei deputati, che è giunto in tempo reale. Dopodichè è scattata la perquisizione. Se le prove a suo carico saranno confermate, Tauss verrà cacciato dal partito e dal Parlamento.

Italia. Per la seconda volta, la giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato presieduta da Marco Follini ha rispedito al mittente la richiesta dei giudici di Milano di poter utilizzare le telefonate intercettate nell’estate del 2005 fra Giovanni Consorte e il senatore Pd Nicola Latorre sulla scalata illegale di Unipol a Bnl. Voto unanime: Pdl e Pd, Lega e Udc appassionatamente affratellati, a parte Luigi Ligotti dell’Idv. I giudici vogliono usare le telefonate per indagare Latorre per concorso nell’aggiotaggio di Consorte. Il Senato risponde picche, perché Latorre non è indagato. Ma la legge Boato prevede che le telefonate siano inutilizzabili, salvo autorizzazione del Senato. Senza la quale Latorre non potrà mai essere indagato. Intanto la gip che osò chiedere il permesso, Clementina Forleo, è stata cacciata da Milano. Latorre invece resta vicecapogruppo del Pd. Forza Pd. Anzi, Forza Italia.

Anonimo ha detto...

Mauro sveglia!
tutto andava bene col governo Prodi.
Poi, purtroppo, siamo arrivati al colpo di stato!
Ora c'è la dittatura.
I fascisti bivaccano nel parlamemto.
Tempi duri!
Giungeranno i giorni del nostro riscatto!
Oh partigiano, portami via, bella ciao ciao ciao ...

Anonimo ha detto...

Mauro sveglia!
i politici ladri di sinistra e destra siedono ancora in parlamento, mentre i vecchi rinKo parlano ancora di partigiani e di dittature

Anonimo ha detto...

... i politici ladri di sinistra e destra ...

e chi ce li ha mandati?
I cretini di destra o i cretini di sinistra?

Pero melo, dimmi il vero ...

Ecco la verità di Santoro!
"Gli Italiani sono tutti cretini!!"

Anonimo ha detto...

PS
Tutti cretini, sì, meno quel genio che ha scritto il post

... i politici ladri di sinistra e destra ...
con quel che segue.

Anonimo ha detto...

... mentre i vecchi rinKo parlano ancora di partigiani e di dittature...

a proposito
e tu di cosa ci parli?

Anonimo ha detto...

io ti parlo di

"Pero melo"

ritentaci sarai meno analfabetizzato

Anonimo ha detto...

ritentaci sarai meno analfabetizzato

... grazie per i lumi!!!

Anonimo ha detto...

azz... che botta nei denti!!!

Anonimo ha detto...

Ma bravi questi giornalisti del Giornale!!!

Solo quelli dell'Unità sono bravi!

Anonimo ha detto...

il vecchio lobotomizzato è al tappeto...azz non volevo essere così pesante...
sorry

Anonimo ha detto...

Ma bravi questi giornalisti del Giornale!!!

Solo quelli dell'Unità sono bravi!



continua a non capire un emerito .azz.

Anonimo ha detto...

il vecchio è cotto...

Anonimo ha detto...

Epperforza uno parla dei giornalisti del Giornale e di Mediaset e il solito genio se ne esce con l'Unità. Meno male che non hai continuato con Stalin , Pol Pot o i comunisti cinesi che bollivano i bambini per concimare i campi.
Rispondi nel merito della questione invece di ripetere slogan-cazzate a pappagallo come ti ha insegnato il tuo adorato leader

Anonimo ha detto...

... ma bravi questi giornalisti del Giornale... di Repubblica, dell'Unità, del'Espresso, di Liberazione, di Libero, del Manifesto ...

E tu da quale giornale ti fai fare il lavaggio del cervello?

Anonimo ha detto...

Epperforza uno parla dei giornalisti del Giornale e di Mediaset e il solito genio se ne esce con l'Unità. Meno male che non hai continuato con Stalin , Pol Pot o i comunisti cinesi che bollivano i bambini per concimare i campi.
Rispondi nel merito della questione invece di ripetere slogan-cazzate a pappagallo come ti ha insegnato il tuo adorato leader

perdonalo, non capisce un .azz.

Anonimo ha detto...

... Meno male che non hai continuato con Stalin , Pol Pot o i comunisti cinesi che bollivano i bambini per concimare i campi...

... era tutto sottinteso!

Anonimo ha detto...

Caro mauro
ti sei accorto che adesso non ci sono più i difenori della sinistra?
In compenso ci sono i detrattori contro la destra, ma anche (come dice Veltroni) della sinistra.
Ma, guarda combinazione, le critiche portano tutte quante acqua al mulino della sinistra.
Baffone non c'entra più: dimenticato.
Mio Mao non centra niente: accantonato.
... L'obiettivo, però, rimane sempre il solito: Berlusconi.
... E li capisco. Eccome che li capisco!

Anonimo ha detto...

"Ma, guarda combinazione, le critiche portano tutte quante acqua al mulino della sinistra."

continua a non voler capire un .azz.

il suo cervello non va oltre sinistra destra,bianco nero,giorno notte
proprio non ce la fa
bisognerebbe aiutarlo
ma come?