mercoledì 7 ottobre 2009

Una recente indagine...

ha stabilito che l'eventuale aumento della criminalità non dipenderebbe dagli immigrati stranieri.
Allora come mai la popolazione carceraria è costituita per un terzo da stranieri?

11 commenti:

Contento! ha detto...

Pepepepé pepepepé pepepepé pepé...

Si festeggia!!!!!!!!!!!

Yyyyyyyyeeeeeeeeaaaaaahhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!

Bocciato!
Il lodo Alfano è una porcataaaaaaaaa!!!!!!!!

Oléééééééééééééééé!!!!!

E Berlusconi torna ad essere un cittadino come gli altri!

Mi sembra una buona notizia per tutti, di destra, di centro e di sinistra.

Viva la legalità!

Anonimo ha detto...

Pepepepé pepepepé pepepepé pepé...



W la casa delle libertà...facciamo un pò il ca@@o che ci pare (tranne con la Consulta)

Pepepepé pepepepé pepepepé pepé...

Anonimo ha detto...

Falliti del gauss.... viva Berlusconi... da voi ho ricevuto soltanto fango... se lui cade sarà guerra e nessuna arma nucleare vi salverà da me.

Anonimo ha detto...

che cattivoni questi giudici... hanno disobbedito al piduista!
ahahahahahah come godooooooooo!!!

Anonimo ha detto...

parole del Premier:"W l'Italia! W Berlusconi!"

neanche all'asilo si esprimono così

maurom ha detto...

Meno male che Silvio c'è!

Lunga vita a Berlusconi.

Solo gli idioti non capiscono i rischi che correremmo se la sinistra tornasse al potere.

Anonimo ha detto...

Nervi saldi, sangue freddo e prua a tutta dritta
di Meinung Blog


Che su Repubblica possa venir pubblicato un editoriale in cui il Lodo Alfano venga indicato come l’incipit di una scalata modello Hitler, ci sta. Che su quello stesso giornale ancora una volta si definiscano gli elettori di centrodestra come una massa di lobotomizzati, di “mangiatori di erba televisiva”, pure ci sta. Che a scrivere tutto ciò sia un giurista che nel 2002 definì Berlusconi con il termine “Caimano” per paragonarlo a Mussolini, è quasi ovvio. In un giornale di satira e di barzellette dove l’informazione è stata mandata in esilio da tempo, è quasi lapalissiano che accadano cose del genere: ed è il motivo principale per cui quel giornale precipita nel volume di vendite.

Secondo quanto afferma Il Giornale un giudice costituzionalista avrebbe affermato che la Corte Costituzionale pende a sinistra. Anna Finocchiaro si è compiaciuta del fatto che la Consulta abbia accolto gli stessi rilievi mossi dal suo partito contro il Lodo Alfano: la decisione è venuta a maggioranza e senza leggere le motivazioni ogni ragionamento è un pour parler, sebbene la bocciatura era ampiamente prevista (magari non ex-art. 138).

Le reazioni sono di segno divergente: se i “cretini di talento” dell’IdV hanno subito fatto tintinnare le manette chiedendo dimissioni immediate del Governo, da parte della opposizione parlamentare (PD e UDC) si sono per una volta tanto registrati toni pacati, sul filo ” accetti la sentenza e vada avanti”. Nessuna presa forte di posizione, nessun utilizzo mediatico della sentenza, ma la scelta (evidentemente concordata) di un profilo basso. Da parte del centrodestra invece si è registrato un tentativo di alzare i toni: certi del proprio operato, soprattutto il Ministro Alfano è rimasto molto sorpreso che la bocciatura fosse accompagnata appunto “ex-art. 138″, cosa che in tutta evidenza ha sorpreso perfino Napolitano, che aveva firmato proprio in assenza di quel rilievo nella sentenza del 2004.

Anonimo ha detto...

È da stolti chiudere gli occhi di fronte al tentativo messo in piedi da certa stampa di screditare questo Governo e questo Paese a livello internazionale, con inchieste farlocche e taroccate, manifestazioni farsa, appelli indecenti e discorsi da neuro in quel del Parlamento UE: magari ancora non si debbono combattere le BR, quindi parole come “golpe” o “disegno eversivo” vanno usate ma non nel senso che riporta alla memoria quanto ad es. accadeva in Argentina tempo fa. Ma che la maggioranza sia in qualche modo “autorizzata” a sentirsi sotto assedio può starci. Che Berlusconi abbia un momento di scarico adrenalinico è più che comprensibile: una sentenza così importante (negativa) che viene dopo 15 anni di processi (l’uomo privato e politico più indagato nella storia d’Italia dai tempi del solco romuleo) e all’indomani di un’ammenda alla sua Fininvest di 750 milioni di euro, non poteva che scatenare il solito profluvio contro la magistratura rossa, i programmi condotti da gente di sinistra e la maggioranza dei quotidiani guidati da gente sinistra. Un messaggio in primis rivolto al suo elettorato, il solito cachet per indicare a tutti che non c’è niente di nuovo sotto il sole e che dunque si va avanti esattamente come prima. Personalmente non mi sono piaciute però le parole espresse contro il Presidente della Repubblica, che durante il suo mandato ha dimostrato di essere di molto superiore ad uno Scalfaro qualsiasi: non ho capito perché si sarebbe sentito preso in giro (la Corte Costituzionale non dipende dalla Presidenza della Repubblica ed anche se il Presidente nomina 5 membri ciò non significa che ne possa indirizzare le decisioni) e ancor meno ho capito cosa c’entri il riferimento all’area politica da cui Napolitano proviene. Soprattutto visto che il Presidente non ha mai fatto ostruzione contro le leggi di questo Governo anche quando le riteneva tirate per i capelli (si leggano a tal proposito i suoi richiami contro un uso eccessivo della decretazione d’urgenza), non ha avuto problemi a firmare il Lodo Alfano e negli ultimi tempi ha richiamato tutti ad avere un senso patrio superiore, con un non troppo velato riferimento a certe azioni dell’opposizione e soprattutto di Di Pietro, con il quale è ai ferri corti.

Anonimo ha detto...

Ma il momento dello scoramento post sconfitta è già passato: come quando si perde un derby 6-0, la botta è forte ma si deve andare avanti, lavorando più di prima. Ora più che mai è necessario mantenere il controllo e puntare la nave a tutta dritta. Il mondo intero sta pian piano uscendo da una crisi economica di proporzioni immani, ma la stessa è ancora tra noi, quindi urgono continue soluzioni correttive e assestamenti in corso d’opera, soprattutto a favore dei lavoratori e delle PMI che sono il vero cuore pulsante di questo Paese. C’è poi ancora da affrontare il problema del terremoto in Abruzzo, c’è da mettere mano al dissesto territoriale affrontando di petto il nodo di Messina ma dando poi avvio ad un intervento su larga scala di protezione del territorio, c’è da far crescere il turismo ed il movimento dei Beni Culturali che possono dare molti punti di PIL, ci sono da affrontare i problemi della sperequazione del Paese attraverso il federalismo fiscale, bisogna dare avvio alla cancellazione degli enti inutili (già partita, ma il discorso sulle Province ancora non è cominciato), bisogna elevare il livello infrastrutturale del Paese, c’è una riforma universitaria da affrontare con grande forza ed un comparto dell’istruzione che va sostenuto e rinnovato con grande vigore, il tutto in un periodo di crisi economica con dunque una scarsezza di fondi a disposizione: ma il tempo è tiranno e non si possono aspettare tempi migliori affrontando solo un caso alla volta. C’è davvero tanto lavoro da fare in questo Paese disastrato, in vista del banco di prova ultimo e decisivo delle regionali del 2010, prima delle politiche del 2013 (non ci saranno infatti elezioni intermedie di così ampio respiro): vincere quelle o confermare il livello attuale dell’elettorato significa dare un segnale forte che i cittadini sono dalla parte del Governo del fare, che mantiene le promesse date, non delle chiacchiere e delle barzellette. Berlusconi dimostri di che pasta è fatto (come ha annunciato) nel solco delle cose buone fatte fino ad ora e non ci saranno Nicolette Gandus che possano tenere. Se invece non si farà e si perderà tempo ad affrontare i “mulini” che di volta in volta si parano avanti, si corre davvero il rischio di perdere la rotta e a quel punto arrivare in porto sani e salvi diventerebbe una impresa che il Paese allo stato attuale non può permettersi.

Bi:M.

Anonimo ha detto...

Solo gli idioti non capiscono i rischi che correremmo se la sinistra tornasse al potere.


e chi vuole la sinistra
io preferisco una persona seria come Fini

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie