martedì 14 giugno 2011

Toh, la sinistra ha imparato la lezione di populismo. Marcello Veneziani

Dopo una vita passata a condannare il populismo di Berlusconi ora saluta­no euforici la vittoria del populismo refe­rendario. Non solo l'arma del referen­dum in sé è inevitabilmente populista ma gli argomenti usati in favore del referen­dum sono stati schiettamente populisti: quando si chiede alla gente di votare per l'acqua di tutti contro l'acqua ai privati, quando si chiede se preferiscono l'ener­gia pulita o le scorie nucleari sull'onda di quel che è successo in Giappone, o anco­ra quando chiedono se la legge debba es­sere o no uguale per tutti, è normale che la reazione della gente sia di votare in quel modo.

Quando si semplifica in quel mo­do brutale e anche demagogico, quando si agitano le paure e i bisogni elementari, le reazioni popolari sono quelle. Dunque un voto populista, emotivo e contro la politica. Ma da rispettare. Per­ché il popolo è sovrano comunque, per­ché il populismo è una delle forme vigen­ti della politica, è una scorciatoia a cui fan­no ricorso un po' tutti. E se non ci ha scan­dalizzato finora il populismo berlusco­niano, la democrazia dei sondaggi e la sua legittimazione popolare - il popolo è con me- non può ora indignare il populi­smo opposto. Questa è la democrazia, prendere o lasciare. Non mi attaccherei nemmeno alla mobilitazione massiccia e unilaterale a favore dei referendum di istituzioni, media, poteri, partiti, comici e cantanti, associazioni, piazzate e roba varia, che pure denunciammo.

Ci sarà stata manipolazione del consenso, ci sa­ranno stati imprenditori della paura, ma tutto è avvenuto nel quadro della demo­crazia. Dunque questo referendum che abbiamo apertamente avversato, va ri­spettato nel suo esito. Ma non ne discen­de la caduta del governo e il ritorno del paese allo stato di natura. Anzi mai come ora il governo deve cercare di finire in bel­lezza la legislatura alzando il tiro delle re­alizzazioni vere e urgenti. Alle opposizio­ni invece vorrei dire: ragazzi, non vi illu­dete, ieri come alle amministrative, ha vinto l'antipolitica, suona l'allarme an­che per voi. Non penserete davvero che la gente si sia bevuta l'immagine che Ber­sani e Di Pietro siano Uliveto e Rocchetta, le acque della salute... (il Giornale)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Egregio Dott. Veneziani, sulle pagine del corsera Lei non ha scritto un solo rigo, sul populismo della Sindaca Moratti. Nel secondo turno della campagna elettorale.
Es. di populismo: cancello tutte le multe; eliminazione dell'ecopass; Utilizzare le corsie preferenziali alle moto. Cosè questo.....
saluti

Anonimo ha detto...

Al diavolo il referendum, viva il sole; preferite l’acqua salata ai piranha d’acqua dolce.

A Marcè, tu non la imparerai mai la lezione

tutti al mare tutti al mare