martedì 22 luglio 2008

Salvate il poliziotto Contrada

Bruno Contrada è in fin di vita: le condizioni in cui versa determinate dalle numerose patologie, dagli anni e dalla ingiusta detenzione, lo stanno portando alla consunzione.
Non conosco personalmente Contrada né ho mai parlato con lui, ma sono certissimo della sua innocenza. Non ha importanza come e perché ho maturato questa convinzione, vi prego solo di credermi.
Siamo di fronte ad un caso Tortora, ma con una sentenza oramai passata in giudicato: non resta che la grazia o la revisione del processo qualora emergessero prove o fatti non presi in considerazione.
Contrada si accontenterebbe di poter morire nel suo letto agli arresti domiciliari.
Contrada è stato un grande persecutore di mafiosi e un integerrimo funzionario di polizia che ha servito lo Stato per tutta la vita: non merita di morire in carcere e nemmeno meriterebbe la condanna emessa solo su testimonianze di pentiti.
Questo Governo, che abbiamo votato con entusiasmo e convinzione, deve avere il coraggio di tirare fuori dalla galera Contrada.
Sono certo che gli innocentisti sono molti e che solo chi è in malafede e giustizialista a oltranza non capirebbe il gesto.
Coraggio Silvio, coraggio Angelino! Fate vedere che avete le palle e siete capaci di un gesto apparentemente impopolare, ma profondamente sentito dal popolo della libertà.
La sfida a quella parte della Magistratura politicizzata comincia da un gesto di profonda umanità, alla faccia dei "professionisti dell'antimafia".
Un atto di umana pietà non si nega a nessuno, tanto meno ad un fedele servitore dello Stato in punto di morte.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

L'unico antidoto alle stronzate che dici è la conoscenza approfondita dei fatti. Sono presenti in Internet le due sentenze decisive del processo Contrada: le conclusioni di quella del Tribunale di Palermo (1700 pagine), che nel 1996 condannò Contrada a 10 anni; e il testo integrale (700 pagine) di quella del secondo processo d'appello, che nel 2006 ricondannò Contrada a 10 anni (dopo che la Cassazione aveva annullato l'assoluzione nel primo appello) e fu definitivamente confermata nel maggio 2007 dalla Cassazione. Così si può toccare con mano la solidità delle accuse e dei riscontri trovati dai giudici alle parole dei mafiosi pentiti, ma soprattutto la mole di testimonianze rese da magistrati, questori, poliziotti, cittadini incensurati e servitori dello Stato, perlopiù intimi di Falcone e Borsellino, su questo traditore dello Stato che oggi pretenderebbe addirittura la grazia e il grazie dallo Stato.

Il grazie dalla mafia, invece, l'ha già ricevuto in abbondanza.

Anonimo ha detto...

Non conosco personalmente Contrada né ho mai parlato con lui, ma sono certissimo della sua innocenza. Non ha importanza come e perché ho maturato questa convinzione, vi prego solo di credermi.


a sensitivoooo mi dai 2 numeri per il lotto?

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=KBLsGrfG1rg

parole sante di totò riina...ascoltale colluso ascoltale

Anonimo ha detto...

Contrada scarcerato per motivi di salute

sarai arcicontento, mafioso!!

Anonimo ha detto...

La parola di Contrada contro quella di un pluriassassino - pentito?-
Ma siamo matti?