venerdì 19 dicembre 2008

L'autocritica del Pd? "Restiamo i migliori". Massimo De Manzoni

Roma - In questi giorni nei quali, per il tipico elettore di sinistra italiano, il mondo va alla rovescia, «l’Unità» è un bel balcone da cui affacciarsi per contemplare l’apocalisse delle anime belle. Nella rubrica delle lettere, nel sito internet, nel blog del direttore del giornale che negli ultimi anni ha più solleticato gli istinti forcaioli e antiberlusconiani del popolo eletto, dilaga la rabbia: «Ma come, ma non eravamo moralmente superiori? E allora, che cos’è questo schifo?». Concita De Gregorio, la direttora di provata fede veltroniana, si commuove di fronte a tanto sconcerto e quotidianamente, per tirare su il morale della truppa, si esibisce in uno spericolato numero di alta acrobazia: sì, cadono le giunte, ma gli altri sono peggio; d’accordo, ci arrestano, ma rimaniamo i meglio fichi del bigoncio; ok, le intercettazioni, ma noi siamo sani e mò sistemiamo tutto.
Ieri Concita ha superato se stessa. Sotto il tendone del suo circo girotondino che ogni giorno conta un nuovo strappo, si è aggrappata al trapezio Italo Bocchino (finalmente uno di destra nel mirino dei pm dopo settimane di inquisiti pd doc) e si è lanciata: «Solo due righe per marcare la differenza di reattività fra un elettorato ed un altro. Non ho visto sindaci di destra incatenarsi davanti a giornali di destra. Non ho letto autocritiche nei quotidiani che fiancheggiano il governo paragonabili agli atti d’accusa dei giornali che si dicono a sinistra. Diverse sensibilità, per così dire. Va bene: si può ripartire da qui».

Un esercizio di altissima scuola, riconoscetelo. Arte pura, di fronte alla quale la logica deve cedere il passo. Quando una volteggia così, senza rete, che cosa volete star lì a spiegarle che magari dovrebbe lasciare ai quotidiani il tempo di uscire in edicola prima di stabilire che cosa abbiano o non abbiano scritto. E vale la pena puntualizzare che un deputato che incappa nel mirino dei magistrati può essere un problema giudiziario, mentre mezze giunte regionali, provinciali o comunali sotto inchiesta da Crotone a Trento, da Napoli a Pescara, da Potenza a Perugia sono un problema politico? O star lì a cavillare che il sindaco di Firenze si è incatenato sotto la sede della «Repubblica» perché la sua amministrazione è nel pieno di una bufera e non si vede perché dovrebbe fare altrettanto, chessò, il sindaco di Milano, che non ha pendenze di questo tipo. O ricordarle che «il Giornale» è stato garantista anche con il «loro» Del Turco, subito scaricato dall’«Unità», allora ancora pronta ad accettare per oro colato qualsiasi cosa uscisse da una Procura della Repubblica. Dettagli. «Siamo diversi», proclama la direttora, «si può ripartire da qui».

Sì, ripartire per andare dove? Ma è naturale: nel solito eden autoreferenziale che non ha alcuna attinenza con la realtà ma che piace moltissimo ai nostri razzisti etici. Quelli che si riempiono la bocca di Berlinguer, il quale scagliava la «questione morale» addosso agli avversari politici mentre con la mano nascosta dietro la schiena intascava soldi dall’Unione Sovietica. Quelli che frequentano posti dove circola solo «gente per bene» secondo un mantra che da anni ripetono tutti i dirigenti di sinistra, dal Fassino che voleva una banca al Veltroni che avrebbe voluto un partito: «Siamo gente per bene». Addirittura: «Siamo un partito di gente per bene». Come no: cadono giunte, finiscono in galera assessori, ma loro non sono uguali a tutte le comunità umane, dove c’è il buono ma anche il cattivo, dove bene e male si mescolano spesso nello stesso individuo. No, loro sono «un partito di gente per bene». Loro sono «migliori». Loro sono «più colti e votati dalla gente che legge» (copyright D’Alema).

E il dramma è che ci credono, si sono autoconvinti. Al punto che il quotidiano comunista «il manifesto» può concepire una campagna pubblicitaria che recita: «Se “il Giornale” costa un euro, quanto volete pagare per “il manifesto”?». E la risposta è 50 (cinquanta!) euro. Capite? Oggi venderanno le loro 20 paginette a 50 euro, persuasi che li valgano tutti: se quel fogliaccio che avete tra le mani in questo momento costa un euro...

E va tutto bene, naturalmente. L’unica cosa che non si capisce è perché continuino a chiedersi il motivo per cui non li comprano e non li votano. La risposta è così facile: siete troppo fichi, troppo per bene, troppo superiori, troppo diversi da noi umani. Siete alieni. O forse mitomani. (il Giornale)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono gli EREDI di Togliatti (il lustrascarpe di Stalin). I "Compagni" lo chiamavano "IL MIGLIORE". E, dato che Palmiro era il migliore, immaginatevi un po' come dovevano essere gli altri!!!
Niente di nuovo sotto il sole!

Anonimo ha detto...

Silvio Berlusconi torna a criticare la trasmissione di Santoro durante il pranzo natalizio con gli europarlamentari di Forza Italia: no alla giustizia mediatica e no anche ai ‘processi-fiction’, come quello andato in onda sera ad Anno Zero.
Secondo quando riferito da alcuni partecipanti, il premier avrebbe raccontato di aver visto la puntata di ieri e in particolare la parte in cui due attori interpretavano il ruolo di giudice e imputato usando come ‘canovaccio’ le intercettazioni alla base delle indagini in corso a Napoli. Avrebbe parlato di “cosa inaudita”. “Nel nostro Paese ci sono tre gradi di giudizio, non e’ possibile assistere a certe cose”.

Trasmissioni TRITACARNE
Innocente fino a sentenza definitiva
Il principio che dovrebbe regolare i rapporti fra i cittadini, in certe trasmissioni (vedi Santore, il Giudice supremo) viene ribaltato con il principio
Colpevole fin dall'inizio. Colpevole a tutti i costi.
Principio in base al quale la Giustizia diviene spettacolo, l'indagato diviene il Mostro da sbattere in prima pagina, la dignità umana viene vilipesa da fanatici giustizieri-giustizialisti che, contro ogni principio morale, mirano solo a fare delle loro trasmissioni un circo equestre. Purtroppo in quel circo a far da attori, loro malgrado, sono trascinate (con violenza) le persone dileggiate, accusate, infangate, mostrate al pubblico ludibrio, offese, ferite nella loro dignità ...
Trasmissioni vergognose, condotte da incoscienti che mirano a stupire, ad accileccare il pubblico e, scopo principale, ad intascare i lauti compensi offerti dalla Rai (milioni di euri), regolarmente a carico dei fessi che pagano forzatamente l'abbonamento.
Caro Mauro
Sono sempre stato e rimango ostile a certe trasmissioni che, per giustizia e non per spirito di parte, penso dovrebbero essere eliminate.
Zeus

Anonimo ha detto...

Italo Bocchino (finalmente uno di destra nel mirino dei pm dopo settimane di inquisiti pd doc)

inchiesta "why not" di pochi giorni fa, rinviati a giudizio oltre ai porci di sinistra anche il consigliere regionale e imprenditore Sergio Abramo, candidato del centrodestra alle presidenza della Regione nelle elezioni del 2005; l'ex consigliere regionale Domenico Basile, di An; il consigliere regionale di Fi Giuseppe Gentile; il consigliere regionale di An Franco Morelli; il consigliere regionale di Fi Antonio Pizzini; il consigliere regionale di An Antonio Sarra.

Massimo de Manzoni: che altro dipendente lecchino, con il solito scopo di scrivere puttanate, mai contro il padrone che gli paga lo stipendio

maurom ha detto...

Sono dell'avviso, caro Zeus, che Santoro & Co. abbiano stancato anche molti telespettatori di sinistra.
Noi non pretendiamo di essere i custodi della verità: ci limitiamo a prendere atto che alcune certezze della sinistra vengono meno.
Noi siamo garantisti a 360 gradi e fino a sentenza definitiva tutti gli inquisiti, sottolineo tutti, sono da ritenersi non colpevoli.

Anonimo ha detto...

Quando Craxi uscì dall'Hotel Raphael, già "convenientemente" macellato dalla stampa sia di sx sia "indipendente", fu investito da una pioggia di monetine ...
Era stata, per caso, già pronunciata la sentenza di condanna? No. La condanna era già confezionata e data in pasto ai media.
Esponenti della sx che, a suo tempo, ricevettero le "sovvenzioni" da Mosca, ebbero, forse, quell'accoglienza?
Eppure, mettendo sulla bilancia le colpe, sicure quelle della sx, molto più di quelle di Craxi, a nessun "capopolo" della sx fu riserbato tale trattamento.
Eppure si trattava di TRADIMENTO della patria. Altro che tangenti! Ma per certa gente la patria non è un valore. Già ... !

Anonimo ha detto...

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=316178&PRINT=S
stralcio

LA QUESTIONE ROMANA
di Mario Giordano

....fino a prova contraria, tutte le persone, anche quelle tirate in ballo dalle intercettazioni, sono da ritenere assolutamente innocenti. Quello che però non è innocente è il sistema di governo della città.
Quello che però non è innocente è il sistema di governo della città.

Ciò che emerge chiaramente dalle carte, infatti, è che Roma è stata amministrata male
....Veltroni ha detto ieri ai suoi giovani che lui vuole un partito «sano e perbene». D’accordo. Ma può gestire un partito in modo «sano e perbene» chi ha gestito per tanti anni Roma in questo modo? I cittadini per la verità se n’erano già accorti:a fine aprile infattièarrivata la scoppola elettorale. La sinistra è caduta dopo 15 anni di amministrazione tanto decantata dagli intellettuali di corte quanto inetta e inefficace per la gente comune. Ma allora si era nel campo del giudizio politico, della opinabile insoddisfazione democratica, della legittima voglia di cambiamento.
.... sedici anni fa c’era la Milano da bere, simbolo del socialismo vincente; fino a ieri c’era la Roma delle notti bianche, simbolo del veltronismo rampante. Il caso Milano fece crollare un’epoca e un partito. Il caso Roma ha già fatto crollare un’epoca. ...

Anonimo ha detto...

"...Secondo quando riferito da alcuni partecipanti, il premier avrebbe raccontato di aver visto la puntata di ieri e in particolare la parte in cui due attori interpretavano il ruolo di giudice e imputato usando come ‘canovaccio’ le intercettazioni alla base delle indagini in corso a Napoli. Avrebbe parlato di “cosa inaudita”. “Nel nostro Paese ci sono tre gradi di giudizio, non e’ possibile assistere a certe cose”."


E’ lecito discutere delle modalità di racconto degli attori in TV ma non lo si può fare in modo così sfacciatamente fazioso e strumentale. I testi delle medesime intercettazioni, con tanto di gigantografie dei protagonisti, erano state lette in più occasioni nel corso della trasmissione Porta a Porta senza che il medesimo presidente del Consiglio e i suoi più solerti collaboratori avessero nulla da ridire.

8 pesi e 24 misura, menomalechesilvioc'èocifa

Anonimo ha detto...

povero Craxi, facciamone un eroe nazionale...a quando le statue equestri incoronate di alloro?

Irene

p.s.: sia chiaro, non ho approvato il lancio di monetine, è stato un gesto barbaro compiuto da quegli stessi che prima osannavano quel ladro reo confesso ( è tutto a verbale )di Craxi. Gli Italiani sono fatti così. La maggior parte di loro ama prostrarsi al potente di turno senza poi nemmeno avere la fedeltà e gratitudine che sarebbe capace di avere un cane quando il padrone cada in disgrazia (non così Giuliano ferrara, uno dei pochi Uomini, anche se non condivido una sola virgola di quel che scrive).

Irene