I sondaggi commissionati dall’editoria di sinistra (Repubblica) segnalano l’imminente catastrofe delle elezioni europee. Il Pdl guadagnerebbe qualche cosa, rispetto alle politiche, il Pd perderebbe un altro 5,2%, la sinistra estrema sarebbe al palo, mentre l’unico che festeggia è Di Pietro, che cresce del 3,4 e giunge al 7,8%. Le intenzioni di voto, che vanno prese con le pinze e non tengono conto degli umori nella prossima primavera, non danno l’esatta misura del sinistro dissolvimento, che ha caratteristiche peggiori.
L’annientamento della sinistra estrema è il frutto dell’inconcludenza salottiera di questi comunisti-snob, ma anche del lavoro condotto da Veltroni. Quest’ultimo ha assicurato che non nasceranno più governi tenuti assieme, come con Prodi e D’Alema, dalla sola avversità a Berlusconi. E’ un giusto indirizzo, che comporta la perdita del valore dei voti alla sinistra antagonista. Il guaio di Veltroni è che ha smesso di dipendere da Bertinotti per cominciare a dipendere da Di Pietro, posto che il primo è raffinato e di sinistra, il secondo zotico e di destra.
L’elettorato che interpreta il giustizialismo quale arma contro il berlusconismo, pertanto, va giustamente a votare il proprio paladino, con il risultato che la sinistra perde voti.
E se lo merita. Perché quando leggiamo che Violante ritiene esagerato il potere dei magistrati, lui che ci ha marciato fin qui, non si sa se rispondergli o suggerirgli un riparo dalla vergogna. Quando vediamo Domenici, sindaco di Firenze, che s’incatena fuori dalla sede di Repubblica e dell’Espresso, lamentando il fioccare d’inchieste giornalistiche che adombrano comportamenti criminali, salvo non riuscire ad avere ragione di quelle che lui ritiene diffamazioni, perché la giustizia è latitante, sarei tentato di manifestargli tutta la solidarietà, se non fosse che questa gente ha la colpa di avere usato quegli stessi strumenti, quegli stessi fogli, per applicare il giustizialismo agli altri. Una colpa che cade sullo stesso Domenici, cresciuto a sinistra senza aver manifestato lo schifo per quel linguaggio e quei metodi.
La sinistra, allora, perde e perderà perché non ha credibilità politica ed è priva di tessuto morale. Non che altrove abbondino, ma è a sinistra che il grande vuoto è stato occultato dalla grande bugia.
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10 commenti:
stralcio ...
Quando vediamo Domenici, sindaco di Firenze, che s’incatena fuori dalla sede di Repubblica e dell’Espresso, lamentando il fioccare d’inchieste giornalistiche che adombrano comportamenti criminali, salvo non riuscire ad avere ragione di quelle che lui ritiene diffamazioni, perché la giustizia è latitante, sarei tentato di manifestargli tutta la solidarietà, se non fosse che questa gente ha la colpa di avere usato quegli stessi strumenti, quegli stessi fogli, per applicare il giustizialismo agli altri. Una colpa che cade sullo stesso Domenici, cresciuto a sinistra senza aver manifestato lo schifo per quel linguaggio e quei metodi.
Commenti?
NO COMMENT
o meglio una piccola osservazione:
scandali, giornalate, accuse senza fondamento, calunnie, condanne appioppate prima di ogni sentenza, fughe di notizie (vedi il g7 di Napoli) tutto va bene, tutto fa brodo
fino a quando non toccano la sx.
Caro Mauro
Loro (la elle è volutamente maiuscola) sono i puri della politica.
Tant'è che che si limitano ad esultare quando si sentono vicini ad una banca che li fa sognare. Con Loro i faccendieri che propongono affari mediante manovre sotterranee non hanno presa. Sono troppo onesti.
Per questo è stato Loro conferito il Nobel della
Supremazia morale,
tanto è vero che, con gesto sdegnoso, hanno dichiarato i loro avversari indegni di dare giudizi su questa materia, di cui Loro, come ben sappiamo, hanno il brevetto di esclusiva. Per cui:
"Ogni contraffazione verrà perseguita a termini di legge".
Non che altrove abbondino, ma è a sinistra che il grande vuoto è stato occultato dalla grande bugia.
almeno giacalone in questa frase ha riassunto tutto il pensiero degli Italiani...
NON VORREI prestarmi a organizzare un derby, ma la domanda mi piace. Le parole sono pietre e non basta scriverle su un cartello, bisogna onorarle, l’impegno è tanto maggiore se si scelgono parole grosse come quelle chiamate in causa dal sindaco, onorabilità e dignità. In termini politici quella che si è offerta a Domenici è una buona occasione per ripensare al passato del suo partito politico, nelle sue molteplici sigle adottate, quando non prestava molta attenzione alla dignità e onorabilità degli avversari politici che venivano travolti dalle inchieste giudiziarie o, peggio ancora, da infamanti articoli di giornale.
da La Nazione (Quotidiano.net)
Ho esortato Paraffo a frequentare QUALCHE VOLTA il nostro sito. Ma ... Mi ha soltanto autorizzato a pubblicare la risposta presso di te. Peccato ... Sento un po' la mancanza dei suoi formidabili interventi ...
paraffo* ha detto...
Ciao Zeus, felice di risentirti e scusa se non ho pubblicato anche gli altri due tuoi messaggi ...
Mi dispiace molto non poter rispondere al tuo appello, ma sai che non amo discutere con gli imbecilli.
E' chiaro, infatti, che chi è ancora di sinistra malgrado lo spettacolo miserevole che questa sinistra sta offrendo in questi mesi, è proprio senza cervello e, quindi, non merita attenzione alcuna.
Non ti sembri, questo, il solito discorso di parte perchè non è così: vedo, ultimamente, che la gente di sinistra intelligente se ne sta zitta zitta oppure, se parla, ce l' ha più con Veltroni, D'Alema, Bertinotti ecc ecc, che con Berlusconi.
Se vuoi, posta pure questa mia risposta da Maurom.
Alla prossima. Ciao!
PIOVE ... GOVERNO LADRO!!! ...
... Un mese fa crollava il tetto di un’aula, e loro tuonavano contro il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, colpevole di avere deciso tagli sulle spese inutili, e dunque della disgrazia. Oggi cade su Roma uno dei peggiori nubifragi degli ultimi cento anni e la colpa delle conseguenze, secondo Francesco Rutelli, è del sindaco di centro destra, insediatosi otto mesi fa, dopo quattro amministrazioni di seguito del centro sinistra.
Da il Giornale
NO COMMENT
... Segue
PIOVE .... 1
Contro la barbarie di questo metodo non bisogna stancarsi di raccontare le cose per quello che sono. Roma è una città fragilissima, priva com’è di un sistema idrico e fognario adeguato. Gli interventi strutturali necessari sono sempre stati rinviati, in favore di scelte amministrative più facili e più comode. La manutenzione è stata lasciata in condizioni pietose, affidata a una mega ditta che prendeva i soldi ma non faceva il lavoro. Il nuovo sindaco quell’appalto lo ha sospeso. Il rafforzamento degli argini del Tevere richiede una legge speciale che, non si capisce perché, giace da tre anni tra le carte della Regione Lazio, amministrata, conviene ricordarlo, da un presidente e da una giunta di centro sinistra.
In una situazione di tale debolezza storica delle difese della città, arriva una piena micidiale, e non resta che affrontare l’emergenza con le forze e le risorse a disposizione, chiedendo a tutti di prodigarsi, come sta facendo il sindaco. In questi casi collaborazione, rispetto e poche chiacchiere sarebbero la scelta naturale per una forza di opposizione che crede nell’alternanza e ne conosce la pratica. Quando non va così, quando attorno a una tragedia e a un morto si agitano gli
sciacalli,
che sperano di placare fame e rabbia, è un brutto spettacolo. Per fortuna lo vedono tutti.
L'UNITÀ
Genova, quelli che l'hanno fatta franca. In uscita il dvd sul G8
Sabato 13 dicembre, in vendita con l'Unità, troverete un dvd (guarda il trailer). Si chiama G8/2001. Fare un golpe e farla franca. Lo hanno girato Beppe Cremagnani ed Enrico Deaglio insieme con Mario Portanova. In sessanta minuti ricostruiscono quella che per loro fu la prova generale di un colpo di Stato. E che sette anni dopo fa ancora paura.
BUUUUUUMMMM!!!!!
PAMMMMMMM!
BURUBURUBUUUUM!
... Beppe Cremagnani ed Enrico Deaglio insieme con Mario Portanova.... In sessanta minuti ricostruiscono quella che per loro fu la prova generale di un
COLPO DI STATO
Lo dice l'Unità? (DI OGGI)
Allora è vero!
iL Travaso, giornale satirico di un tempo, ogni settimana pubblicava una vignetta: "I due compagni", nella quale si voleva, anche se ironicamente, mettere in mostra come i "compagni comunisti" "bevessero" soltanto le notizie fornite dal giornale l'Unità.
Il quale quotidiano oltre che raccontare balle, faceva da "filtro" riguardo alla verità delle notizie pubblicate dalla stampa "non conformista"; vale a dire che una notizia non era vera fino a quando non veniva dato il placet del Giornale per eccellenza, quello che i "compagni" fedelmente andavano a comprare tutte le mattine.
Volete una "notizia" sparata dall'unità di quei tempi?
La sommossa di Berlino fu sollevata da "agenti provocatori americani"; pensate! In testa ai rivoltosi "fu visto", reggetevi forte!, un sergente americano!
Di acqua sotto i ponti ne è passata da allora (specie in questi giorni), ma l'inossidabile giornale non ha perduto il "vizietto", quello di cucinare aria fritta, per tutti i gusti e per tutte le età. Ma soprattutto per i suoi fedelissimi
(fino al sacrificio supremo! quello del cervello!!!)
lettori.
Gustavo
"La procura di Torino è tra le meglio organizzate d’Italia – ha sottolineato - ma nonostante gli sforzi i magistrati non possono fare altro che assicurare la repressione penale dei reati più gravi legati alla delinquenza comune, come rapine, violenze, omicidi, traffico di sostanze stupefacenti. Mentre è diventato IMPOSSIBILE MANDARE AVANTI I REATI COMMESSI DA MEMBRI DELLE CLASSI DIRIGENTI : abuso in atti di ufficio, falso in bilancio, corruzione, gli illeciti contro la pubblica amministrazione. “Quando la classe dirigente consegue l’impunità per tutti i reati che commette. Quando il controllo di legalità riguarda solo una parte della popolazione ci troviamo di fronte ad una situazione nella quale il paese è orientato verso una discesa disastrosa”, l’amara rilevazione di Tinti. L’economia politica insegna che la moneta buona scaccia quella cattiva, così come il buon senso dice che una mela marcia in un cestino rovina le altre. Insomma l’effetto contagio dell’impunità di cui gode la classe dirigente sta determinando il DECLINO DELL'INTERO PAESE. Bruno Tinti ha esemplificato una serie di tipologie di reato per le quali anche a Torino, NONOSTANTE GLI ACCORGIMENTI ORGANIZZATIVI, SI E' IMPOTENTI...
La situazione non muta per il falso in bilancio. Le indagini della Guardia di Finanza sui grandi evasori sono complesse – ha detto - e richiedono in media poco meno di 2 anni. Lo stesso pubblico ministero impiega almeno un anno per esperire le procedure necessarie. E siamo a 3 anni. Altro tempo viene consumato dal giudice per le indagini preliminari, poi nel dibattimento e dopo in l’appello, infine per la cassazione, “caso mai la prescrizione non sia già intervenuta”. Nel complesso – ha osservato Tinti – i processi riguardanti il diritto penale dell’economia, per 68 tipi di reato su 71, SONO FIN DALL'INIZIO DESTINATI A PRESCRIVERSI.
Le “riforme”dei vari governi hanno ulteriormente indebolito il sistema perché VOLTE A EVITARE IL CONTROLLO DI LEGALITA' SULLA CLASSE DIRIGENTE. Si deve capire che è un atteggiamento deteriore proprio all’INTERO SCHIERAMENTO POLITICO – ha concluso Tinti – e che ripartire si deve informare sulla gravità della situazione, in modo che i cittadini agiscano per il cambiamento"
Bruno Tinti, Procuratore aggiunto presos la procura di Torino, esperto di reati finaziari e fiscali
Irene
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