12 Gennaio 2012 Nino Lo Presti il 10 novembre 2010, quando era un deputato del Pdl e per giunta relatore nella Giunta per le autorizzazioni: “Dall’esame delle carte e ascoltando la sua audizione emergono elementi che sostanziano un fumus persecutionis oggettivo”. Lo Presti vota contro l'arresto.
Nino Lo Presti, 2011, da deputato finiano: “Nella vicenda Cosentino non c’è traccia di fumus persecutionis. La Camera è chiamata solamente ad autorizzare la richiesta di arresto e solo alla magistratura spetta il compito di prendere in esame le accuse che gravano sull’onorevole Cosentino”. Lo Presti vota a favore dell'arresto. Da passato e libertà a futuro e galera... (l'Occidentale)
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2 commenti:
Caro giacalone tutti possono sbagliare, anche lo presti. 9 magistrati anno indagato e fatto arrestato 57 persone: politici, camorristi, colletti bianchi, il 58ettesimo era cosentino come mai ce il fumus persecutionis solo per lui? Possibileche nove magistrati si sbagliano? Con mani pulite se Lei non veniva fermato, non parlava e quindi non venivano scoperte le tangenti. Il cosentino può inquinare le prove. Se è innocente non deve temere nulla. Che la giustizia faccia il suo corso come la fà per i poveri cristi, come quelli che rubano in un supermercato per esigenze nutritive perchè hanno perso il posto di lavoro.
TROPPO FACILE
SE LA SERVA RUBA è LADRA
SE RUBA LA PADRONA è CLEPTOMANE
I COLLETTI BIANCHI E I POLITICI IN GENERALE NON DEVONO ESSERE TOCCATI
DA QUI LE INVENZIONI TOGHE COMUNISTE, FUMUS PERSECUTIONIS
IN UN PAESE IPERGARANTISTA COME IL NOTRO GIP GUP TRIBUNALE DEL RIESAME 1GRADO 2GRADO CASSAZIONE C'è DA VERGOGNARSI DI QUANTO FANNO I POLITICI PER SALVARE IL PROPRIO CULO
ALLE PROSSIME ELEZIONI VI ASPETTANO SPRANGATE NEI DENTI ALTRO CHE VOTI
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