S’è fermato tutto, meno quello che finisce (anche) all’ipercoop o ai sindacati
Ai riformisti che scalpitano, si sa, qualcosa bisogna pur dare e così si continuano a stendere protocolli con i sindacati che, come una volta le croci di cavaliere, non si negano a nessuno. Ce n’è uno sulle pensioni, che è solo un elenco di problemi, senza soluzioni e che, se è vero quel che scrive Liberazione, saranno comunque bloccate da un “patto” tra confederazioni e Rifondazione comunista. Adesso ce n’è uno sulla mobilità nel pubblico impiego, ostentato come una rivoluzione liberale, ma che in realtà poiché ammette solo la mobilità volontaria, rappresenta un cedimento su tutta la linea ai privilegi di quelli che Pietro Ichino (insieme a milioni di utenti) chiama i “fannulloni”.
Riformare, si sa, è faticoso. Non si possono toccare i sindacati, non si possono far irritare gli enti locali, per non parlare di banche e assicurazioni. Ci si può rifare, tutt’al più, sui tassisti, sui farmacisti e sui benzinai. Qui le liberalizzazioni riescono meglio se finiscono per agevolare la grande distribuzione, nella quale è casualmente dominante la posizione delle Coop. Questo non significa che non sia un bene che si vendano farmaci sui banchi dei supermercati o la benzina nei piazzali delle ipercoop. Il problema non sono le liberalizzazioni che si fanno e neppure chi ci guadagna con una certa regolarità. Il rischio è che si facciano solo quelle che hanno queste caratteristiche e questi appoggi, mentre le altre, quelle che intaccano poteri e corporazioni davvero potenti, restano al livello di speciosi protocolli.
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19 commenti:
La CDL aveva inziato a liberalizzare e regolare la macchina statale, ma anche al suo interno c'erano i cunei. Purtroppo quando si va toccare determinate categorie, scoppia il putiferio perchè negli d'oro delle assunzioni, al cittadini sono state lette solo le clausole dei suoi diritti, si sono scordati quella dei doveri.Ora sarà quasi impossibile far capire che certi diritti acquisiti sono "toccabili" Per le liberalizzzioni invece le Coop dettano legge perchè in questi ultimi 20/30 anni a destra e al centro non si è fatto niente per creare concorrenza. Bisogna regolare i privilegi delle Coop che pagano meno tasse e fanno molta concorrenza.
Ho il vomito... la Cdl, guidata da uno che si dichiara liberale( tanto liberale che le sue fortune economiche derivano da monopolii e parlo di tv, editoria , pubblicità ,libri e cinema) non ha liberalizzato nulla..non ha fatto nulla per liberare il paese schiavo dei monopoli.. e adesso che si muove qualcosa avete anche il coraggio di scrivere queste supidaggini?
Vogliamo parlare del conflitto d'interessi, degli affari con Craxi negli anni 80', della legge Tremonti del 94', dei contibuti( illegali) ai decoder del fratello Paolo, dei 12 provvedimenti-vergogna per salvare sè stesso e gli amici... devo continuare?
Non avete un minimo di obiettività.. ah, ma è un articolo del Foglio, quella specie di giornale intestato alla moglie Veronica... tutti i liberali intestano i giornali a mogli e fratelli , come no..
Sono d'accordo sulle ultime 3 righe scritte da Argo50, è vero che che le coop godono di privilegi enormi , ma vorrei ricordare che nel 2001 Capriotti(Esselunga) ha finanziato con una cifra enorme la campagna elettorale del Nano, ricevondo un piccolo favore in cambio.. se volete ne parliamo...
Fammi capire perchè ho qualche dubbio: tu a Berlusconi cosa proiporresti, cosa gli faresti? Intanto ti dico che se in Italia avessimo avuto altri 10 Berlusca nell'era delle tangenti, a quest' ora si starebbe molto meglio.
il fatto è che un personaggio del genere in una qualunque altra democrazia occidentale, per quello che ha fatto sarebbe in galera da un pezzo.. io non posso accettare che possa candidarsi e usare le tv per fare il lavaggio del cervello alla gente.. è entrato in politica perchè aveva 4.500 miliardi di debiti con le banche e rischiava di finire in galera da un momento all'altro :siccome il suo referente si era dato alla latitanza( dopo aver rubato.. e adesso lo stanno riabilitando)per evitare tutto questo è sceso in politica, solo per fare i suoi interessi e non certo per aiutare la gente comune, come sbandiera da anni... non capisco cosa vuoi dire sulle tangenti... le sue aziende hanno corrotto la guardia di finanza, lui si è vantato di aver evaso miliardi di tasse(centinaia),e ha pagato una tangente da 23 miliardi a Bottino Craxi( che con una legge ad hoc aveva regolarizzato le sue tv illegali)... cosa può fare Berlusconi per questo paese se non i suoi interessi...vogliamo parlare delle leggi ad personam?
E la P2? Devo ricordarti cos'era?
Ahi ahi Argo50 sento puzza di merda da 1 km....ti stai cagando sotto x caso??Oppure hai scoperto quale merda sia il tuo capo Unto mandato dal Signore x liberarci dai comunisti??
Concordo in pieno con quanto riportato da Bliss...E' tutto evidente-lampante-talmente chiaro che solo dei cretini col paraocchi azzurrino possono nn accorgersi di quanto sia ipocrita e fazioso il Nano portatore di democrazia.
Avete del coraggio da vendere nel proporre e difendere certe argomentazioni...RIDICOLI
PT
Siamo di nuovo in campagna elettorale con l'aggravante della caccia alle streghe.
Gli argomenti che i nostri graditi visitatori espongono sono roba vecchia e riciclata.
Nemmeno i più integralisti di sinistra li usano perché non hanno spostato un voto.
Se siete capaci provate a tirare fuori qualche pregio del governo Prodi, invece di continuare a sputtanare il capo dell'opposizione.
Se è per la roba vecchia ...anche voi continuate a tirare fuori i morti del comunismo che risalgono ad ancora prima dei crimini di Berlusconi. Ma i crimini restano crimini i primi come i secondi,di gravità diversa ovviamente,ciò non toglie che chi li commette deve essere punito e non idolatrato e votato
Amici miei, quanti mialiardi i fratelli Agnelli hanno preso dallo stato? Quanti ne hanno preso tutti quei falsi industriali che si reggono solo con il contrtibuto statale... Cerchiamo di finirla una volta per sempre, quello che fa fruttare Berlusconi, i vari De Benedetti se lo scordano. A me interessa che produca benessere di cui ne usufruisci pure tu. Lo dovresti ringraziare. Aveva iniziato a far funzionare la macchina Italia, Mortadellone che sta facendo? Torneremo indietro si 10 anni. Secondo me tu sei uno statale con un discreto stipendio e non sai come si guadagnano i soldi, magari il posto te l'ha riciclato qualche ex democristiano che ora è in Forza Italia. Io sono di Alleanza Nazionale, non te lo scordare, per favore.
mi dimenticavo di rammentarti: studia la vita di insegnante di Prodi, la vita dirigenziale di Prodi, studia i rapporti con il KGB. Poi mi rispondi senza impelagare Berlusconi. Collegati con il sito di Paolo Guzzanti e leggi l' Affare Mitrokin.
Per Maurom: ma di qula caccia alle streghe parli? Roba vecchia e riciclata? Dimmi una sola cosa falsa o inesatta che ho scritto, se ce ne sono, altrimenti vai a nasconderti...ho elencato FATTI, non le mie opinioni, prova a smentirli.. ma non credo lo farai, perchè semplicemente non puoi riuscirci..
Per Argo: è vero che tanti imprenditori ( Agnelli in primis)
hanno ricevuto aiuti (e che aiuti) dallo Stato.. ma uno che va al governo per non veder fallire le proprie aziende è un caso più unico che raro.. la legge Tremonti del 94' ha permesso al Berlusca di fare investimenti esentasse per centinaia di miliardi( e valeva per nuovi impianti, mentre lui ne ha comprati di vecchi aggirando la sua stessa legge)e rilanciare Mediaset che dall'89' non investiva una lira e stava affogando nei debiti.. per cosa dovrei ringraziarlo? Perchè monopolizza l'informazione e ha epurato Biagi, Santoro, Luttazzi, ecc. regalandoci per 5 anni una tv al 90% berlusconiana? I suoi arricchimenti sono in gran parte ( se non del tutto) illegali , perchè fondati su monopoli che nelle altre democrazie sono proibiti, e se li violi, vai in carcere... "Aveva fatto funionare la macchina Italia",dici? e come di grazia.. non ha mantenuto nessuna delle sue promesse.. ha solo fatto leggi per arricchirele sue aziende ed evitare la galera..
Per quanto riguarda Prodi, non ho dubbi che sia una persona onesta, perchè ne avete inventate tante in questi anni sul suo conto(Telekom Serbia,Sme,Mitrokhin,caso Moro, Kgb)ma non avete portato UNA SOLA PROVA, col risultato che a lungo termine queste storielle si sono rivelate BUFALE inventate dai soliti giornalistia libro paga di Silvio(Iannuzzi,Guzzanti,Feltri,Ferrara e amici), che sui giornali ( ANCHE SE CHIAMARLI GIORNALI è CORAGGIOSO)hanno portato avanti campagne stampa persecutorie ma del tutto infondate "Rapporti Col Kgb", hai scritto.. hai in mano documenti che lo provano o stai inventando sul momento.. guarda che 3 articoli in croce con le opinioni di Guzzanti non provano nulla.. ci vogliono i FATTI
i giornali di famiglia: libero, il fogli, il giornale..
Se voglio leggere un po' di verità mi devo rivolgere a Repubblica e al corsera vero? Non sapete di che state parlando e ne vedremo delle belle, prima o poi i nodi vengono al pettine.
Sì, aspetta e spera..So benissimo di cosa parlo, perchè a me interessano i fatti,non le opinioni di questo o di quello..Nelle altre democrazie europee, i politici non possono possedere neanche l'1% di una tv o di un giornale.. in Italia silvio ha 3 tv e 2 giornali, e in più condiziona altre tv e giornali..
Ecco chi ha gestito l'informazione in tv dal 2002 al 2006:
RAI1 tg a Mimun,di Forza Italia
dopotg a Battista(ex vicedirettore di Panorama),Berti(ex ufficio stampa di Forza Italia),Giannino(il Foglio),Mimun(vedi sopra)
RAI2 tg2 a Mazza,ex assessore di An
programmi politici a Socci(il Giornale),Masotti(Forza Italia/An),La Rosa(ex craxiana), Moncalvo(leghista)
RAI 3 tutta di sinistra
RETE4 tg4 a Fede(berlusconiano di ferro),programmi politici alla Pivetti(ex Lega Nord)
CANALE5 tg a Mentana(ex craxiano) e Rossella(ex direttore Panorama)
programmi politici a Vigorelli(Forza Italia)
ITALIA1 tg a Giordano(pupillo di Feltri) programmi politici a Giordano(sempre lui) e Martelli( ex delfino di Craxi)
Ora, considerando che La7 fa il 2% di ascolti e RAI3(di sinistra) l'8%, è UN DATO DI FATTO CHE PER 5 ANNI L'INFORMAZIONE TELEVISIVA ITALIANA è STATA ALL'85-90% BERLUSCONIANA.. ho detto qualcosa di falso forse.. provate a smentirmi, invece di confidare nelle invenzioni di Guzzanti(Prodi agente del kgb.. del tutto verosimile, come no)
Quelli di Guzzanti sono solo TEOREMI, privi di qualunque dato di fatto.. comunque se vuoi continuare a fantasticare, ti posso suggerire altre trame inventate da me.. anche se più ridicole delle sue non riesco ad immaginarle
Mi è sembrato di sentire tirare l'acqua...forse è qlcuno che ha fatto lo stronzo?!?Dai Argo50 vai a lavarti,puzzi tremendamente di smerdato
PT
x ANONIMO TI HO DETTO CHE NON CI PARLO CON CHI NON SI FIRMA. Per Bliss: gli altri giornali e quindi i giornalisti sono legati mani e piedi ai loro proprietari, non mi venite a raccontare la favola della libertà di stampa, in Italia non esistee non per colpa di Berlusconi, non è mai esistita.
i giornali sono più liberi delle tv e in edicola puoi scegliere tra giornali di destra, sinistra e centro...
La sindacalizzazione del pubblico impiego
di Antonio Maglietta - 23 gennaio 2007
tratto da www.ragionpolitica.it
Il Ministro Luigi Nicolais, il Ministro Tommaso Padoa Schioppa e le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno sottoscritto nei giorni scorsi un'intesa per la riforma della pubblica amministrazione. Il memorandum contiene alcune importanti novità in tema di incentivi alla produttività ma il prezzo pagato per questa svolta, solo all'apparenza modernista, è stata una maggiore sindacalizzazione del comparto pubblico. Scorrendo le otto pagine dell'accordo si ha sempre la sensazione che l'intero impianto ruoti intorno al ruolo dei sindacati che, sempre più, interverranno in maniera invasiva nella gestione della Res publica.
Quasi ad ogni singolo punto dell'intesa c'è una concessione. Tralasciando quelli in cui vengono enunciati gli obiettivi dell'accordo (i primi tre) e quelli in cui vengono predisposte regolamentazioni puramente attuative (gli ultimi quattro), nei restanti emerge in maniera inconfondibile il pesante dazio pagato dal governo ai sindacati. Al punto 4. si dispone che: «Per dare finalmente attuazione in modo credibile a questi obiettivi generali si è concordato che le iniziative di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche vengano attuate attraverso indirizzi e criteri generali concordati in connessione con il rinnovo dei contratti». In pratica sembra che la credibilità di qualsiasi piano strutturale di riforma della PA debba passare necessariamente il vaglio dei sindacati. Al punto punto 5: «In questo quadro, e comunque nell'ambito della legislatura, i sistemi di reclutamento pianificati dovranno portare alla scomparsa del precariato. Il ricorso a lavoro flessibile potrà avvenire, in base a tipologie e limiti individuati nella contrattazione collettiva». In questo caso diventa palese la concessione fatta all'equazione, targata sindacato-sinistra radicale, flessibilità = precariato.
Laddove il mondo giuridico,sociologico ed istituzionale si interroga ancora, innanzitutto, sulla possibilità di addivenire ad una definizione concordata di precariato, sulla degenerazione dei contratti cosiddetti «flessibili» e sulla possibilità di dotarsi di strumenti di rilevazione in grado di valutare, in maniera pacifica, questi fenomeni, governo da una parte e sindacati dall'altra, arrivano all'assurda e velata conclusione che flessibilità e precariato sono due facce della stessa medaglia. Al punto 6: «Per quanto specificatamente riguarda il sistema delle Regioni, ivi compresa la Sanità delle autonomie locali, in ragione della autonomia costituzionalmente riconosciuta, gli interventi attuativi dei principi contenuti nel presente memorandum saranno oggetto di un ulteriore specifico accordo con le Organizzazioni Sindacali». Non contenti delle concessioni già fatte i ministri Nicolais e Padoa Schioppa, quasi a voler ulteriormente rassicurare i sindacati sul loro ruolo, alla fine del medesimo punto si affrettano ad aggiungere che: «Per quanto riguarda gli Enti Pubblici non economici il Governo realizzerà un apposito tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacali applicativo del presente accordo». Al punto 7., in merito alla «Misurazione della qualità e quantità dei servizi» si prevede che: «Vanno anche previsti sedi e momenti di misurazione, anche sperimentali, che vedano la partecipazione delle Amministrazioni, delle Organizzazioni Sindacali e degli utenti». Come se non bastasse, sempre allo stesso punto si introduce la contrattazione sindacale per l'affidamento degli incarichi di funzione dirigenziale («L'affidamento degli incarichi di funzione dirigenziale avverrà attraverso procedure negoziali improntate a principi di trasparenza e pubblicità»).
Dulcis in fundo si affidano nelle mani sindacali le chiavi della riorganizzazione dei pubblici uffici e quasi a voler chiarire che d'ora in poi saranno loro a dettar legge, innanzitutto, si esplicita il loro intervento, in generale, per quanto riguarda le singole Amministrazioni e poi si specifica che anche per quanto riguarda i Dipartimenti sarà sempre il sindacato ad avere l'ultima parola in merito («La riorganizzazione degli uffici pubblici che comporti nuovo riparti delle funzioni fra Amministrazioni o all'interno delle Amministrazioni stesse avverrà con il coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali e con esplicitazione dei costi e degli impatti sull'organizzazione del lavoro e con successivo, aperto confronto valutativo pubblico. Per quanto riguarda le riorganizzazioni interne ai Dipartimenti, esse saranno oggetto di preventiva informazione e concertazione con le Organizzazioni Sindacali, secondo le previsioni contrattuali vigenti»).
Insomma, il governo ha scelto, in maniera esplicita, la strada della sindacalizzazione nella gestione del comparto pubblico come strumento principale per aumentarne la produttività. Il tempo, come al solito, sarà galantuomo e si vedrà se tale scelta verrà premiata con risultati tangibili. Tuttavia, sarebbe stato opportuno, in tal senso, predisporre un piano per la valutazione dell'impatto del suddetto memorandum con tempi precisi entro il quale arrivare a delle conclusioni positive o negative. Infatti, fino a quando il memorandum o comunque qualsiasi altro provvedimento di riforma, non sarà, esso stesso, oggetto di valutazione nel tempo sulla base del rapporto azioni intraprese/obiettivi raggiunti allora la responsabilità politica e tutto quello che comporta tale espressione sarà solo un semplice concetto astratto riportato sui libri di testo.
Antonio Maglietta
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