lunedì 31 marzo 2008

Il lupo perde il pelo... Gianni Baget Bozzo

La campagna elettorale era iniziata in un clima irenico: sembrava che i due maggiori partiti corressero a legittimarsi l'un l'altro. Ma poi lo schema consueto delle elezioni italiane ha preso il sopravvento ed è tornata la delegittimazione reciproca proprio dei due maggiori partiti, che sembravano filare in perfetta armonia ritenendosi più complementari che alternativi. La politica italiana è sempre stata dominata dalla questione comunista e da quella anticomunista, la Democrazia Cristiana è finita e il Partito Comunista anche, ma la struttura dell'elettorato si fonda sempre sul dilemma nato il 18 aprile del '48: la scelta tra Dc e sinistra. L'elettorato che vota a sinistra legge il suo avversario in chiave negativa, anche quando ha collaborato a lungo con lui. Basti pensare al modo con cui il Pds collaborò alla fine della Dc nei processi degli anni '90, sostenendo che essa era pubblicamente democratica ma privatamente mafiosa. Questo spiega bene come la sinistra abbia sempre visto l'avversario come un pericolo per la democrazia. Naturalmente pensando a se stessa come unica forza democratica del paese. La tesi opposta è nata in risposta a questa; l'anticomunismo è nato in seconda battuta proprio per l'esistenza di una sinistra legata al comunismo internazionale.

Finita la Dc è venuto Berlusconi. E la delegittimazione che la sinistra offre all'avversario è sempre la stessa: Berlusconi è antidemocratico, mafioso, illegittimo. Anzi si può parlare di Berlusconi con un linguaggio più violento, perché non c'è stato con lui quel rapporto istituzionale che, pur malamente, era corso tra democristiani e comunisti. Quando la sinistra fa il tentativo di negarsi come sinistra per porsi come un partito di centro, l'elettorato di centro e di destra ricorda che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Il no alla sinistra diventa corale a destra, non è valso il concetto che bisognasse preparare qualcosa come le larghe intese o, in qualche modo, una collaborazione che riconoscesse in forma reciproca la legittimità.

Quando i partiti tornano dinanzi agli elettori il carattere di reciproca delegittimazione, che è la forma della politica italiana, torna a prevalere. E torna a prevalere proprio a sinistra perché Veltroni si rende conto che il linguaggio dolce e liberale non ha condotto gli elettori di centro e di destra a considerare il Partito Democratico come un voto accettabile. L'espansione della sinistra verso il centro non è avvenuta ora come non era mai avvenuta prima. E allora tornare a dire che Berlusconi è il nemico significa evitare il pericolo che quello che non si guadagna a destra con il linguaggio buonista si perda a sinistra. La definizione del nemico è l'essenza della sinistra italiana, che non è mai riuscita a legittimare ai propri occhi il nemico come avversario e quindi come democratico: l'ha sempre visto come limite alla democrazia, che coincide, per questa cultura, con la sinistra stessa. Qualcosa rimane della rivoluzione in questo scisma morale della sinistra dal sistema sociale in cui viviamo. Senza presentare alternative ma solo ponendosi come differenza, come differenza morale e politica. Così le elezioni italiane tornano quelle che sono sempre state: una piccola guerra civile dentro un pacifico scontro elettorale. (Ragionpolitica)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

aaaah ecco don gianni....bo bo blo blo blo bo, pronte le polpetteeeeeeeeeeee!!!

Anonimo ha detto...

..Questo spiega bene come la sinistra abbia sempre visto l'avversario come un pericolo per la democrazia. ...
anon. 17.00

Ed eccoti un'altra polpetta! Buon appetito!

Indimenticabile (in un certo senso fa anche tenerezza) il proclama del chiarissimo professor Bobbio, sottoscritto da tutti i "cervelloni" della sx, nel quale si proclamava (appunto, era un proclama) che, in previsione di una vittoria di Berlusconi (Elezioni 2001),
udite udite!

LA DEMOCRAZIA ERA IN PERICOLO!

Seguì la vittoria di Berlusconi e la democrazia rimase salda in sella e non crollò.
Cosa che te inventò la sx?
udite udite!!!

I GIROTONDI!!!

e gira gira gira
Per protestare contro il legittimo verdetto popolare.
E i più VELENOSI, con la bava alla bocca, si riunirono al PALAVOBIS, urlando e blaterando. Contro chi? Ma certo! Contro l'elettorato che li aveva bocciati democraticamente (aho! ma votare contro la sx è atto antidemocratico, non lo sapevate?)) ... Fra questi scalmanati promeggiava il famoso esponente di una Procura. Già ... magistratura indipendente.
CONCLUSIONE
Quando vince la sx è la vittoria della democrazia.
Quando vincono gli altri, nel cielo si addensano le fosche nubi della reazione in agguato, mentre dappertutto escono fuori fantasmi di fascisti, ombre di malavitosi e orde inferocite nemici del popolo. Guarda li guai che te combina l'elettorato quanno che fa perde 'a sinistra!
Aho! ...

maurom ha detto...

Parole sante.

Anonimo ha detto...

burp! scusate

Anonimo ha detto...

INTERVISTA A WALTER

-Il mio programma? Ma che domande sono queste! E' tutto fiato sprecato! Annate avvede quello de Berlusconi!
-E ALLORA, O GRANDE WALTER, ILLUMINACI: LA DIFFERENZA DOVE STA?
-Nun ve state a preoccupà. 'a differenza 'a vedemo dopo. Lui 'o farebbe ssur serio! Se fate tanto de damme er voto ammé, io nun faccio gnente.
-MA IN CHE SENSO?
-Ma ner senzo che fanno tutto quell'artri.
'a securezza? Ma ce sta ggià un ministro. Che artro ceddaffà?
'e tasse. Ma ce penseno Vischio e Padoa Stioppa: tutti je vonno bbene a loro. E noi ce li rimettemo.
-E PRODI?
-Ma come, ciavete l'occhi foderati co er prosciutto? Sta dietro alle spalle mie e fa "Ciao ciao!". E dietro de lui, aho! che nun li vedete? Ce stanno tutti quelli che stanno a governavve da mo'. Nun famo manco a fatica a falle nommine! So già tutti nomminati!
Eppoi dicheno che nun semo boni affà gniente!
Aho ragazzi! che poi ce sta un affarone in vista! Vendemo all'estero tutta 'a monnezza de Napoli. Ce ricavamo mijardi ... Napoli è 'na miniera de spazzatura, volevo di' d'oro!

Anonimo ha detto...

PROPOSTA A MAUROM

Pubblicare uno o due al giorno:
-articoli scritti sull'Unità dai vari dirigenti del Pd, ai tempi dello stlanismo, del kruschovismo, del breznevismo ...
-discorsi pronunciati dai medesimi, ma conservati in qualche repertorio giornalistico ...
-confrontarli con le chiacchiere che fanno oggi, specie quando danno lezioni di democrazia ...
-a cosa servivano i soldi (finanziamenti) che provenivano dall'UnioneSovietica ...
- altre idde, se vengono in mete a Lui.

Anonimo ha detto...

Errata Corrige
altre idee se vengono in mente a lui