giovedì 6 marzo 2008

Walter li fa sognare

La prosopopea con la quale la ditta Veltroni & Co. millanta la rimonta sul PdL e ostenta la vittoria alle elezioni di aprile, è frutto di una ben precisa strategia.
Sanno benissimo, dalle parti del centrosinistra, che sarà impossibile far dimenticare -in un mese -il disastro del governo Prodi, togliere di mezzo la spazzatura in Campania, abbattere il carovita e tenere nascosti i candidati impresentabili.
Sanno pure che, perse queste elezioni, non governeranno per parecchi anni.

Allora ecco la furbata: promettere, promettere e promettere.
Tanto non dovranno realizzare nemmeno una promessa stando all'opposizione!
Se poi gli elettori sprovveduti e creduloni faranno salire i consensi del Pd, tanto di guadagnato: a Veltroni interessa solamente evitare una sconfitta disastrosa.
La promessa della felicità, che aveva fatto anche il pacioso reggiano che abita a Bologna, sembra essere il motivo dominante della campagna elettorale: ovviamente della felicità degli eletti, non degli elettori.

Non ci resta che seguire la competizione e prendere nota delle promesse di Walter che saranno ogni giorno più mirabolanti e sempre meno credibili e, a spoglio concluso, contare quanti elettori avranno abboccato.
Speriamo non troppi: sarebbe una dopppia tragedia!

30 commenti:

Anonimo ha detto...

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Già postato, ma capitato qui "ad hoc"

E' allievo (Veltroni) di Prodi, il quale (Prodi) non per niente viene raffigurato emblematicamente col naso di Pinocchio.
Come il maestro, il grande Walter non sarà sicuramente capace (non ci sono dubbi) di concludere niente.
Ma nell'arte di raccontare frottole, lui e il suo egregio maestro sono professori, laureati, patentati, collaudati e certificati.__
Prodi ci raccontò la fiaba, molto allettante (per i c...ni), del Paese dei balocchi, dove non aumentano mai le tasse, dove chi governa non inventa mai tasse nuove, anzi ... le diminuisce!!!!!.
Io fiutai subito la trappola. Qualcuno, purtroppo ci cascò.
Ora ricominciano daccapo.
Veltroni, avendo ormai inventato tutto (poca fantasia: basta prendere la situazione dell'Italia così come l'ha ridotta lui insieme al compare Prodi e mostrarla oll'opposto, ...ma fino ad ora, chi governato, Belzebù? non loro?) su tasse, sicurezza, immigrazione, rifiuti di Napoli ..., ora ... ora ... voilà ... improvvisa nelle previsioni demoscopiche!!__
L'unica cosa certa è che, una volta giunto (lui) al governo, ci ritroveremmo con un ProdiTris e Prodi sempre fra i piedi.___
E così in Italia aumenterebbe senz'altro la produzione: di Mortadella.
E francamente ne siamo pieni fino alla nausea.
Dio ci salvi!!!!!!!
PS
Le fette di Mortadella, se conservate, anche per poche ore, puzzano e sanno di rancido.

Anonimo ha detto...

GLI ULTIMI DANNI
Si potrebbe andare in ordine alfabetico. Bianchi Alessandro promuove gli amici. Fioroni Giuseppe affida un concorso pubblico a un suo fedelissimo che pure non ne ha il titolo. Melandri Giovanna fa l’ultimo shopping governativo con i soldi pubblici, spendendo 55mila euro per i «gay & lesbians games». Oltre a partecipare all’autopromozione sul web, sempre a spese dei contribuenti, con le colleghe Bindi Rosy, Pollastrini Barbara, Turco Livia. E via così, con la disinvoltura di chi che il governo è caduto se lo ricorda solo quando ci sono le liste elettorali da compilare, e allora l’elenco può ricominciare: Bindi Rosy sistema il suo collaboratore, Franceschini Dario piazza il suo portavoce e il suo capo segreteria, Fioroni Giuseppe impone la sua segretaria particolare, Parisi Arturo strappa un posto per il suo braccio destro, Prodi Romano conquista quattro seggi per i suoi fedelissimi, Visco Vincenzo mette al sicuro il suo consigliere e via così senza contare mogli, mariti e figli di. E insomma dopo le tasse che son belle e quindi vanno aumentate, i giovani che sono bamboccioni e quindi nessuno li ha aiutati a trovar lavoro o a uscire di casa, dopo le liti sullo scibile dalle grandi opere alle missioni all’estero alle unioni di fatto, sono ancora lì, e ancora per un mese, che fanno ancora quattro potenziali Consigli dei ministri in cui varare provvedimenti più o meno utili, più o meno dispendiosi.
da Il Giornale

Anonimo ha detto...

I radicali cedono all’ultimatum del Pd

Meglio 4 poltrone che niente.
I radicali, allo sbando, ormai, sono il cane che abbaia e non morde.
Il risultato era scontato. Così come è sempre stato scontato il risultato delle risse dentro l'attuale (per poco più) maggioranza.
Pannella non ha capito che le sue uscite sono ormai fuori moda. Gli scioperi della fame e della sete del nobile Marco non fanno cronaca.
Ormai egli -ma se n'è accorto?- è uno zombi, che nelle liste del PD viene raccolto per misericordia, tanto per raccapezzare due voti in più. Non ha più niente da fare, più niente da dire. Il repertorio del suo teatro è vecchio, logoro e insignificante.
Ora, in fondo al più remoto angolo del palcoscenico della politica nostrana, l'Istrione giace inerte e ridicolo, come le spoglie di Pinocchio al termine del racconto.

maurom ha detto...

"Pannella non è un politico, è la politica".
Non ricordo chi lo ha detto, ma concordo.
Dobbiamo molto a Giacinto detto Marco e, se oggi il vecchio istrione ha perso un poco di lucidità, perdoniamolo.

*paraffo* ha detto...

Non l' ha persa affatto, Mauro. Sull' argomento ho appena fatto un post, provocato da un infame articolo di stamattina sulla Stampa. Puoi vederlo qui da me

Anonimo ha detto...

da un Blog
sui giornali di oggi

Mi sono collegata or ora su SKYtg24, e, per pura curiosità e una certa dose di malsano masochismo, ho cliccato sulla schermata del discorsetto di wwweltroni, in visita elettorale alla Ducati, e, improvvisamente, mi sono ritrovata, io piccolina, più alta almeno di 20 centimetri!! Alle fatidiche parole, declamate dall'amico di cui sopra, con un groppo in gola, come da ben studiata commozione:" Girando per il Paese, mi rendo conto che l'aria è cambiata, l'affetto, la stima, con cui vengo accolto.....ecc." è partito il sonoro...! Alcune fragorose risate, ben udibili e ben chiare, si sono fatte sentire come sottofondo a tali ispirate parole! Tempo addietro, Prodi, in visita in altre fabbriche, era stato accolto da fischi e urlacci, ma, forse queste risate, di una tempistica terrificante, sono ben peggio!!

Anonimo ha detto...

...Spiace dirlo, ma anche i radicali in questo non sono diversi dal resto della casta politica, di ogni colore e orientamento...

Non si può servire Dio e Mammona nello stesso tempo ...
Non puoi adorare Dio insieme al Diavolo ...
Sono tutti pasticci.

Anonimo ha detto...

a mauro
Non rimprovero a Marco il suo passato di lotta. Anzi ha combattuto sempre le battaglie per i diritti di ...
Ciò non toglie il demerito per essersi alleato lui, liberale, con gli antiliberali per eccellenza; di essere andato a bracceto lui, l'amante della libertà, con Bertinotti e con quelli della sinistra estrema; di avere strenuamente difeso lui, il democratico per antonomasia, il governo Prodi, il peggior governo che mai abbia avuto l'Italia; il governo che, antidemocraticamente, è sopravvissuto con il voto dei senatori a vita (non eletti dal popolo) e quindi da considerare alla stregua di una oligarchia (il Consiglio dei Dieci); il governo che ha impoverito l'Italia; il governo incapace di prendere una decisione perché sempre sotto il ricatto della estrema sinistra.
Dove sono i meriti del PRad.? Non li vedo proprio, in questa circostanza. Tanto è vero che Capezzone, li ha piantati tutti in asso (o in Nasso). Vedo solo un grande attaccamento alla poltrona. La Bonino è così cieca da non rendersi conto che stavano mandando a fondo tutta l'Italia?
Ma ci sono questioni che vanno più in là, molto più in là dell'interesse di partito (un partito, almeno, come ce lo ha fatto vedere Pannella agli esordi). Pertano non ci sono giustificazioni.

Anonimo ha detto...

IL MASSIMO DELLA GAFFE
di Filippo Facci
da Il Giornale
NO COMMENT
Certe frasi non puoi dirle, se fai il politico: perché sei tenuto a sapere che un tuo discorso diverrà magari solo un titolo a effetto, un concetto a cui i lettori (la gente) potranno impiccarti. Se ne accorse il dilettante

Tommaso Padoa-Schioppa,
che parlò per un quarto d’ora poi riassunto nell’ormai celebre

«Pagare le tasse è bello».

Non sembrano aver imparato la lezione, invece, politici di ultimo pelo come Vincenzo Visco e Massimo D’Alema, freschi protagonisti di un paio di uscite da inseguirli coi forconi.

La battuta di Visco è questa:
«Ho tagliato le tasse».

Quella di D’Alema è quest’altra:
«La Campania non è qualche sacchetto di spazzatura»,

cui aggiungeremmo anche la ficcante analisi, sempre di D’Alema, secondo la quale

«Berlusconi è stato la grande novità degli anni Novanta, ora però siamo nel 2008».

Cominciamo da Visco, di getto, anzi di gettito. Ci sono dati che hanno imparato anche i bambini: uno è che la pressione fiscale, nel 2007, è salita al 43,7 per cento del Prodotto interno lordo, il massimo dal 1997. Visco contesta il dato Istat, e dice che la pressione fiscale è più bassa di un punto. Ma il record rimane comunque, anche perché su un punto sono tutti d’accordo: causa l’evasione fiscale, la pressione fiscale effettiva a carico dei non evasori è almeno del 50 per cento. Per il resto è normale che un governo contesti l’Istat, accadde anche al precedente governo Berlusconi; la differenza è che il diverbio riguardò il calo della pressione fiscale, non l’aumento; secondo l’Istat era calata dello 0,1 del Pil, secondo il governo dello 0,4: ma sempre di calo si trattava. Ora Visco si è spinto a dire che il governo Prodi ha aumentato la pressione fiscale e non le tasse: il che per alcuni milioni di italiani dovrebbe far differenza. Cioè:
Visco si è battuto per

imposte sui patrimoni, sui Bot, Irap, Ici, Ires, Irpef, Iva, reintroduzione dell’imposta di successione, aumento delle aliquote Irpef, abbassamento degli scaglioni, eliminazione delle esenzioni, cancellazione delle deduzioni, aumento di bolli vari, costi di procedure burocratiche come registrazioni e concessioni; la prima Finanziaria annoverava 27 miliardi di tasse su 35, questo mentre il pil 2007 scendeva dall’1,7 all’1,4 e così pure scemavano i consumi e la domanda interna.
A usare la mano pesante ci si mettevano poi anche Regioni e Province e Comuni: la Finanziaria 2007 ha ridato agli enti locali la facoltà di aumentare tributi e addizionali di competenza, ciò che il governo di centrodestra aveva congelato: senza contare stratagemmi a tratti pretestuosi per fare cassa, da parte delle amministrazioni, come la proliferazione di multe e sanzioni.

E se questi sono dati freddi, intanto la gente è strozzata dai mutui, dagli aumenti di acqua, luce, gas, carburante, biglietti dei treni, tassa rifiuti, beni alimentari e servizi assicurativi e bancari.
Però Visco «ha abbassato le tasse», dettaglio di cui, a sinistra, non si sono accorti neppure coloro che intanto invitavano ad abbassarle: tra questi Guglielmo Epifani, Piero Fassino, Massimo D’Alema e Walter Veltroni. D’Alema, in particolare, a febbraio disse che «Le tasse si dovrebbero abbassare subito, i soldi ci sono, il governo Prodi li aveva messi da parte per questo». Ecco un altro italiano ignaro che le tasse in Italia fossero già scese.
Ignaro non solo di questo, D’Alema, ma anche della dimensione che il problema spazzatura seguita ad avere in Campania. Altrimenti, con quel filo di altezzosità accademica tipica sua, l’altro ieri non si sarebbe lasciato scappare quella frase su
«qualche sacchetto di spazzatura». Qualche. Sacchetto. Di. Spazzatura. Forse sarà un riflesso della sua disperata difesa di Antonio Bassolino, ma se la situazione campana è rimbalzata su tutte le prime pagine del mondo non è certo per una campagna giornalistica; se il problema è diventato di ordine pubblico, se a Napoli permangono scenari di guerra civile coi cumuli di spazzatura al posto delle macerie di guerra, ecco, forse non è solo per qualche sacchetto di spazzatura. Se a Napoli stanno chiudendo hotel e ristoranti storici, e se il turismo è in crisi come ai tempi del colera, forse non è solo per qualche sacchetto di spazzatura. Puro masochismo, del resto, è anche l’uscita di D’Alema secondo la quale «Berlusconi è stato la grande novità degli anni Novanta, ora però siamo nel 2008», dunque stiamo parlando

«di un’esperienza politica che volge al termine, il berlusconismo nato 14 anni fa».

E qui D’Alema se le cerca, perché

l’esperienza politica sua e di Veltroni di converso

è nata nel 1921, alba del Partito comunista italiano, ed è «volta al termine», ossia morta, sotto le mura di Berlino nel 1989.

Uomo della Prima Repubblica, D'Alema giudica vecchia la Seconda.

*paraffo* ha detto...

"IL MASSIMO DELLA GAFFE"-

Io ho eleborato una teoria per la quale più si parla più aumenta la probabilità di dire fesserie.

Questa teoria è applicabile a Tutti gli esseri umani, figuriamoci se non lo è a chi del parlare troppo ha fatto una professione, come i politici.

Dunque, secondo me, le elezioni le vince chi riesce a dire meno fesserie.

Anche per questo sono certo della vittoria del centrodestra, al di là dei sondaggi del momento.

L' ultima volta, il centrosx, che nei sondaggi partiva con un grande vantaggio, ha corso il rischio di perderle a forza di gaffes ....

*paraffo* ha detto...

Qualcuno mi aiuti, please!

Anonimo ha detto...

a PARAFFO
1) Racimolare qualche voto, nel tentativo di rimediare qualche parlamentare in più
2) I cani piccolissimi abbaiano sempre, perché il chiasso riempia il vuoto della loro misera statura
3) perché chi è nato rompic...ni rimarrà sempre tale.
4) non hai bisogno di nessun aiuto; è sufficiente che tu li lasci abbaiare ... bu bu bu !!!
Ciao!
z

Anonimo ha detto...

Veltroni: "Da Berlusconi discorso dell'Ottocento" (!!!!???!!!!)

"L’Italia è pronta, come sempre, è più avanti: i loro sono discorsi dell’Ottocento di persone di un altro secolo". (!!!!???!!)

Mentre i discorsi di Walter sono discorsi di persona che viene da un altro pianeta.
Sicuramente ha bevuto, "ai suoi tempi" (parlo dei tempi eroici, anteMuro, quando scriveva sull'Unità -te lo ricordi Walter?), troppa wodka: che gli abbia riempito e offuscato completamente il cervello?
Penso di sì.
Walter? Caio! ciao!

Anonimo ha detto...

Silvio: il Pd? Straccerà il programma
Veltroni: «Quel gesto fa tristezza»

Tristezza a chi? Ma a Veltroni!
Ma non si è accorto W. che il suo programma è tutto aria fritta? Se lo è già stracciato da sé.

Anonimo ha detto...

LE PROMESSE DI WALTER ____ Walter, in stretta collaborazione con compare Romano, ci ha scaraventati tutti (non solo il nord-est) in alto mare, in mezze alle acque tempestose. Ora ci promette la salvezza. Da chi? Da loro stessi! La coppia Romano-Walter si è trasformate nella coppia equivalente Walter-Romano. E la salvezza in cosa consisterebbe? Per uscire da quelle acque W. ci lancia, come salvagente, una camera d'aria piena di "aria fritta", e non solo, ma anche bucata. ...Io non ci SZSZTOOO!!!

Anonimo ha detto...

Adesso vi ci mettete anche voi del giornale ad aiutare Veltroni? Ho visto un servizio in tv sull'avvio della campagna elettorale del PDL, e Berlusconi, si è limitato a dire solo che il PD farà carta straccia del programma una volta passate le elezioni, mentre tutti riportano la notizia che avrebbe detto "il programma del PD è carta straccia", e vi ci siete messi anche voi con un titolo ambiguo in prima pagina. Il buon Walter ha preso subito la palla al balzo, naturalmente.

Anonimo ha detto...

"Il 13 aprile vincerà il Pdl- Sarà la festa della Liberazione" !!!!!

Anonimo ha detto...

LE SAGGE AMMINISTRAZIONI
Arrivano le prime sentenze dei giudici: "La Tarsu va restituita. E Regione e Comune devono risarcire i danni". Già pendenti 56mila ricorsi per un totale di 12 miliardi di euro. Napoli rischia il crac.
NO COMMENT

Anonimo ha detto...

ED ECCO UN ALTRO "MOSTRO" SBATTUTO IN PRIMA PAGINA

Boselli a Mastella: capolista.
Lui non rifiuta.
L'ex Guardasigilli dopo la richiesta di archiviazione di Why not:
"Chi mi ripagherà del male che mi è stato fatto?".
PS
Purtroppo nessuno!
Perché certi signori, prima ti distruggono, poi, senza la preoccupazione delle responsabilità, addebitano, quando va bene, l'errore a noi contribuenti.
Come dice il proverbio, il povero Mastella si ritrova
COL MALE, IL MALANNO E L'USCIO ADDOSSO.
... Quando la sx si accaniva con i processi montati a regola d'arte, con prove risultate fasulle, contro gli avversari politici ...
Così è, anche se non ci piace!
PS
Ma ancora oggi,anche su questo blog, ritorna la cantilena, vecchia e obsoleta, delle accuse a Berlusconi.
La sx, non avendo un programma, va avanti accusando gli avversari.
... E almeno fossero ... ma da che pulpito, parte la predica!!!!!
Io non ci casco.
Ciao ciao Walter!

Anonimo ha detto...

‘A PIASSA DE O COMISSIO
Che ciavete presento un quaddro di Decchirrico? Che lavete viste le piasse de note, grandi ellarghe, sillenziose, misterriose, paurose?
Che ciavete fato caso che cè sempre una stattua da’na parte che nunne sta a ffa nniente?
Ma’nsomma che rassa di piassa èqquesta? Io ‘un te’o soddì. Mamme vienne una cossa immente.
Che quela piassa è vota e nun ce sta nesuno. Che però unsiggnifficato cela puro. Atualle. Che quela piassa rapresenta ‘rprograma de Wartere. Che lè uno grando spassio voto, doveche lepparole rimbombeno fralle loge vote, e ritorneno ala stattua che sarebbe Wartere, che le ripette e che risonneno immesso ai collonati facendo unvvoto fraggore che se perde nela scurrità.
Lontanno se vedde un treno che fa ilfummo dala cimminiera, che sarrebbe il senzo de li discorzi de Wartere.
Er treno vallontano. Tantollontano. ‘A piassa remane vota e speramo che Wartere sia suqquer treno e facia bonviagio.

*paraffo* ha detto...

Sarei grato all' anonimo che ha appena postato uno scritto in dialetto, se mi facesse sapere di quale regione sia, perchè non riesco ad individuarla.
Grazie.

*paraffo* ha detto...

All' anonimo che si è lamentato - giustamente - del titolo de Il Giornale, faccio presente che si tratta dell' ennesimo segnale fra i tanti che sto cogliendo in questi giorni, che si stia preparando qualcosa di brutto, in questo paese. Per non essere costretto a ripetere qui, quanto ho appena postato sul mio blog, fateci un salto, per piacere.
Il mio blog

Anonimo ha detto...

PARAFFO
"Sarei grato all' anonimo che ha appena postato uno scritto in dialetto, se mi facesse sapere di quale regione sia, perchè non riesco ad individuarla".

Nessuna regione, amico mio.
E' un misto di dialetti e di analfabestismo strumentale.
Oggi parlo uno pseudoromanesco, domani il fiorentino misto al livornese, un'altra volta una fattispecie di ciociaro
"ecché me so' spiegato?"
"o cché tu'un l'hai caaaapito chessò di Firenze?"
Ciao

*paraffo* ha detto...

ok, grazie della spiegazione, amico che inventa i dialetti, detesto non capire le cose e quando succede (e succede spesso), chiedo ...
Ciao!

Anonimo ha detto...

gli insopportabili opinionisti del Corriere ...

A Paraffo

Condivido la tua opinione, ma spero fortemente che non ci sarà mai l'inciucio Berlusconi-Veltroni.
Dovesse accadere, per noi italiani, non rimarrebbe che una via d'uscita.
-legarsi al collo una grossa pietra da mulino;
-andare con la barca in mezzo al mare Jonio;
-fare un bel tuffo dove è più profondo.

Toccando i ....., recita con me, più e più volte:

Terque quaterque
t .... is tactis,
palligiatoque au ...lo,
estractis pilis
usque ad sanguinem,
omnia mala fugata sunt
(iactura fugata est)
Ciao

*paraffo* ha detto...

Speriamo che lo scongiuro abbia funzionato e che la iactura sia stata fugata per davvero. Rido!

Ciao!

Anonimo ha detto...

MESSAGGIO AMBIGUO

«BASTA POLITICA» - Prodi è poi tornato a parlare del suo futuro, ribadendo che non ci sarà spazio per l'attività politica. «Il futuro è sempre bello. Io ho chiuso con la politica italiana, forse ho chiuso anche con la politica. Ma il mondo è pieno di occasioni e di doveri, c’è tanta gente che aspetta una parola di pace e di aiuto, e quindi c’è più spazio adesso di prima».

Che zi'Romano se leve da li coj... è (sarebbe) una bella notizia. Il fatto è che il caro zio, è a capo del PD, il partito che ha messo come candidato Walter, il quale Walter non è che la velina di zio Romano. Il primo è il burattino, l'altro è il burattinaio. E siccome col quella m...a di governo che ci ha regalato, il caro Romano ha dato all'Italia un'immagine molto negativa, allora si mette da parte e fa finta di ritirarsi. E manda avanti il pacioccone, pacioso, lumacoso, viscido, pernicioso, sentenzioso, trasformista, illusionista, fumoso, sfuggente, promettente, saccente, prestigiatore, noioso, verboso, velenoso WALTER.
Gioco delle tre carte: ecco walter, ecco walter, ecco walter ... dov'è walter? Qui!!!
NO!!! questo è Romano!!!!

Anonimo ha detto...

Che mentre er sole splenne soppra li tetti de’a cappitale, e’aggente esce de casa a pijà ‘un po’ d’aria e va a paseggio su er lungotevvere e a vila bborghesa, ‘a sora Nena dice –Che me fo’ ‘un giretto anch’io.
E ‘nfati che te fa? Pija Burrichio in colo, che Buricchio è er gatto suo, e se mette a andà a zonzo pe le strade.
Che mentre che se fa a paseggiata sua, che vede tanta ggente drento una piaza, che ‘a sora Nena dice frassè –E mo’ questi che stanno a fa’?
-Signo’ –je spiegga un regazzino che passa – che ‘aggente sta a guardà un pallonaro che vende li paloni, anzi dice quarcuno che li regala puro!
-E mo’ vojo proppio vede –dice’a sora Nena. E accossì se fa strada un po’ a gommitate e riva avvede l’omino che se sbracciava affà limbonitoro. Che ciaveva un paletto co tuti li paloncini ataccati, de tuti li colori. Stava a guardà aggente de retro l’occhiale, co ‘a faccia alummacone, tuto appacioccato che stava arricontà
–‘O so’ che li probblemi so’ttanti! E che finnora queli che cianno governato, fralli quali ce sto puro io, che nanno fatte de tuti licolori, come li paloncini che ve sto affà vedè. Ma li probblemi ve li risolvo io. ‘A vedete questa bela padella dollio bolente? Evvedete puro li paloncini!
Che onni paloncino è nu’probblema che io ve risorvo! Parola de Wartere! Aho! che io ciò ‘na parola sola!
-Ah Wartere, e come ‘o risorvemo er probblema de magna!?
-Semprice, ‘o vedete ‘sto paloncino verde? Ce sta ‘a soluzzione! ‘O buttamo ne’a padella. E vai! E’ annata! ‘e vedete quente bolicine che schizzeno fora? Probbrema risorto!
-E ‘a sicurezza, dove ‘a mettemo?
-Pijamo er paloncino rosso … e la’ …
E accossì tutti l’artri probblemi! ‘E Tasse? Paloncino viola!

E ‘ntanto er cane tenuto a guinzalio da un signore co’’apanza, saventa contro Buricchio, er gato de ‘a sora Nena. Che nasce una zuffa miao miao!! bu bu bu! tutto un porverone.
E ‘ntanto ‘a siniora co l’ombrelino guarda er vicino e se mette a di’
-Ma questa è tutta aria fritta!
Cane e gatto se rincorono pe’ a piaza, e a gente se mete arride accrepapelle, che dice che fa ride più er palonaro de er cane che core de retro ar gatto!
E ‘ntanto ‘a sora Nena se ripija er gatto suo e dice –Ma che riconta sto fresc…ne!
Er palonaro allora se mete affà li fagoti che li paloni l’affeniti tutti, sale ne er purmanne gialo (er purmino de Wartere nostro) e dice
- se po’ ffa! se po’ ffa!
E ‘ntanto un vechietto che stavva soto er parco, ‘o guarda torto e je dice – Ma che se po’ ffa! Ma va affà …
‘Ntanto scende ‘a notte. ‘E stele brileno ne er cielo. Ne 'a notte nera senti l’ullulato disperato di Vischio che nun pole più suchià er sangue a’aggente.

Anonimo ha detto...

Ora vi racconto una bella barzelletta. Le signore incinte e tutti quelli deboli di cuore, meglio che non leggano.
Gli altri possono leggere, ma prima di farlo si siedano o si reggano bene a qualche sostegno.
PRONTI? ECCOLA!

"Romano per due volte
ha risanato(!!!!!)
i conti pubblici ed è un uomo di Stato che da premier e da presidente della Commissione europea
ha dato lustro e prestigio(!!!!!)
all'Italia".
Lo afferma il segretario del Pd Walter Veltroni.

e allora che bisogno c'è di rinnovare .... ? ... tutto va bene, no? ...

Anonimo ha detto...

ER GIOCCO DE PRESTIGGIO

QUESTA SERA
grande spetacolo de prestiggio!!!
W A R T E R E
Er Maggo de tuti li magghi
vi stuppirà!!!

Che doppo questo anuncio ta ritrovi er teattro pieno zeppo de spetatori che vonno vede de perzona, aho!, questo spetacolo unnicco ar monno!
Li rigazzini se so messi tutti in primma fila: grande caciara. Che rideno, che se rincoreno, che strileno, che magneno li bruscolini ...
Poi che vengheno le signore, bele, collabitto scollato, le colane e lorecchini, li giovenotti che se meteno vicini a le regasse, e, ner parco d'onore, er sinneco co' 'a fassia triccolore (che sembra un cacciatorino), er prefeto, e tute laltre otorità.
Che lorchestrina sona tuta festosa e alimproviso se abbaseno le lucci. Aho! se accomincia! Le lucci se spegneno, sacendeno li reflettori e ... piano e lento, ne er sillenzio gennerale, che sentivolà 'na mosca, sarza er sippario.
Che le lucci se concentreno su un ommo, co' 'a facia a lummacone, co lochiale, er viseto tutto a modino, che parla carmo che nun se scompone, che dicce
-Sarve atuti! sono er granne Wartere, che vole bene a tuti, che so'bbono, che quanno ve veddo mi comovo e me viene da piagne, ma comme me comovo! Che ora ve fo vede un giocco dificile, ma tanto dificile, che state atenti!
Er publico tiene er fiatto mozo; li regazzini smeteno da magnà li bruscoleti, li giovenoti a fano fenita de fa franela che 'e regasse nun lanno graditto ...
-'A vedete questa scattolona? Ce mettemo subbito tanti bijetti co linomi, dove ce sta puro lo nome mio e quelo de li compagnni de partitto: ce stano tuti! Ce so io, cè Masimo, cè Pierino, cè Prodo, co tuti li dirrigenti de'tempi annati! Che se stamo atenti ora chiuddo 'o scattolone, ce mettemo er luchetto e fate atensione: è rosso rosso e su tuti li lati cè scrito PCI.
E mo' guardate! ?o copro co'sto mantelo! 'o toco co 'a bachetta maggica, levo er mantelo ... e voilà ... sparito er rosso e che mo' se vede 'a guercia e cè scrito PDS! ole!
Ma che ninnè finta che mo' 'o ricopro, aritonfo co' 'a bachetta, levo er mantelo e ... voilà ... sparita 'a guercia (che ciaveva una farcetta co er martelo soto soto) e mo' cè scrito DS !!!
Ma che, sempre più dificile! mo' che 'a recopro ancora, bachetta, mantelo via! ... voilà ... mo sevvede er triccolore e cè scrito PD !!!
Che se qquarcuno è debbole de core se ne vada! che ora, meravilia de le meravilie! Levo er lucheto e tiro fora li nomi scriti ne li bijeti!
Aregeteve! So' li MEDESIMI !!!!
Che 'o scattolone sembra cambiatto ma è solo la faciata che drento ce stano sempre li stesi nomi e le stese facce.
Siniori e siniore, lo spetacolo èffinitto!
Er publico esce de sala, fa chiasso e comenta che questo ce fa vede sempre 'e sollite freniacce.