venerdì 7 novembre 2008

Ma il linguaggio diretto di Silvio ha creato la sua fortuna politica.

Berlusconi è così, prendere o lasciare: il protocollo e il gergo della diplomazia non sono nel suo dna, ma stipulare tredici accordi con la Russia e ripulire Napoli dai rifiuti sono cose che gli riescono bene. Prendete l’esempio della battuta su Barack Obama: che cosa avrebbe detto di sconveniente Berlusconi, se si va all’osso? Il fatto che alluda al colore della pelle del nuovo Presidente degli Stati Uniti? Ma che scoperta! Tutto il mondo ne parla, da mesi, compresi tutti i sepolcri imbiancati che oggi simulavano indignazione e raccapriccio. Anzi, a voler essere filologici, il modo in cui Obama deve essere definito, in America, non è ovviamente la parola nigger (che corrisponde anche in italiano al dispregiativo «negro»), non è di sicuro «afroamerican» (perché Obama non appartiene al ceppo etnico degli ex schiavi dell’Ottocento), ma è proprio «coloured» (di cui «abbronzato», se vogliamo, è la più vezzeggiativa delle traduzioni). Quindi, andando al sodo, nella frase pronunciata da Berlusconi in Russia non c’è nulla, ma proprio nulla che abbia un sottofondo vagamente o concretamente razzistico. Ed è la sostanza delle cose che decide se una battuta è offensiva oppure no. Mentre la vera gaffe è quella di chi continua a non capire che da quattordici anni, l’anomalia vincente di Berlusconi consiste proprio nella sua continua capacità di violare i confini del politicamente corretto. Dovrebbero capire, i Veltroni, i Franceschini, i vari Di Pietro che da almeno quattordici anni non è che Berlusconi vinca malgrado un eloquio che loro considerano sconveniente, ma semmai il contrario. Berlusconi vince proprio perché la sua cifra comunicativa è questa: diversa, non imbrigliata dalle convenienze, non congelata dal freddo sigillo della più algida burocraticità. Ma tutti i grandi leader violano e hanno violato questi confini, nella storia: non era politicamente corretto Winston Churchill, quando durante la guerra pronosticava «lacrime e sangue» (non parlava di «sacrifici doverosi», come gli eurocrati di oggi), non lo era sicuramente Charles De Gaulle quando spiegava che nella sua Francia c’erano più partiti politici che formaggi (ed era Presidente della Repubblica!). E così, da quattordici lunghi anni, Silvio Berlusconi continua a fare questo: si diverte a infilare le corna in una foto ufficiale, per esempio. Sono forse più spontanee quelle foto in cui le grisaglie grigie dei burocrati si mettono in posa una al fianco all’altra? Ovviamente no. C’è forse qualcosa di offensivo per il ministro spagnolo che fu vittima di questa burla? Ovviamente no. E dunque Berlusconi rompe quella ritualità impolverata, e comunica la sua diversità. Oppure il premier dice: vincerò io perché «gli elettori non sono mica dei coglioni». Tutti noi, nella nostra vita quotidiana facciamo ricorso a questo lessico informale, e sicuramente ironico: ma gli opinionisti della sinistra vogliono vedere in quella battuta una notitia criminis e allora ne rovesciano il senso: «Berlusconi dà dei coglioni agli elettori del centrosinistra». Qui, se c’è qualcosa di osceno è il modo in cui il senso di quella battuta è stato deliberatamente stravolto per creare un caso, per trasformarla in un insulto. E il Berlusconi che dava del kapò a Schultz che aveva mancato di rispetto al governo italiano? Certo, per un tedesco era sicuramente un’offesa sanguinosa, ma non era anche questa una risposta a chi per anni ci ha dipinto come dei mangiaspaghetti mafiosi? Ancora una volta, il politicamente scorretto berlusconiano andava al senso delle cose, senza giri di parole, e significava scrollarsi di dosso gli atavici complessi di inferiorità che per noi risalgono alla seconda Guerra mondiale.Lo stesso vale per le barzellette sulle sabbiature, per le bandane più o meno esibite, per le revisioni storiografiche un po’allegre e per le battute sulle località di «villeggiatura» dei confinati del fascismo. Il premier è diverso dai molti ipocriti che si fanno scudo del politicamente corretto per difendere politiche scorrettissime, lobbies di affari, rendite di posizione e poteri forti. Nella sua base elettorale il politicamente scorretto berlusconiano raccoglie ascolto e consensi. Una «connessione sentimentale», come direbbe forse Antonio Gramsci, che al rapporto fra il sentimento nazionalpopolare e le leadership ha dedicato alcune delle pagine più belle dei suoi quaderni. Parlava anche di Berlusconi. Anche se non poteva saperlo. (il Giornale)

50 commenti:

Anonimo ha detto...

Sì, ma un po' più di attenzione non guasterebbe.
Infatti c'è subito chi prende al volo la ghiotta occasione ...
Piatto ricco
mi ci ficco!!! ...

LETTERA DI WALTER A SILVIO

Silvio, sei grande! Chi l'avrebbe mai detto?
Io non ci speravo, invece, grazie a te è successo.
Non dico che non condivida, io, la tua opinione sulla bellissima abbronzatura di Obama: sarei bugiardo! Sull'abbronzatura, è ovvio, siamo d'accordo tutti.
Però tu sei il solo che l'ha messa in risalto. Bella, molto bella. Chiedi a Obama che tipo di crema usa quando va al mare!
E così, dal canto mio, come si dice? quando la divina Provvidenza ti manda un'occasione, perché perderla? l'ho presa al volo. Olé.
Hai lasciato la porta sguarnita, indifesa, sola, senza portiere, senza terzini, senza mediani. Non mi rimaneva che dare un bel calcione alla palla e gooooal! 1 a 0.
In mezzo a tutto il can can di scioperi, di proteste studentesche, di giornali che gridano -dagli all'untore!, tu, con un coraggio da leoni, sfidando tutto e tutti, pure il ridicolo, hai lanciato la storica, breve, suggestiva frase, con impeto giovanile, con spirito, con la consapevolezza che i posteri la trasmetteranno ai nipoti e questi ai loro nipoti e quest'ultimi commossi la trascriveranno in tutte le enciclopedie, nei libri di storia, nelle pagine degli esempi edificanti.
Grazie Silvio, grazie! Eravamo un po' a corto quanto a simpatie, e tu, sempre generoso come al solito, ci hai dato una mano.
Anzi, se permetti, ti do pure qualche consiglio; sempre da utilizzare nelle occasioni ufficiali.
Potresti suggerire alla Merkel una cura dimagrante, al Papa di cercarsi una fidanzata, alla Regina d'Inghilterra una crema per ringiovanire: così, in buona fede, senza cattive intenzioni ... come si dice? per carnevale ogni scherzo vale.
Grazie ancora! In segno di riconoscenza ti rilascio una tessera d'iscrizione, gratuita e ad honorem, al mio partito. E' il minimo che possa fare per chi si affanna così a farci dare i voti.
Con l'augurio che simili occasioni di fare bella figura ti capitino spesso, ti abbraccio e mi dichiaro il
tuo aff.mo Walter

Anonimo ha detto...

Ma come si fa a difendere un'inopportuna battuta sul colore della pelle del Neo-Presidente USA, che ha ridicolizzato il nostro paese? Un Presidente del Consiglio deve avere dignità, essere capace di autocontrollo e soppesare le parole: non può lasciarsi andare a improvvidi e stupidi commenti come se fosse un cittadino qualsiasi. Che figuraccia per l'Italia, sulle prime pagine di tutti i principali quotidiani esteri per questa clamorosa gaffe.leggetevi ad esempio l'articolo che alla vicenda ha dedicato il Financial Times. Che vergogna.

Irene

Anonimo ha detto...

...Ma come si fa a difendere un'inopportuna battuta sul colore della pelle del Neo-Presidente USA,...

non si difende.
Nella carica che riveste lo spirito di patate è assai inopportuno.
La mia più ferma disapprovazione.
Il liberale anonimo
(che con molto disappunto ha postato il primo commento)

Anonimo ha detto...

cambia:
Nella carica che riveste >
> Per un presidente del consiglio, data l'alta carica che riveste,...

Anonimo ha detto...

Se non ci fosse da piangere, verrebbe da ridere.
Il lib.anon.
(con profondo disappunto)

Anonimo ha detto...

"Una «connessione sentimentale», come direbbe forse Antonio Gramsci, che al rapporto fra il sentimento nazionalpopolare e le leadership ha dedicato alcune delle pagine più belle dei suoi quaderni. Parlava anche di Berlusconi. Anche se non poteva saperlo"

questa è una chicca stupenda! il centrodestra, privo di idee e di intellettuali di valore, si appropria del pensiero di un grande intellettuale comunista :-)
Gramsci come profeta di Berlusconi, si starà sicuramente rivoltando nella tomba ! :-)

Irene

p.s.: ciao Anonimo Liberale! Ma sei veramente tu? :-)

Anonimo ha detto...

"si diverte a infilare le corna in una foto ufficiale, per esempio. Sono forse più spontanee quelle foto in cui le grisaglie grigie dei burocrati si mettono in posa una al fianco all’altra? Ovviamente no. C’è forse qualcosa di offensivo per il ministro spagnolo che fu vittima di questa burla? Ovviamente no"

Ah ah ah, quest'articolo è davvero spassoso. C'E' QUALCOSA DI OFFENSIVO PER L'ITALIA!

Irene

Anonimo ha detto...

posso chiedere al gentile Mauro (quello vero, non il suo sosia :-) chi è l'autore di questo geniale articolo?

ciao, buona notte!
Irene

NostraDomus ha detto...

Quanto clamore, quante grida di sdegno... la rappresentanza legale di Barack Obama in italia, allibita
per tanta improntitudine, farà sicuramente ricorso alla corte di Strasburgo (non potendo certo rischiare il ridicolo promuovendo un'interpellanza alla camera). Per una butade, più o meno opinabile e decisamente goliardica, resa offensiva ad arte dai media, che vi raccomando vivamente, per la professionalità di certi cartacei (escludo il WEB per ovvie e note ragioni), compresi quelli più blasonati, capaci di creare scoop e biblici editoriali sulla flatulenza del barboncino della Paris Hilton di turno o sulle emorroidi del tabaccaio di Nelson Mandela, tutta la "serena" sinistra, inorridita, s'accappona la pelle e stigmatizza
l'uomo "che sta screditando l'Italia". Dimenticando, molto scleroticamente, che l'Italia stava perdendo la faccia nei Grand Canyons di pattume in cui la bella Napoli soffocava. Le foto di quello scempio, fecero davvero il giro del mondo, per giorni e giorni e giorni, senza che il Gatto e la Volpe (Franceschini e Veltroni) battessero ciglio pubblicamente. Sono le 2 e 34, i più dormono, ma un ronzio lontano mi incuriosisce. Sono i pensieri ansiosi di tutto il condomio veltroniano che si agitano come animelle tradite, in un limbo dove il futuro presidente degli Stati Uniti d'America, s'intrattiene cordialmente al telefono con il nostro Presidente del Consiglio, piuttosto che espellerlo dal G8, spedirlo a Guantanamo o addirittura bombardarlo.

Anonimo ha detto...

A NostraDamus

Sono in sintonia con te, ma fino ad un certo punto. Non mi unisco al coro delle "prefiche" che si strappano i capelli,alzano al cielo grida di dolore, si cospargono il capo di cenere e poi si inginocchiano, si inchinano, baciano il pavimento per chiedere perdono ad Obama, il quale, detta fra noi, delle loro chiassose lamentele se ne infischia altamente.
Qui si tratta di un problema di attenzione. A mio avviso, non si sparano barzellette, dall'alto di una carica istituzionale tanto importante. Chi si trova in quella condizione procede camminando in un "campo minato". E non basta: uscito dal campo minato si ritrova in una jungla pericolosa, in cui il malcapitato è costretto a guardarsi intorno a 360 gradi per evitare gli attacchi dei felini e i morsi dei serpenti velenosi, gli agguati dei vietcong e le sabbie mobili. Chiaro????
"Abbronzato" è un termine dal senso ambiguo, scivoloso, per cui, chi vuole, si può concedere il lusso di extrapolare significati fra i più fantasiosi.
E il cavaliere che, quando esce di casa, trova i cecchini sui tetti e in ogni angolo della strada, non ha il dovere di darsi una controllata?
La sinistra ha colto la palla al balzo, ma ha fatto bene. Ha fatto il proprio mestiere.Non ci sono scuse. E' lui che per fare lo "spiritoso" si è cacciato nella trappola.
Per questo motivo penso che sia l'ora di farla finita con le freddure, le barzellette, le spiritosaggini e quanto altro: è tutto fieno che entra nella greppia dei suoi avversari.
Basta un cerino per appiccare l'incendio ad una intera foresta.
E questo non è opportuno.
Sai con chi hai a che fare.Regolati.
Il lib. An.

Anonimo ha detto...

p.s.: ciao Anonimo Liberale! Ma sei veramente tu? :-)

SI'

maurom ha detto...

Ammesso e non concesso che la frase di Berlusconi sia una gaffe, mi sembra fuori luogo considerarla "gravemente offensiva".

E' inutile che la sinistra scateni l'indignazione e paventi rotture di rapporti diplomatici o conseguenze devastanti per la nostra politica estera: non ci crede più nessuno al lupo che minaccia il gregge.

Se da una parte liberali democratici o anonimi temono l'aumento del fieno nella cascina della sinistra, dall'altra ci sono elettori pensanti e non condizionati della sinistra che lo riportano nella cascina delle libertà.

Le battute del Cav. quando non vengono stravolte(vedi i coglioni che votano a sinistra)vengono ingigantite ed esasperate: la sinistra non ha proprio niente di meglio da fare?!

Anonimo ha detto...

...Se da una parte liberali democratici o anonimi temono l'aumento del fieno nella cascina della sinistra, dall'altra ci sono elettori pensanti e non condizionati della sinistra che lo riportano nella cascina delle libertà...

MAURO non fraintendiamo. Non sono un liberale che teme ...
Dico soltanto che in certe occasioni ci vorrebbe più prudenza, dato che tutti noi sappiamo bene con chi abbiamo a che fare.
E non è per il fatto che, parteggiando per il Pdl, si debba accettare tutto. Quando c'è da criticare si critica. Dopo amici come prima. Io non mi sono scandalizzato. Ho semplicemente detto che certe uscite mettono in difficoltà quelli che prendono le sue difese. Ed io non me la sento di difendere ogni gaffe, ogni spiritosaggine fuori luogo, ogni barzelleta. Ognuno stia nella veste che gli compete. La società richiede pirandellianamente che tu sia, anzi tu sei, il personaggio che in quel certo momento della vita recita la sua parte. Uno nessuno centomila. In ogni ruolo sei costretto a recitare la tua parte.
l'an.lib.
Saluto Mauro con simpatia

Anonimo ha detto...

L...e battute del Cav. quando non vengono stravolte(vedi i coglioni che votano a sinistra)vengono ingigantite ed esasperate: la sinistra non ha proprio niente di meglio da fare?!....

Appunto!!!
l'an.lib.

maurom ha detto...

Le battute da bar e quelle delle Br. Michele Brambilla

Visto che la battuta di Berlusconi su Obama abbronzato sta facendo il giro delmondo, ci piacerebbe assistere almeno a un giro d’Italia della notizia - possibilmente illustrata - dell’ultima iniziativa del Pd: tappezzare Roma di manifesti con il faccione di Maurizio Gasparri annullato dalla scritta rossa «Vergogna». A Gasparri si rimprovera una frase pronunciata poco dopo l’elezione di Obama («Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda è più contenta ») ed è una frase che non è piaciuta neanche a noi. Diciamo pure che definirla una fesseria è dire poco.

Però lasciamo a qualunque cittadino, di destra o di sinistra non importa, un parere su questi manifesti affissi dal Pd. Gasparri, e altri esponenti del centrodestra, li hanno definiti conformi allo stile delle Brigate Rosse, o di Lenin, o di Stalin o di Goebbels, a seconda di chi parlava. A noi hanno ricordato certe prime pagine di Lotta continua sul commissario Calabresi. O le donne rapate a zero e portate in giro per il paese perché erano andate a letto con il nemico. Insomma hanno ricordato quella che in una semplice parola si chiama gogna.

Di fronte alle proteste del centrodestra, il numero due del Pd Dario Franceschini ha parlato di «polverone per coprire la gaffe del presidente del Consiglio». Non c’è bisogno, signor Franceschini: la battuta del presidente del Consiglio su Obama abbronzato il giro del mondolo sta facendo lo stesso, e la stragrande maggioranza dei media italiani parla di quella, non dei manifesti del suo partito che indicano il nemico al pubblico disprezzo. Le proteste del centrodestra al massimo sollevano un po’ di pulviscolo, altro che polverone. Lei come avrebbe reagito, Franceschini, se un esponente del suo partito, dopo aver detto una minchiata (capita anche a quelli del Pd, di dire qualche minchiata) fosse finito sui muri di Roma con la scritta «vergogna» sulla faccia? Non avrebbe forse parlato di una deriva squadristica della destra italiana? Ci chiediamo anche un’altra cosa.

Ci chiediamo che cosa pensi di questi manifesti, oltre che il numero due del Pd, il numero uno. Che è quel Walter Veltroni che non più tardi di mercoledì scorso si è complimentato con il senatore John McCain per come ha reso omaggioal vincitore Obama, per come l’ha riconosciuto presidente, per la collaborazione che gli ha prontamente offerto. Quel Veltroni che ha elogiato la civiltà americana, con il suo rispetto per i rivali e il suo senso di unità, è lo stesso Veltroni che ieri ci pare non abbia pronunciato un fonèma sui manifesti anti-Gasparri?

Il tema è quello delle parole come pietre, a volte come piombo. C’è chi fa battute infelici, da bar brianzoli hanno detto, e c’è qualcuno che fa i manifesti-gogna, e qualcun altro che sputa sull’intero popolo italiano senza che nessuno dica bah. È il caso del Manifesto, che ha scritto - nell’editoriale di ieri - che Berlusconi non perderà neanche un voto, per le sue battute sull’abbronzatura, perché l’Italia è un Paese razzista. Un editoriale-delirio in cui si parla di classi separate e di autobus separati, si parla insomma dell’Italia come se fosse il Sudafrica di vent’anni fa. Ignoranza, nella migliore delle ipotesi.

Ignoranza di chi non conosce la storia d’Italia, il cui collante cattolico ha sempre messo al riparo da tentazioni razziste. Sono le teologie calviniste sulla «predestinazione dei negri» che hanno esportato nei secoli scorsi, nel mondo,razzismi codificati fino a pochi decenni or sono. Ma l’Italia razzista non lo è mai stata: le leggi contro gli ebrei le furono imposte dal fascismo che a sua volta se le vide imporre dalla Germania. Ma il popolo non le ha mai fatte sue, eccezion fatta per qualche fanatico o servo del regime.

Il tema, dicevamo, è quello delle parole come pietre. Ma anche dei due pesi e delle due misure. Ieri l’Unità ha attaccato una vignetta di Forattini in cui si vede George W. Bush che dice alla statua della libertà: «Sciagurata! Mi hai tradito col maggiordomo negro». Ok. Ok anche se abbiamo l’impressione che il bersaglio di Forattini fosse più Bush del «maggiordomo negro». Comunque, leggete qui come chiosa l’Unità: «L’opera di Forattini ci va giù davvero pesante, travalicando la libertà totale che coloro che fanno satira rivendicano come un diritto». Ma certo. Per Forattini la libertà di satira non dev’essere un lasciapassare. Ma quando Sabina Guzzanti dice che il Papa dev’essere sodomizzato in eterno da due diavoli froci (ah ah che ridere) guai a chi la tocca, la «libertà di satira ». Insomma in Italia a volte si parla come si parla al bar. Altre volte, come in certi vecchi «tribunali del popolo».(il Giornale)

Anonimo ha detto...

Il presidente abbronzato

Povero Obama, non gli bastavano i dossier su Iran, Cina e Afghanistan già squadernati sul tavolo della sua transizione. Adesso tra capo e collo gli piomba anche il dossier Italia. Non vorremmo essere nei suoi panni: un attacco del genere, da un paese alleato poi, rende tutto più difficile. Ora Berlusconi e l’Italia rischiano come minimo di finire tra i paesi canaglia.

Fa bene il leader dell’opposizione a chiedere immediati passi diplomatici per disinnescare la gravissima crisi, ed è apprezzabile che la grande stampa abbia subito stigmatizzato il comportamento irresponsabile del presidente del Consiglio.

Siamo anche certi che l’Europa intera potrà dispiegare i suoi buoni uffici per salvare la faccia ad un paese non secondario dell’Unione.

I servizi segreti americani sono impegnati allo spasimo per decifrare i veri motivi della dichiarazione berlusconiana e per valutarne le conseguenze. L’hanno fatta tradurre e sottoposta ad analisi attente e preoccupate.

Erano abituati a “Bush con le mani lorde di sangue”, ma dall’escalation di “Obama bello e abbronzato” non sanno ancora come difendersi.(l'Occidentale)

Anonimo ha detto...

...Le battute da bar e quelle delle Br. Michele Brambilla...

caro mauro, io sono un elettore. Ma la divisione fra el. intelligenti e il resto non mi è piaciuta.
sono e rimango un elettore. ma mi sento libero di non appiattirmi su quello che "si deve dire" ad ogni costo.
La gaffe c'è.
Ma certamente non casca il mondo.

Anonimo ha detto...

Secondo me SB si diverte a fare sobbalzare i sinistri, e fa bene :) che continuano ad attaccarsi come zecche ai suoi capelli e ai tacchi, non rimanendogli altro.
Lorenza.

Anonimo ha detto...

tempo fa mi aveva molto colpita questo articolo letto nel Financial Times, che vi ripropongo per evidenziare che a mio parere non si tratta solo della sinistra "che non ha meglio da fare". E articoli di questo tenore, purtroppo, nella stampa estera se ne leggono parecchi...


Spain, Italy and identity politics
By Gideon Rachman

Published: March 17 2008 19:21 | Last updated: March 17 2008 19:21

http://www.ft.com/cms/s/0/12dd0ea0-f443-11dc-aaad-0000779fd2ac.html

[...]Spanish governance also looks like a model of staid predictability compared with the frenetic instability of Italy. José Luis Zapatero, Spain’s socialist prime minister, won re-election to a second term on March 9. By contrast Italian administrations still struggle to survive – let alone govern.
Next month’s Italian elections look likely to lead to the fall of a leftwing coalition, after just one term in office, and the return to power of Silvio Berlusconi – a flamboyant tycoon, who is regarded as a sinister buffoon in much of the rest of Europe. Mr Zapatero is not a big figure on the European stage – but at least he does not attract ridicule [...]


Irene

Anonimo ha detto...

"Le battute del Cav. quando non vengono stravolte(vedi i coglioni che votano a sinistra)"

pardon, ma guarda che Berlusconi ha detto esattamente così, ha attribuito agli elettori di sinistra il gentile e democratico epiteto di "coglioni".Non vedo cosa possa esserci di "stravolto".
Ha detto così. Punto. Secondo me, Berlusconi non ha ancora chiaro cosa sia e quale ruolo cruciale rappresenti in una democrazia, l'opposizione, che esplica (o almeno dovrebbe) una preziosa funzione di CONTROLLO dell'operato del Governo(a ciò però credo solo in teoria, perché in pratica temo che alla fine, come si dimostra leggendo nel sito della camera dei deputati le trascrizioni delle discussioni nelle varie commissioni, mi sembra che siano tutti d'accordo, e che la contrapposizione fra destra e sinistra sia solo una farsa).

Irene

Irene

Anonimo ha detto...

Siamo la vergogna del mondo, ma non per il nostro Premier, ma per le decine di petulanti e dissociati mentali (a giudicare dalle stesse parole sembravano davvero una decina a occhio e croce) che si replicavano nei commenti del Times o del NYT intasandone i blogs.
Sorry sorry!!!! Esclamava l'idiota italiano.
Prontamente alcuni americani li hanno richiamati alla dignità, leggere per credere, comprendendo la battuta che forse non era originale ma rimaneva pur sempre e unicamente una battuta piuttosto neutra.
Giustamente l'Occidentale ha pubblicato un articolo dell'Unità cove Condy Rice veniva chiamata negra e scimmia, senza tante burle.
La malafede di certa vile gentaccia priva di amor patrio e dignità raggiunge davvero delle vette inusitate.

Roberta

NostraDomus ha detto...

L'Asimmetrica Dandini, con la sua corte dei miracoli. L'insulso Fazio
che balbetta domande stupide ad ospiti "Faziosi", raggiungendo talvolta, vertici ai quali solo Marzullo ci aveva abituati. Il polveroso Santoro "scudato" dall'aspirante suicida Travaglio, al centro di un partigianissimo emiciclo, stracolmo di piercing, canne e foruncoli. E continuiamo con la Guzzanti figlia, sempre più vicina al ricovero neurologico, e poi a seguire Gad Lerner, fortissimamente acido, al pari del suo disperato desiderio di essere qualcun'altro. Il licaone Floris, col suo ghigno da delatore incallito, emblema facciale di un KGB di Kafkiana matrice. E ancora, Mentana, comunista e complessato, con i suoi Matrix apparentemente democratici, ed Exit, rimasugliato coacervo di cose già viste e sentite, nel più professionale Reporter. Tralascio volutamente La Bignardi e Crozza, per utilizzarli al posto dell'Antrace da spedire in pacco celere a Roberto Benigni e Nanni Moretti.
Momenti televisivi di notevole impatto e dignitoso ascolto, tutti indistintamente "controllati" e decisi da Silvio Berlusconi, che è risaputo, essere un noto masochista.
V'è, in questo benedetto paese, una sola anima, dai tre ai novant'anni, che abbia qualche nebuloso ricordo su una raffica di trasmissioni televisive, sventagliata settimanalmente sulle principali e più seguìte reti nazionali, di ispirazione destrorsa
e costruite ad arte per lapidare, stigmatizzare, deridere, imbavagliare e ghettizzare la sinistra ed in special modo il suo leader? La risposta è scontata. L'opposizione, certamente serve, certamente è importante. In un paese maturo l'opposizione è consapevole degli errori governativi, come delle cose ben fatte, e riflette un pensiero atto a migliorare e far progredire la nazione. Questa opposizione non pungola, non opina, non agisce da sprone, non propone. Si limita all'esecrazione, al dileggio. Stigmatizza e condanna senza appello. Nega tutto ciò che si muove e non si muove. Non si confronta con l'avversario, lo combatte e cerca comunque di annientarlo. I manifesti derelitti su Gasparri (cos'ha fatto di tanto orrendo da meritarsi una sorta di "Wanted"?), sono la risposta brutale e sconsiderata di una sponda politica che dimostra ineluttabilmente la propria agonia. Sembrano tonni nella tonnara, si dibattono con una violenza inaudita (i tonni) e senza possibilità di scampo. Penso che un'opposizione così sia condannata per sempre a restare dov'è. Forse lo sanno, o perlomeno lo sentono e quindi si dibattono e tentano i colpi di coda. Cambiare, per loro, non sarà un'impresa facile. Hanno bisogno di un leader, di un capo, un capo vero. Si sono scelti un ventriloquo della personalità. Si sono scelti un capo che fa l'imitazione del capo. Che cambia canovaccio, da un quadrimestre all'altro, mimando un trascinatore vero del passato e cercando, nei comizi e nei dibattiti, di riprodurne la personalità ed il potere di coinvolgimento, gesticolando maldestramente con le braccia e le dita alla maniera dei rapper di periferia ma, a differenza di questi modesti ed umili lavoratori, che non pretendono nulla di più di qualche consenso dai ragazzi del sabato sera, lui, il duce americanoide, dà solo l'impressione di annaspare nel vuoto. Un capo nasce da sè. Un capo è già capo dai primi anni di vita. Berlusconi "doveva" diventare ciò che è. Veltroni, al contrario, data la sua natura di depresso-represso, con un aspetto fisico non certo in grado di attirare ragazze a nugoli, sempre più stizzito dagli insuccessi di vita, accumulando rabbia ed invidia infarcite di rancori sopiti, scelse la strada del riscatto politico, in parte riuscendovi, ma senza mai tramutarsi in un trascinatore di popoli. La vita di Veltroni è tutta un perlomeno, o tuttalpiù un tuttavia. Il carisma di Walter Veltroni (saltando a piè pari tutte le manifestazioni ultrafalse dei suoi sostenitori felici di essere guidati da lui...) è paragonabile a quello che avrebbe Fassino nei panni di Ben Hur. Una opposizione, così come la vediamo oggi, "guidata" da questo talentuoso Obama casareccio
pare una cosa morta, e se si muove lo deve non ai sussulti vitali, ma alle larve frementi che hanno preso il posto di una vita volata via.

Anonimo ha detto...

da Il Giornale
(a cura de l'an.lib.)

Santoro fa il censore con chi scherza su di lui
di Vincenzo La Manna

I suoi avvocati hanno diffidato Rds a non mandare più in onda l’imitazione che lo mette alla berlina in radio Il patron del network: "Presa di posizione sconcertante, nelle sue trasmissioni lui fa largo uso della satira"
Roma Ad AnnoZero si scherza pure. Su AnnoZero non si può. Ad AnnoZero si fa anche satira. Su AnnoZero non si può. E via dicendo. Michele Santoro contro Michele Santoro «alias». Cioè, il vero contro il clone «on air». Quello in carne e ossa, volto noto del piccolo schermo, contro il finto, Joe Violanti, voce nota di Radio Dimensione Suono. Che di tanto in tanto, nel corso del Morning show, striscia mattutina che lo vede protagonista, in compagnia di Max Pagani e Rossella Brescia, si diletta ad andare in onda imitando il giornalista campano. E, spacciandosi per lui, modulando a dovere l’inflessione della voce, prende di mira il politico di turno. Invitandolo, per scherzo, alla trasmissione del giovedì sera. Con tanto di anticipazione inventata della scheda di Marco Travaglio o di una vignetta di Vauro. Ministri, deputati o senatori non importa. Il malcapitato di turno quasi sempre ci casca. E poi se la ride. Anche perché, quando la finta chiacchierata sta per volgere al termine, lo speaker «impostore» si presenta col suo vero nome, svelando il trucco. E a parte qualche eccezione (vedi Renato Brunetta, raccontano, che di recente non ha gradito e non ha quindi firmato la liberatoria) con la maggior parte dei parlamentari va di solito tutto liscio.
Ma tant’è. Per il Santoro che conduce su Raidue - sorridente al cospetto delle performance di Sabina Guzzanti sul Cavaliere, valida spalla dell’amico vignettista, alle cui opere affida la chiusura del programma - la parodia su se stesso forse non s’ha più da fare. Troppo irriverente? Chissà. Ma intanto, dicono si sia arrabbiato. Tanto da chiamare il patron del network, Eduardo Montefusco. «Era irritato», racconta il presidente di Rds, riferendosi ad una telefonata avvenuta circa due settimane fa. «La parodia di Violanti l’infastidisce - aggiunge Montefusco - e in particolar modo non gli va giù che qualcuno dei nostri finga di far parte della sua segreteria per prendere contatti. E così paventa azioni legali. Ma non dimentichiamolo, stiamo parlando di satira. Ed è sconcertante la sua presa di posizione, anche perché, andrebbe sottolineato, in tv ne fa largo uso».
Fin qui la telefonata con cui Santoro inviterebbe Montefusco a dare un taglio agli scherzi radiofonici, lamentando, tra l’altro, un’interferenza nel suo lavoro. Ma la storia non finisce. Rds va avanti. E qualche giorno dopo, nella redazione centrale di Roma, arriva una lettera, spedita da un avvocato del conduttore di AnnoZero. Lo racconta lo stesso Montefusco, pronto a chiarire la sua posizione: «Guardi, la nostra risposta, anche per vie legali, non cambierà d’una virgola rispetto a quella che abbiamo già fornito a voce. Ovvero, siamo nati come radio libera e come tale continueremo a lavorare. I nostri avvocati, che risponderanno nei prossimi giorni, ci assicurano che ci stiamo muovendo in maniera corretta, nell’ambito ben chiaro dell’ironia, sempre riconoscibile. Anche perché, oltre alla legittima liberatoria che chiediamo, alla fine di ogni scherzo il nostro speaker si presenta e dice chiaramente di essere il Santoro di Rds, cioè Joe Violanti». «Il nostro stile - tiene poi a puntualizzare Montefusco - è sempre rivolto al massimo rispetto di tutti. Anche in questo contesto, in cui vogliamo solo strappare qualche risata».
Santoro quindi non la pensa così. Strano, però, per chi come lui, insieme a Vauro, figura tra i vincitori del “36° Premio di satira politica Forte dei Marmi”. Un riconoscimento ad «una coppia perfettamente affiatata» - si legge nella motivazione - capace di mettere su uno «show contro il politically correct», ma anche «un esempio di cabaret postmoderno», al fine di «realizzare il delitto televisivo perfetto: mettere alla berlina, svelare il malfatto, attaccare in piena irresponsabilità». Ma forse in radio non vale.

Esempio emblematico di come la sx intende la libertà di satira.
E la democrazia.
E la libertà di opinione.
Combattenti per la libertà di opinione o stalinisti?
Ai posteri ...

Anonimo ha detto...

PS
La satira è sacrosanta. Tutti possono essere legittimamente oggetto degli strali della satira.
Ma i "Mostri sacri" non vanno toccati!

Anonimo ha detto...

...pardon, ma guarda che Berlusconi ha detto esattamente così, ha attribuito agli elettori di sinistra il gentile e democratico epiteto di "coglioni"...

Non è esattamente così.
Nel riferirsi agli indecisi, quelli che in genere propendono pr la dx, e rivolto solo a quelli, disse:
-voglio vedere quali possono essere i c... che voteranno contro il loro interesse!
Che gli elettori di sx non votano per lui, era, come ancora è, scontato.
Tale numeroso elettorato non era incluso nel novero dei c...
il Lib.An.

Anonimo ha detto...

PS
... e comunque, nell'agone polico-elettorale sarebbe bene che si ritornasse adun linguaggio più moderato. Da parte di tutti
il Lib.An.

Anonimo ha detto...

...l'Occidentale ha pubblicato un articolo dell'Unità cove Condy Rice veniva chiamata negra e scimmia, senza tante burle...

Si ritorna al concetto espresso dal Vangelo
-Guardi il bruscolo nell'occhio del tuo vicino, e non ti accorgi della trave che grava sulle tue spalle.

Anonimo ha detto...

Santoro fa il censore con chi scherza su di lui

IL BUE CHE DA' DEL CORNUTO ALL'ASINO.

maurom ha detto...

Riporto il mio post di
mercoledì 5 aprile 2006

La frase

«Be', ho troppa stima dell'intelligenza degli italiani per pensare che ci siano in giro così tanti coglioni che possano votare facendo i propri disinteressi». Subito aggiungendo: «Scusate il linguaggio rozzo, ma efficace».
Questa la frase pronunciata da Silvio Berlusconi all'assemblea della Confcommercio.
1) Berlusconi non pronuncia mai una parola o una frase senza averla valutata e soppesata, soprattutto quando parla a braccio.
2) Se avesse usato il termine "stupidi" anziché "coglioni", non ci sarebbe stata la reazione che si è scatenata.
3) Il linguaggio rozzo ha quindi sortito l'effetto desiderato.
4) Non ha detto che chi vota a sinistra è un co...ne, ma chi vota contro il proprio interesse; essendo di fronte a commercianti il messaggio era: se votate a sinistra voi, lo fate contro i vostri interessi e quindi siete .... poco furbi.
5) Tutti coloro che votano a sinistra ed hanno interesse a farlo ( economico, morale, ideale, affettivo, culturale ecc.) NON sono co....ni.
6) Berlusconi spera che molti italiani, non avendo svantaggi dal suo programma elettorale, non siano così stupidi da votare la concorrenza.
7) Per essere ancora più analitici B. usa il termine "disinteresse" proprio per il rispetto che porta agli italiani che, a suo avviso, non dovrebbero votare dandosi una martellata nei co...siddetti.
8) Concludendo, a dimostrazione del fatto che la frase era tutt'altro che buttata lì, Berlusconi dice che non è stupido chi vota per il proprio interesse, ma chi lo fa contro.
E il messaggio era rivolto, a mio parere, agli indecisi che dovrebbero valutare quale dei due schieramenti li danneggia meno.
Pubblicato da maurom a 16:36 57

Anonimo ha detto...

maurom ...

... e quindi la frase era rivolta achi aveva interesse a stare da una certa parte ... come volevo dimostrare io.

Al contrario di Santoro che esclamò:
.Gli Italiani sono tutti cretini? (o stupidi, non ricordo bene). Frase rivolta a tutto l'elettorato di dx.
(Su rete Rai, pagata da tutti, anche da quelli di dx).

NostraDomus ha detto...

Il contenzioso si sposta in Gallia. Una donna, felice di non essere più cittadina del paese che le ha dato i natali, ancora fresca di matrimonio con il destrorso presidente della nazione che l'ha accolta, cerca di accattivarsi la sinistra del paese che ha appena rinnegato...
Cos'è, uno stato confusionale passeggero, generato dalla insostenibilità di un frenetico menage diplomatico, o più terrenamente, la chiara consapevolezza di dover trascorrere
le prossime estati in ville o yacht noleggiati o prestati, al contrario del Cavaliere che, possedendo tutto ciò, ed in grande copia, non deve ringraziare nessuno per l'ospitalità?

Anonimo ha detto...

NostraDomus ha detto...
Il contenzioso si sposta in Gallia

Sempre e comunque nell'ambito di una (la) sinistra da salotto, sciccosa. con la erre moscia, dandy, intellettuale, superiore, con la puzza al naso; party, cene, crociere, circoli letterari: è l'espressione più alto del parassitismo: gente inutile, dannosa, egoista, arrivista, spocchiosa, altezzosa, esclusivista che si affanna tutti i giorni per realizzare il bene (verso se stessi: ville, barche ....).

Anonimo ha detto...

da il Giornale
La satira è sacra soltanto se è radical chic
di Mario Cervi

Non ce ne sarebbe bisogno. Ma la sinistra si mette d’impegno, ogni giorno, per ricordarci quanto è antipatica. Si direbbe che le batoste elettorali e gli sconquassi partitici abbiano addirittura accresciuto il complesso di superiorità aleggiante in certi organi di stampa, in certe trasmissioni televisive, in certi salotti. Da cosa discenda quella convinzione di possedere supreme verità non è facile capire. Il filone ideologico sul quale s’innestano questi maestri, incompresi dalla plebe ma molto compresi del loro ruolo, è naufragato irrimediabilmente nelle sabbie mobili della storia. Eppure nelle fronti spaziose - a volte inutilmente spaziose, come scriveva Fortebraccio - di questi pensatori trovano spazio molti dubbi, ma insieme ad essi una certezza: che un supremo destino li abbia designati per un ruolo elitario e positivo nella società e nella cultura. Chiunque, dalla miserevole barricata opposta, osi metterlo in dubbio non muove una critica. Compie un sacrilegio. I sommi perdenti - battuti nelle urne dal destino cinico e baro - sono orgogliosamente pronti ad altre sconfitte. Per consolarsi, si aggrappano adesso a Barack Obama. Ma anche senza quel diversivo, si sarebbero atteggiati comunque a profeti purtroppo inascoltati. Intanto scagliano insulti e minacce contro gli infedeli. Uno scrittore di successo, Andrea Camilleri, ha affermato che Mariastella Gelmini non è un essere umano. Dovremmo chiamare i professori di chimica, ha aggiunto, per capire cos’è. Dopodiché sono arrivate le spiegazioni, era un paradosso, era una battuta, era una trovata letteraria. Non mi sta bene, anche se il rifugiarsi in questi chiarimenti che non chiariscono è molto utilizzato anche dal centrodestra. Un insulto è un insulto, e se viene da chi ha notorietà - peggio ancora se ha responsabilità politica - assume maggiore peso. L’aspetto a mio avviso più sgradevole e ipocrita degli attacchi che sulla Gelmini si sono rovesciati è che la maggioranza del Paese è con lei, e tutti lo sanno. Ma sfrontatamente si finge che gli antigelmini rappresentino il popolo. Se poi uno obbietta che non lo rappresentano per niente, le teste d’uovo progressiste lasciano capire, più o meno esplicitamente, che il popolo bue è manovrato dalla reazione. Solo loro, gli eletti, agiscono nel suo interesse. E se la signora Gelmini querelasse Camilleri - il che io sconsiglierei vivamente - si griderebbe alla repressione della cultura. La cultura va difesa, ricordano compunti i Maestri. Va difesa anche la satira. Preferibilmente la loro cultura e la loro satira. Michele Santoro per «Annozero» e il disegnatore Vauro per le sue vignette hanno avuto il premio Forte dei Marmi per la satira politica. Definiti entrambi, nella motivazione , il conduttore e il vignettista più cattivi. Un titolo di merito se il bersaglio è Berlusconi. Ma se la satira pesante e le parole grosse vengono dalla destra aggettivi come becero, volgare, intimidatorio(fino a che deflagra la classica invettiva “fascista!”) rimangono d’obbligo. Personalmente sono per una totale libertà di satira. Personalmente credo che la sinistra sappia far satira meglio della destra. Personalmente vorrei che nel governo ci si astenesse dall’umorismo, quando non è proprio indispensabile e di primissima qualità. Ma Santoro, campione a parole d’un pluralismo a tutto campo, s’inquieta se una radio manda in onda un’imitazione del suo stile di demagogo un po’ nevrotico, ma chi si credono di essere questi intrusi? È attesa una vignetta di Vauro sull’arroganza di Santoro. Altri personaggi della sinistra occasionale o permanente - ne cito uno solo, Celentano - si sono lagnati per le prese in giro. Immagino che, esortati a spiegare perché amano tanto l’uso della satira quando è contro lo schieramento avverso, e pochissimo quando è contro il loro schieramento, spiegherebbero sereni: perché è giusto colpire il male, ma noi siamo il bene, abbiamo diritto all’immunità. Esiste tuttavia, per la sinistra, un piccolo inconveniente. Nelle urne non vanno le vignette, vanno le schede dei cittadini. Che magari si divertono con gli sberleffi di Vauro, ma poi votano Berlusconi.

Anonimo ha detto...

"Non è esattamente così.
Nel riferirsi agli indecisi, quelli che in genere propendono pr la dx, e rivolto solo a quelli, disse:
-voglio vedere quali possono essere i c... che voteranno contro il loro interesse!
Che gli elettori di sx non votano per lui, era, come ancora è, scontato.
Tale numeroso elettorato non era incluso nel novero dei c...
il Lib.An."

Naturalmente rispetto la tua opinione,ma non posso condividerla assolutamente e mi sembra francamente un po' forzata.

La frase di Berlusconi è letteralmente: "voglio vedere quali possono essere i c... che voteranno contro il loro interesse!"

premessa: chi vota contro il proprio interesse è un c.....e. Chi invece fa il proprio interesse, ovviamente, vota per lui (certo non per la sinistra!)

conclusione: TUTTI coloro che votano contro il loro interesse, ossia che non votano per lui, sono coglioni, nessuno escluso (quindi anche gli elettori di sinistra). Anche se si riferiva solo agli indecisi (cosa che non credo affatto), si tratta ugualmente di una frase inopportuna, offensiva, intollerante, a mio avviso impossibile da difendere, ma tant'è...

p.s.: per coloro che continuano a rimarcare l'affinità di rai 3 alla sinistra.
Anche RAI 1 è TV PUBBLICA, pagata anche con le mie tasse, eppure mi sono dovuta subire, nel corso di una trasmissione dedicata alle famiglie, comprensive di nonni e fanciullini, come Buona Domenica, la difesa dell'infelice e inopportuna battuta di Berlusconi su Obama ad opera della passionaria di destra Monica Satta. E non si trattava nemmeno di una trasmissione dichiaratamente dedicata alla discussione politica, quindi il fatto mi sembra gravissimo.
Mi sembra che abbiate una visione della politica un po' troppo unilaterale, e che l'errore risieda sempre solo da una parte, quella dell'opposizione, tanto per cambiare. La verità sta sempre nel mezzo.

Irene


p.s.: quanto a Carla Bruni, anchìio sono felicissima che non sia italiana, e spero che se ne rimanga dov'è perché non è degna di essere italiana.

Anonimo ha detto...

Pardon, Monica Setta, nel mio intervento precedente ho sbagliato a digitare.

Irene

Anonimo ha detto...

Anche RAI 1 è TV PUBBLICA

c'è una bella differenza!!!!
Rai3
un fortilizio 8non comment)

Anonimo ha detto...

8non comment>no comment

Anonimo ha detto...

"Non è esattamente così.
Leggi il post di Mauro. é tutto lì.
saluti

Anonimo ha detto...

per coloro che continuano a rimarcare l'affinità di rai 3 alla sinistra. ...!"!!!!!!!!???!!!!!!!!!!!!!!!!

Guardare e ascoltare i tg3 tutti( -non una singola intervista del tg1, il quale è ... anche esso ... non trovate? ).
Le trasmissioni cosiddette di intrattenimento:
-Corradino Augias e tutti i suoi ospiti (ce ne fosse uno!...)
-Fabio Fazio (ammazza che robba!!! aho! ...!!!!!!!!!!)
Voglio ricordare un'uscita giornalistica del TG3, tanto per fare un piccolo, ma simbolico esempio):
Cade il governo Prodi -la 1^ volta-
annuncio: quello che si temeva è accaduto! Il governo ... ecc ecc...
Chi lo temeva? La redazione del tg3?
Ma chi credete di prendere in giro?
Ma non vi ricordate la "satire" della gestione Zaccaria?
Non facciamo i finti tonti!!!!

Anonimo ha detto...

PS 10 novembre, 2008 17:08

E non vogliamo contare Santoro sul tg2?
Poi c'era (una volta) il Fatto. Ma purtroppo ... e quello ci dispiace ...
ma tutte le sere alle nove ... una solfa !!! ...
E non facciamo come i bambini dell'asilo (ora scuola materna) ...!

Anonimo ha detto...

vedo che non ce la fa proprio ad argomentare senza offendere. Bravo, continui così e ad avere fede.

Irene

Anonimo ha detto...

vedo che non ce la fa proprio ad argomentare senza offendere. Bravo, continui così e ad avere fede.

Irene

NON RIESCO A VEDERE LE OFFESE. FORSE QUALCHE "GAFFE" BERLUSCONIANA? FORSE LA CODA DI QUALCHE SUA BARZELLETTA?
PARDON, MADAME!
RIPARO CON LE SCUSE!

Anonimo ha detto...

... E non si trattava nemmeno di una trasmissione dichiaratamente dedicata alla discussione politica, quindi il fatto mi sembra gravissimo. ...

Un solo breve, sintetico commento
SENTI CHI PARLA!!!
DI QUESTO TIPO DI TRASMISSIONI RA3 E' MAESTRA!

NostraDomus ha detto...

La RAI tutta è maleolente, e gran parte del leppo è diffuso da RAI3, un'autentica discarica al coperto.

Anonimo ha detto...

NON RIESCO A VEDERE LE OFFESE

orbene, allora "finto tonto" sarà lei, dato che per lei non costituisce un'offesa posso dirglielo tranquillamente.

saluti e continui ad avere Fede! :-)

Irene

Anonimo ha detto...

p.s.: scuse accettate, naturalmente :-)

cordiali saluti a tutti
Irene

Anonimo ha detto...

Non facciamo i finti tonti!!!!

10 novembre, 2008 17:08

Dalle mie parti FINTO TONTO viene chiamato colui che, pur avendo capito benissimo, e che quindi non è tonto, fa finta di non capire o di non aver capito.
Appunto FINTO tonto.

Non vedo l'offesa
PS
... e non faccio il finto tonto.

Anonimo ha detto...

11 novembre, 2008 12:58

... e ancora una volta ho dimenticato il saluto.
Ricambio i cordiali saluti
il finto tonto

Anonimo ha detto...

"fa finta di non capire": appunto, in malafede!
non fare il finto tonto!!! :-)

Irene

Anonimo ha detto...

naturalmente scherzo :-)non prendertela.

ciao


Irene