Dalle tute blu alla pay tv, da Pelizza da Volpedo a Gol Parade, da Rosa Luxembourg a CartonNetwork: la sinistra in rotta ha trovato la sua nuova linea del Piave. E ha lanciato una guerra senza quartiere per difendere i beni primari delle classi umili davanti alla crisi: giù le mani dall’abbonamento Sky. Senza pane si può vivere, senza Ilaria D’Amico proprio no.
I fatti li conoscete. In Italia l’Iva è al 20%, ma per alcuni beni esistono agevolazioni. Nel ’95 si era deciso di estendere le agevolazioni anche alla Tv satellitare: da allora chi compra un abbonamento Sky paga l’Iva al 10%. Con il pacchetto anti-crisi dell’altro giorno l’Iva per le tv satellitari è stata riportata al 20%. E la prima osservazione che verrebbe è: era ora. Non si capisce infatti per quale motivo, in un momento in cui si tira la cinghia, le poche agevolazioni possibili si disperdano su beni non di prima necessità. Eppure è scoppiata la polemica. Sky ha protestato. E la sinistra ne ha approfittato per ritirare fuori la polemica sul conflitto d’interesse, dimenticando, fra l’altro che anche Mediaset viene punita da questa norma per quel che riguarda la tv a pagamento, il business su cui ha più investito negli ultimi anni. Ma, soprattutto, dimenticando che opporsi all’innalzamento dell’Iva sulle pay tv significa di fatto difendere gli interessi dei ricchi contro quelli dei deboli.
Strano destino per un partito che era nato con la falce e il martello e si appresta evidentemente a morire con ostriche e champagne. Sul caviale del tramonto, verrebbe da dire. Almeno, però, si mettano d’accordo con se stessi. Quest’estate, quando fu abrogata l’Ici per tutti gli italiani, la sinistra insorse dicendo che bisognava ridurla solo ai poveri, per non favorire i ricchi che non avevano bisogno di quell’aiuto. E adesso cosa è successo? Perché quei ricchi, che non avevano bisogno dell’aiuto sulla casa, che è un bene di prima necessità, ora ce l’hanno, invece, per l’abbonamento Sky, che al contrario è un bene tipicamente voluttuario? Sia chiaro: sono abbonato a Sky, guardo film e calcio, i miei figli sono fan di Disneychannel. Faccio parte dunque di quei 4 milioni di italiani che subiranno l’aggravio: 50 euro l’anno, poco più di 4 euro al mese. Ma penso che se una persona può spendere 500 euro l’anno per guardarsi film sdraiato in poltrona e diretta gol, può anche sopportare, vista la situazione, di sborsare un euro in più a settimana. Meno che pagare un caffè a due colleghi (e forse fa meno male).
Stupisce, piuttosto, che la sinistra si batta per me e per gli altri benestanti abbonati Sky, difendendo un regalo inutile, dopo aver snobbato bonus e social card a favore dei poveri: questo la dice lunga sul disfacimento culturale di chi ha perso contatto col suo mondo. Pensano davvero che nelle fabbriche e nelle periferie oggi il grande problema sia la pay tv? Al massimo lo è in qualche salotto chic, dove già preparano la battaglia: parabola rossa alla riscossa. Chi l’avrebbe detto che il postcomunismo si sarebbe risolto nel posticipo della serie A. (il Giornale)
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31 commenti:
Mario Giordano
Cattivo!
Ma via! voi togliere ai sinistri il
CONFLITTO DI INTERESSI?
Ma va là!
Scusa tanto, caro Giordano. Sarebbe come togliere il bastone ad uno zoppo, le fondamenta ad un palazzo, lo zucchero alla torta della nonna!
Non si fanno queste cose!
E lasciaglielo, 'sto conflitto. Falli giocare. Falli ruzzare! Lo vedi come sono carini? Non ti accorgi come si divertono?
Volevano una banca, ma hanno fatto buca. Ora se togli loro anche questo trastullo cosa rimane (loro) fra le mani? Santoro? Fabio Fazio?
Ma son venuti a noia!
Il conflitto di interessi, invece, anche se vecchio, è un giocattolone che funziona sempre, li diverte, ci si coccolano.
E allora!
Magari, quando saranno cresciuti ... a quel punto, penseranno da sé a gettarlo nel cassonetto dei rifiuti.
voi togliere :
leggi vuoi togliere
«Ma quale conflitto di interessi. La sinistra ha concesso a Sky per i rapporti che aveva con quella televisione il privilegio del 10 per cento dell'Iva. Abbiamo tolto quei privilegi e abbiamo fatto ritornare l'Iva a Sky uguale a quella di tutti gli altri».
E' proprio questa la vera storia del trattamento fiscale agevolato per la pay tv? "L'espresso" ha fatto una piccola inchiesta per ricostruire la vicenda dello sconto dell'Iva a Telepiù, il primo nome della tv a pagamento che fu fondata dal gruppo Fininvest per essere ceduta prima a una cordata di imprenditori amici, poi ai francesi di Canal Plus e infine nel 2002 a Murdoch che la denominerà con il nome del suo gruppo: Sky.
Si scopre così che l'Iva agevolata sugli abbonamenti della pay-tv italiana è stata un trattamento di favore risalente al 1991 fatto dal ministero retto dal socialista Rino Formica e dal governo Andreotti a Silvio Berlusconi in persona. Non solo: dietro questo favore, secondo la Procura di Milano, c'era persino stato un tentativo di corruzione.
Nel 1997 Il pubblico ministero Margherita Taddei chiese il rinvio a giudizio per Berlusconi. Lo chiese anche sulla base di un fax che fu trovato durante una perquisizione. La missiva era opera di Salvatore Sciascia, allora manager Fininvest e oggi parlamentare del Pdl nonostante una condanna definitiva in un altro procedimento per le mazzette pagate dal gruppo alle Fiamme Gialle. Nel fax, diretto a Silvio Berlusconi, Sciascia chiedeva di spingere per far nominare alla Corte dei Conti il dirigente del ministero delle Finanze Ludovico Verzellesi, meritevole perché in precedenza si era speso per fare ottenere l'agevolazione dell'Iva al 4 per cento per Telepiù. In pratica, secondo la ricostruzione dei magistrati, la raccomandazione era il ringraziamento di Fininvest per il trattamento ricevuto.
Il fascicolo processuale però fu trasferito nella Capitale per competenza nel 1997. Nel 2000 il Gip Mulliri, su richiesta del procuratore di Roma Salvatore Vecchione e del pm Adelchi D'ippolito (oggi capo dell'ufficio legislativo del ministero dell'economia con Giulio Tremonti) archiviò tutto. Nessuna rilevanza penale, quindi. Ma restano i dati oggettivi sulla trattativa tra la Fininvest e il ministero per l'abbassamento dell'Iva sulla pay tv: dal 1991 al 1995 quando era controllata o partecipata dal gruppo Berlusconi, Telepiù ha goduto di un'aliquota pari al 4 per cento. Un'agevolazione che allora Berlusconi non considerava scandalosa. Mentre oggi definisce "un privilegio" l'aliquota più che doppia del 10 per cento.
L'innalzamento dal 4 all'attuale 10 per cento fu introdotto alla fine del 1995 nella legge finanziaria del Governo Dini. All'epoca i manager di Telepiù, scelti dal Cavaliere, salutarono così il provvedimento: «È l'ultimo atto di una campagna tesa a mettere in difficoltà la pay tv».
Il 25 ottobre del 1995, Mario Zanone Poma, (amministratore di Telepiù sin dalla sua fondazione) dichiarava alle agenzie di stampa: «L'innalzamento dell'aliquota Iva:
1) contraddice la sesta direttiva della Comunità Europea;
2) contraddice l'atteggiamento degli altri paesi europei verso aziende innovative quali le pay tv;
3) crea una grave discriminazione tra la pay-tv e il servizio televisivo pubblico».
In pratica il manager scelto da Berlusconi diceva le cose che oggi dicono gli uomini di Murdoch.
Effettivamente un ruolo dei comunisti ci fu. Ma a favore del Cavaliere.
Il Governo Dini voleva aumentare l'Iva fino al 19 per cento (come oggi vorrebbe fare Berlusconi) ma poi fu votato un emendamento di mediazione che fissò l'imposta al 10 per cento attuale. L'emendamento passò con il voto decisivo di Rifondazione Comunista: il suo leader dell'epoca, Fausto Bertinotti, in un ribaltamento dei ruoli che oggi appare surreale, fu duramente criticato dall'allora responsabile informazione del Pds (e attuale senatore del PD) Vincenzo Vita: «È squallido che Bertinotti abbia permesso un simile regalo a questo nuovo trust della comunicazione, figlio della Fininvest».
mentre il dipendente mario giordano difende il suo padrone esprimendo opinioni e si guarda bene dal riportare i fatti, c'è chi fa il giornalista e mette nero su bianco con nomi date e FATTI
Giordano...che illustre giornalista
@ Anonimo 02 dicembre, 2008 10:07
grazie per le tue preziose informazioni.Sul duetto amoroso e la concordia fra PD e PDL, portato avanti all'insaputa degli elettori, è anche utile ricordare l'istruttivo brano registrato in you tube, dove si vede l'allora capo gruppo dei DS Luciano Violante (siamo nel 2003) ricordare davanti al Parlamento intero l'accordo stipulato con Berlusconi e i suoi al momento del loro ingresso in politica. Violante ricorda a Berlusconi e ai suoi l'accordo in base al quale la sinistra rinunciò a risolvere il conflitto di interessi e gli enormi guadagni conseguiti dal gruppo mediaset in seguito all'ingresso in politica di Berlusconi.
Irene
Ecco il filmato su you tube in cui Violante, nel 2003, rivela la verità sulla vera natura dei rapporti fra destra e sinistra, di SPARTIZIONE DEL POTERE e di ACCORDO SOTTERRANEO.
Irene
http://it.youtube.com/watch?v=swntE1iWB5Y
cara Irene purtroppo in questo schifo di pease dove l'inciucio dei partiti e gli accordi sottobanco l'hanno fatta sempre da padrona, l'unica salvezza ci viene fornita da alcuni(pochissimi) giornalisti che grazie alla loro indipendenza ci raccontano la verità che gli altri di sinistra e destra ci negano
la morale è DIFFONDERE LE NOTIZIE, leggere, studiare, informarsi
@ Anonimo 02 dicembre, 2008 10:07
...in cui Violante, nel 2003, rivela la verità sulla vera natura dei rapporti fra destra e sinistra... della quale fa molto elegantemete parte, nella quale ha militato e milita ... della quale è un esponente di spicco ...
... e della quale scopre, senza dare le dimissioni, gli altarini.
Forse una fetta ... chi lo sa?
da la serie "I martiri della Verità"
Appunto: Violante è moralmente e politicamente ignobile, così come pure tutti coloro che hanno stretto questo accordo, di destra e sinistra, all'insaputa dei loro elettori.
p.s.: vedo che il mio invito a firmarsi con un qualsivoglia nick è stato ascoltato...
Irene
... p.s.: vedo che il mio invito a firmarsi con un qualsivoglia nick è stato ascoltato...
... flatus vocis ... nel deserto!
L’analisi Cade il dogma dei comunisti onesti e dei giudici infallibili
di Redazione
C’erano due assiomi, due verità evidenti alla base del processo alla politica che mise fine nel ’93 all’esistenza dei partiti democratici occidentali e consegnò il Paese ai postcomunisti e alla magistratura. La prima evidenza riguardava la magistratura e si fondava sul principio che il suo giudizio è al di sopra di ogni sospetto e le ultime verità della politica sono stabilite dai magistrati inquirenti. Il carcere preventivo e la stampa eseguivano la messa in stato di accusa.
Il secondo assioma era che i comunisti e i loro alleati, a cominciare dai cattolici democratici, erano al di sopra di ogni sospetto. L’immagine della riserva morale era data dal compagno Primo Greganti che abitava il carcere con orgoglio mentre il socialista Gabriele Cagliari si suicidava. Ambedue i presupposti sono ora crollati.
La guerra tra le Procure di Salerno e di Catanzaro che si spediscono i carabinieri a vicenda per indagare sui reati commessi dai magistrati è la prova che la magistratura è un potere anch’esso logorato dal suo esercizio. Essendo divenuto un potere assoluto, si logora assolutamente.
E il processo che le due Procure si contendono non è piccola cosa. Vi sono incriminati, tra gli altri, Romano Prodi e Clemente Mastella. E tutto per la congiunzione con quello che con memoria d’infanzia, chiameremo il «feroce Saladino», esponente della Compagnia delle Opere nel Mezzogiorno. Non sappiamo se la Compagnia abbia dichiarato qualcosa rispetto al Saladino, ma la Compagnia è divenuta anch’essa un sistema clientelare che controlla i suoi terminali.
Ma chi spunta sul calabro confine? Non è Severino Boezio ma Nicola Mancino, il vicepresidente del Csm, demitiano di grido e autore della memorabile legge Mancino che ha introdotto in Italia il diritto di opinione con la legge contro l’omofobia e il razzismo. Anche lui coinvolto dal «feroce Saladino».
Si apre una pentola bollente, anzi scoppia. E ne esce fuori l’istituzione principe dopo Mani pulite, la magistratura. Non possiamo non ricordare che i democristiani moderati e i socialisti vennero condannati alla gogna pubblica da chi oggi non è più al di sopra di ogni possibile sospetto. Ed è il presidente della Repubblica che deve avocare a sé come presidente del Csm gli atti di Salerno e di Catanzaro, due Procure l’una contro l'altra armate. La politica riprende i suoi diritti nei confronti dei magistrati.
Possiamo sperare che un giorno l’esilio in cui morì Bettino Craxi incontri una giusta riparazione da un’Italia liberata finalmente dal volto di Antonio Di Pietro. E la magistratura, che lo ha sempre coperto a Brescia nei suoi trascorsi milanesi, dovrà un giorno esaminare i casi che condussero alla distruzione della democrazia italiana.
L’altro assioma che cade è quello della supermoralità dei comunisti in base all’autocertificazione di Enrico Berlinguer. I comunisti per dottrina sostenevano che il partito era sopra lo Stato e sopra la nazione e portava in sé i semi della rivoluzione e della giustizia. Essi costruirono un sistema nel sistema in cui istituzioni regionali e locali, sindacati, cooperative, giudici e funzionari, costituivano un’unità di scontro contro il sistema occidentale del nostro Paese. Eccoli assieme Antonio Bassolino e Rosa Russo Jervolino che la morte di Giorgio Nugnes ora ha posto obiettivamente in condizione di pubblico sospetto. L’accusa che circola è che gli affari di Nugnes e quelli della coppia Bassolino-Jervolino arrivassero fino a Casal di Principe. E questo sarebbe anche il quadro in cui la camorra ha potuto controllare i rifiuti dei napoletani e ricattare i suoi referenti politici rendendo l’aria irrespirabile e Napoli occupata dalla spazzatura. Per non parlare delle discariche abusive di cui Pianura, cara a Nugnes e alla Jervolino, era la custode preferita. Li la camorra aveva costruito i suoi villini.
Giuseppe D’Avanzo scrive su Repubblica che Berlusconi gongola. C’è poco da gongolare, Berlusconi ha amore per l’Italia. E il popolo che l’ha votato l’ha compreso. Attendiamo i giorni in cui ai partiti democratici occidentali sarà concessa la revisione del giudizio. E all’esule Bettino Craxi sarà ridato l’onore.
bagetbozzo@ragionpolitica.it
I PANNI SPORCHI
SI LAVANO IN CASA
(ma non è regola fissa:
ci sono anche i lavatoi pubblici)
La Tangentopoli del Pd è appena esplosa e già ci riserva scene indimenticabili. Poi dicono che la satira dei compagni non tira più in Tv. Per forza: fanno più ridere quando sono seri.
Il colpo di genio di Leonardo (quando si dice il destino nel nome) ci insegna innanzitutto una cosa: i giornali si possono criticare. Meno male. L’altro giorno tutti si sono indignati per una battuta (infelice) del Presidente del Consiglio. Ora qui c’è il presidente dell’Anci, cioè il rappresentante degli 8mila comuni italiani, che va addirittura ad incatenarsi sotto un giornale. Ebbene: tutti esprimono solidarietà a lui, nessuno a Ezio Mauro. Ma vi pare? Ci ribelliamo: Stampa e Corriere devono essere liberi di scrivere e far vignette, Repubblica pure.
La seconda cosa da mettere agli atti è che, con oggi, anche l’ultimo illuso avrà capito che la superiorità morale della sinistra è una balla spaziale. Avete presente? Da Berlinguer ad Occhetto, fino al Veltroni del Circo Massimo («Siamo l'Italia migliore...») ci hanno frantumato i panettoni con la pretesa diversità. Diversi da che? Stanno affogando in mezzo a tanto fango che ci si potrebbero far le cure termali. Magari riuscirebbero a fare pulizia. Della pelle, se non altro.
da il Giornale
Gli strenui avversari del
Conflitto di interessi
hanno dimostrato, a tutti quelli che si sono scandalizzati per lo scandalo che ha scandalizzato tutta la stampa,
che
sono esenti da sempre da ogni conflitto di interessi.
Infatti
I loro interessi non sono in conflitto con gli interessi di quelli ... che (al di fuori di ogni interesse politico) condividevano pienamente con Loro i Loro interessi. Per cui non si può parlare di conflitto di interessi: c.v.d.
(Ethica more geometrico demonstrata).
... la destra agita la questione morale per nascondere la propria incapacità di affrontare la drammatica crisi che sta di fronte al paese. Il Pd - c'è scritto ancora - E' NATO PER RINNOVARE LA POLITICA e per questo affronteremo senza esitazione le situazioni difficili e le eventuali illegalità che dovessero emergere nei territori". ... daRepubblica
E' NATO PER RINNOVARE LA POLITICA !!!
... CON UNO SCANDALO CHE SI ESTENDE A TAPPETO SU VASTI TERRITORI, con personaggi disonesti e corrotti ... intanto rinnoviamo le persone, cambiamole, mandiamole a casa, facciamo atto di contrizione (mio Dio mi pento dei miei peccati e li odio e li detesto come offesa alla maestà tua ...), mettiamoci seriamente al lavoro, e
DEPONIAMO UMILMENTE
la superiorità morale, specchietto per le allodole,frottola, trovata pubblicitaria ingegnosa ma vuota di ogni contenuto.
Domanda
Ognuno si sa, si difende come può. Datevi da fare!
Però diteci un po'. Come sta un forcaiolo quando si trova sul banco degli accusati? E la superiorità morale dove finisce?
Già ... ma gli avversari non hanno il diritto di ... non sono degni di ... perché sono ... invece voi ... gia!
... E' NATO PER RINNOVARE LA POLITICA !!!
chi?
ma il PD!
Questa è buona! E' come se la "signora" che gestisce una casa di appuntamenti dicesse: "Sono qui per rinnovare il buoncostume!"
"Possiamo sperare che un giorno l’esilio in cui morì Bettino Craxi incontri una giusta riparazione "
a tanto dovevamo arrivare, di sfrontatezza e ignobilie cancellazione dei fatti. Craxi, un uomo politico CORROTTO, che con i suoi simili, altrettante SANGUISUGHE, ha ipotecato il futuro dei nostri figli con le sue ruberie svergognate e ha prodotto IL TERZO DEBITO PUBBLICO DEL MONDO, indicato come eroe ed esempio per i giovani. Un uomo che non ha avuto nemmeno il coraggio di sottoporsi al processo così come ha fatto, e gliene va dato atto, Giulio Andreotti, dimostrando ben altra tempra di uomo e di uomo di Stato.
E vai, è il trionfo di Craxi e Licio Gelli, la corruzione che diventa ideale politico e prassi normale di governo accettata dai cittadini addormentati da una pressante campagna mediatica in mano a pochi potentati economici durata decenni, resi ignoranti e privi di spirito critico da una scuola trasformata in un covo di conformismo.
Irene
"Ethica more geometrico demonstrata"
IMMORALIA more geometrico demonstrata.
Irene
Geentilissima Irene
ci sono due postulati che non stanno più bene dentro la nostra democrazia.
-La superiorità morale della sx
-l'infallibilità dei magistrati
Tutto il resto è e resta materia di discussione.
IMMORALIA more geometrico demonstrata.
... va bene anche così ... anzi, proprio così!
"La superiorità morale della sx
l'infallibilità dei magistrati"
INFATTI NESSUNO HA MAI AFFERMATO QUESTO. Ma bisogna guardare anche chi pronuncia questi saggi principi, che dovrebbe dare per primo il buon esempio.
Il PDL ospita numerosi condannati definitivi (se vuole posso fornirle l'elenco) e anche avvocati difensori di mafiosi.
Il nostro Premier è stato oggetto di numerose indagini da parte di più procure e ha reputato di approfittare della propria carica (e del proprio ex segretario personale, roba da repubblica delle banane) con numerose leggi per rendersi immune dalla legge, a differenza degli altri cittadini che non possono disporre di altre scappatoie davanti alla legge.
Non mi sembra che siano le persone più appropriate per parlare di legalità.
Ciò premesso, sono d'accordo con lei. Il PD è un partito che ospita numerosi personaggi di dubbia moralità e grande spregiudicatezza (in primis Bassolino, ma anche Violante e La Torre, ma anche Veltroni sindaco di Roma e d'Alema, e l'elenco potrebbe continuare )e non ha fatto nulla per contribuire a moralizzare la politica italiana e per fare pulizia al proprio interno.
Quanto alla magistratura, ritengo che vi siano numerose male marce gravemente compromesse con la politica, soprattutto nei vertici e in certe procure ove, come quella di Catanzaro, nell'arco di un anno sono stati istruiti solamente pochissimi processi per corruzione senza che ciò appaia strano a nessun organo di controllo della magistratura.
Così come nessuno si è mosso, e in primis il nostro valente Presidente della Repubblica, quando ispettori del Ministero di Grazia e Giustizia stazionavano giorno e notte nell'ufficio di un coraggioso magistrato come de magistris per anni. Chissà perché il Presidente in quel caso, vedendo un magistrato trasferito in barba al principio costituzionale dell'inamovibilità dei giudici, non ha avuto nulla da dire. D'ora in poi sarà sempre più facile rimuovere tutti i magistrati che fanno il loro dovere (ricordo che de magistris stava indagando su esponenti dell'UDEUR e della sinistra)indagando con imparzialità senza guardare in faccia nessuno. Si potrà rimuoverli e rubargli le indagini non appena diventeranno pericolosi per il potente di turno, di destra e sinistra. Con grave e irreparabile offesa per la democrazia e per noi tutti.
P.s.: ricordo che il Procuratore Iannone di Catanzaro, che ha disposto la contro-perquisizione e il sequestro degli atti custoditi dalla Procura di salerno, era INDAGATO DA DE MAGISTRIS. Nessuno lo trova strano? Come può un indagato disporre con sequestro di atti che lo riguardano? Perché nessuno dice niente e soprattutto il nostro Presidente FINTO GARANTE?
Sono i magistrati seri e perbene quelli che pagano, quelli che non faranno mai carriera perché sono indipendenti e non piegano la schiena al potere, che pagano. Certo che sbagliano, eccome, sono umani, ma che gli si contestino cose giuste, e secondo diritto, non li si persegua e trasferisca come criminali seguendo procedure ai limiti dell'illegalità perché hanno avuto il coraggio di non piegarsi allo strapotere di una politica sempre più corrotta.
Irene
.... D'ora in poi sarà sempre più facile rimuovere tutti i magistrati che fanno il loro dovere (ricordo che de magistris stava indagando su esponenti dell'UDEUR e della sinistra)indagando con imparzialità senza guardare in faccia nessuno. Si potrà rimuoverli e rubargli le indagini non appena diventeranno pericolosi per il potente di turno, di destra e (sinistra?) ....
Guarda caso rompeva le uova nel paniere alla sx!
E la Forleo? come avrebbe detto Rascel: invece pure!
A proposito della Forleo.
Le mie scarse e improbabili informazioni mi fanno credere, che la poverella rosse le scatole a quelli di "Allora abbiamo una banca!": persone di indubbia superiorità morale!
Aho! Quando uno è superiore, è superiore. Che ci vuoi fare?
rosse > leggi
rompesse
A proposito della Forleo.
.... non state a citare monumentali fascicoli e scartafacce varie. Tanto, per quanto mi riguarda, non mi servono.
già. W L'IGNORANZA.
W L'IGNORANZA.
w pure la altera presunzione di capire tutto e di essere in grado di dare sempre e ovunque lezione agli altri. Tipico della sx.
Pardon! non dico a Lei. Lo so che non è di sx. E diamine! Ci mancherebbe.
Tanto per fare un esempio, anche Fabio Fazio dice di non essere di sx. E se lo dice Lui, c'è da crederci.
Io ci credo! Mi crede?
Obbligato
PS
Quando Ella istituirà un corso di giurisprudenza per ignoranti della materia, faccia la cortesia di avvertirmi. Voglio piazzarmi in testa all'elenco degli iscritti.
"w pure la altera presunzione di capire tutto e di essere in grado di dare sempre e ovunque lezione agli altri. Tipico della sx."
Io imparo volentieri dalle persone che sanno più di me e a cui riconosco senza problemi questa superiorità. Non ritengo invece accettabili le argomentazioni di chi parla per sentito dire, dopo aver letto articoli necessariamente schierati (Il Giornale è un giornale evidentemente schierato, lasciando da parte il discorso dell'appartenenza alla moglie del Premier) e rifiuta come Lei di leggere i documenti che potrebbero (dico potrebbero, forse no, ma tanto lei rifiuta aprioristicamente di leggerli!)confutare le Sue tesi, con atteggiamento di totale chiusura.
Questo non è ragionare razionalmente, sulla base di prove, di documenti, bensì sulla base dell'emozionalità e del mero pregiudizio.
Continuo a ritenere che chi parla di giustizia un minimo debba sapere di cosa parla, per non criticare ingiustamente l'altrui lavoro e dire le cose correttamente, con cognizione di causa.
Irene
maurom,
fedele alla promessa!
l'anonimo
Non preoccupatevi, vi tolgo il disturbo.
Irene
... Non preoccupatevi, vi tolgo il disturbo.
Irene
Questa cosa mi afflligge.
Nessuno, penso, che si sia preoccupato per la presenza in questo blog, della gentile Irene, persona quanto mai corretta e intelligente.
Se qualche volta, nell'impeto della contesa verbale, quanto mai innoqua e incruenta, il tono va un po' sopra le righe,questo non significa che la stima e l'affeto per la gentile ospite vengano a mancare.
Continua la tua "battaglia" entro questo blog, Irene, e non pensare mai che la tua presenza non sia di ns. gradimento.
Senza i tuoi interventi, ahimè!, ci ritroviamo a discutere fra noi stessi, a manifestare le ns. idee ed a ripeterci con soddisfazione -Sì ho ragione! Ho sempre ragione io! Che bello!
Purtroppo, a volte, non sappiamo dialogare come si dovrebbe. Ma il difficile, lo dimostrava Platone nei suoi dialoghi, sta proprio lì.
Lo capisco benissimo: idee preconcette, posizioni prese e non mollate, pregiudizi, luoghi comuni, abitudini nel modo di pensare
SONO I NEMICI DELLA
VERITA'
che è una metà che già difficilmente si raggiunge anche con la mente sgombra dagli IDOLA baconiani.
L'Innominato
che ti saluta con stima e affetto
Caro Innominato,
ti ringrazio per le tue parole gentili e per la stima, ricambiatissima. Tu sei fra i pochi(forse l'unico), che gradiscono la mia presenza all'interno di questo blog. Credo di aver dimostrato in molte occasioni di saper criticare anche l'opposizione, e in termini non meno duri, e alle volte in questo blog ho letto interventi che mi hanno fatta riflettere.
Quel che risulta per me sconcertante è abdicare completamente al dubbio, credere fermamente che la ragione possa essere tutta da una parte mentre dall'altra parte vi sono solo i cattivi. Un lettore in un intervento precedente, temendo che potessi portargli documentare le mie tesi, rifiutava aprioristicamente di leggere, come se ciò fosse un vanto. Trovo semplicemente sconcertante tale atteggiamento di fede aprioristica e sorda ad ogni ragione, che depone ai piedi di un uomo fallibile,sia pur imprenditore capace e valido comunicatore come Berlusconi, ogni capacità critica e dubbio, ossia quanto di meglio possa esprimere l'uomo con la sua Libertà.
Rifiuto il prevalente clima di scontro ed aggressione di chi dissente, fomentato da chi ha interesse a dividere irresponsabilmente i cittadini di uno Stato anziché favorirne l'armonia e la concordia.
Grazie per avermi dimostrato che ancora è possibile dialogare civilmente e in amicizia.
Se finora sono rimasta è soprattutto perché sapevo che c'eri tu. per il resto, credo che la mia presenza arrechi sono fastidio, tanto è vero che nemmeno ci si degna di salutare e firmarsi, cosa che trovo oltremodo scortese.
Irene
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