lunedì 14 febbraio 2011

Chi ha paura di Cicciolina e della Minetti? Annarita Digiorgio

Di fronte a una macchina raccogliclic, priva di ragionamenti politici, che colleziona immagini di donne che dicono basta, su un sito, repubblica.it con la homepage regolarmente intasata da boxini di donne seminude, e che per le sue markette da decenni cerca di farci credere di voler combattere Berlusconi e la sua visione del mondo, balcanizzando adesso persino lo scontro uomo donna e, come Concita De Gregorio, volendo difendere il corpo della donna dopo aver sponsorizzato il proprio giornale infilandolo nella tasca di una minigonna, io dico Asta.
Asta che vuol dire pene. Pene, culo, vagina: carne, parti del corpo come le altre. Come le braccia per fare il pane, gli occhi per cucire i vestiti, il cervello per studiare. O questi valgono meno di culo e vagina? Perché la dignità è a rischio per cinquemila euro in una notte e non per gli 800 in un mese a Mirafiori con pausa di dieci minuti? Come se la stessa retribuzione per una serata ad Arcore fosse sfruttamento e per un anno all’Esselunga no.
Repubblica.it per informare dell’alto numero di badanti italiane titolava “è tornato il lavoro da donna”. Cosa stabilisce cosa sia un lavoro da donna rispetto ad un altro? Natalia Aspesi pur avendo firmato l’appello ha scritto su Micromega: “Credo che essere un puttanone debba dare tante soddisfazioni… Non lo so, io non lo sono stata purtroppo.
Per essere un puttanone prima di tutto bisogna essere bellissime, io ero bruttarella”. Allora sapete che c’è? Penso che ci voglia del talento, delle capacità, un po’ di merito anche per farsela pagare. Libero mercato: a una domanda, corrisponde un’offerta. Non è un reato fare sesso.
Persone consenzienti possono farne come, quando e quanto vogliono, con soldi o senza. Non ledono la libertà di nessuno, e non violano nessuna legge. E questa è l’unica asta che divide ciò che è morale da ciò che non lo è. E anche il limite della maggiore età è necessario, ma convenzionale, ché non è che a 18 anni e un mese si sa come guidare una macchina e a 17 e mezzo no.
In uno stato liberale non esistono reati senza vittima, neanche di sesso, e quindi il sesso non ha niente a che fare con dignità e morale, tranne nei Paesi in cui la legge è dettata dalla religione, in cui si sorveglia sulla castità delle donne o se ne mutilano i genitali. Ma questo, appunto, è da Stato etico.
Io non contesto chi manifesta, non ho una morale da imporre agli altri. Ma non condivido il loro appello a dire basta ai comportamenti che “stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione”.
Io non difendo la coscienza religiosa della nazione, lotto per uno Stato laico. E in uno Stato laico non si dovrebbero attribuire ai politici funzioni pedagogiche e moralizzatrici. Quanto a me non ho bisogno di mettere sul mio profilo Facebook la foto di Maria Goretti come avrebbe voluto Berlinguer, e neanche di Brigitta Bulgari.
Aveva ragione Ferrarotti: “Bisogna trovare un lessico e non lasciarlo espropriare con la Madonna da un lato e Cicciolina dall’altro”. La mia dignità per fortuna non è intaccata nè da Arcore, nè da chi va in piazza per difendere l’etica della nazione.
E’ solo che entrambe le cose mi sembrano un po’ misere. Come quelli che vanno al Palasharp a dire che loro leggono Kant. Ottima lettura, e poi? Neanche mi convince la spiegazione della Perina: che il problema è solo che con questi mezzi le ragazze arrivano poi in Parlamento. Ma perché qualcuno per caso si è mai chiesto come ci è arrivato Gasparri o Calearo? Iva Zanicchi chiedeva ieri sera a Gad Lerner di non invitarla più in trasmissione perché lei non è una politica seria, è una cantante; ma lui regalandole rose rosse: “Continuerò a farlo, sei una gran signora”.
Che differenza ci passa (fino a processo concluso) tra la Zanicchi e la Minetti? L’avvertita Alda D’Eusanio scrisse nel 1978 un intelligente istant book, Chi ha paura di Cicciolina? Chi ha paura della Minetti? Se non ora quando? (l'Opinione)

10 commenti:

Anonimo ha detto...

siete laici o viceversa a seconda delle volte. Imporre il cosi detto prolife, combattere contro l'aborto, per il family day, e la pillola del giorno dopo, come lo chiama? e poi,perchè per Marrazzo invece i commenti erano diversi, e nemmeno erainfagato? solo perchè aveva gusti sessulai diversi? siete una banda di ciarlatani incoerenti, e chiamata in causa la chiesa quando vi fa più comodo. riducete tutto al moralismo che non c'entra nulla, si vede che a lei vabene pagare politici, sia uomini che donne, con soldi pubblici, perchè amici del capo, e imposti in liste bloccate o poltrone in parlamento. Certo è, che chi ne prende le difese, è sempre prezzolato in qualche modo dal capo, vero giornalisti del giornale, o di libero gruppo angelucci deputato pdl??????

maurom ha detto...

Tanto per chiarire: Annarita Digiorgio è un'esponente del partito radicale.

Marrazzo era sotto ricatto, assumeva cocaina e usava l'auto blu per i suoi incontri.

Il sottoscritto è un libero cittadino che ha la passione per la politica e crede nella buonafede di Berlusconi.

Anonimo ha detto...

1. marrazzo non era indagato.
2.Berlusconi ha ospitato la fidanzato di un narco trafficante, che quando è stato preso con la cocaina ha suggerito all'amica di fare una FALSA DENUNCIA DI FURTO DELLA AUTO, e nonostante sapesse ha continuato a farle frequentare casa sua.
3. la cocaina è stata trovata anche nel garage
4. non ti sembra ricattabile berlusconi con tutte le donnine che invitava?
5. nessun controllo alla villa, e se davvero tra le donne ci fosse stata una spia russa?
6. MARRAZZO SI E' DIMESSO
7. La buona fede, quando ci sono ipotetici reati, non basta, si difenda al processo.

Anonimo ha detto...

e che dire allora di quelli che proclamavano la libertà dei costumi e adesso proclamano il puritanesimo ipocrita e viscido solo per attaccare una persona

berlusconi invitava la fidanzata di un boss, peccato che il tuo amico di pietro andava a cene con il boss stesso

BECCATI QUESTA http://blog.panorama.it/italia/2010/03/30/di-pietro-e-il-boss-ilia-pavlov/


marrazzo non si doveva dimettere perchè erano cazzi suoi

Anonimo ha detto...

di pietro non è mio amico, della manifestazione non hai capito un bel cavolo niente, marrazzo si è dovuto dimettere perchè oltre a chiederglielo i colleghi di partito, lo ha chiesto la maggioranza (pdl) che oggi dice tutto il contrario.
chi sono gli incoerenti? vai a leggere l'agenzia in cui gasparri parlava di marrazzo, mi fai ridere, ma non solo lui, INFORMATI PRIMA DI PARLARE A VANVERA, E BASTA CON QUESTO FATTO DEL PURITANESIMO, non c'entra nulla quello, è questione di ETICA, dignità per le istituzioni e per la politica. MA FIGURATI SE SAI COSA SIGNIFICA

Anonimo ha detto...

Nessuno ha paura di niente.
Ma se lei Sig.na Di Giorgio pensa di liquidare anni di lotte femministe legittimando l'uso del corpo delle donne per scambi di favori e posizioni politiche, tutta robetta lontana anni luce dalla libera prostituzione che pure il femminismo ha sempre rivendicato come una delle opzioni delle donne(l'utero è mio, anche la vagina e ci faccio quello voglio, anche venderlo)...ecco lei non ha capito un cazzo del femminismo e della storia delle donne.
Probabilmente potrà usare altri parti del suo corpo per avere successo, certo non il cervello. Dunque si avanzi pure, non è che la prostituzione se l'è inventata Berlusconi è il mestiere più antico del mondo, a lui va solo il merito di averne fatto valore curriculare per la carriera politica. Auguri cara ragazza di belle speranze!
Valerie Solanas

Anonimo ha detto...

Su Marrazzo era una mia opinione personale.

L etica non c entra nulla :
guarda cosa scriveva Benedetto Croce e non aggiungo altro:

«Ma che cosa è, dunque, l’onestà politica» - si domanderà. L’onestà politica non è altro che la capacità politica: come l’onestà del medico e del chirurgo è la sua capacità di medico e di chirurgo, che non rovina e assassina la gente con la propria insipienza condita di buone intenzioni e di svariate e teoriche conoscenze. «È questo soltanto? E non dovrà essere egli uomo, per ogni rispetto, incensurabile e stimabile? E la politica potrà essere esercitata da uomini in altri riguardi poco pregevoli?». Obiezione volgare, di quel tale volgo, descritto di sopra. Perché è evidente che le pecche che possa eventualmente avere un uomo fornito di capacità e genio politico, se concernono altre sfere di attività, lo tenderanno in proprio in quelle sfere, ma non già nella politica. Colà lo condanneremo scienziato ignorante, uomo vizioso, cattivo marito, cattivo padre, e simili; a modo stesso che censuriamo, in un poeta giocatore e dissoluto e adultero, il giocatore, il dissoluto e l’adultero, ma non la sua poesia, che è la parte pura della sua anima, e quella in cui di volta in volta si redime.

Anonimo ha detto...

ahahahahha che cosa ha fatto il tuo caro leader di buono in Italia? ormai sono anni che guida questo paese, e oggi coliamo a picco.
Fatti un giro per le strade, invece che rimanere rintantanato qui, e ti accorgerai che nulla è migliorato, anzi siamo caduti sempre più in basso, tanto da non esser presi in considerazione dagli stati europei.
Fosse stato un grande statista, si sarebbe dimesso per toglierci da questo imbarazzo MONDIALE, e invece che pensare da due anni a questa parte ai LODO ALFANO, LEGITTIMO IMPEDIMENTO, PROCESSO BREVE, si fosse occupato davvero di federlaismo, ripresa economica, debito pubblico, senza dare la responsabilità all'eredita del passato (ormai è dal 94 che domina la scena) o all'opposizione, che non avendo i numeri non poteva bocciare nessuna riforma,anzi l'opposizione, poco opposizione, gli ha avallato tutte le sue leggi ad personam. Inutule continuare questa tiritera, lui non si dimette solo perchè rimarrebbe senza scudo per i processi che ha in corso, e chi non se ne accorge è un coglione. stop

Anonimo ha detto...

Buongiorno.Desidero offrire un contributo.
Non entro nella polemica politica ma ritengo opportune alcune precisazioni:
1) la battaglia non credo riguardasse il diritto alla prostituzione, addirittura equiparandola all'attività dell'impiegata ( le prostitute c'erano già e la loro considerazione sociale era più o meno la stessa di oggi, anzi le etere di antica memoria potevano studiare, la dama con l'ermellino non era una prostituta ma un'amante forse quest'ultimo paragone è improprio, Caravaggio usa prostitute nelle sue opere come modelle e così tanti artisti che vivevano nei bordeli, i loro studi si trovavano là,i xk le donne perbene non avrebbero posato nude)
evidentemente le donne hanno lottato perché il loro corpo non fosse gestito dall'esterno, anche in cambio di monete.
Alcune prostitute d'alto bordo anche se rivendicano con orgoglio il loro ruolo, state certi in privato nn sono così orgogliose e dovreste conoscere il rancore che accumulano nei confronti del cliente, in pubblico non potrebbero dire quello che veramente pensano perché sarebbe per loro una ulteriore forma d'umiliazione.- non è una "libera" scelta -MAI
2) le prostitute non fanno "l'amore" a pagamento, fanno SESSO a pagamento credo che la differenza sia sostanziale, se i maschietti non vedono la differenza uomini e donne sono proprio messi male.
3) anche il sesso nel 68, forma gioiosa di comunicazione, assume in quel contesto un'accezione più avvilente sia per chi paga che per chi offre... per quest'ultimo caso è solo il mio punto di vista che non voglio imporre.
4) in altri contesti ho raccontato il disgusto provato da giovane davanti alle copertine dell'espresso negli anni 80, hanno cominciato loro e prima la pubblicità, del modo in cui i miei coetanei maschi si esprimevano sulle donne.
5) prendo atto che i due generi siano ancora mondi distanti.
6) evidentemente molti uomini dovrebbero riflettere sul fatto che alcune considerazioni, che sicuramente non riflettono il loro pensiero, possano urtare la sensibilità delle donne.
7) con tutta onestà non ritengo che il mio mestiere sia equiparabile a quello in questione, così la vocazione delle suore,così come l'impiegata, così la scienziata, né per abilità e preparazione richieste, né per retribuzione, preferisco la mia, le soddisfazioni sono altre.
8) se il mestiere è così nobile perché per insultare qualcuno si dice Figlio di ... o una donna la si appella Z... ?
Saluti da parte di una femminuccia mai stata bigotta, gradevole d'aspetto ( questo perché è altro argomento posto in campo dai falsi immoralisti)
Certa di non aver offeso la sensibilità di nessuno e di non acer voluto polemizzare con nessuno, ma di aver voluto offrire un contributo femminile alla questione saluto i partecipanti alla discussione, grazie per avermi offerto questo spazio.
Quanto al mio orientamento politico : "disorientata" sono al riparo da accuse di faziosità.

maurom ha detto...

Grazie Maria.

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