lunedì 14 febbraio 2011

Far causa allo Stato. Davide Giacalone

“Farò causa allo Stato”, ha detto il presidente del Consiglio. Ma si è mai visto un capo del governo che far causa allo Stato? Sì, si è visto: Massimo D’Alema. Ne aveva il diritto e aveva anche ragione, perché ottenne un risarcimento pari a novemila euro (si trattava del procedimento relativo a presunte tangenti delle coop rosse, durato troppo a lungo e, quindi, lesivo per gli indagati). Quei soldi non li pagarono i magistrati responsabili della perdita di tempo, li pagammo noi contribuenti. E non finisce qui, perché la legge che regola tale faccenda, detta Pinto, dal nome del proponente (già ministro di Romano Prodi), fu approvata all’inizio del 2001. Vale a dire che la gestazione coincise con il periodo in cui D’Alema governava e si concluse nel mentre a palazzo Chigi si trovava Giuliano Amato. La maggioranza che la volle era di sinistra. Fosse capitato ad altri, utilizzando il latinorum dei beoti, la si sarebbe definita “ad personam”.

Le persone, invece, non c’entrano un bel niente, perché quella pessima legge, come subito la definimmo,
serviva ad evitare d’essere buttati fuori dal Consiglio d’Europa, visto che eravamo già stati messi in mora essendo il Paese più condannato per violazione dei diritti umani. Il diritto in questione era quello ad avere un processo equo e in tempi ragionevoli. Anziché rimediare al problema, consistente in processi iniqui e di durata irragionevole, quel Parlamento in procinto d’andare a casa decise d’impedire agli italiani di rivolgersi a Strasburgo, inventando un ulteriore grado di giudizio interno. Risultato, da noi previsto: le Corti d’appello sono state ingolfate da ricorsi interni; non si rispettano neanche i tempi di questo giudizio; lo Stato è in vergognoso ritardo con i pagamenti e si può fare ricorso alla Pinto contro i tempi lunghi della Pinto. Un obbrobrio.

Cui se ne aggiunge un altro. Chi si scandalizza perché Silvio Berlusconi intende “far causa allo Stato” ha dimenticato il precedente di D’Alema, ma tutti e due messi assieme hanno dimenticato il dovere dei legislatori e dei governanti: offrire ai cittadini una giustizia funzionante. Così come hanno dimenticato che ai ritardi inammissibili e ingiustificabili non si porrà mai rimedio se non chiamando i responsabili a pagare, mentre, al contrario, si lascia che a farlo per loro siano i contribuenti. La qual cosa, oltre tutto, tradisce la volontà popolare, espressa nel 1987, in occasione di un meritorio referendum promosso dai radicali: l’80% degli italiani votarono a favore della responsabilità civile dei magistrati, ma il Parlamento provvide a spostarla dalle loro spalle a quelle dell’erario. In via teorica lo Stato potrebbe poi rivalersi su chi ha creato il danno (che è violazione di un diritto fondamentale), ma non procede, per due ragioni: a. perché i magistrati sostengono che non si è mai in grado d’individuarlo con certezza; e b. perché a far valere il danno erariale dovrebbe essere la Corte dei conti, ovvero un organismo a sua volta condannabile per la medesima violazione. La corporazione delle toghe, pertanto, con la complicità di una politica eternamente sotto pressione e ricatto, ha fatto marameo alla volontà popolare.

Qui è lo scandalo, non nel fatto che governanti, ex governanti e sempre legislatori facciano “causa allo Stato”. Ed è uno scandalo dal quale non si uscirà mai se non ridando un pizzico di dignità alla politica e reintroducendo quell’immunità parlamentare che aiuti i tremebondi eletti a non considerarsi dei camerieri della corporazione. Ci vuole un mese, tutto compreso, per porre rimedio. Un mese per cancellare ventiquattro anni di tradimento della volontà popolare. Un mese che scorrerà invano, umiliando la politica a farsi rimorchiare dalle carte di procura.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Quei soldi non li pagarono i magistrati responsabili della perdita di tempo, li pagammo noi contribuenti. Una frase copiata dal suo articolo. Le tangenti prese dal suo partito " PRI" Fatti accertati dalla magistratura e anche condannati da quale tasca venivano. Giacalone chi è senza peccato scagli la prima pietra. Siamo tutti con le mani dietro la schiena, anche lei.

Anonimo ha detto...

prima di ricorrere alla corte di strasburgo dovrebbe essere celebrato il processo in Italia, non si capisce come mai uno come Frattini non conosca tale procedura.
Ottima idea, immunità parlamentare, così continueranno tutti a farsi i loro beati porci comodi, oggi berlusconi e domani qualche altro furbetto. Invece che andare avanti si arretra in questo paese di corrotti, delinquenti, potenziare il potere dei potenti e limitare sempre più il nostro. Succederà quel che è successo qui vicino, purtroppo.

Anonimo ha detto...

chi è senza peccato scagli la prima pietra

è il momento di finirla di venire qui a fare la morale(finta)

Anonimo ha detto...

vi hanno indottrinato bene:
1. chi +
è senza peccato scagli la prima pietra
2. le vite degli altri
3. comunisti
4 i pm sovvertono la democrazia
5 perseguitato dalla magistratura
6 berlusconi ha 28 processi
7 siete tutti puritani
ECCO, QUESTA LA VOSTRA LINEA DIFENSIVA, ALTRO NON SAPETE DIRE.
CHE TENEREZZA

Anonimo ha detto...

E la vostra linea "offensiva" :


chi vota berlusconi è corrotto
o manipolato
tutte le donne sono troie , tranne
le femministe (naturalmente non poteva mancare la suora al comizione)
le donne si devono coprire
e chi le guarda è un depravato etccc

Fino al bambino di 13 anni
quello si indottrinato per bene :

MA VERGOGNATEVI

Anonimo ha detto...

nessuna delle cose che hai detto corrisponde a verità.
la tua ignoranza ti spinge a dire cose inverosimili e prive di fondamento.
nessuno ha mai detto le cose che tu scrivi, a differenza di quello che molti deputati pdl, giornalisti schierati, e gente comune in continuazione dice, cioè quello che ho scitto sopra.
quindi aggiungo, bugiardi e pronti a tutto per screditare gli altri.

Anonimo ha detto...

Qui Giacalone parlava di soldi che pagano i contribuenti, per tutti gli errori e non che fanno i magistrati.Caro Giacalone ed amici ma i soldi delle tangenti degli anni novanta presi dal suo ex partito PRI, PSI, DC,PCI, PLI, "Lei lo sapeva? non erano soldi dei contribuenti? in quel periodo Lei non si è scandalizzo Ci sono delle sentenze e condanne.

Anonimo ha detto...

Ma se ci state facendo due coglioni cosi sul velinismo mignottocrazia etcc
e non si parla d altro.

allora non è stata indetta nessuna manifestazione delle donne?
non è stata mandata una suora sul palco?
e del bambino di 13 anni, il balilla azionista?
neanche quello è vero?

adesso voi puritani rinnegate tutto

questo è troppo

Anonimo ha detto...

i puritani sono quelli come voi, che usano la chiesa per scopi di potere, predicate bene e razzolate male. Noi ne facciamo una questione di morale, ma di meritocrazia e etica pubblica, tutte cose che prescindono dall'essere cattolici e puritani, caro.

Anonimo ha detto...

si certo

la chiesa l avete invocata voi per scomunicare una persona, per i suoi fatti privati,caro puritano

e la suora nel comizio?
E il balilla di 13 anni?


Ricordati la Lezione di Benedetto Croce, :

""L’onestà politica non è altro che la capacità politica""

Non si giudica un politico, un medico o qualsiasi altra persona
dai suoi fatti privati ma nell esercizio della sua professione.
Avete capito?

Anonimo ha detto...

già detto ma parlo al vento, quali capacità politiche? l'aver portato l'italia ultima in classifica insieme a malta o il congo? la suora non è stata costretta, leggi famiglia cristiana o avvenire o l'osservatorio romano, lei ha avuto il coraggio di dire ciò che bisbigliano in privato le alte sfere clericali, quelle vostre alleate.
Spiegami poi perchè, il premier deve avere un ruolo privilegiato anche nelle chiesa, lui che può fare la comunione pur essendo divorziato. che bestemmia in pubblico ma viene contestualizzato, poi la chiesa insorge se al gf un ragazzino di 20 anni bestemmia. questa si chiama CASTA e va contro tutti i principi di uguaglianza, anche contro di te, a meno che tu non rientri nella fascia dei protetti. allora capirei perchè parli così.
Ci vorrebbe un po' di onestà intellettuale, uno, per capire che il premier sta distruggendo in modo planetario la credibilità del nostro paese, due, che se fosse innocente non starebbe chiuso a palazzo con i fidi avvacoti a studiare il modo per non affrontareil processo. Non gli preme al più presto far chiarezza? forse la chiarezza sarebbe altro, non c'è alternativa, e nessuno può essere assolto da presunti reati, giurando sui figli o rilasciando interviste unilaterali dove dice di non essere preoccupato perchè innocente. che lo dimostri, ma lei ha letto le carte? ah no, perchè per voi è più importante la privacy, ma solo quella del premier. Basta aver letto le intercettazioni che libero si è procurato illegalemnte sul caso fassino, o la cucina scavolini di fini che è girata per tutta italia, per non parlare di marrazzo. bisognerebbe essere coerenti nella vita, ma la coerenza quando c'è di mezzo il CAPO è impossibile. Una persona che prende in giro gli elettori, dicendo bugie macroscopiche che però voi gli abbonate, come quando disse di non aver telefonato in questura (vedi video youtube), poi detto di aver telefonato per salvare una sua amica in difficoltà economiche e con un passato disastrato ma smentisce di aver detto che fosse la nipote di mubark (tutto dicumentato video e dal quotidiano il giornale), per poi dire che aveva telefonato per paura che succedesse un incidente diplomatico con l'egitto.
Queste sono le cose gravi, le menzogne.
Ma a voi non frega niete, e vi attaccate al moralismo che non c'entra nulla, che nessuno manifesta contro le donne che si prostituiscono, che nessuno giudica cosa le stesse facciano con il proprio corpo, ma che si indignano per le agevolazioni che ne ricavano a scapito di altre persone meritevoli, che il mercato delle vacche in parlamento fa impallidire tutti gli elettori indistintamente, solo perchè gli stessi sanno che se non finisce la legislatura rischiano la pensione, una bella pensione, e sono disposti a tutto pur di non far cadere questo governo immobile e inneficiente. come fai a non indignarti, sapenso che siamo noi a pagare questi mercenari, questi deputati che dovrebbero essere al servizio dei cittadini e invece si fanno i propri interessi? DOBBIAMO ANDARE AL VOTO al più presto per cercare di dar vita ad un vero governo del fare, poco importa che sia di destra e sinistra, ma non occupato ai problemi del singolo solo perchè non vuole essere giudicato.
Altro che persecuzione, vai a vedere quanti processi ha avuto e in quanti è stato davvero assolto con formula piena. basta andare su wikipedia.
ora basta divento logorroica, mi scuso per questo, ma mi dispiace che, ideologie a parte, non ci si renda conto che il paese va male, e non 'cero io al comando.

Anonimo ha detto...

ultima in classifica ? in cosa ?
magari ti riferisci alla magistratura che è uno schifo

stai dicendo un mucchio di inesattezze

lui che può fare la comunione pur essendo divorziato
non è vero non la fa

la bestemmia era una barzelletta,
tra l altro chiediti come l hanno presa: hanno utilizzato una telecamera di sorveglianza, e l hanno mandata sui giornali a mò di avvertimento :
renditi conto dell operazione di spionaggio che stanno facendo.

le intercettazioni di piero fassino sono state prese illegalmente , e quelle di berlusconi no ? perchè?


si dia il caso poi che le intercettazioni di fassino siano state pubbliccate per primo dal corriere della sera, insieme ad altre .

Marrazzo è stato avvertito della trappola che li stavano tendendo,
mia opinione personale non si doveva dimettere.
Fini ci ha fatto un mazzo così che lui era "diverso" e poi si è venuto a sapere che la casa di montecarlo, che era stata lasciata in eredità al partito era diventata di propietà del fratello.

per quanto riguarda ruby ,lo dico serenamente, voi cosa avreste fatto ??
conoscendo una persona in difficoltà , senza lavoro senza genitori l avreste fatta espellere senza fare niente????

Ha telefonato per aiutare una persona in difficoltà , secondo lo stesso bruti liberati tutte le procedure sono state corrette, ma sopratutto ha agito in buona fede.
Ha detto una bugia , benissimo , ma ha fatto bene.

cosi come fa del bene ad aiutare tante persone in difficoltà ,e lo fa , perchè so benissimo che lo fa, che i soldi servono per questo, solo una mente malata può pensare che servano a chi sa quale scopo.

allora i magistrati non hanno forse mai abusato della loro posizione ? nooo loro no

come si spiega allora il fatto che migliaia di telefonate uscite non sarebbero mai dovute uscire,
e come mai nessuno persegue i magistrati per questa fuga di notizie???

Anonimo ha detto...

Un ultima cosa :

la suora non è andata li per dire quello che nessuno ha il coraggio di dire , ma come simbolo della purezza da scagliare contro noi impuri.

Allo stesso modo hanno , vergogna !! , inculcato l odio ideologico e fatto parlare un bambino di 13 anni su un palco .
Ancora Vergogna!!

Si dia il caso che io non mi senta ne impuro ne inferiore rispetto a Voi , e che preferisco di gran lunga le belle donne , leggere intelligenti e spiritose, e che non sono troie come le avete definite voi(perchè ho sentito anche questo),tipo la Minetti, a tutte
quelle che si danno arie e manifestano in piazza.

Mi perdoni ,gentile signora,se penso questo.
saluti.

Anonimo ha detto...

ma si figuri caro,
sento ancora il rumore delle unghie che scivolano sullo specchio.

Il segreto istruttorio non esiste dal momento in cui le carte vengono mandate alla camera su richiesta del premier che ne fa una questione di stato.

Non ha aiutato una persona in difficoltà, ma la nipote di Mubarak, non te lo dimenticare.

La comunione l'ha fatta di fronte ad un sacerdote molto imbarazzato, ma al premier non si può dire no!
Ah la bestemmia nelle barzellette va bene? scusa non lo sapevo, non pratico io.
Il filamto è stato fatto dai giornalisti, non dai magistrati, nessuno è stato indagato per la barzelletta.

Per fassino le indagini non erano chiuse e nessuno aveva invocato il tribunale dei ministri.

Per Marrazzo, guarda il caso, proprio Signorini aveva le foto e/o i video incriminati. Marrazzo non era indagato ma ricattabile (dai carabinieri), il premier da qualche ragazzina.

eccoti qualche commento sul caso Marrazzo:

Gasparri: è evidente che ha ricevuto un ricatto, non l'ha denunciato alla magistratura ed ha mentito negando l'evidenza dei fatti. Il suo partito dovrebbe interrogarsi sulla sua crisi morale, senza aggiungere del grave alla situazione fra il grottesco e il drammatico alla che si è già creata. Riteniamo che l'epilogo di questa vicenda debbano essere le dimissioni e l'immediato ricorso alle urne.
Stiamo valutando passi formali a tutela della repubblica e della Democrazia".

Storace: " Si sottragga responsabilmente ad una vicenda molto triste e, nel rispetto della legge elettorale, ci porti subito alle urne".

Quagliarello: "Se ha violato la legge, se ha ceduto ad un ricatto, se sì allora è questo l'elemento che non consente di occupare incarichi pubblici. Quindi le dimissioni rappresenterebbero una scelta di dignità".

MA IL PREMIER NON E' RICATTABILE E NON HA AVUTO UNA CRISI MORALE VERO?
Una domanda, ma tu gli hai dato un'occhiata alle carte?
Puoi provare ad interpretarla in qualsiasi modo, ma il succo è sempre lo stesso.
oppure avete dubbi sulla veridicità delle registrazioni dell'arma dei carabinieri?
Ma se poi uscissero gli audio, si griderebbe allo scandalo della privacy, dunque che fare? nel dubbio archiviamo tutto e festa finita! come sempre è successo.

Per quanto riguarda Ruby:
ipotesi a:
se davvero al premier fosse stata lei a dirle di essere nipote di Mubark, siamo guidati da un premier a cui puoi far credere tutto, ed è disastroso oltre che ridicolo, dunque, avrei chiamato il ministro degli esteri e avvertito l'ambasciata, che figura di merda però avrebbe fatto, come si può credere da una delle trenta ragazze che hai in sala che sia nipote di mubarak? non l'avrei lasciata nelle mani di una prostituta brasiliana che dopo due settimane l'ha gonfiata di botte e madata in ospedale, doveruby ha detto che l'amica la faceva prostituire, visto che è minorenne, avrebbe costituito reato (ddl voluto da pdl) la questura ha indagato, non vedo dove sia l'anomalia.
Le intecettazioni alle ragazze sono partite a luglio, e solo dai tabulati sono riusciti a ricostruire dal primo gennaio, la panzana della casa controllata è pura follia, ci sono solo le intercettazioni del giro delle signorine in questione.

Quello che fanno le signorine a me non frega nulla, ognuno faccia ciò che vuole, ma certo da chi guida un governo ci dovrebbe essere più sobrietà e interessamento ai veri problemi dell'italia, non certo la riforma della giustizia (bavaglio intercettazioni) e l'immunità parlamentare.
Parliamo magari di economia, lavoro, scuola e disoccupazione no?

Anonimo ha detto...

Non ha capito ,gentile signora, le riprese delle immagini della barzelletta sono riprese non da dei giornalisti ma da delle camere di sicurezza.

Un operazione di spionaggio, prima hanno mandato un fotografo che fotografava da km,e se fosse stato un cecchino??
Poi la daddario , poi l altra mitomane macrì .
Poi questo Finto scandalo.E Basta!!


Le intercettazioni non sarebbero dovute essere pubblicate ,ne gli atti coperti da segreto ne quelli non coperti da segreto fino a che non siano concluse le indagini preliminari .


In effetti passare le carte , le intercettazioni ai giornali è un illecito e nessuno paga mai.

E poi sono uscite prima che fossero mandate alla camera , se lo ricordi ,
allo scopo di creare uno scandalo che non esiste.

Tant è vero che lo stesso bruti liberati ha detto che :
"Procedure di identificazione, fotosegnalazione e affidamento sono state correttamente eseguite e non sono previsti ulteriori accertamenti sul punto".

Nel caso di Ruby mi sarei scandalizzato se non l avesse aiutata , di li mi sarei scandalizzato.

Alla fine hanno fatto tutta un operazione per scoprire cosa? ,che a Berlusconi piacciono le belle donne , le festicciole leggere (ha lavorato in crociere),piace aiutare la gente e sperperare i soldi (suoi , ne fa quello che vuole), che li piace scopare (non può?),tutte cose che già si sapevano.



Per quanto riguarda Marrazzo, io sono dalla sua parte , non sarebbe dovuto fuggire ne dimettere, avrebbe dovuto prendere a schiaffi i moralisti puritani gli stupidi e i bigotti come lei.

La giustizia è un Problema dell Italia ,la Malagiustizia e i Privilegi dei magistrati non sono un problema da poco.

Parliamo magari di economia, giustizia, lavoro, scuola e disoccupazione no?
Appunto!!

Anonimo ha detto...

la la la la la
fate finta di non capire e non vedere.

Speriamo non le capiti mai di dover far causa a nessuno, col processo breve rischia di veder sfumare la condanna, ma che importa, meglio che paghi lei, piuttosto che berlusconi.

inoltre, giusto, il problema adesso è la riforma di giustizia, ovvia, fatta quella, si risolvono tutti i problemi che adesso ci stanno sommergengo.
arrivederci. mi arrendo

Anonimo ha detto...

Gentile signora, la ringrazio comunque e le regalo questo scritti di Benedetto Croce di grande attualità:

Un’altra manifestazione della volgare inintelligenza circa le cose della politica è la petulante richiesta che si fa della «onestà» nella vita politica. L’ideale che canta nell’anima di tutti gli imbecilli e prende forma nelle non cantate prose delle loro invettive e declamazioni e utopie, è quello di una sorta di areopago, composto di onest’uomini, ai quali dovrebbero affidarsi gli affari del proprio paese. Entrerebbero in quel consesso chimici, fisici, poeti, matematici, medici, padri di famiglia, e via dicendo, che avrebbero tutti per fondamentali requisiti la bontà delle intenzioni e il personale disinteresse, e, insieme con ciò, la conoscenza e l’abilità in qualche ramo dell’attività umana, che non sia peraltro la politica propriamente detta: questa invece dovrebbe, nel suo senso buono, essere la risultante di un incrocio tra l’onestà e la competenza, come si dice, tecnica.

Quale sorta di politica farebbe codesta accolta di onesti uomini tecnici, per fortuna non ci è dato sperimentare, perché non mai la storia ha attuato quell’ideale e nessuna voglia mostra di attuarlo. Tutt’al più, qualche volta, episodicamente, ha per breve tempo fatto salire al potere in quissimile di quelle elette compagnie, o ha messo a capo degli Stati uomini e da tutti amati e venerati per la loro probità e candidezza e ingegno scientifico e dottrina; ma subito poi li ha rovesciati, aggiungendo alle loro alte qualifiche quella, non so se del pari alta, d’inettitudine.

E' strano (cioè, non è strano, quando si tengano presenti le spiegazioni psicologiche offerte di sopra) che laddove nessuno, quando si tratti di curare i propri malanni o sottoporsi a una operazione chirurgica, chiede un onest’uomo, e neppure un onest’uomo filosofo o scienziato, ma tutti chiedono e cercano e si procurano medici e chirurgi, onesti o disonesti che siano, purché abili in medicina e chirurgia, forniti di occhio clinico e di abilità operatorie, nelle cose della politica si chiedano, invece, non uomini politici, ma onest’uomini, forniti tutt’al più di attitudini d’altra natura.

«Ma che cosa è, dunque, l’onestà politica» - si domanderà. L’onestà politica non è altro che la capacità politica: come l’onestà del medico e del chirurgo è la sua capacità di medico e di chirurgo, che non rovina e assassina la gente con la propria insipienza condita di buone intenzioni e di svariate e teoriche conoscenze. «È questo soltanto? E non dovrà essere egli uomo, per ogni rispetto, incensurabile e stimabile? E la politica potrà essere esercitata da uomini in altri riguardi poco pregevoli?». Obiezione volgare, di quel tale volgo, descritto di sopra. Perché è evidente che le pecche che possa eventualmente avere un uomo fornito di capacità e genio politico, se concernono altre sfere di attività, lo tenderanno in proprio in quelle sfere, ma non già nella politica. Colà lo condanneremo scienziato ignorante, uomo vizioso, cattivo marito, cattivo padre, e simili; a modo stesso che censuriamo, in un poeta giocatore e dissoluto e adultero, il giocatore, il dissoluto e l’adultero, ma non la sua poesia, che è la parte pura della sua anima, e quella in cui di volta in volta si redime.

Anonimo ha detto...

Si narra del Fox dedito alla crapula e alle dissolutezze, che, poi che fu venuto in fama e grandezza di oratore parlamentare e di capopartito, tentò di mettere regola nella sua vita privata, di diventar morigerato, di astenersi dal frequentare cattivi luoghi; ed ecco che sentì illanguidirsi la vena, infiacchirsi l’energia lottatrice, e non ritrovò quelle forze se non quando tornò alle sue consuetudini.
Che cosa farci? Deplorare, tutt’al più, una così infelice costituzione fisiologica e psicologica, che per operare aveva bisogno di quegli eccitanti o di quegli sfoghi; ma con questo non si è detto nulla contro l’opera politica che il Fox compiè, e, se egli giovò al suo paese, l’Inghilterra ben gli fece largo nella politica, quantunque i padri di famiglia con pari prudenza gli avrebbero dovuto negare le loro figliuole in ispose.

«Ma no (si continuerà obiettando), noi non ci diamo pensiero solo di ciò, ossia della vita privata; ma di quella disonestà privata che corrompe la stessa opera politica, e fa che un uomo politicamente abile tradisca il suo partito o la sua patria; e per questo richiediamo che egli sia anche privatamente ossia integralmente onesto» - Senonché non si riflette che un uomo dotato di genio o capacità politica si lascia corrompere in ogni altra cosa, ma non in quella, perché in quella è la sua passione, il suo amore, la sua gloria, il fine sostanziale della sua vita. Allo stesso modo che il poeta, per vizioso e dissoluto che sia, se è poeta, transigerà su tutto ma non sulla poesia, e non si acconcerà a scrivere brutti versi. Il Mirabeau prendeva bensì danaro dalla corte, ma, servendosi del danaro per i suoi bisogni particolari, si serviva della corte, e insieme dell’Assemblea nazionale, per cercare di attuare in Francia la sua idea di una monarchia costituzionale di tipo inglese, di uno Stato non assolutistico e non demagogico. Vero è che questa disarmonia tra vita propriamente politica e la restante vita pratica non può spingersi tropp’oltre, perché, se non altro, la cattiva reputazione, prodotta dalla seconda, rioperando sulla prima, le frappone poi ostacoli, come il Mirabeau, sospirando, confessava, o l’ipocrisia morale degli avversari può valersene da un’arma avvelenata, come nel caso del Parnell. Ma questo è un altro discorso.

«E se, nonostante l’impulso del suo genio, nonostante l’amore per la propria arte, soggiacerà ai suoi cattivi istinti e farà cattiva politica?».
Allora, il presente discorso è finito, perché siamo rientrati nel caso in cui la disonestà coincide con la cattiva politica, con l’incapacità politica, da qualunque lontano motivo sia prodotta, virtuoso o vizioso, e in qualunque forma si presenti, cioè come incapacità abitudinaria e connaturata, o incapacità intermittente e accidentale. Può, altresì, il poeta geniale, talvolta, per compiacenza o a prezzo, comporre versi senza ispirazione e adulatori; senonché, in quel caso non è più poeta.

Anonimo ha detto...

caro signore, l'aveva già postata varie volte, perchè la sua risposta è sempre la stessa? devo impararla a memoria?

Anonimo ha detto...

no, non necessariamente ;)

saluti cara