Un duello, si dice. Ma un confronto ossificato in regole che evitano il corpo a corpo indica piuttosto una sorta di conferenza parallela, un confronto che non è un vero faccia a faccia. Certamente la sfida è maggiore per Berlusconi, perché Prodi può contare sul vasto zoccolo duro della sinistra, che vota indipendentemente dal candidato che la rappresenta, mentre il presidente del Consiglio deve fare affidamento sull'elettorato mobile, che sceglie il volto prima che il programma. Nel caso della sinistra, l'identità è tutto, nel caso della destra è tutto la scelta. Il vero sfidante è in questo caso Berlusconi, nonostante egli ricopra una carica istituzionale, perché Prodi è il possessore dello schieramento più vasto e più radicato nel Paese. Inoltre, Prodi ha anche il favore della stampa, in grandissima maggioranza schierata a sinistra, e che quindi il giorno dopo lo proclamerà vincitore del confronto.
Combattere in queste condizioni significa per Berlusconi combattere con una linea non conformista, con un linguaggio non politicamente corretto. Curiosamente, i ruoli sono invertiti. Storicamente è la sinistra che gioca sul dissenso e la destra sul consenso, la sinistra gioca per la differenza, la destra per il sentire comune. Questa volta i ruoli sono in qualche modo rovesciati: è Berlusconi che parla in nome del cambiamento della forma di potere in Italia, è Prodi la figura della conservazione del sistema dei rapporti di potere oggi esistente. La storia di Berlusconi appare dunque segnata da una vocazione eroica a cambiare la realtà del potere; egli gioca tutto in prima persona, evoca straordinariamente la sfida del singolo dinanzi alla collettività. Berlusconi combatte in persona propria, Prodi è il delegato dei gruppi di potere. Eppure è Berlusconi che domina il confronto, perché le elezioni sono un referendum su di lui. E' lui il personaggio, Prodi è solo una comparsa. Berlusconi ha, in ogni caso, segnato la storia del Paese; Prodi, in ogni caso, non è che l'espressione delle cronache del potere.
Il regime invisibile che la cultura di sinistra ha teso sul Paese pesa sul corpo elettorale, e coloro che voteranno per Berlusconi voteranno contro questo regime nascosto ma ben sperimentato: il controllo, da parte della sinistra, del linguaggio politico. Berlusconi ha per sé il senso comune della gente comune, Prodi è l'investito del partito intellettuale. Una sfida esemplare e singolare, che fa di queste elezioni un laboratorio politico. Esse si svolgono fuori da ogni schema europeo, sono un fatto radicalmente nuovo nel rapporto tra il popolo basso e il popolo alto, tra chi vive il quotidiano nella sua modestia e chi gode del privilegio di appartenenza al ceto politico come dimensione dominante.
Una sfida tra la libertà e la conformità. Queste elezioni sono difficilmente rappresentabili col linguaggio politico perché avvengono sulla differenza tra popolo e politica: Berlusconi è il simbolo del popolo contro il linguaggio del potere.
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43 commenti:
Secondo me dovresti smetterla di scrivere delle cazzate... è solo un confronto tv nn un incontro fisolofico come lo vorresti far passare, e cmq devi smetterla di rigirare la frittata BASTA!!!
Hai detto caz ...
Hai sbagliato indirizzo. Qui non sei nel sito dell'Unità. Vacci. Lì se ne trovano a dozzine.
Per l'anonimo delle 4.52:
nn meriti commento ma chi sei il capo del blog;la tua deficenza intelletiva ed educativa si commenta da sola..........SFIGATO
Che dire ! Mi sembra che l'articolista sia l'ennesima persona innamorata del Berlusca, lo vede investito da una missione eroica, pensa che passerà alla storia, è solo contro tutti spirito indomito, ecc...Del resto cosa dire di uno che afferma che ce lo ha mandato direttamente lo Spirito Santo.
meglio governati da una "comparsa" che condannati ad altri 5 anni di leccaculismo collettivo !
DOPPIOGIOCHISMO
La sx, maestra nel gioco delle tre carte e nei camuffamenti, ci offre ampia dimostrazione della sua mirabolante arte acrobatica.
----------- Prodi & Compagni -----------
dopo aver condotto una continua campagna di odio e di calunnie, dopo aver stipulato il vergognoso "contratto" di alleanza (tutto fa brodo) coi Centri sociali, i disobbedienti, i no-global, i teppisti, gli antipacifisti, gli sfascisti e i fascisti rossi, compresi i delinquenti che hanno infierito, addirittura, contro i bambini seduti a mensa (amici di Berlusconi e fascisti anche quelli) dopo aver respinta, con
---------- incredibile faccia di bronzo, -------- la proposta di chiusura dei rissosi e violenti centri sociali (vere associazioni a delinquere)
hanno annunciato, con
--------- paradossale faccia di bronzo di voler partecipare alla
MANIFESTAZIONE DI MILANO CONTRO LA VIOLENZA
dei loro alleati e compagni di lista
indetta dai commercianti della città.
Esempio mirabile di
IPOCRISIA, DI FACCIABRONZISMO, DI IMMORALITA’, DI DOPPIOGIOCHISMO nonché
di mancanza di rispetto verso gli elettori trattati, in toto, come degli incapaci di intendere e di volere.
Resta il fatto che al duello televisivo(UNA NOIA MORTALE) mi è sembrato che ci fosse un candidato che parlasse di progetti,di idee,che trattasse i vari temi affrontati con argomentazioni che,per quanto opinionabili,miravano al cuore del problema;dall'altra parte si è vista una persona che nn ha fatto altro che rispondere a se stesso, a sfoderare centinaia di numeri,cifre,a fare propaganda da bar sport,senza MAI E SOTTOLINEO MAI riuscire ad avere un contradditorio con Prodi.
La serata di Bs è stata negare tutto quello che veniva dalla sua controparte,senza mai pero' riuscire a produrre una valida argomentazione... SOLO DEMAGOGIA E MENZOGNE.
E' FINITA SIGNORI DELLA DX PREPARATE I BAGAGLI SI VA A CASA
Caro Maurom,
ho commentato il tuo post linkandolo in un mio post, all'interno di un commento più generale relativo al dibattito di ieri sera. Se sei interessato, il link è http://cittadinodemocratico.blogspot.com/2006/03/telecamere-2.html
Ieri Prodi è sembrato + efficace, ma è ovvio, per discorsi fumosi, alla "dobbiamo essere tutti più buoni" due minuti e mezzo sono più che sufficienti, mentre per rendicontare i 5 anni di Governo più attivi della storia della nostra Repubblica e per presentare il proseguio del programma della Casa di Libertà, fatto di cose concrete e importanti, ci vuole ben più tempo e calma. E' pero su questo ultimo punto che Berlusconi doveva fare di più! Tremonti ha scritto un ottimo programma, efficace, preciso e chiaro per gli elettori. Su questo doveva puntare Berlusconi, richiamando le cose fatte in modo + sintetico e con qualche numero in meno ed evidenziando come gli effetti del lavoro fatto, che si stanno cominciando a manifestare, si vedranno nei prossimi mesi e anni, e saranno ampliati e completati con le ulteriori iniziative previste dal Programma per i prossimi 5 anni. Ad esempio come lo sviluppo della rete dei porti, la Banca del Sud per evidenziare il ruolo primario che avrà il Meridione nel nuovo assetto del commercio mondiale, oppure come l'obbligo del versamento dell'iva solo al momento del reale incasso, per non mettere in ulteriore difficoltà le aziende con difficoltà di riscossione da parte dei clienti, come la riduzione dell'IVa sul turismo x rilanciare questo settore trainante, coinvolgimento dei Comuni nell'accertamento e prosecuzione della riforma degli studi di settore (norme concrete contro l'evasione e non le "fumose" dichiarazioni di Prodi tipo "la gente imparerà a pagare le tasse!"), come le norme per la famiglia quali bonus figli e la novità della detassazione delle spese per la difesa termica delle case, ottenendo così anche un reale effetto positivo sull'ambiente ... e tante altre voci specifiche che evidenziano un'attenzione reale ai problemi del Paese e una condivisione concreta all'interno della Casa delle Libertà delle metodologie per risolverli. Ed è in questo che sta la grande differenza tra Unione e CDL...entrambe dicono meno tasse, più ricchezza, ecc. però solo la CDL è unita sul come raggiungerle mentre l'Unione qualora malauguratamente dovesse andare al Governo dovrebbe cominciare a discuterne...e abbiamo già visto com'è andata a finire alcuni anni fa! In questo momento di avvio della ripresa l'Italia non si può permettere questo! RICORDATELO A TUTTI PRIMA DEL 9 APRILE!!
KPAX71
http://blog.virgilio.it/politiche2006
Ma avete visto che al momento della stretta di mano il Berlusca era alto come Prodi e Mimun ? Avrà avuto come minimo 10 cm di rialzo !!!
allora, premettendo che non mi esprimo a favore di nessun dei due sfidanti, rimango basito nel leggere in un articolo (di cui condivido molte riflessioni) il disprezzo per gli intellettuali e per l'itaGliano e per ogni forma di cultura.
A Robin Hood ma vaffanculo...
I PROGETTI DI PRODI
tratti dal programmone dell'Unione
(300 pagine di idiozie) dal titolo
"POVERA ITALIA!"
Dopo che Geppetto ebbe venduta la giacca, rimanendo al freddo, in maniche di camicia, Pinocchio si avviò verso la scuola. E durante il cammino promise a se stesso (non agli Italiani) di fare tante belle cose. Tutti sanno dove andarono a finire quelle belle chiacchiere che Pinocchio faceva fra sé e sé.
Tutta colpa del Burattinaio, del Gatto e della Volpe. Ma anche di Pinocchio che sapeva benissimo di costruire dei castelli in aria. Pinocchio inoltre era pure bugiardo. Tanto bugiardo che il naso gli crebbe a dismisura.
Pinocchio, comunque, malgrado le fantasticherie e con tutte le sue bugie, finì per ingannare solo se stesso.
Prodi, invece, con i suoi castelli sulle nuvole, e con le sue menzogne vuole ingannare 50 milioni di Italiani.
E nell'incontro di ieri sera, non solo ha mostrato la sua incapacità di leader, la sua tendenza a raccontare bugie in maniera pasticciata, come faceva Pinocchio, ma ha aperto un libro dove è scritto un programma disastroso.
TASSE
Non ci sono dubbi. Dal Castello costruito in Cielo, casca il primo mattone.
E che mattonata in testa!
Si riparte da zero. Dice lui. Piuttosto si ritorna al punto di prima.
Con l'aumento dell'ICI, con la tassa patrimoniale (pagata anche dalle persone modeste e dai risparmiatori), con il ripristino delle tasse di successione (anche su capitali modestissimi), con l'innalzamento delle quote sui redditi.
Andremo tutti in giro con le toppe nel sedere, più tassati; mentre una gran parte di capitali fuggirà all'estero.
E' un vecchio copione che tristemente viene riproposto ogni volta che la sx di affaccia alla finestra.
Col governo Berlusconi 12 Mln in meno di Italiani non pagano più tasse e non hanno l'obbligo della denuncia.
Le aliquote sono diminuite. Specie per le fasce più deboli. Questo è un fatto.
Ci provi a farlo Prodi, con Rifondazione che lo tira per la giacca!
LAVORO
Via la legge Biagi. Bene!
Prima avete fatto fuori Biagi, con una campagna di odio forsennata e dissennata. Lo sapete, sì, signori della sx, che i terroristi altro non sono che il braccio armato della vostra propaganda?
Ora farete fuori centinaia di migliaia di giovani che si ritroveranno sui marciapiedi a bighellonare, perché nessuno li vorrà assumere al lavoro. E, dato che Berlusconi non sarebbe più al governo, gettereste ugualmente la colpa addosso a lui (effetto degli errori pregressi).
COSTO DELLA VITA - PRODUTTIVITA'
Ci sarà un regresso nella produttività. Così aumenterà ancora di più la disoccupazione e molti immigrati che oggi hanno trovato lavoro, domani si troveranno senza una lira in tasca. Non pagheranno più le tasse, mentre alcuni di loro andranno a rinforzare la criminalità (micro e macro) e il lavoro nero. Il potere di acquisto scenderà a livelli da brivido!
Cerchiamo di non dimenticare il buco di 36.000 MLD di vecchie lire lasciato dai governi di sx.
IMMIGRAZIONE
Il più grosso autogol Prodi lo ha fatto qui. Una contraddizione in termini. Critica l'attuale legge, senza proporre niente di serio, con un occhio rivolto alla legge precedente (Turco - Napolitano) che, sciaguratamente, ha esposto l'Italia all'invasione incontrollata di qualche milione di clandestini.
GRANDI OPERE (altro autogol)
• Menzogne sulle realizzazioni del governo - Ha pure cercato di sminuire l'importanza e la grandiosità di dette realizzazioni in corso.
• Vergognose promesse basate sul nulla, perché è perfettamente consapevole che nella sua coalizione ci sono delle forze di notevole consistenza ostili ad ogni opera di questo tipo. Si discute con la gente, dice. Ma cosa vuol discutere! Discute coi no global e coi disobbedienti? Discute con quelli (e li vuol portare in Parlamento) che hanno messo a soqquadro Milano? Con quelli che hanno fermato, con i disordini e i tafferugli, la TAV? Si vergogni, a menare per il naso così l'elettorato!
Le grandi opere si arresteranno in attesa dell'approvazione (che non arriverà mai) dei Noglobal, dei Verdi, di Rifondazione ...
450.000 lavoratori torneranno a casa con le mani in tasca.
E la colpa? Manco a dirlo. Di Berlusconi!
Certo. Berlusconi ha stanziato fondi oltre 10 volte di più di quanto fatto dai governi precedenti!
Ricordiamoci che le grandi opere servono a portare l'Italia alla pari con le grandi nazioni europee.
POTERI FORTI
Fra gruppi economici facenti capo al Corriere, Unipol, Coop rosse legate a doppia refe con Regioni e Comuni, industriali già, in parte, schierati, magistratura, e potere mediatico, il cielo sarà tutto colorato di rosso. La cappa del REGIME. (Conflitto di interessi? NO, perché mirano tutti a fare ciccia).
E Prodi?
Prodi, con un calcio nel sedere, alla prima occasione lo manderanno a spasso. Non servirà più. Non lo vedrete più.
Ma non impressionatevi. Come alternativa hanno di molto peggio. Hanno l'asso nella manica, l'Uomo forte della coalizione, il grande Skipper, pronto ad afferrare il timone saldamente in mano.
LEVA
Il governo Berlusconi abolisce la leva e Lui, faccia di bronzo, lo nega.
Poi, con aria trionfale conferma che esiste un progetto (della sx), ma lo conferma in maniera nebulosa, condito dalle nebbie della vuota retorica moralistica, di un obbligo di servizio civile. E va là. Tutto e il contrario di tutto. E intanto quello che è uscito dalla porta, Prodi lo fa rientrare dalla finestra.
IMPOSTA RAPINA (irap)
Splendida invenzione e istituzione del governo Prodi che è stata unanimemente condannata e bocciata dalla Comunità europea. Tassa che ha paralizzato le imprese (ma la colpa di chi è? di Berlusconi!)
NO GLOBAL
Stringe alleanza con questi mascalzoni che hanno devastato Milano, poi si unisce alla dimostrazione di protesta. Che faccia! Non per niente la chiamano la Stupidera.
Scusate. Finisco qui. Ho il mal di stomaco!
DIVAGAZIONE
Nel leggere il programma di Prodi mi viene in mente l'opera di Erasmo da Rotterdam:
"Elogio della follia".
Salve..Bel blog eh.. Allora.. diciamo che io non riesco a vedere molte cose buone fatte dal governo.. tutte queste riforme tanto declamate.. Ma se sono tutte da rifare?
Tipo, legge Biagi e Moratti... Sono palesemente incomplete e piene di scorrettezze, vanno riviste.. E poi, la legge elettorale, definita "una porcata" dauno stesso esponente della cdl.. ma dai.. Che modo di lavorare è? Leggi rimandate alle camere da Ciampi per incostituzionalità.. Poi momenti come le file per gli immigrati.. tutte cose evitabili con un attimo di accuratezza in più.. E poi, la cura per il sociale dov'è? Con i contratti a progetto, più che favorire le aziende, si sfavoriscono i semplici lavoratori..Molti di questi contratti sono decontribuitivi, che pensione si vedrà mai?!
E ancora.. avete voglia di parlare delle separazioni del'Unione..La cdl deve la maggioranza alla lega, che ha già detto che, se il referendum non dovesse andare come crede..Lascerà la cdl. E questa sarebbe compattezza? Uno come Berlusconi, non merita nemeno un voto. Lo stato liberale non ci sarà mai, semplicemente perchè quello che lui ha in mente è liberale solo x sè steso, e le sue aziende..Di riflesso, qualche beneficio lo potrebbe portare anche ad altre.. Portando però vantaggi zero per semplici cittadini come me/noi. Mandiamolo a casa..
Ma che roba si dice poi!! Terroristi legati alla sinistra..
Grandi opere..Dove?!!! Quali!!! Iniziate e basta, e nemmeno tutte.. IN 5 ANNI!! E poi Prodi non vuole chiudere tutte, vuole definirle meglio..Ma come fate a dire certe cose.. chi è ke manipola? E poi, le famigerate Coop.. Ma.. E l'intreccio d'affari del cavaliere? Guardate la vostra situazione, sù..
Caro kenigmatico amico
io manifesto le mie idee non per discutere con te o, tantomeno, per convincerti.
Hai le tue convinzioni, e pace.
Io scrivo per chi, nel dubbio, può darsi una regolata.
Tutto qui. Tu non hai dubbi. Nemmeno io.
Amici come prima.
IL SONDAGGIO SCOMPARSO DEL CORRIERE
"Chi ha convinto di più nel faccia a faccia tra Berlusconi e Prodi?"
Chiedeva il Corriere.it ai suoi lettori.
Una valanga di voti al premier. Quasi l'81 per cento.
E il sondaggio, d'incanto, è scomparso.
FINALMENTE QUALCOSA E' VENUTA A GALLA. RAI 3-FORTEZZA DELLA SX
L'Annunziata non ha rispettato par condicio'
Il direttore generale
'Prenderò tutti i provvedimenti previsti dalla normativa in vigore a tutela della par condicio'
Roma, 15 Marzo 2006 - Lucia Annunziata non ha rispettato la par condicio.Nessun dubbio per Alfredo Meocci, direttore generale della Rai, durante il Cda di oggi, in merito alla conduzione di 'In mezz'ora', la trasmissione di Raitre di domenica scorsa che ha visto il premier Silvio Berlusconi andarsene prima della fine dopo un duro scontro con Annunziata.
"Considerato l'andamento della puntata del 12 marzo 2006 della trasmissione 'In mezz'ora' condotta da Lucia Annunziata- ha affermato Meocci incda- si ravvisa che -per una concomitanza di fattori- non c'e' stato l'adeguato rispetto della prescrizione secondo cui dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino a chiusura delle operazioni di voto, nel corso di qualunque trasmissione, e' vietato a registi e conduttori manifestare anche informa indiretta proprie preferenze politiche".
Inoltre, ha proseguito Meocci, non si e' rispettata la "prescrizione secondo cui -in periodo elettorale- i direttori responsabili dei programmi di approfondimento, i loro conduttori e registi curano che gli utenti non siano oggettivamente nella condizione di poter attribuire specifici orientamenti politici ai conduttori o alle testate ".
"Comunico- ha detto ancora il Dg Rai- che prendero' tutti i provvedimenti previsti dalla normativa in vigore a tutela della par condicio, per garantire che nelle ulteriori puntate –di questa come di ogni altra trasmissione e nei notiziari televisivi e radiofonici- venga rispettata nel modo piu' rigoroso lalegge 28/2000 ed i relativi regolamenti, e si proceda –ove necessario– al ristabilimento dell'equilibrio, anche a tutela dell'Azienda e del suo Cda". Un impegno di cui i consiglieri di amministrazione e il presidente della tv di Stato, Claudio Petruccioli, hanno preso atto positivamente.
Prodi mascherato da buon parroco
Era inevitabile che la stampa proclamasse la vittoria ai punti di Prodi nel dibattito che lo ha opposto a Silvio Berlusconi. La formula scelta all’americana era troppo anglosassone per il modo italiano della politica, più disposto al discorso che alla semplice e netta informazione. Soprattutto il fatto che il tema fosse così limitato all’argomento economico ha impedito che i temi politici venissero evocati nel dibattito. Quello che è apparso evidente nel dibattito è stata la volontà di Prodi di porsi come pacificatore e di uomo del consenso e del dialogo che è l’opposto della linea scelta da lui stesso e dalla sua parte politica. E sulle strutture sociali del Paese, sulla stampa, sulla cultura, scende un regime velato che, per sua natura, tende a imporsi come l’unico spazio legittimo di azione politica. Prodi appariva nella figura del buon parroco che vuole la concordia, il che è evidentemente falso e Berlusconi appariva con il suo volto di persona reale impegnata a combattere per le proprie idee. Ma anche nelle manifestazioni che precederanno il dibattito starà a Berlusconi dimostrare che quello che si combatte nelle elezioni politiche è la scelta non di una coalizione elettorale ma di un destino dell’Italia: la differenza tra la sua integrazione nell'Occidente culturale e politica e la disgregazione in una frammentazione ideale di cui l'antagonismo è il principio ultimo.
DAI SILVIO, DACCI UNA SCOSSA
Prodi non ha vinto un bel niente. Berlusconi può ancora farcela, a patto che...
Caro Berlusconi, stia tranquillo, non sono Pierino che dalla poltrona dà lezioni a chi è in campo o sul ring, esercizio inutile quanto facile. Osservo e annoto. Mancano più di venti giorni alla data fatidica 9 aprile, e la sua campagna elettorale può dare ancora molti frutti. Non si lasci impressionare dai commenti e dai sondaggi pubblicati sui quotidiani ex indipendenti e tuttora sussiegosi ma trasferiti armi e bagagli alla sinistra, dove peraltro hanno sempre tenuto piedi e cervelli pur senza averne la tessera (adesso hanno preso anche quella facendo chiarezza). Le dicevo, non dia retta ai soloni che hanno attribuito la vittoria a Prodi nel confronto televisivo più atteso dell'anno, anzi della legislatura. Il professore ha fatto melina e quando era in difficoltà, spesso, ha buttato il pallone in tribuna favorito da regolamenti pseudoamericani applicati con spirito burocratico e pignoleria stucchevole. Lei snocciolava cifre citandone la fonte, fonte ufficiale; supportava i ragionamenti con dati incontestabili, europei; argomentava con puntiglio, mentre il suo avversario ha pronunciato almeno dieci volte il sostantivo serietà, come tutti quelli poco seri. Infatti lui non ha spiegato niente. Si è limitato a dire con tono ispirato da piccolo profeta: faremo questo e quest'altro. Con quali soldi? Qui ha sorvolato. I demagoghi si comportano così. I comunisti si comportano così fin dai tempi di Carlo Codega. Pane e lavoro, era lo slogan del dopoguerra nei comizi di Teresa Noce. Poi sono progrediti: ridistribuire equamente le risorse. E non hanno mai capito che primadi distribuire le risorse bisogna procurarsele. Chi le procura? Il fisco, afferma Prodi. La lotta all'evasione, tasseremo le rendite finanziarie. Però, che trovata. Da mezzo secolo governanti e aspiranti tali reclamano giustizia tributaria. E non è mai successo nulla.
La sinistra e il vizietto dell’utopia
Organizzare un po' di felicità... Una battuta come questa Romano Prodi deve averla studiata e preparata con cura. Non l'ha lasciata cadere nel dibattito, se l'è riservata per l'appello finale, voleva caricarla di un effetto speciale per lanciare la promessa di un futuro migliore. Forse un'intenzione poetica, ma pericolosa nel momento in cui la politica invade la sfera dei sentimenti e degli stati d'animo.
Il tranello di un vecchio vizio: il ricorso agli argomenti dell'utopia, cominciando direttamente dal più suggestivo, quello della politica capace di promettere e di organizzare la felicità. Il passar degli anni ha consigliato una piccola correzione laica, quel po', scelto per rendere meno solenne l'impegno preso. Ma la sostanza non cambia troppo. Ci mancava un Glowworm in questa campagna elettorale. Certo a Prodi si può semplicemente chiedere quale felicità sia riuscito ad organizzare per gli italiani quando sedeva a Palazzo Chigi o, per gli europei, quando era a Bruxelles. Ma conosciamo la risposta. Più utile è capire che quella voce dal sen sfuggita non è un ardito artificio letterario, ma rappresenta la riesumazione di un vizietto culturale. Ad Arthur Koestler ( «Il bar del crepuscolo», un poeta che, appunto, prende il potere proprio nel nome della felicità e dell'intento di organizzarla)dobbiamo riconoscere il merito di avercelo ricordato, mettendoci in guardia da ogni promessa politica di una futura felicità.
Il passato non sepolto
Prodi.
Come racconta il magistrato Filippo Mancuso, dove era andato a chiedere un consiglio, Prodi era un uomo disperato, distrutto, quasi piangente, in seguito ad un interrogatorio di un Di Pietro urlante in modo da farsi sentire dai giornalisti. Infine, per ubbidire ad alcune voci, trovò la protezione del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. La cosa divertente è che il nostro Prodi, che un prode certo non è, gli ha offerto per le prossime elezioni un posto sicuro, nella quota a lui riservata, nell’Ulivo. Una totale mancanza di dignità, dove la paura di ieri si mescola alla viltà di oggi.
Prodi divenne presidente dell’Iri per la volontà di Ciriaco De Mita, segretario della Democrazia cristiana: nella sua storia all’Iri trovò appoggio nella sinistra democristiana, che odiava Craxi, e nei comunisti. Ma non bisogna dimenticare l’appoggio di Repubblica, del Corriere della Sera e dell’Unità che ieri come oggi imponevano la dittatura del pensare corretto.
Mirando alla Presidenza del Consiglio sin dal 9 aprile 1994 parlava angosciato della sopravvivenza della democrazia in Italia. Furbo e scaltro vende fumo e bugie, non ama le istituzioni e preferisce la segretezza, ma ha dimostrato un grande tempismo per salvare la propria immagine.
Si salvò dal caso Sme, definito un «pasticciaccio brutto» da Bruno Visentini, repubblicano e ministro delle Finanze: di processo in processo si vide la contrapposizione fra Carlo De Benedetti (sempre beneficiato da Prodi) e prima Bettino Craxi, poi Silvio Berlusconi. E si salvò pure nel caso Telekom-Serbia, nel quale l’Iri comprò dalla Serbia una partecipazione con 345 milioni di euro, per poi rivenderla alla Serbia per 195 milioni di euro. Una commissione parlamentare non riuscì ad approfondire il caso per i «non so», «non ricordo» di Prodi, di Lamberto Dini e Piero Fassino. Questo passato ci illumina il presente.
Sfascisti già assolti
Francesco Caruso, candidato «disobbediente» di Rifondazione comunista, non è ancora diventato parlamentare, ma pare abbia già acquisito i difetti dei peggiori politici, compreso quello di smentire le dichiarazioni che si rivelano inopportune. In un’intervista pubblicata sul Quotidiano nazionale Caruso ha di fatto trovato attenuanti ed espressioni di comprensione per i trecento violenti che sabato scorso hanno devastato parte di Corso Buenos Aires a Milano, danneggiando e saccheggiando negozi, bruciando auto e ferendo dodici fra poliziotti e carabinieri. Ore di autentica guerriglia urbana, nella tradizione del «sabato del selvaggio» degli anni di piombo. «Non condanno nessuno che si scaglia contro chi fa professione di nazifascismo», ha spiegato il candidato che non ha risparmiato ai dirigenti del centrosinistra la critica di condannare i «bravi ragazzi» senza prima essersi interrogati sui motivi della manifestazione.
Caruso ha in sostanza mostrato Prodi e tutti i leader dell’Unione nudi con la loro ipocrisia e il perbenismo falso che li ha portati a condannare – tardivamente e soltanto a parole - gli autori delle violenze di Milano. Perché quei giovanotti armati di spranghe, martelli e rudimentali bombe trovano simpatie e giustificazioni (l’«antifascismo militante» dovrebbe mondare ogni colpa) nei settori della sinistra radicale che, con la mediazione interessata di comunisti e verdi, è diventata organica all’Unione e i cui voti per Romano Prodi non puzzeranno. Caruso ha anche detto che quando sarà eletto si batterà per un’amnistia a quei settemila «ragazzi» inquisiti per le mobilitazioni antigovernative di piazza. In realtà quegli sfascisti sono inquisiti per devastazioni, saccheggio, lesioni, incendi eccetera, ma dai banchi di Rifondazione comunista qualcuno veglierà su di loro.
È evidente che Rutelli, Fassino e altri esponenti del centrosinistra hanno gradito le dichiarazioni di Caruso quanto un pugno nello stomaco. Ma come, loro «hanno preso le distanze» e quello riafferma la vicinanza? Loro sostengono che i violenti sono nati in provetta (chissà come) e Caruso certifica, a suo modo, che sono una costola della sinistra? Di qui una serie di critiche e attacchi fra alleati nell’Unione e il candidato-masaniello si è deciso a smentire l’intervista. Ma sì, diamo la colpa a un giornalista.
Purtroppo, per l’Unione, il Caruso-pensiero espresso nell’intervista che si vorrebbe ora apocrifa, è lineare, politicamente logico, sicché quelle dichiarazioni puzzano di sincerità, non d’invenzione. Tutto lascia credere che è falsa la smentita, non l’intervista.
D’altra parte, è in corso una massiccia campagna per mascherare la reale natura e collocazione politica dei violenti dei centri sociali. Quando tutti i comunisti si dichiaravano tali, uno dei più vecchi arnesi del loro armamentario propagandistico era costituito dalla combinazione di due categorie: la provocazione e il complotto. Non erano mai i comunisti a usare la violenza, erano i reazionari/fascisti/monarchici a colpirsi con crudeltà per far ricadere la colpa sui comunisti. Quanto era astuto il nemico di classe. Ebbene, molti adesso non si chiamano più comunisti, ma conservano il riflesso condizionato che li costringe a ricorrere a quel vecchio arnese.
Luciano Violante, in un un’intervista concessa prima che Caruso sbracasse, non dice chiaramente che gli incidenti di Milano siano stati provocati ad arte, ma lo lascia capire. «Non ho alcun elemento – ha affermato – per ritenere che sia consentito o organizzato lo scontro. Ma su un punto sono preoccupato: forze che organizzano e usano lo spionaggio contro la parte politica avversaria possono fare di tutto...».
Chiaro? La provocazione è sempre in agguato. E Giovanni Pellegrino, già parlamentare Ds e presidente della Commissione stragi esclude che i violenti entrati in azione a Milano «siano figli della sinistra». E aggiunge: «Così come non lo erano, a suo tempo, le Brigate rosse». Tutto quadra.
Già, tutti disconosciuti gli sfascisti, nati per caso, senza padri e mamme politici, senza album di famiglia, senza zii con i baffoni, figli della luna, o nati per una pioggia di misteriosa polvere marziana. Così duri, violenti, determinati e tuttavia così soli ed esposti alle «provocazioni». Soltanto Caruso non li ha abbandonati, sia pure per poche ore si è accomunato a loro. Poi anche lui ha dovuto mollarli, capirete, è candidato con il partito del non violento Fausto Bertinotti, il più leale alleato, così si dice, di Romano Prodi.
________________________________________
@12'34
E al tuo cervello occorre un rialzo di almeno 95 punti di QI (quoziente di intelligenza).
Senza rancore e con affetto
VITTORIA DI PRODI INVENTATA DAI GIORNALI GIA’ SCHIERATI
"Come era facilmente prevedibile quella parte di stampa italiana gia’ schierata per il centro-sinistra oggi si inventa una vittoria ai punti di Prodi, laddove la supremazia di Berlusconi e’ stata netta nel corso di tutta la trasmissione".
Cosi’ si è espresso il vicecoordinatore di Forza Italia, Fabrizio Cicchitto, a proposito dei commenti dei giornali al confronto televisivo tra il premier e il leader dell’Unione. "E’ stata chiaramente prospettata agli italiani – ha sottolineato Cicchitto - la scelta fra due linee di fondo: una linea liberale, garantista ed innovativa della Casa delle Liberta’ ed una linea autoritaria e dirigista del centrosinistra, nel quale sono anche presenti componenti estremiste". "Nella replica finale Berlusconi ha dato il massimo risalto al suo dissenso da una regolamentazione eccessivamente rigida tale da impedire liberta’ e scioltezza al dibattito fra i due contendenti. Del resto questo aspetto negativo e’ stato rilevato da tutti, anche dai giornali schierati con Prodi".
BONDI: HA PREVALSO LA FORZA DEI FATTI
"Ha prevalso, com'era prevedibile, la forza della convinzione dei fatti e della personale credibilita' del presidente Berlusconi". Lo dice il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, che aggiunge: "Berlusconi e' stato piu' convincente di Prodi perche' il leader dell'Ulivo e' apparso falso e demagogico, mentre il presidente del Consiglio e' apparso serio, concreto, rassicurante, insomma un uomo di governo affidabile".
PER QUELLI CHE SOSTENGONO CHE IL CAVALIERE ABBIA INCIAMPATO.
E' PRODI CHE INCIAMPA SEMPRE NELLE SUE CHIACCHIERE VUOTE FALSE E SENZA SUGO
(Rispondendo alla difesa dell’Irap di Prodi)
"Il Professore Prodi non sa che la commissione europea di Giustizia ha bocciato l'Irap proprio oggi, non l'ha ritenuta congrua, quindi la dovremo sostituire con altre imposte. Non siamo intervenuti sull'Irap perchè la Confindustria ha preferito che incidessimo sul cuneo fiscale. In più penso sia molto difficile per il professore Prodi dire 'do un'assicurazionè quando Fassino, il leader del partito più importante della sua coalizione, dice 'no, la ridurremo in 5 anni'. Devo constatare che il professor Prodi certe volte dà delle assicurazioni, ma ha dietro di sè una coalizione non solo rissosa al suo interno, ma che usa l'immagine del professor Prodi come front man, cioè come facciata, perchè non ha tra i leader dei partiti più importanti personalità presentabili perchè derivano dal comunismo. Non credo abbia l'autorità di dire 'questa cosa la faccio in 100 giorni', quando il leader del partito più importante dice che lo farà in 5 anni."
PS
L'Irap, tassa sul lavoro, bocciata e condannata da tutto il consesso europeo, è stata introdotta da Prodi. Ed è stata la causa dell'innalzamento del tasso di disoccupazione.
MILANO - OGGI - MANIFESTAZIONE CONTRO LA VIOLENZA
PARADOSSALE. Vi parteciperanno Prodi ed altri esponenti del csx.
Il popolo di Milano ha il dovere di isolarli e di rifiutare la loro finta solidarietà.
Non si può tenere i piedi in due staffe.
O siamo con loro (fino a portarli in parlamento)
o non siamo con loro.
Prodi & Compagni fanno come i LADRI DI PISA nei confronti dei teppisti:
-di giorno litigano
-di notte venno insieme a rubare.
Con la buona pace dei ben pensanti che simpatizzano per loro.
Dunque ;a riguardo di questa stramaledetta IRAP, perchè in 5 anni, dico 5 lunghi anni ,questo governo liberale non l'ha tolta ? Ricordo che la tassa di successione per i miliardari l'hanno tolta in 1 mese. La legge Cirami fu fatta addirittura approvare in 20 giorni (record mondiale).Qualcuno può rispondermi ?
Piuttosto risponda Prodi
PERCHE' L'HA MESSA !
LA PREDICA DEL BUON PASTORE
PRODI MOSTANDO LA PIU' SMAGLIANTE PERFORMANCE DELLA "STUPIDERA" HA FATTO UNA GRANDE LEZIONE DI MORALE E DI EDUCAZIONE CIVILE.
VOLEMOSE BENE.
QUI CI VUOLE RISPETTO.
L'ITALIA DEVE RESPIRARE ARIA FRESCA E PULITA (purché non la inquini Lui).
UN AVVENIRE RADIOSO.
UN'ITALIA PIU' GIUSTA.
GRANDE FRATELLANZA E SOLIDARIETA'.
...
Continuo?
Ma egregio sig. professore, se crede, di queste fumusterie, io riempio un libro e glielo mando gratis al Suo indirizzo!
Rispettosissimi saluti
PS
Ma con quell'atteggiamento da Don Basilio, orante e penitente, per caso è venuto ad augurare a tutti l'evangelico "Pax et bonum"?
pardon
MOSTANDO
volevo dire SFOGGIANDO
Ma guardatelo!
Un'apparenza bonaria.
Ti guarda dietro gli occhiali, con due occhietti piccoli piccoli.
Quando sorride tiene semiaperta la bocca, con aria beota, e dietro le labbra non riesci a vedere i denti.
Eppure ce li ha. Eccome!
Parla con frasi ritmate, ma le parole escono dalle labbra con un sussurro. E dopo l'ultima parola, a fine frase, prolunga, sempre susussurrando, l'ultima vocale.
Il tono della voce vuole essere suadente, moralistico. Il tono di chi dice il vero e il giusto.
Se non stai in guardia ci caschi!
Sono di nuovo l'anonimo delle 2.10, vedo che nessuno mi risponde. Agli amici del centro-destra chiedo di nuovo: perchè questo governo che tanto ha fatto in questi 5 anni (come mai nessun governo precedente ) non l'ha tolta questa IRAP ? Rispondete invece di scrivere amenità su Prodi .
Ragazzi, che dire. Prima del dibattito ero indeciso su chi votare. Una volta ascoltato attentamente il confronto, sono letteralmente indeciso se effettivamente vale la pena di andare alle urne
PRODI
All'ultimo momento ha cancellato il volo. Non è partito. E, insieme al suo, è finito nella pattumiera anche il biglietto di FASSINO.
Non si sono presentati. Faccia tosta ce n'hanno da vendere. Ma in questo caso hanno ritenuto più opportuno fare retromarcia.
E così a MILANO non si sono presentati.
Hanno fatto ciaociao di lontano, hanno espresso la loro solidarietà (che faccia!) ai commercianti e al popolo milanese, e si sono ritirati.
Le scuse ufficiali? Avevano il mal di pancia. Avevano un rospo da digerire. SI VERGOGNAVANO a presentarsi in pubblico, un pubblico consapevole dell'ambigua, deprecabile, vergonosa allenza di lorsignori con i TEPPISTI che hanno offeso, con le loro violenze, la Città.
Che cosa avrebbero detto alla gente inferocita dalla selvaggia dimostrazione violenta, antidemocratica, criminale di quelli con i quali loro stessi vanno in tandem per la corsa al Governo?
Con l'ipocrisia che li contraddistingue avrebbero gridato, come quel comico della TV, NON E' SUCCESSO NIENTE! CALMA! NOI NON C'ENTRIAMO!
Cari amici dei vostri amici, avete visto bene chi sono quei delinquenti dei vostri amici?
Non lo avete visto?
Allora ve lo dico io. Sono i FASCISTI ROSSI. Sono le milizie del nuovo fascismo. Sono gli intolleranti e i mascalzoni che vogliono prendersi la ragione a furia di violenza. Voglio la ragione terrorizzando gli altri.
E soprattutto sono l'emblema di quello che è, ed è sempre stata, la sinistra, intollerante, prepotente e dittatoriale.
Sono i vostri araldi, le vostre avanguardie, i vostri eroi.
x an. 12'55 am
Allora vuol dire che sei un uomo di paglia!
pardon
voglio la ragione
leggi
vogliono la ragione
FISCHI A BRUNO FERRANTE
L'unico che nella manifestazione di Milano rappresentava la sx, in un certo senso, perché è stato troppo blando con violenti..
Fischiato da tutta la popolazione.
PrODI $ COMPAGNI lo sapevano bene.
Sapevano bene che il popolo milanese disapprova la loro infame alleanza con i violenti, i bulli, i delinquenti, i prepotenti, gli sfascisti, gli antidemocratic, i nemici della libertà.
Solo uomini della sx possono arrivarare a tale abiezione.
« Non hanno avuto la faccia di presentarsi »
ROMA Gli occhi di tutt'Italia erano concentrati sui testimonial della fiaccolata di Milano ieri sera. Tutti lì a spulciare l'elenco delle superpresenze. Ma i vip abbondano nella lista degli assenti, tra cui spiccano molti protagonisti della sinistra. Tutto lo stato maggiore dell'Unione ha marcato visita. Era prevista la partecipazione del leader della coalizione Romano Prodi e del segretario dei Ds Piero Fassino , che però all'ultimo hanno dato forfait. Assente anche Rifondazione comunista e i Comunisti italiani. Il motivo? La paura che la Cdl, Alleanza Nazionale in particolare, avesse loro teso un " trappolone" con i fiocchi. Prodi poco più di un'ora prima del via alla manifestazione si è affrettato a dire, attraverso un comunicato, che non sarebbe intervenuto « in seguito alle notizie relative alla presenza di striscioni dal tono provocatorio e di slogan offensivi » . A fare la " spia" e a consigliare il forfait è stato il candidato a sindaco di Milano per il centrosinistra, Bruno Ferrante: « Il clima che si è creato con volantini e manifesti di An non ha consentito la loro partecipazione » , ha detto l'ex prefetto. Lapidario il commento del premier, presente alla manifestazione: « Non hanno avuto il coraggio di venire qui a confrontarsi con i cittadini » .
Prof. Umberto Eco dove era? già all'estero?
Non si è registra la presenza nemmeno degli altri Intellettuali di sx.
Molto sentita la mancanza di Camilleri.
Ma almeno l'ex miss Italia Margherita Hak ...
La Annunziata, la Pasionaria, stava preparando un'altra intervista a Berlusconi?
Ma almeno Dario Fo! Ama tanto le piazze!
L'assenza di Prodi alla manifestazione di Milano:
"La verità è che non ha avuto il coraggio di venire qui. Prodi vorrebbe regole fisse come in tv mentre qui siamo in piazza". "Fa bene - aggiunge La Russa - a non venire e lo dico seriamente. Avrebbe fatto meglio a partecipare al presidio davanti a San Vittore".
NON POTEVO ANDARE AD UN CORTEO DI PARTE
Sì, sig. Prodi,
un corteo dalla parte dei non violenti, dalla parte che è contro ogni violenza, dalla parte che è contro
----------I VOSTRI SOCI
nemici del vivere civile e della democrazia.
Invece di impartire condanne-benedizioni, a mezza voce, dato un esempio concreto.
CACCIATELI DALLA VOSTRA COALIZIONE!
CACCIATELI DALL'UNIONE!
Darete la prova della buona fede che ispira le vostre parole.
Purtroppo, vi fanno comodo. Vi fanno comodo i loro voti!
Per questo glissate e girate la responsabilità della vostra vigliaccheria ad altri.
Gli elettori non sono scemi.
Sona ancora più convinto di prima: che cavolo andiamo a votare? Il lenzuolo è sempre lo stesso sia che lo tiri il Cavaliere, sia che lo tiri il Professore. Quelli che resteranno senza lenzuolo saremo sempre gli stessi: gli operai, gli impiegati di basso livello, i piccoli commercianti e artigiani, i disoccupati. Per i grossi l'importante è tutelare i loro consimili, sia di destra che di sinistra. Il resto? E' tutto da buttare. Buona notte a tutti.
Sono sempre l'anonimo delle 2.10 e 9.59. Vedo che nessuno risponde, ripeto la domanda per l'ultima volta. Perchè il cavalier S Berlusconi in 5 lunghi anni nei quali ha fatto emanare migliaia di provvedimenti di legge non ha eliminato l'IRAP (nonostante l'abbia annunciato decine di volte) ?
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