mercoledì 22 marzo 2006

Due strategie a confronto. Gianni Baget Bozzo

Due strategie sono a confronto nelle elezioni politiche italiane. Una strategia è quella che punta sul movimento autonomo della società e sul suo adattarsi alle regole della globalizzazione, che comporta una grande flessibilità rispetto all'organizzazione dello stato sociale; comporta una politica fiscale e una politica del lavoro in grado di sollecitare l'iniziativa degli imprenditori per produrre ricchezza. Questa strategia è stata impersonata da Berlusconi: certamente la sua esperienza di imprenditore ha avuto peso nella formazione di questa concezione. La legge Biagi e la politica fiscale che ha teso a non gravare la mano sulle imposte, anche nel caso dei redditi più elevati, erano infine i provvedimenti più rispondenti alla dinamica spontanea della società. E' stato, quello di Berlusconi, un modello di politica liberale, anche se è mancato spesso il linguaggio per spiegare pienamente i suoi fondamenti dottrinali. Questa politica ha privilegiato il risparmiatore, il cittadino e il contribuente, nella convinzione che essi fossero le categorie maggiormente capaci di produrre lo sviluppo economico del Paese.
La politica che Prodi propone è invece ancora il patto dei produttori, l'intesa tra sindacati e grande industria che fu il cuore della politica del Pci e fece le fortune della Fiat, riserva naturale di una grande massa operaia. Oggi Prodi propone la forte riduzione delle imposte sul lavoro, di origine previdenziale, per gravare la mano sul cittadino, sul risparmiatore e sul contribuente. Ciò aumenta sicuramente il profitto degli industriali e il potere dei sindacati. Ma, contestualmente alla modifica radicale della legge Biagi, confonde la flessibilità con il precariato, perché vuole ridurre all'accordo tra sindacati e industriali il governo del mercato del lavoro. Da una società liberale si passerebbe a una società corporativa, che era il modello di società italiana prima della globalizzazione. Sarebbe una restaurazione selvaggia, tesa a trasformare attraverso il gravame fiscale i cittadini in sudditi - il modello classico della cultura comunista.
Due strategie a confronto: una fondata sulla libertà, l'altra fondata sulla sudditanza. Se a ciò si aggiunge il fatto dell'alleanza della sinistra con la magistratura, si comprende come il potere fiscale e il potere giudiziario, divenuti dominanti, minerebbero le condizioni sociali della libertà in tutte le sfere della vita.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

LE AVANGUARDIE DI PRODI
-LO SQUADRISMO DI SINISTRA-
A GENOVA
AGGREDISCONO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
E I PARTECIPANTI
AL CONGRESSO DA LUI INDETTO.

E c'è stato di tutto. Battaglia con la polizia. Insulti. Lancio di oggetti contundenti. Minacce.
E PRODI ? SILENZIO. Diamine! sono i suoi avanguardisti!
E gli intellettuali si sinistra? Nemmeno una parola.
Dario Fo e la sua gentile signora? Zitti.
E Umberto Eco? Non è arrivato l'eco di nessuna protesta. Forse è in viaggio.

E pensare che l'Unità pubblica che il Guardian (fonte autorevole, assicura l'Unità) ha dichiarato che Berlusconi rappresenta un serio pericolo per la democrazia.

Una barzelletta, naturalmente. Una delle tante, messe amenamente in giro da questo fantasioso giornale. Mettiamola a confronto con la realtà.
E COSI' CI RENDIAMO SUBITO CONTO DOVE STA IL VERO SERIO PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA.
La liberta e la democrazia sono in pericolo quando bande di squadristi tentano di impedire lo svolgersi legittimo della propaganda elettorale degli avversari.

PS
E se fosse capitato a Prodi?
Alte grida di indignazione da parte di tutta la stampa di sx (Grossi titoli in prima pagina sul Corriere della Sera).
Cortei. Comizi. Sciopero generale. Violenze. Incendi. Devastazioni. Molotov. Petardi. Insomma tutto quanto serve per la difesa della libertà(la loro)
Condanne e censure da parte di tutta la cacchina salottiera della Sx. Umberto Eco,indignato, in esilio alle Maldive.

Diamine, quando è in gioco la democrazia!

Gufa ha detto...

A me tutte le balle di Berlusconi mi hanno rivoltato lo stomaco, e pensare che io ho sempre votato Fini.

Anonimo ha detto...

OLIO DI RICINO A SILVIO

Berlusconi denuncia: «Contro di me la sinistra scatena in piazza schiere di squadristi» E sull'economia accusa: l'Ulivo fa fuggire i capitali all'estero. Montezemolo scarica Prodi
Berlusconi: «È emergenza democratica. La sinistra organizza schiere di squadristi per impedire manifestazioni elettorali». Prodi: «Condanno le violenze. Ma Berlusconi si deve abituare agli insulti, questa è la democrazia». Davvero? È democrazia quanto accaduto a Genova? Balle. Si è giocato con il panico, poteva scapparci qualcosa di grave sul serio. Brava la polizia. Invece Prodi innalza a simbolo della democrazia la teppa. Ha voluto le regole americane per i dibattiti, invece per le piazze gradisce l'intimidazione alla Farinacci? Robe da matti. Prima di rileggere gli eventi di Genova (e di Milano) e di profetizzare quelli di venerdì prossimo a Padova, ci tocca spiegare ulteriormente il titolo. Olio di ricino per il Berlusca? Proprio. E a somministrarglielo è la compagnia prodiana, con cura scientifica. Sarà un paradosso, ma non possiamo farci niente: l'opposizione ha sempre indicato Silvio come una specie di Benito più chiomuto, ricco e piccolino, ma comunque dittatore. Ed ecco che le pratiche piuttosto antipatiche adottate dagli squadristi nei primi anni Venti, tornano con la camicia rossa. Siamo ironici per non piangere. Ci rendiamo conto. È un guaio, magari un errore di marketing. Ci tocca infatti parlar male dei metodi fascisti di condurre le campagne elettorali, nel mentre gli amanti postdatati del Duce sono nostri sodali sulla scheda. Pazienza. Rischiamo di far perdere qualche zero virgola al centrodestra, ma la verità è una: la sinistra sta praticando una sistematica aggressione contro l'avversario politico. E il paragone è quello di cui sopra. Andò in questa maniera durante le elezioni del 1924. Poi non ci furono più elezioni.

Anonimo ha detto...

come si va a governare dividendo? difendendo gli interessi di una sola parte? sono una donna di 38 anni, laureata, spostata con un figlio di 2 anni. ho sempre lavorato con contratti a tempo indeterminato come quadro aziendale. da quando la mia azienda si è trasferita in un'altra regione in Italia non ho più trovato un lavoro degno di questo nome. contratti a progetto, operatrice di call centre, sostituzioni maternità... ma qual'è il mio futuro? Ci dovevo pensare prima a fare un figlio che viene percepito come un ostacolo. chi ci pensa alla gente normale, che si fa una famiglia, ha filgi, che ha bisogno di servizi, ad esempio asili nido senza liste d'attesa, costi di gestione umani e non a 570 euro al mese per un nido part time!!! Non volgio l'elemosia un anno solo!! Mio figlio è nato nel 2004. Il bonus figlio lo hanno dato ai nati nel 2003 ed a quelli del 2005. ma i figli non si accendono e spengono a piacimento o dobbiamo iniziare a far figli in funzione del bonus concesso oppure no??). Alla fine io mi trovo più povera di 5 anni fa, con una percezione di estrema instabilità per il futuro. Ideologicamente voterei centrodestra ma sinceramente non ho visto granchè per tutelare noi persone normali, non sento progetti che non siano toppe...

Anonimo ha detto...

Cioe', ma ho capito bene... berlusconi che afferma "C'e' un'emergenza democratica" dopo aver fatto approvare una caterva di leggi a suo uso e consumo? E perche' nessuno dice che a genova il buon silvio ha apostrofato come "coglione" un ragazzo che sfotteva mangano, il mafioso che il berlusca si teneva in giardino?
Ovviamente nell'ottica vittimista della destra tutto questo non esiste...

Anonimo ha detto...

Impedire o tentare di impedire un convegno legittimo e democratico di una parte politica è
FASCISMO (ROSSO, ma sempre fascismo).
Quello che ha fatto il governo non corrisponde a quello che racconta l'Unità.
Quel ragazzo apostrofava il presidente? e lui gli ha risposto!
Va là!
Quanto a coglioni, poi, ce ne sono tanti in mezzo a quei teppisti. I quali farebbero meglio a cercare un lavoro, dato che la disoccupazione è in calo.
Datti da fare. C'è anche il volontariato. A casa mia si fa.

Anonimo ha detto...

x an. 2'50
E allora vota sx.
Vedrai quante opportunità.
Per pagare più tasse.

maurom ha detto...

@ Anonima 38 anni laureata.
Ammettiamo che tu esista veramente e non sia un caso di scuola.
Hai tutta la mia solidarietà, ma non possiamo pensare che tutto sia merito o colpa dei governi e ritengo che casi come i tuoi dovrebbero essere presi in considerazione da governi di qualsiasi colore.
I lavori precari che hai trovato, grazie alla legge Biagi, sono insoddisfacenti, ma l'alternativa è la disoccupazione.
La tua laurea non ti da prospettive? Forse la scuola non è stata in grado di formarti a sufficienza, la tua Facoltà senza sbocchi, le materie studiate poco "quotate" e la richiesta del mercato insufficiente.
La tua azienda si è trasferita: hai pensato, se te lo hanno proposto, di trasferirti anche tu?
A 38 anni il mondo è tutto da scoprire e un trasferimento verso possibilità di lavoro non ha mai rovinato nessuno.
Hai provato a frequentare corsi di riqualificazione? Conosci l'inglese? Sai usare bene il computer? Hai provato ad intraprendere un'attività autonoma?
Ci sono possibilità di lavoro nel raggio di poche decine di chilometri da casa tua? Hai consultato i Centri per l'impiego su internet?

Dobbiamo renderci conto che siamo noi quelli che si devono adattare ai mutamenti della Società e del mercato e che il rischio entra a far parte della vita lavorativa.
Vince chi sa adattarsi prima degli altri e chi intuisce in tempo il mutare dei costumi.
Il lavoro non esiste più, al suo posto ci sono i lavori.

Anonimo ha detto...

Caro MauroM
esisto davvero e purtroppo non sono sola. La mia azienda si è trasferita da Bologna a Roma, fa parte di un grande gruppo automobilistico americano. Di 40 che eravamo si sono trasferiti in 8. la possibilità di seguire l'azienda c'era (a me almeno l'hanno offerta) ma abbiamo valutato che spostarsi di 400 Km era troppo complesso con marito che ha un lavoro in città, una casa appena comprata con mutuo, un figlio appena nato (l'aiuto dei nonni in mancanza di nidi serve eccome, e se hai figli non puoi non saperlo). Io occupavo una posizione di rilievo in azienda, 15 anni di esperienza nella comunicazione, esperienze internazionali, laurea in economia e commercio 108/110 in corso, studi all'estero, parlo e scrivo in inglese ottimamente. Il punto è che se hai molta esperienza costi e non va bene, soprattutto se hai un figlio e non ti puoi permettere di avere orari balzani ("come immagina il ruolo richiede una dedizione assoluta").
Sono iscritta a tutte le società di selezione del personale, al centro per l'impiego... quello che ho fatto nel frattempo sono lavoretti e mi fa incazzare da morire perchè il mio curriculum sta scadendo ogni mese che passa.
Tu dici che il lavoro non esiste più? che dobbiamo adattarci ai mutamenti della società e del mercato? Ma il governo che cosa fa? Governa i mutamenti del mercato e della società o li fa andare allo sbando? Governare i cambiamenti in relazione alla situazione sociale, questo io mi aspetto da un governo che NON DIVIDE. La precarietà non aiuta nessuno:la percezione di instabilità si ripercuote sulla vita quotidiana con riduzione dei consumi (solo l'essenziale) sulla scelta delle opportunità da seguire (nessun rischio se non calcolato) ecc...
Ripeto: vivendo dalla parte giusta dello steccato e fino a qualche tempo fa era la mia situazione(lavoro OK, casa OK, famiglia OK, risparmi OK...) spesso si perde di vista il fatto che esistono persone che di punto in bianco si trovano a dover fare i conti con una realtà molto diversa con pochissimi sostegni ed un governo che abbatte le sicurezze. E' proprio questo che voglio? E' proprio questo che vuoi? Chiediti "e se capita a me?"
Cosa vorresti che fosse fatto??? Pensaci e cercalo nel programma che le forze politiche hanno presentato per le prossime elezioni.

maurom ha detto...

@ laureata 38, bolognese.
Mi fa piacere che tu esista e mi dispiace per la tua situazione.
Se vivi a Bologna dovresti sapere che Cofferati aveva promesso asili nido a iosa, se vivi a Bologna, nel cuore pulsante della sinistra, dovresti sapere che la disoccupazione non esiste, se vivi a Bologna e non hai la tessera sei tagliata fuori, se vivi a Bologna e non sei contenta della tua situazione sei una pericolosa disfattista.
Scusami il tono semiserio: capisco che tu non abbia voglia di scherzare, ma vorrei farti notare che non tutto dipende dal Governo di Roma e che , forse, qualche colpa si può attribuire all'amministrazione locale.
Mi piacerebbe che potesse leggerci qualcuno in grado di aiutarti, però sappi che da oggi non sei sola.
Ci risentiremo.
Auguri

Anonimo ha detto...

Caro MauroM
è vero che a Bologna il tasso di disoccupazione è molto basso ma le opportunità contrattuali scarseggiano e queste purtroppo non le decide la giunta comunale, provinciale o regionale ma sono contratti nazionali, definiti a livello nazionale e le nuove tipologie di contratto sono state introdotte dalla legge Biagi, promulgata dal governo attuale.
Quanto agli asili, sappi che a Bologna da quando c'è la giunta Cofferati sono stati aperti tre asili nido in meno di un anno. Fatti concreti! Durante la precedente giunta Guazzaloca, nessuno. le liste di attesa sono di 800 bambini.

Saluti

Anonimo ha detto...

Gentile anonima delle 2.50 e delle 5.29, vedo che hai colto nel segno !! Si è liberali e favorevoli alla flessibilità quando non la si subisce o quando si ha la "panza piena", salvo poi riscoprirsi favorevoli allo stato sociale ,o se si preferisce socialdemocratici, quando le cose non vanno più nel verso giusto. E' tipico delle persone che non hanno capacità di analisi o che sono sempre vissute nella convinzione di essere dalla parte giusta.E' successo anche a me . Ma le cose cambiano.

Anonimo ha detto...

e' strano che il cavaliere democratico si sia risentito di una attacco , seppur verbale fattogli da chi non la pensa come lui. ma non è quest l'essenza della democrazia? non è forse il dirito di parola e di pensiero da parte di ogni cittadino di una nazione a dover essere tutelato e rispettato e, anceh , ascoltato? il cavaliere si dice rappresentante degli Italiani (scritto con la maiuscola) ,ma i fatti dicono di alcuni italiani (scritto con la minuscola) tant'è che per governare ha dovuto allearsi a altre 2 forze politiche.

ora , non ha pensato , il cavaliere, che non tutti gli italiani sono daccordo con lui? cosa cè di strano? cosa c'è di delituoso? dobbiamo tuti essere PER FORZA dacordo con lui? se qualcuno glielo dice ? non c'era (una volta) libertà di espressione??

Anonimo ha detto...

alla donna di 38 anni con figlio ..
forse gia lo saprai , ma ti consiglio di cercare in rete la parla mobbing e mobizzati..

esistono diverse associazioni che stano cercando di aiutare chi , come te, è costretta a imettersi.

ps. ora mi viene in mente una domanda: ma i mobizzati , sono considerati lavoratori nelle statistiche? credo di si...

Anonimo ha detto...

parole sacrosante misterblack.
LIBERI FISCHI IN LIBERA PIAZZA!!!

maurom ha detto...

Cara laureata bolognese,
non è mia intenzione polemizzare su asili nido, legge Biagi e sindaci di Bologna.
Mi pare che il tuo problema sia il lavoro e mi auguro che tu lo possa trovare al più presto.Di una cosa sono certo: non è corretto dare tutte le colpe alla politica.
Il tuo curriculum è di prim'ordine e mi meraviglia che in una città come Bologna tu non riesca a trovare un lavoro soddisfacente: certo devi entrare nell'ordine di idee che se vuoi un lavoro flessibile per le tue esigenze familiari, non puoi sperare nell'assunzione a tempo indeterminato.
Mi ha sempre fatto riflettere la frase sentita spesso e riferita ad un qualsiasi dipendente pubblico: "ha un POSTO in..."
Il posto fisso non esiste più, in primo luogo perché lavorare non significa occupare un posto ed in secondo luogo perché se il mio posto è fisso impedisco a te, più meritevole, di occuparlo.
Permettimi di darti un consiglio: cerca di vedere la tua situazione come un'opportunità. L'opportunità, per esempio, di cercare di fare il lavoro che hai sempre sognato, di cambiare i tuoi ritmi di vita per scoprirne di nuovi e più stimolanti, di guardarti intorno e conoscere lavori nuovi che non esistevano quando hai finito l'Università, di studiare o imparare qualcosa di nuovo che ti stimoli; insomma, se cerchi il " bello,alto,sensibile e ricco", magari non ti accorgi che ti sta intorno potrebbe essere il tuo ideale.

Siccome dare consigli o fare prediche serve ma non basta, ti consiglio di contattare i blog bolognesi. Purtroppo ne conosco solo uno che è: www.svulazen.blogspot.com

Non mi resta che augurarti tanta fortuna e, se credi, tenerci informati.
Saluti

Anonimo ha detto...

ro di interpretare il pensiero della ragazza di cui sopra a questo commento:

Il posto fisso non esiste più,

Non è sempre vero: esiste: al parlamento ci stanno sempre gli stessi ( a dx e a sx)

in primo luogo perché lavorare non significa occupare un posto ed in secondo luogo perché se il mio posto è fisso impedisco a te, più meritevole, di occuparlo.

chi dice che tu sei piu o meno meritevole? e se uno merita quel posto va caciato olo perche qualcun altro potrebbe , forse essere meglio? e se ti sbagli? che fai richiami quello che hai cacciato??

Permettimi di darti un consiglio: cerca di vedere la tua situazione come un'opportunità. L'opportunità, per esempio, di cercare di fare il lavoro che hai sempre sognato, di cambiare i tuoi ritmi di vita per scoprirne di nuovi e più stimolanti, di guardarti intorno e conoscere lavori nuovi che non esistevano quando hai finito l'Università, di studiare o imparare qualcosa di nuovo che ti stimoli; insomma, se cerchi il " bello,alto,sensibile e ricco", magari non ti accorgi che ti sta intorno potrebbe essere il tuo ideale.

ma crdi davvero che ci sia qualcuno initalia disposto ad assumere un donna, di 38 anni?? ma dove vivi? le donne sono considerate una categoria inferiore e questo governo ne ha dato pienissima dimostrazione , bocciando le quote rosa, ad esempio, e nascondendo dietro la parola flessibilità la vera essenza della precarietà: cara anonima , un consigliO: informati BENE su cosa ha fatto questo giverno per le donne in 5 anni, a cominciare dalle candidate che stanno in parlmento, e pensa bene poi , per chi votare.
in bocca al lupo.