lunedì 3 luglio 2006

(...)Forse varrebbe la pena che qualche politicante del centrodestra frequentasse qualche buon sito di teoria marxista, gliene suggerirei subito uno, niente male: http://:www.marxismo.net. Nella sezione dedicata alla politica (redazione di «Falce Martello»), si può leggere un gustoso articolo anti-prodiano, subito dopo il risultato elettorale del 9 aprile, che mette nero su bianco un bel gruzzoletto di verità, che, così almeno pare, non ci diano ancora tanta forza, ahinoi. Ad esempio: «Dopo le sbornie premature di tanta intellettualità progressista e benpensante, si risentono i vecchi discorsi triti e ritriti sul presunto "ventre di destra" del nostro paese, sul ruolo delle televisioni, e quant'altro. Ma la realtà è diversa. Se l'opposizione avesse avuto la metà della decisione che ha avuto Berlusconi nel proporre una visione alternativa basata su una difesa altrettanto intransigente degli interessi dei lavoratori, oggi parleremmo di un risultato diverso. (...) Berlusconi ha detto chiaramente ai «suoi» che con lui avrebbero avuto da guadagnare, e con la «sinistra» avrebbero perso tutto. Ma un metalmeccanico, un precario, una casalinga, uno studente, non trovavano certo un messaggio altrettanto chiaro nell'Unione e nella sua campagna elettorale. Troppo evidente e dominante il ruolo dirigente delle forze borghesi, a partire dallo stesso Prodi, troppi i compromessi e le aperture alle ragioni dell'avversario, troppi anche i ricordi degli avvenimenti degli scorsi mesi ed anni, delle varie scalate bancarie fino agli abbracci con la Confindustria. L'allargamento a destra della coalizione, anziché rafforzarla, l'ha resa ancora più incapace di fronteggiare efficacemente la campagna di Berlusconi».(...)
Raffaele Iannuzzi

Nessun commento: