C’è qualcosa di leggermente inquietante nel modo in cui da qualche settimana il Partito democratico ha preso a trattare Romano Prodi. Ciò che sto dicendo non riguarda Walter Veltroni, il quale anzi non manca di ricordare spesso e con accenti positivi l’opera del presidente del Consiglio ancora in carica. Ma il Pd no. Il Pd sembra aver cancellato Prodi dalla propria memoria, averlo consegnato ad un oblio imbarazzato e timoroso: sebbene recentissimo, un ricordo che è meglio seppellire nel passato.
E' un fenomeno che ricorda per un verso il meccanismo del capro espiatorio, per l’altro verso lo scongiuro. Per il Partito democratico Prodi evoca evidentemente un’esperienza di governo non felice, piena di contrasti, povera di risultati rispetto alle attese, che potrebbe avere conseguenze negative sul piano elettorale. Ma resta il fatto che di quell’esperienza il Pd nella persona dei suoi soci fondatori è stato iniziatore, sostenitore, protagonista fino all’ultimo. Com’è possibile dimenticarlo? Com’è possibile che lo faccia in modo tutto particolare quella componente maggioritaria del partito costituita dagli ex diesse?
Non credo che si tratti solo di un calcolo di piccolo cabotaggio politico; la risposta va cercata più a fondo. Va cercata cioè nella tradizione specifica di quella parte del Pd di cui sopra che affonda le radici nelle vicende del comunismo. Che da quelle vicende, pure così lontane, ha acquistato a suo tempo abiti psicologici e modelli di pensiero, ha ereditato una vera e propria antropologia politica. Tra le cui caratteristiche una ne spicca che riguarda il discorso che sto facendo: l’uso frequente e sapiente della rimozione. Su tutto ciò che del passato appariva di volta in volta negativo, o comunque contraddittorio rispetto alle esigenze dell’oggi, era d’uso stendere il velo del silenzio. Si trattasse del contrasto tra Gramsci e Togliatti, di Porzus o delle mille implicazioni dello stalinismo, bisognava fare come se nulla fosse, dimenticare; e ricordare semmai solo quando il tempo trascorso avesse reso politicamente innocuo il ricordo: l’importante era salvare l’immagine dell’insieme, scaricare il partito di ogni responsabilità o errore. Se qualcuno si era messo di traverso o qualcosa non era andata per il verso giusto, anzi in modo giudicato sbagliatissimo, peggio per lui o per la cosa: veniva ex abrupto cacciato dalla storia. A volte con ignominia a volte no, a seconda dei casi. A Prodi, insomma, tocca la stessa sorte toccata a Bordiga, a Cucchi e Magnani, a Occhetto: semplicemente non è mai esistito.
E sì che invece la funzione sua e dei suoi amici rispetto agli eredi della tradizione comunista è stata davvero preziosa. Se ci si pensa bene, infatti, sono stati Prodi e i cattolici cosiddetti democratici, è stata proprio la loro presenza, la sponda politica da essi offerta, che ha consentito agli ex Pci di non diventare ciò che a nessun costo la maggioranza di essi, in obbedienza al proprio codice genetico, voleva diventare: socialdemocratici. Che cioè ha evitato quello che altrimenti sarebbe stato l’esito ovvio, direi inevitabile, della fine della loro vicenda.
Grazie invece alla presenza di quella peculiare corrente del cattolicesimo politico, all’interesse vivissimo da essa sempre coltivato per la vicenda comunista, e dunque all’incontro reciproco scritto in un certo senso nelle cose, grazie a tutto ciò, gli ex Pci sono stati in grado di uscire dalla strettoia in cui la loro storia li aveva cacciati, potendo dar vita all’ennesima anomalia italiana. Ad un’entità politica, il Partito democratico, della cui denominazione (e della cui sostanza), come si sa, non vi è traccia in alcun altro lessico della sinistra europeo-occidentale. Nel quale partito Prodi e i cattolici «democratici» hanno sì potuto trovare posto, ma come soci di minoranza, e per giunta privi di accesso a due strumenti decisivi come le risorse economiche e l’apparato organizzativo. E quindi essendo costretti a saggiare sulla propria pelle quale merce rara sia in politica la gratitudine; quanto i rapporti di forza siano destinati, in politica, ad avere regolarmente la meglio sulla verità e sulla giustizia. (Corriere della Sera)
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31 commenti:
E' un "meccanismo" che tende a rimuovere o ad occultare gli aspetti (e sono tanti -penso tutti-) del Comunismo e derivati.
Le repubbliche dell'est come venivano chiamate? Comuniste?
NO!!!
DEMOCRATICHE. Ed era un mascheramento. Dietro la maschera la più ferrea delle dittature.
il PCI
A parte il nome, tutti quanti ne facevano parte si sciacquavano la bocca con la parola DEMOCRAZIA. Solo loro erano democratici.
E siamo al MURO. E al crollo.
Con quale prontezza il prode Achille (occhetto) si affrettò a cambiare nome. Neanche un secondo prima. Ma neanche un secondo dopo!
PDS. Dove "democratico" figura in bella mostra. Nascosta sotto la quercia la falce e il martello ...
Scappa la P e rimane
DS. Dove "democratico" spicca ancora di più.
Ritorna la P e sparisce la S.
PD. E dai .... !!! seempre democratici sono (come quelli delle repubbliche dell'Est).
E nel far ricomparire la P è sparito "P"rodi.
Dopo averlo sostenuto ed esaltato fino all'ultimo momento, combattendo eroicamente a fianco dei senatori a vita, ora, visto l'insuccesso e l'impopolarità
PRODI SPARISCE
... e rimane dentro il partito insieme a tutti imenbri del suo governo!
Peggio di così, dove li trovi?
A giudicare dalla enorme mole di articoli che i servetti sciocchi (scusate se uso il diminutivo ma e' per abbinarlo meglio alle dimensioni dei vostri cervelli) pubblicate sui vari blog della liberta'sul PD, Veltroni e la sinistra in genere, devo pensare che la paura del PDL di pareggiare (o addirittura perdere) le prossime elezioni e' veramente tanta.
Non leggo un articolo (che fosse uno) di critica, di sprono, di commento sull'operato della PDL!!!
Non prendetevela se vi danno dei servi. Ci siete.
Non dimentichiamoci che il partito all'origine del PD è stato il PARTITO DEI SERVI di Stalin.
Dal quale, in compenso, i dirigenti hanno ereditato (a parte i rubli di finanziamento per asservire tutta l'Italia) metodi, sistemi, mentalità, qualità. E fra le qualità che meglio li identificano, quelle prevalenti sono la DOPPIEZZA, il TRASFORMISMO, il MASCHERAMENTO, la RIMOZIONE.
Walter in questo eccelle. Ed è un campione!
Centrodestra come il Blog per i Circoli della libertà, è un blog di parte.
Abbiamo imparato dai compagni a criticare gli avversari e, siccome di rimostranze se ne possono fare a bizzeffe, troviamo più interessante attaccare la sinistra per le sue travi negli occhi piuttosto che guardare la pagliuzza nei nostri.
...Non dimentichiamoci che il partito all'origine del PD ...
PS
E non dimentichiamoci che alla Corte di Stalin erano ammessi solo e soltanto i LECCAPIEDI.
Fra questi Walter faceva una bellissima figura di "Giovane servitore" dei tiranni di Mosca, e si distingueva per la sua indefessa opera di LUSTRASCARPE.
a Mauro
Le critiche le ho postate io. Tutte. E non ho detto tutto.
Giusti i tuoi rilievi. Rimango in attesa dei commenti di Paraffo.
Saluti
z
Eccomi Zeus. Non ho fatto commenti perchè, stavolta, avevo battuto Mauro sul tempo, pubblicando prima lo stesso articolo di Galli della Loggia e commentandolo su mio blog.
Vabbè, per non farvi scomodare, lo copio ed incollo qui:
domenica 9 marzo 2008
gli insopportabili opinionisti del Corriere ...
Dal giorno successivo alla caduta di Prodi, tutti gli opinionisti del Corriere si sono impegnati, quotidianamente, nel farci sapere quanto l' Unione fosse un bluff, quanto il suo governo fosse inetto, quanto i suoi ministri fossero impari al compito, quanto sarebbe bastato conoscere la storia patria per prevedere il fallimento di Prodi e, oggi, con questo articolo di Galli della Loggia, quanto gli ex-comunisti siano ancora comunisti nell' anima!!!
Bene, direte voi, meglio tardi che mai!
Ennò, cazzo!
Tutte le cose "sacrosante" che questi illustri intellettuali vanno dicendo adesso, andavano dette 15 anni fa e ripetute anno dopo anno, ogni volta che Prodi e Fassino e D' Alema e Marini (e tutta l' allegra brigata che oggi si chiama PD) avessero avanzato qualche pretesa di andare al governo.
Se lo avessero fatto, l' Italia non avrebbe sprecato gli ultimi tre lustri e il gap che ci divide dal resto del mondo civile e sviluppato si sarebbe colmato, invece di accentuarsi tanto drammaticamente!
Quindi, cari, insopportabili, opinionisti del Corriere della Sera, ora potete andare a farvi fottere, con tutte le vostre sagge (e ineccepibili) analisi. Siete fuori tempo massimo ....
Non siete più credibili! Tanto non lo siete, che rendete sempre più fondato il mio sospetto che stiate lavorando per l' inciucio Berlusconi/Veltroni, cioè per l' ennesima sciagura che darebbe, al nostro paese, il colpo di grazia.
A proposito di Corrierone, oggi sono andato a riesumare l' invito a votare centrosinistra rivolto da Mieli ai suoi lettori giusto due anni fa. L' ho postato sul mio blog e l' ho pure chiosato:
Mieli, uomo di grandi certezze
PARAFFO
Mi permetto di stralciare dall'ineffabile articolo di Mieli (pubblicato nel tuo sito) una parte piccola ma significativa, specie per chi non ha seguito le tue indicazioni.
Indipendente, ma pendente ... a sx ... dove, in genere, pendono anche altre cose.
Bisogna riconoscere a questo grande, l'intuito politico, l'acume e la preveggenza.
Per quanto riguarda il governo Prodi & C.ni, Paolone (direttore del Corrierone) ha fatto centro su tutto.
"... il risultato delle elezioni che si terranno il 9 e 10 aprile appare ancora quanto mai incerto. È questo un buon motivo perché il direttore del Corriere della Sera spieghi ai lettori in modo chiaro e senza giri di parole perché il nostro giornale auspica un esito favorevole ad una delle due parti in competizione:
il centrosinistra.
(quotidiano indipendente)
... siamo convinti che la
coalizione
costruita da
Romano Prodi
abbia i titoli atti a
governare al meglio (!!!!!!!!!)
(infatti ... )
per i prossimi cinque anni (!!!!)
(come volevasi dimostrare)
anche per il modo (!!!!) con il quale in questa campagna elettorale Prodi stesso ha affrontato le numerose contraddizioni (mettere insieme cane e gatto) interne al proprio schieramento. "
Chi vuol puntare al lotto, non giochi mai i numeri suggeriti da Mieli: Sarebbero soldi sprecati.
Ho dimenticato la sigla.
Chiedo scusa
z
Andate a coltivare patate che è meglio per tutti
... "sospetto che stiate lavorando per l' inciucio Berlusconi/Veltroni, cioè per l' ennesima sciagura che darebbe, al nostro paese, il colpo di grazia."
Paraffo, ma sono impressioni(tue) o c'è qualcosa di più e di peggio, che si fiuta nell'aria?
Siamo già in acque agitate; se poi aggiungiamo un tornado ... beh! .. a quel punto siamo davvero del gatto!
z
Be', Zeus, certo che sono impressioni mie, ma le traggo da segnali che a me paiono assai concreti, a partire proprio dall' atteggiamento del Corriere della Sera.
Il Corriere, amico mio, non è un giornale qualsiasi e non perchè sia il più diffuso, in termini di copie vendute, ma perchè è sempre stato, fin dalla fondazione, l' espressione del vetero capitalismo Italiano, cioè dei padroni del vapore, cioè dei cossiddetti poteri forti. Non a caso è sempre stato, in tutta la sua storia, ventennio fascista compreso, filogovernativo, con una unica grande eccezione: i 5 anni del governo Berlusconi.
Dovrebbe bastare questa eccezione a far capire a tutti, in cosa sia consistita la cossiddetta "anomalia berlusconi": il primo tentativo - in Italia - di detronizzare i Padroni del Vapore che, infatti, si sono schierati contro di lui.
Ora, il fatto che, dal giorno successivo alla caduta del governo Prodi, il Corriere abbia praticamente smesso di attaccare Berlusconi per accanirsi contro Veltroni, mi mette in sospetto: i Padroni del Vapore, dopo essersi serviti
- della sola Dc, nel primo dopoguerra,
- del 1° Centro sinistra Dc+PSI (Andreotti e suoi cloni vari+De Martino)
- del 2° centrosinistra Dc+PSI(De Mita+Craxi)
- del 3° centrosinistra ex Dc+ex PCI (Prodi 1)
- del 4° centrosinistra ex-DC+ex-PCI+comunisti rifondaroli (Prodi 2)
e ora si appresta a servirsi del 5° centrosinistra, quello Pdl+PD .....
Ovviamente questo 5° centrosinistra è - al momento - soltanto una mia "illazione" che a me pare, però, tutt' altro che peregrina.
Non solo per l' atteggiamento del Corriere, ma anche per un' altra considerazione: il paese è arrivato alla frutta. Anche se Berlusconi dovesse stravincere, portare avanti - da solo - le riforme che servono a salvare la nostra economia, gli sarebbe assai difficile, nel senso che queste riforme richiederanno lacrime e sangue. Se Veltroni (e sindacati) dovessero fargli l' opposizione nel modo in cui l' hanno fatta la volta scorsa, il cambiamento diventerebbe una impresa titanica e noi non siamo un paese da eroismi collettivi, privi come siamo del concetto stesso di "bene comune".
Se le elezioni finissero in parità (al Senato), questo inciucio avverrebbe alla luce del sole e si chiamerebbe Grande Coalizione. Se Berlusconi vincesse bene, invece, l' inciucio rimarrebbe nascosto, ma ci sarebbe lo stesso, secondo me.
Potresti obiettare: vabbe', ma se è indispensabile, come hai appena detto, per salvare il paese, perchè lo temi? Lo temo perchè sarebbero i Grandi Parassiti a fare - come sempre - le regole e le farebbero a loro misura, con tanti saluti al liberalismo. In altre parole, vincerebbero ancora una volta loro e Berlusconi diventerebbe il loro pupazzo, da premiare salvaguardando le sue aziende di famiglia e persino spedendolo al Quirinale, fra 5 anni, al posto di Napolitano
Conclusione: fra inciucio palese e inciucio nascosto, meglio il secondo, ma fra inciucio nascosto e rivoluzione liberale (senza inciuci), meglio sarebbe quest' ultima. Che Berlusconi abbia la capacità e la voglia e i coglioni per scegliere questa ultima strada, temo resterà un mio sogno.
Un altro segnale che mi porta ad ipotizzare che l' inciucio sia in preparazione è stato l' ingresso precipitoso di Fini nel PdL: se ne fosse rimasto fuori e si fosse arrivati alla Grande Coalizione, lui sarebbe stato tagliato via, essendo diventato il suo 12% del tutto inutile ...
Altro segnale: il "corro da solo" di Veltroni, specie se annunciato prima della caduta di Prodi, ti è sembrata una mossa logica, all' apparenza? Quale partito che avesse voluto mantenere il potere avrebbe fatto cadere il suo governo per andare ad elezioni sapendo di perderle? Quella decisione, amico mio, è stata presa a ragion veduta e non da un una nullità come Veltroni. L' hanno presa i Padroni del Vapore, secondo me.
Dietrologia, la mia? No, semplice interpretazione di segnali ....
Posso sbagliare? Certo che posso sbagliare, anzi, spero di sbagliare, ma ammetterai che le mie interpretazioni non sono del tutto inverosimili ...
da Il Giornale
DIETRO LA LAVAGNA
Aiuto, mi si è dimezzato il Pil. È successo d’improvviso: Padoa-Schioppa si stava phonando il ciuffo bianco e zac, gli arrivano questi dati che sono come uno spinterogeno sugli zebedei: un male cane. Così scopriamo che la ricchezza del Paese non cresce più dell’1,5 per cento, come si pensava fino a ieri, ma dello 0,6-0,8 per cento. Oplà, stime dimezzate in un batter d’occhio. Il dubbio è: ci avranno fregato? Del resto si sa che in questo governo non ci sono molti uomini nobili: solo alcuni baroni, e i conti, che per altro non tornano mai.
Ora la domanda che viene da farsi è: com’è possibile? No, dico: com’è possibile perdersi per strada quasi un punto di Pil su uno e mezzo in pochi mesi? Non saremo mai stati alla Bce, ma basta essere stati un paio di volte al mercato rionale per cavarsela meglio con i conti. Non le pare, professor Schioppa? Per altro la Confindustria ritiene che anche le previsioni dello 0,6-0,8 per cento siano sbagliate: in realtà ci staremmo avvicinando alla crescita zero (zero tondo, nulla di nulla). E inoltre, per ammissione anche le stime dell’occupazione vanno dimezzate: pure quelle erano clamorosamente sbagliate. Ottimo, no? Ma qualcosa l’avranno azzeccato questi superesperti negli ultimi mesi? Anche per sbaglio? Che ne so: le puntate al Bingo? Il Superenalotto? La tombolata di famiglia?
Ce la prendiamo tanto con i nostri studenti asini, ultimi nelle classifiche Ocse, sette su dieci con un insufficiente in pagella. Ma a volte si ha l’impressione che chi ci ha governato in questi anni non sia poi molto diverso dagli allievi della Terza C, quelli che se parli di trapezio pensano a Moira Orfei, se domandi di seno&coseno pensano alla Bellucci e se chiedi del cono ti rispondono che lo vorrebbero col pistacchio. Ma sì, proprio loro, i ragazzacci che parlano di angolo «eretto», ipotenusa costruito sui «cateteri», «ellisse» di sole, e l’unico calcolo che capiscono è quello renale: non vi sembrano praticamente pronti per un posto al ministero?
D’altra parte non ci resta che sorridere. Che volete fare? Ci hanno raccontato per mesi che Prodi stava risanando i conti: abbiamo scoperto che era una bufala. Il tanto sbandierato recupero dell’evasione? Per usare le parole di uno studioso molto vicino alla sinistra, come Luca Ricolfi, è una pretesa «insieme falsa e spudorata». Che ci resta dunque? Il Pil dimezzato, l’occupazione dimezzata. Gli stipendi più bassi d’Europa. E la pressione fiscale alle stelle. Risultato: ovvio, il Paese non cresce. L’unica cosa che cresce, di giorno in giorno, sono i sondaggi di Veltroni. Tra un po’ avrà il 300 per cento dei consensi. Ma sì, tanto la matematica col Pd è diventata un’opinione. E poi si sa, quel che conta non è avere i numeri. Basta darli.
a Paraffo
grazie delle tue chiarissime delucidazioni. In effetti, impostati i dati che hai fornito, la "calcolatrice" conferma il risultato che hai pronosticato tu.
Facendo i debiti scongiuri, dico speriamo ...
ciao
Dimentico sempre di mettere la "firma"
Ciao Paraffo
zeus
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QUELLO CHE DA' AGLI ALTRI
"LEZIONI DI DEMOCRAZIA"
Quando Walter parlava come Lenin
«Il comunismo porterà la libertà»
Il Veltroni della Fgci è
pronto a denunciare a più riprese
«l’acquiescenza all’imperialismo»
di quegli
Stati Uniti che in età matura
amerà follemente. E, dunque,
grandi feste per i
«compagni
vietnamiti»
che
«hanno
sconfitto la grande potenza
americana».
Con tanto di
elogio di Lenin:
«No, non ci
sono scorciatoie. Lenin diceva
che “la via della Rivoluzione
non è dritta e selciata come
la prospettiva di
Newski”.
I giovani questa
via hanno già cominciato a
percorrerla».
Memorabile anche l’esaltazione
del «fare politica».
«Significa
- scrive Veltroni - edificare
mattone per mattone
una società nuova e partecipare
al progetto ambizioso
della vittoria della rivoluzione
proletaria in occidente,
di quella rivoluzione che noi
portiamo avanti e che tutti i
giovani devono vivere».
E ancora:
«Il socialismo e il comunismo
debbono essere il
progetto di più alta realizzazione
della libertà, di più
grande valorizzazione del lavoro come
forza motrice della
storia».
«Per svolgere un’opera di reale
rinnovamento - scrive
nel giugno 1976 - occorrerebbe
che la Dc condannasse
se stessa per il suo passato,
per l’espulsione deicomunisti
dal governo dopo la
guerra, per aver venduto
agli americani il proprio partito
e il nostro Paese».
Nel dettaglio:
«Penso al viaggio
di De Gasperi negli Stati Uniti
e in sostanza all’asservimento
della Dc (connivente
con la guerra in Vietnam) e
dell’Italia stessa al soldo ed
al volere degli americani. È
la storia recente della concessione
delle basi Nato in
Italia».
SI COMMENTA DA SE'
Il governo Prodi è stato un fallimento, perche non ha potuto governare. ma ci chiediamo di chi è la colpa ?
chi ha fatto la legge elettorale che non permette un Governo serio?
riuscite a ricordarvi di un certo ministro Calderoli, ministro del governo berlusconi?
è nel Governo Berlusconi che è stata fatta questa legge elettorale?
mi sbaglio ?
"....che guardare la pagliuzza nei nostri"
me lo chiami pagliuzza un capo del governo che possiede 3 televisioni e ne controlla altre 2 o 3?
un pluriinquisito-condannato (e quasi mai assolto) amico degli amici (spesso mafiosi) che governa uno stato , che dal del coglione agli avversari, del Kapo a un suo collega europeo , che strappa il programma dell avversario?
me la chiami pagliuzza ??
coem al solito per voi fasci, 2 pesi e 2 misure
misterblack ha detto...
Sempre gli stessi argomenti. Che noia!
E' proprio vero quello che ha detto Paraffo rievocando il termine con il quele vi aveva catalogato Guareschi:
"TRINARICIUTI"
Z
misterblack ha detto...
Il governo Prodi è stato un fallimento, perche non ha potuto governare. ma ci chiediamo di chi è la colpa ?
chi ha fatto la legge elettorale che non permette un Governo serio?
riuscite a ricordarvi di un certo ministro Calderoli, ministro del governo berlusconi?
è nel Governo Berlusconi che è stata fatta questa legge elettorale?
mi sbaglio ?
SI'.
NON NE AZZECCHI UNA!
DEDICATO A M.BLACK
copiato da un altro sito
premesso che:
1° - non so nulla della blogosfera di destra e di sinistra (mi sono appena accostato a questo mondo)
2° - non ho nessuna voglia di andare ad informarmi e , quindi:
3° - mi fido ciecamente di quel che ne dicono Camelot e sinistraSTOP
vorrei farvi osservare che pretendere dagli elettori di centrodestra lo stesso atteggiamento mentale che caratterizza quelli di centrosinistra, significa non aver ben presente le differenze "antropologiche" fra i due tipi. Differenze che sono, a mio avviso, strutturali e profonde.
Il grande Guareschi ottenne fama mondiale inventando le storie di don Camillo e Peppone, che anticiparono di decenni la sciagurata alleanza dell' Ulivo prima e del Pd oggi. Guareschi aveva intuito la contiguità culturale che univa antropologicamente le due ideologie, quella cattolica e quella marxista: la fede nelle utopie e nelle verità assolute. Prima della intuizione che lo portò a prevedere il compromesso storico con tanto anticipo, Guareschi si era occupato di osservare e mettere alla berlina i comunisti. Pubblicava sul Candido, tutte le settimane, nella sua rubrica "Contrordine compagni!", una vignetta in cui agivano i compagni della base raffigurati con tre narici, da cui fu ricavato l' aggettivo "trinariciuti" che indicava, appunto, i compagni comunisti, pronti a prendere disciplinatamente per buoni tutti gli ordini che ricevevano da Togliatti, anche se palesemente contraddittori fra loro o fra la loro ideologia e la realtà.
Bene, i comunisti di allora come i veltroniani di oggi, continuano ad avere ... tre narici, cioè si bevono tutte le cazzate e le contraddizioni che i loro capi si inventano, di volta in volta, per tentare di raggiungere il potere. Esempio: Berlusconi è un manigoldo! Contrordine, compagni, Berlusconi è un avversario e dobbiamo rispettarlo! E i trinariciuti obbediscono! Altro esempio: Calearo è un aguzzino che tortura i metalmeccanici! Contrordine compagni! Calearo è un industriale illuminato e un lavoratore come voi! E i trinariciuti si spellano i calli ad applaudire Calearo. Potremmo continuare ad esemplificare per ore, come ben immaginate.
Allora la domanda che vi pongo è questa, Camelot e sinistraSTOP: credete che gli uomini di destra debbano avere anch' essi tre narici e applaudire i loro capi qualsiasi cazzata dicano o facciano?
Be', potreste anche augurarvelo, se non altro per vincere più agevolmente le elezioni, ma gli uomini di destra differiscono da quelli di sinistra PROPRIO PERCHE' tendono a ragionare con la loro testa. E' questa la differenza antropologica che differenzia i due tipi ....
Mi rendo conto che questa attitudine alla critica e al dubbio renda più debole la gente di destra nella quotidiana battaglia verbale contro i granitici trinariciuti della sinistra, ma non è detto che sia un male questa .... "debolezza", anzi! Io credo che un atteggiamento più liberale, aperto, insomma intelligente, alla lunga paghi .....
Essere un cretino - in politica - pare più facile e agevole, ma alla lunga stressa! Non vi siete accorti del livore e dell' astio con cui la gente di sinistra si rivolge a noi? Vi sembra gente felice e sicura delle proprie idee? A me non pare proprio ....
PAROLE SANTE
All' Anonimo che ha postato il mio pezzo sulla differenza antropologica fra gente di sinistra (trinariciuta)e gente di destra(che ragiona con la sua testa) vorrei far presente che è buona norma citare sempre la fonte (autore e sito) quando si copia e incolla qualcosa preso altrove.
Grazie ...
a PARAFFO
Ho scritto "da altro sito" senza pensare a identificarlo.
La malefatta è opera mai.
Ti chiedo scusa. La prossima volta starò più attento.
Ciao, ZEUS
Grrrr, quoque tu, Zeus, fili mihi!
Vabbè, per stavolta ti perdono ...
(Rido, ciao!)
Per arricchire l' elenco dei segnali che vi ho già indicato come indicativi del probaile inciucio in atto, vi segnalo il mio post di stamattina: Poteri Forti e utili idioti
misterblack ha detto...
Il governo Prodi è stato un fallimento, perche non ha potuto governare. ma ci chiediamo di chi è la colpa ?
La colpa è delle costellazioni:
Marte era in opposizione alla costellazione dei pesci;
La stella polare continuava a segnare il Nord e non si è spostata a sx;
L'ariete stava facendo a cornate con lo scorpione che si difendeva a colpi di coda.
Tutti segni sfavorevoli per un governo che non faceva altro che mettere tasse su tasse addosso ai poveri cittadini, i quali, impotenti, ogni giorno, assistevano alle liti da trivio delle varie componenti la cosiddetta maggioranza. E così hanno assistito (biglietto pagato con le tasse) a commedie, a tragedie, a sceneggiate, a farse, a spettacoli funambolistici, a liti fra clown, a scene comiche, alle comiche, a spettacoli da avanspettacolo, a esibizioni di ballerine, prestigiatori e trapezisti. Hanno assistito, sempre allo stesso prezzo, al gioco delle tre carte, e altri giochi di prestigio. Hanno visto uscire dal cappello a cilindro conigli bianchi, conigli rossi, immigrati clandestini, rom a volontà, rapinatori, prezzi in salita, inflazione, promesse al vento, e cartelle cartelle cartelle cartelle di tasse tasse tasse ...
Un governo che ha governato con tanta buona volontà (di stare al potere) ma nato sotto una cattiva stella.
Sorte amara e crudele ....
Il tuo commento, Misterblack, è ironico e spiritoso, ma non ho capito dove volevi andare a parare. Non potresti essere più esplicito?
good start
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