mercoledì 9 aprile 2008

Endorsement di sciocchezze. Arturo Diaconale

Per i giornali è tempo di endorsement. Lo ha fatto “L’Economist” in favore di Walter Veltroni ad ulteriore e definitiva conferma che il settimanale conservatore della grande finanza anglosassone non capisce un beato tubo della politica italiana. Lo ha fatto “Il Riformista” ribadendo legittimamente la propria dichiarata e ripetuta scelta di campo ma non rinunciando, a futura memoria, a criticare la campagna elettorale del candidato Premier del Partito Democratico. E lo ha fatto l’intera grande stampa nazionale, quella dei giornali di proprietà dei grandi gruppi bancari, economici e finanziari, imitando “L’Economist” ed il “Riformista” e schierandosi al fianco di Walter Veltroni. Si dirà che non si è trattato di un endorsement esplicito. Almeno fino ad oggi, ad esempio, “Il Corriere della Sera” non ha ripetuto l’appello agli elettori a votare per il Pd che Paolo Mieli lanciò alla vigilia del voto del 2006 in favore del centro sinistra di Romano Prod. E “ La Stampa”, “la Repubblica” con la sua catena di quotidiani locali ed il “ Messaggero” con la filiera delle testate del gruppo Caltagirone, non si sono espressi apertamente contro il partito di Silvio Berlusconi e per il successo dell’ex sindaco di Roma. Il loro, però, è stato un endorsement addirittura più evidente di quello compiuto a suo tempo dal quotidiano di via Solferino.

Non è passato un solo giorno della campagna elettorale che le pagine dei grandi giornali dei cosiddetti “poteri forti” abbiano messo in bella luce il programma, le parole, gli atteggiamenti ed i comportamenti del leader del Pd e, contemporaneamente, non abbiano strumentalizzato in maniera critica il programma, le parole, gli atteggiamenti ed i comportamenti del Cavaliere. Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti. Dalla battuta di spirito di Berlusconi sull’opportunità che le precarie sposino i milionari fino alla falsa polemica sul riferimento di Berlusconi alla malattia di Bossi, dalla faccenda dei fucili dello stesso Senatur alla scherzosa osservazione dell’incontinente candidato Premier del Pdl sulla superiore avvenenza delle donne del centro destra rispetto a quelle di centro sinistra, il solo impegno della grande stampa è stato quello di sputtanare Berlusconi ed esaltare Veltroni. Non si discute, ovviamente, sulla legittimità di questa scelta. In democrazia ogni opinione va rispettata. Si discute, semmai, sulla trasparenza della scelta in questione. E sulla sua motivazione più profonda e reale. L’endorsement di questi grandi giornali non è stato aperto, lineare, cristallino. Come quelli del “L’Economist” e del “Riformista”. E’ stato camuffato, mimetizzato, nascosto sotto una presunta completezza dell’informazione che si è risolta in una corsa ad esaltare le sciocchezze e le strumentalizzazioni delle sciocchezze stesse a scapito della discussione sui problemi effetti del paese. E questo comportamento, che ha trasformato la campagna elettorale nella sagra delle minchiate, non è dipeso dal tentativo di salvare il ruolo della stampa d’informazione che cerca di rimanere al di sopra delle parti.

E’ stato il frutto del tentativo dei “poteri forti”, attraverso i loro terminali mediatici, di pilotare il voto nella direzione di contenere il più possibile la prevedibile vittoria del Pdl arrivando, possibilmente, ad una situazione di pareggio al Senato. Apparentemente sembrerebbe che in questo modo i “poteri forti” vogliano favorire le “larghe intese” nella prossima legislatura per fare le riforme e dare un governo stabile al paese. Nei fatti è più facile che chi ha prosperato in questi anni grazie alla precarietà del sistema politico punti a perpetuare questa instabilità per non perdere i propri privilegi. Questo non significa compiere un endorsement preventivo contro l’ipotesi che dopo le elezioni Pdl e Pd possano trovare un accordo per governare il paese. Significa mettere in guardia contro il pericolo che si arrivi alle larghe intese non per fare gli interessi di tutti ma solo quelli dei soliti noti delle banche e della finanza. (l'Opinione)

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Un articolo sul "buonissmo" su cui meditare.
Consultare:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=253604

Anonimo ha detto...

«il governo Prodi ha fatto molto dal punto di vista del risanamento e ha recuperato 20 miliardi di euro dalla lotta all'evasione».

Questo è quanto ha dichiarato Walter.
Il quale (Walter), da una parte fa il critico e demolisce tutto (a parole) quello che ha fatto il governo, per cui si pone come RISANATORE.
Dall'altra parte tiene Prodi dietro le spalle ed elogia la sua politica fiscale.
Lotta all'evasione? Ma mi faccia ridere! Ha spemuto le tasche a tutti, altro che lotta all'evasione! Gli evasori sono sempre lì, e quelli che pagano sono sempre gli stessi. Il guaio è che pagano sempre di più e che non credono agli sgravi fiscali di Prodi-Veltroni.
RISANAMENTO? Questa è LA PIU' BELLA BARZELLETTA!!!! L'ITALIA è l'ULTIMA NELLA GRADUATORIA MONDIALE PER LA CRESCITA ECONOMICA (=0) DOPO IL PORTOGALLO E IL MESSICO.
ORA E' ARRIVATA ANCHE LA BOCCIATURA DELL'UE PER LA MONDEZZA DI NAPOLI. E NOI PAGHIAMO PURE LA MULTA.

CHE SCH... DI GOVERNO!

Anonimo ha detto...

1) chiedi ai commercialisti e agli imprenditori cosa è per loro l'incubo peggiore: la morte o "l'anagrafe dei conti" (naturalmente osteggiato da Silvio )


2) forse ti riferisci a questo fonte rainews24:
"In base ai dati Ocse, la crescita del Pil per ora lavorata prodotto in Italia e' stata quasi nulla, inferiore allo 0,5% nel periodo tra il 2001 e il 2006. Una performance, segnala l'istituto parigino, paragonabile a quella del Messico."
Purtroppo per te dal 2001 a maggio 2006 governava Silvio (quante bugie che dici)


3)che autogol:per la spazzatura il nostro Paese è accusato per le norme varate dal governo della Cdl, difformi dalla direttiva Ue

ma la finisci di dire cavolate?

Anonimo ha detto...

Mai sentito parlare di recessione, mai sentito parlare di spazzatura al tempo del governo berlusconi.
Siete bravi a girare le frittate. Siete la vergogna d'Italia.
Le tasse si fanno pagare, ma il grande fratello che guarda anche quello che fai al gabinetto, non ti parfe un po' troppo?
Ti piace Walter?
Votalo!

Anonimo ha detto...

di recessione ne sento parlare ma a livello mondiale vedi USA e l'Europa tutta compresa l'Italia: colpa di Prodi se i prezzi delle commodities sono schizzate?

non si tratta di girare le frittate: se vuoi fare discorsi seri non tenerti sul generico ma approfondisci le tematiche scendi nei particolari così diamo valore alla discussione

il grande fratello bancario c'è in tutti i paesi civili (vedi negli Stati uniti e in molti paesi europei)perchè evadere le tasse lì è una cosa grave, lì, hanno un amor di patria altissimo e non fanno condoni per agevolare i furbetti

Berlusconi mi ha insegnato delegittimando la magistratura e le istituzioni che in questo paese si può fare il ca°°o che ci pare, la si fa sempre franca,solo i polli vanno in galera

che paese di cacca

Anonimo ha detto...

Berlusconi mi ha insegnato delegittimando la magistratura e le istituzioni che in questo paese si può fare il ca°°o che ci pare, la si fa sempre franca,solo i polli vanno in galera

NON SOLO BERLUSCONI, COME DITE VOI, MA CI SONO ALTRI MAESTRI:
QUELLI CHE HANNO FATTO LE SCARPE
A DEMEGISTRIS
E
ALLA
FORLEO.
PS
"E mo' a Fassino e a Dalema jela volemo dà 'sta bbanca?".
E damojela, va'! Che loro cianno 'emmane pulite.

Anonimo ha detto...

coreggo 'o sbajo
DEMAGISTRIS

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

Perche non:)