venerdì 18 aprile 2008

Intellighenzia senza intelletto

Ho sempre meno rispetto di certi cosiddetti intellettuali.

Anche se non si dichiarano di sinistra, sono solo dei portatori d'acqua di quella parte politica: schierati in modo acritico, senza il coraggio di un acuto fuori dal coro, senza palle e senza cervello, convinti di essere i soli dalla parte giusta e i depositari della ragione.

In questi giorni mi stanno disgustando in modo particolare: non soltanto hanno completamente sbagliato le previsioni elettorali, ma si ostinano persino ad ignorare e sottovalutare la portata storica della vittoria del Pdl e della Lega.
Per loro non è successo niente, Berlusconi è un'anomalia a cui non si riconosce non già il rango di statista, ma nemmeno il ruolo di politico. Crollano i muri e loro non fanno una piega, sparisce dal Parlamento la genia comunista e loro non ne comprendono la portata convinti che il partito di plastica, destinato all'estinzione, sia quello di Berlusconi.
Purtroppo, temo, molti di loro si esprimono in buona fede: sono talmente impregnati di ideologia che il cervello si è atrofizzato, le reazioni sono automatiche e le conclusioni scontate.
Sembra che vivano in un altro Paese: non si accorgono dei mutamenti della Società, delle richieste della gente, del cambiamento dei costumi e, soprattutto, della metamorfosi dell'elettorato. O fingono di non accorgersi. Il che è anche peggio.

Ascoltare i dibattiti del dopo voto in questi giorni è un'esperienza che consiglio: sembra veramente di ascoltare degli studiosi che vivono di pura teoria avulsa dalla realtà.
In fin dei conti gli intellettuali di sinistra (cioè quasi tutti) non concepiscono un elettorato che non sia di centrosinistra e il fatto che oggi in Italia prevalga di gran lunga il centrodestra, li manda in crisi. La rivoluzione copernicana di Berlusconi e Bossi è difficile da metabolizzare per chi ha creduto unicamente nell'astro del centrosinistra.

Presto il loro opportunismo li porterà a prendere atto dello stato delle cose, ma stiamo attenti alle conversioni tardive ed ai ripensamenti interessati: il loro Dna rimane di sinistra e prima o poi riemerge.
Niente sconti, niente buonismi, nessuna apertura, nessun posto di comando o di favore a chi vorrà salire sul carro dei vincitori: troppe volte il centrodestra si è dovuto pentite di certe concessioni.

17 commenti:

*paraffo* ha detto...

Insomma, Mauro, non bisogna fare prigionieri!

In linea di principio sono d' accordo, manco dovrei dirtelo!

Temo però che tu ti illuda un pochino.

Quella gente parla in Tv e scrive sui giornali, perchè qualcun altro lo permette loro.

Chi?

I famosi Poteri Forti che, nel caso specifico, si servono dei loro editori.

Apro una parentesi:

Come tu sai, sono per prime le TV Mediaset e la Mondadori a dar voce a moltissimi di quegli intellettuali. Quando Berlusconi si lamenta di questo, è un tantino ipocrita perchè questa libertà è lui, in quanto imprenditore, che la concede; chi vuole fare utili con la TV e con l' Editoria deve pubblicare quel che il mercato vuole.

E almeno la metà del mercato è composta da antiberlusconiani. Oggi magari, dopo le elezioni, solo un terzo, ma è comunque molto, moltissimo.

Non dare loro quello che vogliono sarebbe un suicidio imprenditoriale e nel vocabolario di Berlusconi la parola suicidio non è nemmeno contemplata!!

Chiudo la parentesi e torno ai Poteri Forti nell' editoria: i capisaldi sono i gruppi che fanno capo a Corriere della Sera, Repubblica e Stampa.

Ebbene, sono questi tre gruppi da tenere d' occhio perchè gli intellettuali di sinistra che scrivono per loro torneranno a demonizzare Berlusconi, dopo la maretta di questi giorni, solo se i loro Editori lo permetteranno, altrimenti cambieranno atteggiamento.

Il punto, quindi, non sono loro, gli intellettuali, ma i Poteri Forti. Se questi ultimi, dopo il fallimento di Prodi, su cui avevano contato, hanno deciso di puntare su Berlusconi, puoi stare tranquillo, Mauro, che quei grandi pensatori diventeranno non solo innocui, ma persino collaborativi.

Se i Poteri Forti, invece, decideranno di NON puntare su Berlusconi, allora aspettati di rivederli scatenati!

Hai capito dove voglio arrivare, Mauro? Gli intellettuali sono da sempre, in tutto il mondo, sul carro del più forte. E' nella loro natura e non lo dico con disprezzo. Un intellettuale, per definizione, è il contrario di un uomo d' azione. L' intellettuale mangia perchè è l' altro a sfamarlo ed è ovvio che sia così. L' intelletuale produce idee, non manufatti commerciabili o prodotti agricoli con cui sfamarsi. L' intellettuale, insomma, non produce ricchezza, la consuma soltanto in cambio, ovviamente, dei suoi servizi culturali o politici o giornalistici o di insegnamento, ecc ecc.

Dunque, un intellettuale è pericoloso e molto, soltanto se è pericoloso il suo Padrone.

In questi giorni, Mauro, io sto monitorando quei tre giornali, Corriere per primo. E' dal loro atteggiamento che potremo intuire se i poteri forti hanno fatto un patto con Berlusconi, oppure no!

Spero di essermi spiegato perchè ormai è tardi e sono stanco.

Buona serata, amico mio!

Anonimo ha detto...

Proviamo a immaginare cosa sarebbe accaduto se, dopo una vittoria del centrosinistra, un giornalista Rai avesse mandato in onda un programma con l'unico intento di denigrare i vincitori delle elezioni? Apriti cielo. Ne avremmo sentite tante fino a paventare un attacco alla democrazia.
Del resto per tenere sotto controllo l'informazione tv hanno inventato la par condicio. Questo sì un vero vincolo alla libera informazione. Ma a rompere le regole ci sono sempre quei giornalisti, con la vocazione (ben pagata) ad apparire come martiri della libertà. Già, ma di una libertà a senso unico: quella di attaccare il nemico, che per Santoro e soci è sempre Silvio Berlusconi. Così è stato nell'ultima trasmissione pochi giorni dopo il voto. Una elezione, democratica, alla quale ha partecipato l'ottanta per cento degli italiani, che, a grande maggioranza, ha scelto di votare i partiti del Centrodestra. Ma, guarda caso, i giornalisti di sinistra, sconfitti dalle urne, si scatenano. Non solo, ma lo fanno dalla tv pubblica, che è di tutti, sia elettori di destra sia di sinistra che pagano il canone. Così si arriva al paradosso che con i soldi dei sostenitori di Berlusconi si presenta non un servizio giornalistico di denuncia, non un'inchiesta, ma un attacco all'avversario da parte di ospiti scelti con cura dal conduttore. E la critica la paghiamo tutti noi. No, questo è intollerabile. E per piacere non tiriamo in ballo la libertà di espressione. Anche chi paga la Rai ha il diritto di essere rispettato se non la pensa come i telepredicatori di turno.
da Il Tempo

Anonimo ha detto...

Altro che fair play, la sinistra, perse le elezioni, torna al solito vizio. Quello di demonizzare Berlusconi e i suoi elettori. Sono passati solo pochi giorni da un risultato straordinario per il Pdl che sulla Tv pubblica, pagata con il canone da tutti gli italiani, va in onda una trasmissione di Santoro interamente dedicata a contestare il Cavaliere.
da Il Tempo

Anonimo ha detto...

Qui ci vorrebbe Diaz: «I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza». Eccoli lì, sbandati, laceri, intronati: hanno fatto appena in tempo a ficcare nella bisaccia due tartine di lompo (credono sia caviale, non disilludiamoli), una fiasca di acquavite, la penna con lo stemma della Camera, l'elenco dei parlamentari della "Navicella": hai visto mai qualche brigante li fermasse. «Lei non sa chi ero io!», e magari li fanno passare senza fregargli l'ultima button-down, il residuo frescolana senza toppe, i mocassini non più lisciati con l'olio di coguaro. Sanno che non potranno riparare a Capalbio, divenuta zona infida e presto spianata da un'Aurelia quadruplicata, né in Val di Susa, dove i treni dell'alta velocità li travolgerebbero. Non mette poi conto di fuggire per lo Stretto: finirebbero impastati nella prima colata di cemento nei piloni.


Eccoli, i caduti e i dispersi della guerra del Cachemire, nuovi apolidi della Terza Repubblica. Legioni verdi, rosse, nere di mangiatori a sbafo e parolai professionisti in un Paese che rovista nei cassonetti. Spazzate via le ali estreme, nessun rispetto neppure per i vecchi condottieri. Come quel De Mita portato via di peso sulla sedia dopo mezzo secolo di Montecitorio: del resto, una volta l'interlocutore socialista era Craxi, ieri solo Boselli.
Eccoli più a sinistra, orfani di uno che si chiama Migliore ma che non è Togliatti, di un altro che di cognome fa Caruso, ma quando alza la voce stona sempre, e sopratutto del subcomandante Fausto, quello che un tempo così rispondeva a chi lo accusava di essere un oratore criptico: «Avete mai provato a leggere qualche pezzo dell'Ordine nuovo di Gramsci? Perché essere semplici? A forza di esserlo, si diventa banali e quindi oscuri». Non che i sabotaggi bertinottiani ai governi di sinistra fossero esempi di chiara strategia, ma tant'è. E a volte, dove non arrivano le parole, occorrerebbe lavorare sul look mediatico. Fabio Mussi, per dire, continuava a dirsi sincero progressista, e tutti gli guardavano i baffetti e quella frangetta obliqua. Servivano messaggi inequivocabili. Spiegava Vladimir Luxuria: «La verità è che le nuove generazioni di trans sono abbastanza morigerati anche nell'abbigliamento». Tanto è vero che Elisabetta Gardini capì come stavano le cose solo quando la/lo vide in piedi, nella toilette di Montecitorio. Altra cosa è quando si va in discoteca, lì ognuno si veste come crede: l'autoproclamatosi "liberosessuale" Pecoraro Scanio lo trovavi a volteggiare in camicia a e cravatta, mica mascherato da Platinette.
da Il Tempo

Anonimo ha detto...

RAGAZZI, AVETE VISTO E UDITO -ANNO ZERO-?
SIAMO UN BRANCO DI IDIOTI, DI CRETINI, DI METECATTI.
LA VERA INTELLIGENZA STA A SX!
SONO I PREDILETTI DELLA DEA ATHENA. MA IL TERRIBILE DIO NETTUNO LI HA PERSEGUITATI, ED ECCO CHE PER PUNIZIONE HA FATTO VINCERE BERLUSCONI.


L’architetto saccente inciampa su Plutarco
di Paolo Bracalini

Fuksas: "Berlusconi confonde Cicerone con Cesare". Ma è lui a sbagliare autore

Milano - Se Massimiliano Fuksas conosce l’architettura come la storia latina, meglio stare alla larga dai palazzi che ha costruito. Certo, confondere due autori antichi sarebbe una mancanza perdonabile. Se non fosse che è proprio Fuksas (nella foto) a considerare un ignobile somaro chi commetta quell’errore. Ad Annozero ha dato dell’ignorante a Silvio Berlusconi - e a chi lo ha votato - perché il Cavaliere ha attribuito a Cesare una certa citazione. «Era Cicerone, ragazzi, non Cesare, è una cosa gravissima!», ha urlato indignato l’architetto.

Ma ci tocca dare a Cesare quel che è di Cesare, e a Fuksas del somaro. Perché la citazione era proprio dell’imperatore romano, come riportata da Plutarco nelle sue Vite parallele. Quindi, a meno che anche Plutarco non sia uno zoticone illetterato come gli elettori del Pdl o della Lega, Fuksas ha fatto una bella figuraccia. E meno male che non ha spiegato chi era Euclide, chissà cosa avrebbe detto. Euclide? Un bravo geometra straniero. Ma non lo conoscete? Siete proprio analfabeti. E non sapete neppure quando è stata inventata l’algebra? Che schifo. Lo ha chiesto ad Antonio Di Pietro, suo malcapitato vicino in studio, che non ha fiatato. Guarda che ignoranti che si è imbarcato Veltroni, avrà pensato, buoni solo a zappare la terra.

E pensare che Fuksas è stato fino all’altro ieri un testimonial di Rifondazione. Ma il proletariato non gli piace granché, lui frequenta solo chi ha letto Kant e Dostoevskij. Come Massimo D’Alema del resto, l’unico che ha capito il segreto per battere Berlusconi: basta eliminare il suffragio universale e far votare solo quelli che leggono libri e giornali. Facile no? Si capisce, non tutti i giornali, solo quelli intelligenti. Sì insomma, solo quelli che la pensano come lui. E dopo, un’altra piccola riforma: diritto di voto solo a chi ha una barca a vela e una casa a Capalbio. Quelle sì che sarebbero elezioni! Anche Fuksas ci farebbe la firma. Come disse Cicerone.

Anonimo ha detto...

AVEVO UN SASSOLINO NELLA SCARPA

-Il -nonpiù- ministro Gentiloni aveva in mente di sopprimere Rete4.
Operazione urgente e altamente democratica.
Dovrà, almeno per il momento, rinunciare.
Intanto, mentre porgiamo sincere condoglianze, gli consigliamo di progettare la soppressione di RaiTre.
-Anche Tonino aveva in mente questo nobile progetto. Dal momento che è stato accantonato gli consigliamo di studiare un po' di grammatica e di sintassi, per rendere più fluidi i suoi incomprensibili discorsi.
-Siamo sinceramente rammaricati per la grave perdita di Visco e di PadoaSchioppa. Sentiremo la nostalgia delle tasse , delle super tasse, dei dazi, delle gabelle, dei balzelli, di ICI, addizionali comunali e provinciali, occhio del grande fratello, bolli, controbolli, esazioni, ...
-Il sole non ride più. E' triste. Manca il Pecoraro che dava un tono "bucolico" all'ambiente.
- ... e tanti saluti ai movimentucoli, partiti, partitini, rossi, verdi, celesti, turchini ...
-Un nostalgico addio a Fausto, che è davvero una persona simpatica, ma un po' "retro".
-E Luxuria? Lui sì che ha combattuto per una nobile causa: quella dei bagni a Montecitorio!
-Mancherà anche la RosiBindi: se si affretta, a "striscia la notizia", stanno facendo le selezioni per le nuove veline.

Anonimo ha detto...

MALEDETTI BUONISTI
di Maria Giovanna Maglie

Il problema più allarmante e più umiliante che il nuovo governo eredita dal passato, così ingloriosamente finito, è la sicurezza delle persone. Sarà una grande responsabilità. Mi piace parlare dell'individuo mortificato e non solo della donna, anche se è la cronaca a ricordare che se sei femmina oggi in Italia ti tocca stare attenta a dove vai, con chi, a che ora, a guardarti le spalle e a subire le prediche di parenti, amici, psicologi e autorità, come forse non accadeva da quaranta anni, come se l'emancipazione diventasse di colpo un lusso e un rischio. Eppure nemmeno così sei salva. Nemmeno da anziana sei salva.
Il piano di sicurezza, pomposamente rivendicato anche ieri sera, di fronte alle ragazze sventrate e violate, da Giuliano Amato, il ministro più arrogante, cinico e inetto che io ricordi, non è mai stato messo in pratica. Come la Carta dei Valori, faticosamente strappata dagli immigrati moderati e liberali, che davvero vogliono vivere da italiani, e poi tenuta nascosta. Se gli ultimi due criminali sono stati arrestati, si deve certamente all'intervento delle forze dell'ordine, ma non perché erano là prima, di ronda intorno a una zona di locali per giovani, o di pattuglia nei pressi di una stazione che trasporta pendolari, considerata pericolosa. No, a dare l'allarme sono stati dei cittadini, e il male era già fatto.
La colpa è tutta e solo del governo uscente, ne sa qualcosa il sindaco di Milano, Letizia Moratti, che ha continuato inascoltata a chiedere interventi sensati, altro che le farneticazioni del ministro Ferrero. Da sola un'Amministrazione comunale, anche animata dalle migliori intenzioni, non ce la fa. Roma però è stata intontita dalla vanagloria di Walter Veltroni, dal bluff del modello Roma, bella, pulita, sicura e tollerante, per ritrovarsi, nuda e sporca, sul cadavere di Giovanna Reggiani.
Gli extra comunitari clandestini restano quanto vogliono nelle nostre frontiere, quando li fermano e li invitano a lasciare il Paese entro dieci giorni, nessuno verifica che questo accada. I comunitari entrano liberamente, senza lavoro, senza fissa dimora. Anche questa è una decisione del governo Prodi, enfatizzata dal ministro Emma Bonino, che si è opposta virilmente a qualunque rinvio, come il buon senso e altre nazioni europee chiedevano, e come hanno fatto. Il voto ha cancellato, insieme all'alibi del Paese spaccato in due, assieme al comunismo da salotto, anche il mito del buonismo, che ci sta decimando. Vogliamo la sicurezza, non la luna.

Anonimo ha detto...

Polemiche infuocate dopo l'ultima puntata della trasmissione. Il giornalista: "Gli italiani che hanno votato Pdl sono fessi?". L'imbarazzo del suo staff: "In democrazia ogni scelta va rispettata".

SIAMO DACCAPO.
O VOTI A SX O SEI UN SOMARO!
E TUTTO QUESTO NELLA TV DI STATO DOVE L'ABBONAMENTO LO PAGANO TUTTI.
QUANDO VINSE (si fa per dire) LA SX COSA SAREBBE SUCCESSO SE SULLA TV PUBBLICA UN ANTISANTORO AVESSE DETTO CHE CHI VOTA A SX E' FESSO?
E' IL MOMENTO DI DARE UNA REGOLA ALLA TV PUBBLICA NELLA QUALE NON DEBBONO COMPARIRE NE' I SANTORO NE' GLI ANTISANTORO, MA SOLO LA NEUTRALITA' E IL BUON EQUILIBRIO.
E SENZA LA POLEMICA DEI "MARTIRI" CHE COMBATTONO PER LA LIBERTA' DI PENSIERO (a senso unico) COME BIAGI E SANTORO E "BALLARO'".
CHIARO?

Anonimo ha detto...

Le "code" del governo Prodi.

Studentessa accoltellata e violentata
"Mi hanno salvato due angeli"
A 81 anni strangolata per rapina

Questa è la sicurezza col sigillo di garanzia
PRODI&RUTELLI&VELTRONI
SOCIETA' "IMMIGRATI&CLANDESTINI"

CITTADINI DI ROMA!
VOTATE RUTELLI
NE VEDREMO DI BELLI!

Anonimo ha detto...

BADANTE ROMENA
Picchiata e violentata da connazionale
Fugge e denuncia il fatto alla polizia
Dopo una notte di violenze in una baracca in via Pistoiese riesce a fuggire e a denunciare il proprio aggressore. Arrestato dalla polizia il connazionale S.F., muratore di 37 anni. L'uomo l'aveva tratta in inganno convincendola a trasferirsi da lui per poi abusare di lei

Anonimo ha detto...

Proprio grazie agli elementi forniti dalla donna la polizia è potuta risalire in pochi giorni al responsabile della
violenza, circostanza che ha provocato un ulteriore strascico ieri sera dopo il fermo. Due altri rumeni, amici del muratore hanno raggiunto intorno a mezzanotte la casa dove vivono la donna ed il fidanzato, che intanto si erano riappacificati, con l'obiettivo di intimidire la badante per aver rivelato l'identità del suo aggressore. Quando è arrivato il 113 stavano tirando calci e pugni contro la porta d'ingresso e una finestra per entrare nell'abitazione.


SEGUE

Più tardi uno di loro è stato arrestato presso gli uffici della polizia scientifica per minacce, violenza,
danneggiamento, lesioni: al momento del fotosegnalamento ha reagito distruggendo gli arredi e ferendo due
agenti.

Anonimo ha detto...

SEGUE

per quanto tempo ancora ci dobbiamo tenere questa gente tra i piedi?

Abbiamo bisogno di
SICUREZZA, RIGORE, INFLESSIBILITA', ESPULSIONI IMMEDIATE, CERTEZZA DELLE PENE, SORVEGLIANZA, NIENTE SCONTI, PUNIZIONI GRAVI PER CHI RIENTRA DOPO L'ESPULSIONE.

Anonimo ha detto...

Prodi: "Abbiamo lasciato i conti a posto"
Il presidente del Consiglio dimissionario ribadisce di aver rimesso in ordine i conti pubblici e di lasciare questa eredità al prossimo governo
Bologna, 19 aprile 2008 - "I conti che lascio sono ottimi. Abbiamo risanato il bilancio dello Stato e questo sarà ricordato nella storia". !!!!!!!?????!!!!!
NO COMMENT !!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Castelli: "Applicare le leggi contro i barbari". Durissimo l'intervento del capogruppo uscente della Lega Nord al Senato Roberto Castelli. "Il ministro della Giustizia, il ministro dell'Interno e la magistratura - dice - comincino una buona volta a interpretare il sentimento popolare e applichino con la massima severità le leggi che già ci sono per poter difendere la nostra società da questa orda di barbari che da troppo tempo scorazza impunemente per il Paese".

Anonimo ha detto...

Santoro organizza il nuovo tam tam del sospetto antidemocratico. Nella puntata di due sere fa di «Annozero» (record di ascolti della trasmissione con uno share del 17,39 per cento, e anche su questo occorrerà riflettere) il tiro al futuro premier è stato accurato, ma l'effetto collaterale è stato di colpire tutti gli elettori che hanno dato fiducia al centrodestra. Intellettuali, artisti e creativi di grido hanno filosofeggiato per insultare la "magna pars" di chi ha chiesto la cacciata di Prodi dal governo. "Ignoranti" o "cretini" gli epiteti da hit parade dedicati ai connazionali che hanno espresso lecitamente la loro preferenza alle urne: come se l'assennatezza e il senso civile pendessero tutti dall'altra parte. Come se la passione politica non prevedesse dibattito e confronto, ma solo disprezzo e supponenza. Segno di intollerabile alterigia e di cecità critica, e bene ha fatto la redazione di "Annozero" a chiarire che «le opinioni degli ospiti non possono essere considerate la linea del programma».
A rincarare la dose, sugli scomodi scranni santoriani, anche Antonio Di Pietro, presente allo show «perché potrebbe essere l'ultima occasione». Prima di una nuova defenestrazione del vate di Salerno, ovvio. Quello stesso che, malgrado l'ottimo lavoro dei suoi collaboratori, si è guadagnato un florilegio di richiami dell'Authority sulle Comunicazioni per aver ripetutamente violato i principi "di completezza e correttezza dell'informazione, di obiettività, equità, lealtà, imparzialità, pluralità dei punti di vista e osservanza del contraddittorio". Mastella una volta se ne andò a metà trasmissione e non è più tornato. In politica.
DA IL TEMPO

Anonimo ha detto...

Io sono un
CRETINO

Anonimo ha detto...

Voglio sapere quanti sono i denari estorti ai contribuenti che finiscono nelle tasche di quell'individuo moralmente ed intellettualmente minorato che risponde al nome di Vauro