martedì 18 novembre 2008

Signori di sinistra l'incubo Berlusca l'avete creato voi. Marcello Veneziani

Signori e signorini progressisti che vi alzate ogni mattina denunciando l’esistenza di Berlusconi, che di per sé è un reato. E vi coricate ogni sera denunciando l’insistenza di Berlusconi voler vivere ad ogni costo, che lo rende scandalosamente recidivo, state a sentire: Berlusconi l’avete inventato voi. È figlio vostro per le ragioni che ora vi esporrò. Lo dico mentre esce l’ennesimo libro contro di lui dell’ottimo Massimo Giannini, "Lo Statista. Il Ventennio berlusconiano tra fascismo e populismo" (Baldini & Castoldi Dalai). Un libro esagerato già nel titolo perché parla di un ventennio che non c’è; mai vista una critica preventiva su un ventennio che non è ancora terminato. E un libro prevenuto anche in senso cronologico. Ma è esagerato soprattutto nel riprendere il più becero repertorio di demonizzazione, pur nobilitato in forma di analisi dal notista politico de la Repubblica: Berlusconi fascista, populista, perfino totalitario. Ma se c’è la libertà di pubblicare questi libri, a volte editi dallo stesso Berlusconi, se nessuno viene represso e perseguitato, se è possibile votare liberamente e democraticamente e vedere il Cavaliere alternarsi a D’Alema e Prodi, se siamo liberi di vivere pensare scrivere come crediamo, è ridicolo parlare di totalitarismo ed è offensivo per chi ha realmente patito sotto regimi totalitari.

Il disprezzo per l’Italia reale

In realtà Berlusconi lo avete inventato voi. È figlio della demonizzazione che lo accompagna da quando è sceso in campo. È figlio della vostra denigrazione permanente, dell’irrisione di tutto ciò che fa, che dice, che indossa, che pensa. È figlio della vostra intolleranza verso l’unico Padrone contro cui vi siete scagliati negli ultimi decenni, magari con il plauso degli altri padroni. È figlio del malgoverno dei vostri governi, della vacuità dei vostri leader, dell’arroganza culturale delle vostre caste, intellettuali, giudiziarie, mediatiche. E figlio di tutto ciò che gli attribuite: per Giannini ad esempio è colpa di Berlusconi se in Italia riappaiono squadristi, Licio Gelli, più razzismi vari. Era colpa di Prodi se c’erano spacciatori clandestini, pedofili e si rivedevano i terroristi rossi?

Persino la tv berlusconiana, sbarazzina e un po’ idiota, nacque per contrappasso alla vostra informazione cupa e ideologica. Poi spuntarono gli emissari del berlusconismo politico, gli zelanti servitori di lui, come una reazione allergica ai vostri funzionari, servi e agenti che pervadevano l’informazione e lo spettacolo. La gente non ne poteva più del vostro manicheismo, del vostro razzismo etico, del vostro disprezzo per l’Italia reale e popolare. E dopo dieci Santoro vuole un Fede. Berlusconi è figlio del vostro settarismo elitario, del vostro antifascismo intollerante a fascismo sepolto, un antifascismo come mestiere e come religione. E gli italiani che di religione ne hanno già una antica e radicata, non vogliono sentir parlare di un’altra religione politica, per giunta, senza Dio e senza pietà per i non credenti. Basta e avanza quella che hanno e preferiscono osservare o trasgredire quella. Berlusconi al potere lo avete portato voi, con i vostri governicchi, la vostra incapacità, il vostro scarso senso della vita e degli interessi generali. Siate stati i suoi sponsor e agenti pubblicitari. Lo avete innaffiato voi, col vostro fiele e la vostra monnezza. Lo avete messo in croce come Chisachi, ignorando che in un paese di matrice cattolica un martirio paga sempre. E gli allungate la vita ogni volta che da iettatori gridate veri e presunti problemi di salute. Avete costruito voi a rovescio il mito dell’uomo della Provvidenza, il Decisionista, l’Ubiquo e Onnipotente. Offrendo agli italiani a basso prezzo il prototipo di un dio in terra, lo zar di tutte le reti, visibili e invisibili, padrone del cielo (l’etere nell’emittenza) e della terra, signore dei consumi e dei sogni nazionali. E ora di che vi lamentate? Totalitario Berlusconi è nei vostri deliri, perché lo vedete dappertutto. Lo avete poi maledetto perché era un importatore del Nuovo o della seconda repubblica; istigandolo così al doroteismo, al riciclaggio dei detriti anche brillanti del socialismo e della dc. Lo avete costruito voi come un puzzle, giorno dopo giorno. E gli avete soffiato voi, col vostro fiato, l’anima che ora volete dannare. Lo avete poi accusato di liberismo e di far west, e ora lo condannate perché interviene nell’economia e sulle banche.

Populismo facile e telepromozioni

Se esiste davvero quel che voi chiamate berlusconismo, voi ne siete i figli naturali. Avete assimilato il populismo facile, la telepromozione; il veltronismo è un berlusconismo minore oltre che minoritario, tutto immagine, america e fiction; ma anche il dipietrismo è la sua versione rozza e terrona: l’antipolitica, il linguaggio diretto e impulsivo, il decisionismo, in versione agropastorale.

Allora vi consiglierei nel ventennale della caduta del Muro di Berlino che fu poi la caduta del Pci, di scrivere a rovescio la storia del berlusconismo, come la storia della sinistra che si guardò allo specchio e fuggì atterrita. Il berlusconismo come il rovescio speculare dell’ideologia sinistrese, il frutto delle sue incubazioni e dei suoi incubi. Scrivete la storia del fantasma berlusconiano che nasce dalla vostra mente bacata, e descrivete in lui il triplice aborto della sinistra italiana: il fascismo, il populismo e il totalitarismo. Ecco un libro necessario da scrivere e soprattutto da capire: una sinistra così si merita Berlusconi esattamente come lo descrive. Se il berlusconismo è l’effetto collaterale del sinistrismo, Berlusconi è tutto ciò che vorreste essere e non siete. (Libero)

34 commenti:

Angelo D'Amore ha detto...

la sinistra e' scomparsa dal paese proprio perche' ha basato la sua politica contro un unico uomo, dimenticando i suoi elettori.
il nuovo progetto veltroniano a sua volta e' fallito poiche' ha cercato di proporre idee nuove con uomini vecchi, troppo legati al loro passato catto-comunista.
la caduta di prodi, gia' preannunciata da tempo, ha causato drammi peggiori, distruggendo in fretta l'unica creatura, seppur abnorme, che aveva messo in difficolta' il centro-destra: l'ulivo.
oggi non c'e' ne' la sinistra estrema, ne' quella liberal.

Anonimo ha detto...

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VELTRONI E L'UNITA' DELLA SINISTRA
La fine di un solista
La linea del «niente nemici a sinistra» è sempre stata la pietra tombale di ogni riformismo.
Un passo dopo l'altro il Pd sembra rimangiarsi il suo impegno di neppure un anno fa di «andare da solo», di considerarsi potenzialmente maggioritario, e dunque di non avere bisogno di nessuna «unione» con altri. Come conseguenza, un passo dopo l'altro ritorna d'attualità l'unità delle sinistre. Lo indica tutta una serie di fatti: dalla nessuna presa di distanza da parte del Pd nei confronti della linea dura della Cgil di Epifani, all'appoggio senza riserve offerto al movimento contro le riforme volute dal ministro Gelmini, che pure hanno riscosso un favore tutt'altro che limitato al centro destra, alla crescente tentazione dell'antiberlusconismo duro e puro presentato di nuovo come argine necessario contro il «regime», alla gestione della questione della Commissione di vigilanza sulla Rai, infine alla presentazione di una candidatura unitaria (espressa dall'Italia dei Valori, e anche questo è significativo) per le elezioni regionali in Abruzzo.
Di per sé, naturalmente, nessuna di queste scelte è una scelta esplicita per l'unità delle sinistre. Esse lo diventano però dal momento che, complessivamente, allontanano inevitabilmente il Pd da una posizione riformista spostandolo su posizioni agitatorie e radicali tradizionalmente proprie delle forze alla sua sinistra, dai Verdi a Rifondazione. Sono scelte, ad esempio, che fanno incontrare al Partito democratico una piazza che esso ormai conosce e controlla solo in parte, e di cui quindi finisce spesso per essere più la coda che la guida. Sono scelte che di fatto consegnano la bandiera dell'opposizione, e dunque anche quella del Pd, nelle mani di categorie (i piloti), di pezzi di sociale (il magma studentesco), di protagonisti (Di Pietro, i comici!), che in realtà hanno a che fare poco o nulla con un moderno partito riformista. L'unità delle sinistre si sta riformando nelle piazze e negli studi televisivi.

E' chiara qual è la causa immediata di questo lento ma deciso abbandono da parte del Pd delle posizioni «soliste» abbracciate poco prima delle ultime elezioni. E' la debolezza della leadership di Walter Veltroni. Azzoppato dalla dura sconfitta elettorale; insidiato dalle continue, inestinguibili, lotte interne; incapace di comporre in un accettabile grado d'unità le due o tre diverse anime confluite nel Pd, Veltroni non è ancora riuscito a trovare — e a praticare — una linea politica d'opposizione capace di tenere insieme, e di rendere egualmente visibili, il profilo riformista del suo partito da un lato, e dall'altro la chiarezza del quotidiano contrasto rispetto al governo. Così, sentendo il terreno mancargli ogni giorno sotto i piedi, si è «buttato a sinistra », come si dice. Privo del consenso degli elettori ha cercato almeno quello dei manifestanti; persa la battaglia dei votanti, si è messo a sperare nelle lotte dei «movimenti». E ha consentito, anche con la sua voce, che divenissero sempre più forti le voci del no, della contrapposizione di principio, di un'esibita quanto dubbia diversità antropologica.


Ma non c'è solo la debolezza di un leader dietro la svolta in atto che sta irresistibilmente spingendo il Pd verso una riedizione dell'unità delle sinistre. C'è qualcosa di più profondo, ed è la sua evidente difficoltà di condurre una lotta politica su due fronti: proprio quella lotta, cioè, che, specie nell'ambiente italiano, così pervaso di vecchi e sempre nuovi massimalismi, è la linea obbligata di un partito riformista. Ma è un obbligo che il Partito democratico fa una terribile fatica ad assolvere perché per farlo dovrebbe abbandonare (e forse non avere mai neppure conosciuto) quella cultura di antica matrice comunista che esso invece ancora si porta dentro. Cultura che ha la sua premessa decisiva nell'idea che nella storia, alla fine, c'è posto solo per due parti: quella del bene e quella del male, destinate allo scontro finale.


Come evitare, però, se si adotta questa visione l'obbligo di stare tutti i buoni dalla stessa parte, tutte le sinistre insieme a sinistra? Si dirà che però di battaglie su due fronti, e cioè anche contro formazioni alla sua sinistra, il vecchio Pci ne fece tante: per esempio contro i trotzkisti o contro il terrorismo goscista. E' vero, ma non a caso, come ognuno ricorda, ogni volta esso sentì il bisogno, per farlo, di qualificare pubblicamente i propri avversari di sinistra come «fascisti» (lo stesso Craxi e i suoi non sfuggirono all'epiteto): ristabilendo così la dicotomia accennata sopra. In forza della quale, insomma, a sinistra c'è posto solo per una parte, per i buoni: cioè per «noi» e i nostri amici; tutti gli altri non possono che essere finti buoni, lupi travestiti da agnelli, «fascisti» appunto. Solo la cultura del riformismo socialista, rifiutando una visione manichea della storia, ha avuto storicamente la possibilità di combattere vere battaglie su due fronti, contro la destra e contro la sinistra radicale (perlopiù comunista), chiamando quest'ultima con il suo nome e accettando la sfida a sinistra.

Il Pd, invece, è preso in una morsa: se vuole essere riformista si trova di fatto ad avere, anche stando all'opposizione, dei nemici a sinistra che il suo riformismo stesso gli impedisce però di considerare «fascisti»; ma non essendo ideologicamente riformista abbastanza, non riesce ad accettare di essere combattuto e di combattere tali nemici, rinunciando all'idea di farseli in qualche modo alleati. Nasce da qui, alla prima occasione, il ricorrente miraggio dell'unità delle sinistre, altra faccia obbligata del «niente nemici a sinistra»: una linea che è sempre stata la pietra tombale di ogni riformismo. Schiacciato dalla quale Walter Veltroni minaccia di concludere oggi la sua appena iniziata avventura di «solista».


Ernesto Galli Della Loggia
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Unknown ha detto...

Già ora, coi loro "illuminati" leaders, la sinistra langue e vivacchia nella sua insipienza: paradossalmente quando Berlusconi non ci sarà più (fra 200 anni :-) ) anche loro cesseranno di esistere, privi come sono di un qualsiasi pensiero diverso da "cattivo Berlusconi, cattivo!"

Anonimo ha detto...

Balle a Ballarò

"Di Pietro? Sì che mi piacerebbe averlo con me, come ministro" (Silvio Berlusconi, Maurizio Costanzo Show, 22 febbraio 1994).

"E' in corso a Roma, secondo quanto ha appreso l'Ansa, un incontro tra il presidente del Consiglio incaricato Silvio Berlusconi e il giudice Antonio Di Pietro" (Ansa, 7 maggio 1994, ore 14.53).

"'Ho fatto presente che non potrò accettare il pur prestigioso incarico di ministro'. Lo ha affermato il giudice Antonio Di Pietro conversando con i giornalisti al termine dell'incontro con Silvio Berlusconi. 'Ho avuto l'onore di incontrare il presidente del Consiglio incaricato - ha fra l'altro detto Di Pietro - al quale ho confermato che in questo momento ritengo doveroso rimanere al fianco dei colleghi della Procura di Milano per portare a compimento il lavoro iniziato. Coerentemente ho fatto presente che non potrò accettare l'incarico di ministro dell'Interno... All'on. Berlusconi ho formulato i miei auguri affinché possa svolgere questo lavoro con serenità e possa conseguire i risultati sperati nell'interesse del Paese'. Di Pietro ha infine reso noto che stava per rientrare alla Procura di Milano" (Ansa, 7 maggio 1994, ore 15.37).

"Avevo una rosa, ora è caduto un petalo e mi restano le spine" .(Silvio Berlusconi, dopo il no di Di Pietro, 7 maggio 1994)

"Eh, se Di Pietro avesse dato retta a me e fosse entrato nel mio governo..." (Silvio Berlusconi, dopo le dimissioni di Di Pietro dal pool Mani Pulite, 7 dicembre 1994)

"Non ho mai offerto a Di Pietro il ministero dell'Interno. Di Pietro mi fa orrore perché sbatteva in galera gli innocenti" (Silvio Berlusconi, 10 aprile 2008).

"E' vero che nel 1994 ho chiesto di incontare Di Pietro perché volevo fargli fare il ministro. Ma allora non sapevo che da magistrato aveva messo in prigione tante persone innocenti. Quando l'ho saputo ho subito cambiato idea" (Silvio Berlusconi, Ballarò, Rai3, 18 novembre 2008. Per la cronaca, le uniche persone arrestate su richiesta di Di Pietro dopo l'incontro con Berlusconi del 7 maggio 1994 erano alcuni imprenditori e finanzieri per l'inchiesta sulle tangenti alla Guiardia di Finanza, conclusasi con una raffica di condanne e patteggiamenti. Di Pietro si dimise dal pool Mani Pulite il 6 dicembre di quell'anno).

Anonimo ha detto...

Di Pietro "terrone" è una grossa caduta di stile, oltre che una manifestazione di razzismo, che un pur bravo giornalista come veneziani poteva lasciar perdere e che decisamente lo squalifica. Se questo è il livello dell'argomentazione politica siamo messi davvero male.

Comunque c'è del vero in quel che dice veneziani, che deve indurre ad amare considerazioni. L'incapacità di governo, la mancanza di senso dello Stato, l'irresponsabilità, il doppiogiochismo della sinistra, che a partire dal 1994 ha oggettivamente permesso e favorito l'ascesa del centro destra di Berlusconi, hanno concorso a determinare la presente deriva del nostro paese. Nessuno più crede che la sinistra, veltroniana e non, rappresenti un'opposizione reale ed efficace al centrodestra, come anche la recente, triste vicenda della presidenza della commissione di vigilanza della rai ha dimostrato. Ho visto con i miei occhi il senatore del PD Latorre (PD) suggerire a Italo Bocchino, nella maniera più sfacciata e sguaiata possibile, cosa controbattere a un giustamente indignato rappresentante dell'IDv, che stava argomentando con pacatezza ed educazione. Per non parlare del tentativo dell'IDV di far abrogare quel vergognoso codicillo della legge elettorale varata dal centrodestra nel 2006 ("porcellum", mai nome fu più appropriato), che concede ai partiti il rimborso elettorale anche in caso di interruzione della legislatura prima del tempo(per cui i partiti che adesso sono in parlamento ricevono un doppio rimborso elettorale, ih ih ih...:-) alla faccia del contenimento delle spese e dei sacrifici che tutti i cittadini devono sopportare...). Ebbene, risultato della votazione: oltre 400 contrari all'abrogazione, una quarantina di favorevoli (IDV e qualche deputato dei Radicali e del PD, quattro gatti...).
E' vero: il centrodestra berlusconiano è lo specchio deforme del malgoverno della sinistra.

Irene

Anonimo ha detto...

p.s.: a proposito di "linguaggio diretto e impulsivo" del dipietrismo...se veneziani non fosse tanto ignorante in materia di giurisprudenza e si andasse a leggere nel sito internet della camera dei deputati i resoconti stenografici delle discussioni nelle varie commissioni parlamentari, potrebbe constatare che Di Pietro è tutt'altro che rozzo e ignorante, e che quando parla di diritto e di leggi lo fa molto opportunamente, altro che. Chiunque conosca alcuni barlumi di diritto e voglia documentarsi, senza prevenzione alcuna, scoprirebbe che è attaccato vergognosamente, oltraggiato, oggetto di tentativi di screditamento che riguardano la sua persona e non il merito di quel che dice. IL fatto è che denuncia le vergogne del potere con linguaggio semplice, chiaro, immediato, ma allo stesso tempo in filo di diritto per chi sia in grado di capire, per questo fa tremendamente paura ed è tanto odiato. la prossima volta, ascoltatelo con maggiore attenzione, e troverete che è tutt'altro che agrocolo-pastorale, rozzo, terrone. Capisco che veneziani debba rispondere a un Padrone, ma almeno abbia la correttezza di studiarsi un po' di diritto per comprendere quel che Di Pietro dice. Forse gli appare rozzo e terrone perché rispecchia il suo modo di essere e di argomentare, aggressivo e scarsamente documentato.

cordialmente,
Irene

Anonimo ha detto...

........ha oggettivamente permesso e favorito l'ascesa del centro destra di Berlusconi, hanno concorso a determinare la presente deriva del nostro paese. ....

Quando vince le elezioni la sini stra l'Italia Gode di un governo saggio e altamente democratico (soprattutto perché al comando ci sono quelli che, una volta, non molto tempo fa, erano molto orgogliosi di parteggiare per l'uomo più democratico che la storia ci ricorda: Giuseppe Stalin. E se non era democratico lui ...)
Quando vince la dx, ohi, ohi!, l'Italia "scivola" e finisce in una DERIVA. La deriva democratica.
Come mai? Perché al governo c'è la dx, questa dx!, capeggiata dal grande Satana, il Nemico, il Male.
Quando al comando c'è la sx, allora, sì, si respira aria di democrazia e di libertà. Come mai?: ma è chiaro! Quelli che guidano, in tal caso, il Paese, sono i vecchi amici dell'uomo che la storia (pardon la Storia) ricorda come il prototipo di tutti i democratici: Giuseppe Stalin. Caduto, e non da molto, il famoso muro di Berlino, che divideva, i felici Paesi dell'Est dall'Occidente retrivo e reazionario, essi, i comunistri nostrani, hanno tradito le loro nobili e suggestive idee, e ... meraviglia! si sono improvvisamente sentiti democratici.
Ma la cosa principale sta nel fatto che, dopo essersi dichiarati democratici (e pensare che dal 1945 quelli che erano veramente democratici li chiamavano "Fascisti" e nemici del popolo) hanno pure, altra meraviglia!, acquistato il brevetto di esclusiva in fatto di democrazia: democratici sono solamente loro. Per cui i vecchi avversari rimangono quelli che sono, per loro, ritenuti da sempre: nemici del popolo e fascisti.
Ma allora perché al governo ci sono andati a finire i fascisti?
Perché quella carogna di Silvio (il grande Satana) ha plagiato gli elettori.
Ma come ha fatto a plagiarli così bene? Ma è ovvio! con la televisione! Con la Rai, con Rai3 e con i tg3; con i vari giornali radio tutti dalla parte del demonio. Se a questo si aggiungono i Comici (tutti dalla sua parte) Ballarò, Anno zero, e tutte le trasmissioni di intrattenimento di Rai3, vedi Fabio Fazio, Corrado Augias e compagnia bella ... ma scusate tanto, come avrebbe potuto la sx, con tali corazzate che le sparano addosso tutti i giorni, giorno e notte, 24 ore su 24, dico, come avrebbe potuto vincere le elezioni?
Da qui è incominciata la DERIVA DEMOCRATICA, che significa in parole povere che le elezioni hanno solo l'aspetto esteriore della regolarità e della legalità democratica. Ma dietro a queste c'è la mano satanica del Grande Comunicatore del MALE. Ecco cosa significa deriva democratica! Un intero Paese in balia di un destino arcigno, come Ulisse sbattuto qua e là dai venti e dalle tempeste, ridotto come un naufrago a cavolcioni di un relitto nella vana speranza che giunga la nave della salvezza!
Dio salvi l'Italia!
Intanto insieme recitiamo in coro, con fede, con umiltà, con passione, guardando fiduciosi l'avvenire: "Vade retro Satana!". "papè Satan, Papè Satan aleppe!!!...."

Anonimo ha detto...

... Di Pietro è tutt'altro che rozzo e ignorante ...

I gentili lettori, però, sono pregati di ignorare gli strafalcioni, le strapazzate inflitte alla sintassi, gli orrori di ortografia, i bla bla bla ... pronunciati urlandoe con la bava alla bocca.
A parte, queste inezie, il resto è tutto da lodare, o meglio: laudare.
Non per niente, spero che venga proposto come membro onorario dell'Accademia della Crusca.

Anonimo ha detto...

A parte, queste inezie,

scusate la dipietrata, correggo:

A parte queste inezie, ...

Anonimo ha detto...

mai dai, allora vogliamo parlare delle citazioni in lingua latina di Berlusconi che hanno fatto rivoltare Cicerone nella tomba?

Così non se ne esce...la verità è che come PM Di Pietro si è dimostrato formidabile e lo dimostra la vicenda di mani pulite, che ha visto i procedimenti istruiti da lui e dal Pool spesso reggere la prova di tutti i gradi di giudizio e l'assalto di prestigiosi ed agguerritissimi avvocati...suvvia, siamo seri, questa non è argomentazione politica. Ditemi qualcosa nel merito di quel che contesta Di Pietro, non sulla sua grammatica...il diritto lo conosce, eccome...la sostanza, questo a me importa...consultate il sito www.cameradeideputati.it.
leggete cosa avviene fra le mura delle commissioni parlamentari. verificate chi veramente fa l'interesse dei cittadini.

Poi, quando vorremo parlare seriamente, sulla base di argomentazioni che non siano sgradevoli attacchi personali, che celano solo la povertà di argomenti (nei confronti di chiunque, sia di destra che di sinistra, sia chiaro), allora potremo discutere veramente di Politica.

Irene

Anonimo ha detto...

p.s.: ritorno a farti notare che a usare termini infamanti nei confronti di berlusconi sei SOLAMENTE TU. Io non approvo l'attacco personale e non ho mai usato nei confronti di berlusconi termini offensivi come fai tu.

Irene

ciao

Anonimo ha detto...

... Io non approvo l'attacco personale e non ho mai usato nei confronti di berlusconi ...

Tu no! Ma i tuoi amici (compagni) lo fanno sempre.
Chi cammina con lo zoppo, impara a zoppicare. Forse non se ne accorge ...
La deriva ... eh! la deriva vuo significare tante cose, tutte implicite nella deriva.
E deriva di qua, deriva di là, si finisce con le dipietrate in faccia.
Tu sei pulita: però devi tenere addosso lo scafandro o la tuta spaziale, perché i tuoi amici (i compagnoni, eredi di Peppone) spargono letame in tutte le direzioni.

Anonimo ha detto...

argomentazioni che non siano sgradevoli attacchi personali, che celano solo la povertà di argomenti
...

Io dico la mia. Tu fai quello che credi. Ma proprio tutto.
Stretta è la foglia ...

Anonimo ha detto...

Berlusconi telefona a Ballarò: querelo Di Pietro

Roma - Stanco di essere continuamente preso di mira il presidente del Consiglio decide di passare al contrattacco. Per farlo sceglie l'arena televisiva di Ballarò, intervenendo telefonicamente. Berlusconi si toglie qualche sassolino dalla scarpa contro il Pd, la Cgil e soprattutto Antonio Di Pietro. E' un intervento duro quello del premier, che prima contesta all'opposizione di avere nei suoi confronti un atteggiamento inaccettabile quando lo accusa di non conoscere l'abc della democrazia o, peggio, come ha affermato ieri Di Pietro, di esserne addirittura "l'assassino".
"Denuncerò Di Pietro" Ma è contro il leader dell'Italia dei valori che si indirizza in modo particolare l'ira del premier: "Lo invito, dopo queste accuse, a fare il suo dovere, deve andare dai magistrati e denunciarmi. Se non lo farà lui, lo farò io querelandolo per calunnia". "Non ho mai incontrato Villari. Non ho mai chiesto un appuntamento con l'onorevole Orlando. Mi era stato proposto da un onorevole di Fi ma ho rifiutato. Infine: E' vero che nel 1994 ho chiesto di incontrare Di Pietro perché volevo fargli fare il ministro. Ma allora - ha aggiunto - non sapevo che da magistrato aveva messo in prigione tante persone innocenti. Quando l'ho saputo ho cambiato idea". Berlusconi, rispondendo poi ad una domanda di Bersani sulla possibilità di un lavoro bipartisan per aiutare le fasce più deboli del Paese, ammorbidisce i toni sottolineando che sarebbe "auspicabile" se l'opposizione avesse un altro atteggiamento.
da Il Giornale

Anonimo ha detto...

Non c’era bisogno della Procura di Roma per stabilire che, nelle telefonate fra Prodi e il consuocero, fra lo staff prodiano e un imprenditore farmaceutico, non c’era “nulla di illegale né di illegittimo”. Bastava leggerle su Panorama, che gentilmente le pubblicò un paio di mesi fa seppur coperte da segreto. Ci sarebbe invece bisogno di una Procura, nella fattispecie quella di Milano, per sapere se si possa dire lo stesso delle telefonate fra Giovanni Consorte e Massimo D’Alema durante la scalata (illegale, per i pm) di Unipol a Bnl. Come quella in cui D’Alema informava Consorte di aver parlato con Vito Bonsignore, eurodeputato Udc e socio Bnl, della sua auspicata alleanza con Unipol: “È venuto a trovarmi Vito Bonsignore… voleva sapere se io gli chiedevo di fare quel che tu gli hai chiesto di fare, o no… Voleva altre cose, diciamo... a latere su un tavolo politico … Ti volevo informare che io ho regolato da parte mia… È disposto a concordare con voi 1-2 anni... il tempo che vi serve… Gianni, andiamo al sodo, se vi serve resta... Noi non ci siamo parlati, eh?”. Ma ieri - 543 sì, 43 no, 90 astenuti - il Parlamento europeo ha coperto tutto con immunità tombale: i pm non potranno valutare, come avevano chiesto, se quelle parole configurino pere caso un concorso nell’aggiotaggio di Consorte. Tutti gli eurodeputati italiani presenti - Pd, Pdl, Lega e sinistra “radicale” - han votato per salvare D’Alema (a parte Pannella, Cappato e Ferrari, più Casini astenuto). L’interessato si era scordato di dire ciò che aveva detto Prodi per le sue telefonate: “Si indaghi pure, nessuna immunità, nulla da nascondere”. Il solito sbadato.

Anonimo ha detto...

Parenti di politici Pd?
Il posto è assicurato
e non serve il concorso
di Gian Marco Chiocciore 08:1715 commenti
Dopo Gorizia, Caserta: infornata di figli, fratelli e cugini in una società pubblica L’esposto di un consigliere di An rivela il blitz. E adesso indaga la Procura
Col cognome poltrona sicura

fresca di giornata

Anonimo ha detto...

Manca Pierino.
Allora abbiamo una banca!
Perdonato anche lui.

Angelo D'Amore ha detto...

La Campania sempre piu' crocevia nella politica italiana.
Mastella consenti' con un pugno di voti la vittoria a Prodi. Poi ne sancì la sua scomparsa.
Oggi Villari, evidentemente viene manovrato da correnti interne al PD, contrarie a Veltroni.
Bassolino fu giustamente congelato nella scorsa campagna elettorale.
Evidentemente il Governatore e il suo amico D'Alema non hanno dimenticato.
Villari tornera' utile quando Bassolino a fine mandato dovra' finalmente andare a casa

Anonimo ha detto...

"... Io non approvo l'attacco personale e non ho mai usato nei confronti di berlusconi ...

Tu no! Ma i tuoi amici (compagni) lo fanno sempre.
Chi cammina con lo zoppo, impara a zoppicare. Forse non se ne accorge ..."

io non ho "amici". Cerco solo di interrogarmi, di formarmi un parere e non risparmio critiche a tutte le parti,anche alla sinistra, allorché ciò mi sembra necessario. Perdonami se te lo dico, ma mi sembra che tu (chiunque sia) continui a leggermi con uno spirito un po' prevenuto. Non solo non ho "amici" di sinistra né di destra (magis amica veritas, più amica è la verità, diceva Platone ed io, seppure fra mille errori e incertezze, cerco di attenermi a questa massima il più possibile), ma come vedi non ho mai imparato a "zoppicare" come il tuo pregiudizio suggerisce, poiché non rintraccerai nei miei scritti un solo termine che sia men che rispettoso nei confronti di chiunque, e soprattutto di Berlusconi, che critico per la sua azione politica.

Quindi, se sei in grado di dimostrare che in qualche mio intervento ho insultato o offeso Berlusconi nei termini dispregiativi e irriguardosi che menzioni sempre tu come propri della "sinistra" (nanaccio, Satana ecc) allora dimostrami dove ho sbagliato, altrimenti stai sbagliando nei miei confronti e sei PREVENUTO.E non debbo accorgermi proprio di un bel niente. Dovresti giudicare le persone singolarmente, non per categorie da supermercato. Aspetto la citazione dei passi in cui avrei "zoppicato" insultando Berlusconi "senza accorgermene". Grazie


Irene

Anonimo ha detto...

"argomentazioni che non siano sgradevoli attacchi personali, che celano solo la povertà di argomenti
...

Io dico la mia. Tu fai quello che credi. Ma proprio tutto.
Stretta è la foglia ..."

veramente io mi riferivo all'aggettivo "terrone" usato da Veneziani nei confronti di Di Pietro, che stigmatizzavo come grossa caduta di stile. Ripeto: a mio giudizio l'insulto non porta da nessuna parte e nasconde la sostanza di fatti ben più importanti di cui sarebbe utile dibattere. Se invece tu approvi l'insulto razziale e ti piace una politica urlata e sguaiata beh..de gustibus...


Irene

Anonimo ha detto...

"i tuoi amici (i compagnoni, eredi di Peppone) spargono letame in tutte le direzioni."

se i miei "amici" fanno così, allora NON SONO miei amici né lo sono mai stati, poiché chiunque si comporti così insultando e diffamando l'avversario politico (sia egli fautore della destra o della SINISTRA) NON SI COMPORTA BENE e abbassa il livello della discussione politica ingenerando solamente il caos. Quando si urla non si possono discutere e risolvere i problemi. Quello della politica urlata è un grave malcostume che negli ultimi anni ha sempre più inquinato la vita politica italiana. Me ne rammarico profondamente.

cordiali saluti

Irene

Anonimo ha detto...

...Quello della politica urlata è un grave malcostume

vedi TONINO

Anonimo ha detto...

Se invece tu approvi l'insulto razziale e ti piace una politica urlata e sguaiata beh..de gustibus...

COSE MAI DETTE
OK

Anonimo ha detto...

... Quindi, se sei in grado di dimostrare che in qualche mio intervento ho insultato o offeso Berlusconi nei termini dispregiativi e irriguardosi che menzioni sempre tu come propri della "sinistra" (nanaccio, Satana ecc) allora dimostrami dove ho sbagliato

CITO
Tu no! Ma i tuoi amici (compagni) lo fanno sempre.

La deriva ... eh! la deriva vuol significare tante cose, tutte implicite nella deriva.

Tu sei pulita (cioè, non sei imputabile di recare offese)

PIU' CHIARO DI COSI'

Anonimo ha detto...

... termini dispregiativi e irriguardosi che menzioni sempre tu come propri della "sinistra" (nanaccio, Satana ecc) ...

CONFERMO
PS
Ma non riguarda te.

Anonimo ha detto...

PS del PS
anon.
21 novembre, 2008 19:37

RIGUARDA IL 99,99% DI TUTTA LA SINISTRA.
Rimane lo 0,01%, da cercare con la lampada di Diogene.
ok?
Saluti

Anonimo ha detto...

... io non ho "amici". Cerco solo di interrogarmi, di formarmi un parere e non risparmio critiche a tutte le parti,anche alla sinistra, allorché ciò mi sembra necessario...

MI REGOLO IN BASE A CIO' CHE LEGGO. E' DIFFICILE PENSARE CHE CERTE IDEE "NEUTRALI" NON PENDANO FORTEMENTE A SINISTRA.
RILEGGITI ...

Anonimo ha detto...

NO. TI REGOLI IN BASE AL TUO PREGIUDIZIO. TU HAI BISOGNO DI CLASSIFICARE COME "DI SINISTRA" TUTTO CIO' CHE NON APPARTIENE ALLE TUE CATEGORIE MENTALI, TUTTO CIO' CHE NON VUOI O NON PUOI COMPRENDERE. In fondo, forse, tutto ciò che ti fa paura, come il dibattito e la dialettica, la reale accoglienza di chi la pensa diversamente da te.

Ciao
Irene

Anonimo ha detto...

... HAI BISOGNO DI CLASSIFICARE COME "DI SINISTRA"...

Le idee che esprime sono la tua etichetta.
Non cercar di far passare da scemi quelli che leggono i tuoi messaggi!
Sei troppo intelligente per non capirlo.
Ok?

Anonimo ha detto...

esprime > l. esprimi

Anonimo ha detto...

... HAI BISOGNO DI CLASSIFICARE COME "DI SINISTRA"...

"Le idee che esprime sono la tua etichetta.
Non cercar di far passare da scemi quelli che leggono i tuoi messaggi!
Sei troppo intelligente per non capirlo.
Ok?"

NO, caro Anonimo. Temo che leggendo il mio commento odierno sul problema dell'immigrazione (altro post), i tuoi teoremi sul mio presunto "essere di sinistra" crolleranno...Non vorrei sconvolgerti troppo :-)...un'ipotesi: e se non fossi etichettabile? :-)

ciao, sei talmente simpatico che non puoi che essere l'Innominato
Irene

Anonimo ha detto...

La tua loquela ti fa manifesto ...

Si vede che questa vollta ho preso un granchio.
Appena mi avranno dimesso dalla rianimazione dedicherò un posto all'amabile Irene.
Salutissimi
L'Innominato

Anonimo ha detto...

un posto > accidenti alle papere!
volevo dire
"post" !!!

Anonimo ha detto...

Sicurezza:

pattuglie di militari in tutte le città Il Pdl lancia il referendum:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=309547