sabato 30 ottobre 2010

Nessuna pressione del Premier. Luca Fazzo

(...) L’altro ieri la questura aveva dato la sua versione: «In man­canza di posto in comunità di accoglienza, d’accordo col tri­bunale dei minori, venne affi­data ad una persona che si era occupata di prendersene cu­ra ». Il Cavaliere, nelle sue ester­nazioni di ieri, spiega di avere «mandato alla questura una persona per dare aiuto a una persona che poteva essere con­segnata alle comunità o alle carceri» e che si trovava in un «quadro di vita tragico». Ver­sioni che sembrano coincide­re, anche se in nessuna delle due si fa cenno alla telefonata. Ma una cosa è sicura: a pren­dere la decisione non fu da so­la la giovane e inesperta funzio­naria di questura capitata di turno, ma anche un magistra­to. Non il tribunale dei minori, come afferma il questore, ma più precisamente la Procura dei minori. E, ancora più preci­samente, il sostituto procura­tore che era di turno quella not­te e che venne contattato dalla polizia.

E che ha poi riferito, carte alla mano, al suo capo: il procuratore Monica Frediani. Una bella e gentile signora che spiega: «Questo caso è stato a lungo per noi un caso come un altro. Ecco, solo parecchio tempo dopo il fermo abbiamo intuito che c’era qualcosa di particolare intorno, perché ci siamo imbattuti in un nome da rotocalco». (Si riferisce, pro­babilmente, alla richiesta di af­fido temporaneo di Ruby avan­zata dalla figlia di Lele Mora). Intende dire che quella sera la questura non vi parlò di una te­lefonata dal governo? «Assolu­tamente no». E allora perché deste il via libera al suo rila­scio? «Rispondo in linea gene­rale: nel caso di minorenni sen­za famiglia, la prassi è l’invio in comunità. Ma se si tratta di mi­norenni di diciassette anni e mezzo, che magari dalle comu­ni­tà si sono allontanati più vol­te, e se aggiungiamo che può accadere che lì per lì non si tro­vi un posto libero, allora se c’è una persona adulta, già in rap­porti non occasionali con il mi­nore, che si offre di prenderse­ne cura, allora accade con una certa frequenza che si scelga questa strada».(...) (il Giornale)

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Come al solito il giornale di famiglia e i lecchini prezzolati per difendere il padrone dicono che non c'è stata pressione da parte del Premier.

peccato che repubblica pubblichi la relazione di servizio redatta da due agenti il 28 luglio scorso, due mesi dopo l'arresto di Ruby e la telefonata di Palazzo Chigi per liberarla. Si legge che gli agenti chiedono al commissario se il pm dei minori è informato della nuova situazione: la presunta parentela della ragazza con Mubarak. Nel documento è citata la telefonata con cui il capo di gabinetto è stato invitato a liberare la ragazza


come direbbe emilio fede: "che figura di mmerda!!"

Anonimo ha detto...

ha fatto bene ad aiutare quella povera ragazza (minorenne, clandestina ed abbandonata dai genitori).

tutto il resto non conta .

Anonimo ha detto...

Noi della Lega siamo alquanto sconcertati. Ma come, noi combattiamo e questo salva una ladra marocchina solo perche' le ha toccato il culo?
Forse e' il caso che vada in pensione, va'...

Anonimo ha detto...

ci mancava il fintoleghista...

maurom ha detto...

Come al solito c'è il giornale di famiglia mentre gli altri giornali sono indipendenti e obiettivi.

Ho aperto questo blog per diffondere le notizie che sono "politicamente scorrette", per rappresentare la realtà il più obiettivamente possibile e per togliere il paraocchi a chi finge di non vedere.

Non censuro i commenti anche perché spesso vanno presi come tali e non come oro colato.
Molti vogliono credere e sperano di far passare come verità assoluta quello che interessa a loro e alla loro parte politica: è una tecnica in vigore nei Paesi comunisti.

Qui si dice quello che si pensa e la realtà non è manipolata.
Non prendiamo a priori le difese di chicchessia, né attacchiamo l'avversario politico per partito preso: cerchiamo di raccontare i fatti e le opinioni le lasciamo al lettore.
Naturalmente possiamo prendere delle cantonate, ma siamo i primi a correggerci se la verità viene a galla incontrovertibilmente.

Anonimo ha detto...

Se la linea di pensiero è
"ha aiutato una povera marocchina che ne avevo bisogno"...perchè Berlusconi non si mette per strada a regalare cose a tutti (anche ragazze brutte)?

Oppure se proprio deve aiutare...c'è la disoccupazione giovanile a livelli incredibili...li assuma tutti

Anonimo ha detto...

assumere tutti o regalare cose a tutti è impossibile...

se uno viene a sapere di una persona in difficoltà utilizza tutti i propi mezzi per aiutarla.

lo scandalo ci sarebbe stato se non l avesse aiutata.

Anonimo ha detto...

Molti vogliono credere e sperano di far passare come verità assoluta quello che interessa a loro e alla loro parte politica: è una tecnica in vigore nei Paesi comunisti.

ho scritto che la repubblica "pubblica la relazione" (docuemento cartaceo)e non "esprime un opinione" come te e quelli del giornale della servitù

...che pena, ancora non l'hai capito che la parola comunista l'ha soppiantata anche Silvio che ora usa parole più morbide come "la sinistra" e "certa magistratura" altrimenti non gli crede più nessuno...

capolinea si scende, a 74anni andatevi a divertire con le puttane e lasciate posto ai giovani!!!!

maurom ha detto...

Cina, Corea del Nord e Cuba, tanto per citarne alcuni, sono Paesi a regime comunista dove la censura funziona a pieno ritmo.

Nello spazio dei commenti puoi postare la relazione dei due agenti e vedrai che il "lecchino prezzolato" non te la censura.

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/politica/2010/10/31/foto/ruby_i_verbali_della_questura-8606276/1/?ref=HREA-1


connettiti e guarda i fatti e non fare il matusa citando il comunismo che non mi riguarda, penoso

Anonimo ha detto...

beccati questa , moralista dei miei stivali, moralista del cazzo :

Caso Ruby, il procuratore Bruti Liberati: ''Procedure rispettate''

MILANO - Le procedure per l'identificazione di "Ruby", all'anagrafe l'anagrafe Karima El Mahroug, sono state effettuate correttamente. Lo ha garantito il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, a proposito della vicenda di Ruby, la giovane marocchina portata presso gli uffici della Procura di Milano nella notte del 27 maggio scorso e dopo qualche ora rilasciata ed affidata
alla consigliere regionale della Lombardia Nicole Minetti.



"Non sono previsti ulteriori accertamenti sul punto", ha spiegato Bruti Liberati, facendo riferimento alla procedura di identificazione, foto-segnalazione e affidamento della minore. Resta ancora da chiarire il nodo delle presunte pressioni, relative alle due telefonate giunte da Palazzo Chigi. Secondo quanto ricostruito dalla stampa nazionale, dopo la prima telefonata in cui parlò in prima persona Berlusconi, il suo capo scorta effettuò anche una seconda chiamata per avere chiarimenti sull'evoluzione della vicenda.

Anonimo ha detto...

Ruby, procura: "Procedure corrette"
Milano,Bruti Liberati:stop accertamenti

Il capo della Procura di Milano, Edmondo Bruti Liberati, precisa alcuni articoli di stampa che mettevano in dubbio la correttezza della procedura adottata in questura per il caso Ruby: "La fase di identificazione, fotosegnalazione e affido della minorenne è stata corretta". Bruti aggiunge che non sarà sentito alcun magistrato della Procura dei minori che si era interessata alla vicenda e che sul punto non saranno svolti ulteriori accertamenti.

Anonimo ha detto...

Ruby: procuratore, ok procedure affido
Non previsti ulteriori accertamenti su affidamento alla Minetti

(ANSA) - MILANO, 2 NOV - Le procedure di identificazione, fotosegnalazione e affidamento di Ruby sono state correttamente eseguite: cosi' il procuratore capo di Milano Bruti Liberati. Il procuratore aggiunge che non sono previsti ulteriori accertamenti sul caso in relazione a quando la giovane marocchina venne portata in Questura e poi rilasciata dopo qualche ora e affidata alla consigliere regionale Nicole Minetti. Maroni: 'soddisfazione' per le parole del magistrato.

Anonimo ha detto...

Bruti Liberati: sul caso Ruby procedure corrette

"Procedure di identificazione, fotosegnalazione e affidamento sono state correttamente eseguite e non sono previsti ulteriori accertamenti sul punto".

Lo dichiara nel pomeriggio il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati, che chiude cosi' il capitolo che ha visto per giorni contrapporsi la Questura di Milano e la Procura dei minori su quanto accaduto il 27 maggio scorso, quando Ruby venne fermata in via Fatebenefratell

Anonimo ha detto...

a milano non ci sono più i giudici comunisti?
e ora chi glielo dice ai maggiordomi del PDL?

Flifli