(...) L’altro ieri la questura aveva dato la sua versione: «In mancanza di posto in comunità di accoglienza, d’accordo col tribunale dei minori, venne affidata ad una persona che si era occupata di prendersene cura ». Il Cavaliere, nelle sue esternazioni di ieri, spiega di avere «mandato alla questura una persona per dare aiuto a una persona che poteva essere consegnata alle comunità o alle carceri» e che si trovava in un «quadro di vita tragico». Versioni che sembrano coincidere, anche se in nessuna delle due si fa cenno alla telefonata. Ma una cosa è sicura: a prendere la decisione non fu da sola la giovane e inesperta funzionaria di questura capitata di turno, ma anche un magistrato. Non il tribunale dei minori, come afferma il questore, ma più precisamente la Procura dei minori. E, ancora più precisamente, il sostituto procuratore che era di turno quella notte e che venne contattato dalla polizia.
E che ha poi riferito, carte alla mano, al suo capo: il procuratore Monica Frediani. Una bella e gentile signora che spiega: «Questo caso è stato a lungo per noi un caso come un altro. Ecco, solo parecchio tempo dopo il fermo abbiamo intuito che c’era qualcosa di particolare intorno, perché ci siamo imbattuti in un nome da rotocalco». (Si riferisce, probabilmente, alla richiesta di affido temporaneo di Ruby avanzata dalla figlia di Lele Mora). Intende dire che quella sera la questura non vi parlò di una telefonata dal governo? «Assolutamente no». E allora perché deste il via libera al suo rilascio? «Rispondo in linea generale: nel caso di minorenni senza famiglia, la prassi è l’invio in comunità. Ma se si tratta di minorenni di diciassette anni e mezzo, che magari dalle comunità si sono allontanati più volte, e se aggiungiamo che può accadere che lì per lì non si trovi un posto libero, allora se c’è una persona adulta, già in rapporti non occasionali con il minore, che si offre di prendersene cura, allora accade con una certa frequenza che si scelga questa strada».(...) (il Giornale)
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15 commenti:
Come al solito il giornale di famiglia e i lecchini prezzolati per difendere il padrone dicono che non c'è stata pressione da parte del Premier.
peccato che repubblica pubblichi la relazione di servizio redatta da due agenti il 28 luglio scorso, due mesi dopo l'arresto di Ruby e la telefonata di Palazzo Chigi per liberarla. Si legge che gli agenti chiedono al commissario se il pm dei minori è informato della nuova situazione: la presunta parentela della ragazza con Mubarak. Nel documento è citata la telefonata con cui il capo di gabinetto è stato invitato a liberare la ragazza
come direbbe emilio fede: "che figura di mmerda!!"
ha fatto bene ad aiutare quella povera ragazza (minorenne, clandestina ed abbandonata dai genitori).
tutto il resto non conta .
Noi della Lega siamo alquanto sconcertati. Ma come, noi combattiamo e questo salva una ladra marocchina solo perche' le ha toccato il culo?
Forse e' il caso che vada in pensione, va'...
ci mancava il fintoleghista...
Come al solito c'è il giornale di famiglia mentre gli altri giornali sono indipendenti e obiettivi.
Ho aperto questo blog per diffondere le notizie che sono "politicamente scorrette", per rappresentare la realtà il più obiettivamente possibile e per togliere il paraocchi a chi finge di non vedere.
Non censuro i commenti anche perché spesso vanno presi come tali e non come oro colato.
Molti vogliono credere e sperano di far passare come verità assoluta quello che interessa a loro e alla loro parte politica: è una tecnica in vigore nei Paesi comunisti.
Qui si dice quello che si pensa e la realtà non è manipolata.
Non prendiamo a priori le difese di chicchessia, né attacchiamo l'avversario politico per partito preso: cerchiamo di raccontare i fatti e le opinioni le lasciamo al lettore.
Naturalmente possiamo prendere delle cantonate, ma siamo i primi a correggerci se la verità viene a galla incontrovertibilmente.
Se la linea di pensiero è
"ha aiutato una povera marocchina che ne avevo bisogno"...perchè Berlusconi non si mette per strada a regalare cose a tutti (anche ragazze brutte)?
Oppure se proprio deve aiutare...c'è la disoccupazione giovanile a livelli incredibili...li assuma tutti
assumere tutti o regalare cose a tutti è impossibile...
se uno viene a sapere di una persona in difficoltà utilizza tutti i propi mezzi per aiutarla.
lo scandalo ci sarebbe stato se non l avesse aiutata.
Molti vogliono credere e sperano di far passare come verità assoluta quello che interessa a loro e alla loro parte politica: è una tecnica in vigore nei Paesi comunisti.
ho scritto che la repubblica "pubblica la relazione" (docuemento cartaceo)e non "esprime un opinione" come te e quelli del giornale della servitù
...che pena, ancora non l'hai capito che la parola comunista l'ha soppiantata anche Silvio che ora usa parole più morbide come "la sinistra" e "certa magistratura" altrimenti non gli crede più nessuno...
capolinea si scende, a 74anni andatevi a divertire con le puttane e lasciate posto ai giovani!!!!
Cina, Corea del Nord e Cuba, tanto per citarne alcuni, sono Paesi a regime comunista dove la censura funziona a pieno ritmo.
Nello spazio dei commenti puoi postare la relazione dei due agenti e vedrai che il "lecchino prezzolato" non te la censura.
http://www.repubblica.it/politica/2010/10/31/foto/ruby_i_verbali_della_questura-8606276/1/?ref=HREA-1
connettiti e guarda i fatti e non fare il matusa citando il comunismo che non mi riguarda, penoso
beccati questa , moralista dei miei stivali, moralista del cazzo :
Caso Ruby, il procuratore Bruti Liberati: ''Procedure rispettate''
MILANO - Le procedure per l'identificazione di "Ruby", all'anagrafe l'anagrafe Karima El Mahroug, sono state effettuate correttamente. Lo ha garantito il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, a proposito della vicenda di Ruby, la giovane marocchina portata presso gli uffici della Procura di Milano nella notte del 27 maggio scorso e dopo qualche ora rilasciata ed affidata
alla consigliere regionale della Lombardia Nicole Minetti.
"Non sono previsti ulteriori accertamenti sul punto", ha spiegato Bruti Liberati, facendo riferimento alla procedura di identificazione, foto-segnalazione e affidamento della minore. Resta ancora da chiarire il nodo delle presunte pressioni, relative alle due telefonate giunte da Palazzo Chigi. Secondo quanto ricostruito dalla stampa nazionale, dopo la prima telefonata in cui parlò in prima persona Berlusconi, il suo capo scorta effettuò anche una seconda chiamata per avere chiarimenti sull'evoluzione della vicenda.
Ruby, procura: "Procedure corrette"
Milano,Bruti Liberati:stop accertamenti
Il capo della Procura di Milano, Edmondo Bruti Liberati, precisa alcuni articoli di stampa che mettevano in dubbio la correttezza della procedura adottata in questura per il caso Ruby: "La fase di identificazione, fotosegnalazione e affido della minorenne è stata corretta". Bruti aggiunge che non sarà sentito alcun magistrato della Procura dei minori che si era interessata alla vicenda e che sul punto non saranno svolti ulteriori accertamenti.
Ruby: procuratore, ok procedure affido
Non previsti ulteriori accertamenti su affidamento alla Minetti
(ANSA) - MILANO, 2 NOV - Le procedure di identificazione, fotosegnalazione e affidamento di Ruby sono state correttamente eseguite: cosi' il procuratore capo di Milano Bruti Liberati. Il procuratore aggiunge che non sono previsti ulteriori accertamenti sul caso in relazione a quando la giovane marocchina venne portata in Questura e poi rilasciata dopo qualche ora e affidata alla consigliere regionale Nicole Minetti. Maroni: 'soddisfazione' per le parole del magistrato.
Bruti Liberati: sul caso Ruby procedure corrette
"Procedure di identificazione, fotosegnalazione e affidamento sono state correttamente eseguite e non sono previsti ulteriori accertamenti sul punto".
Lo dichiara nel pomeriggio il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati, che chiude cosi' il capitolo che ha visto per giorni contrapporsi la Questura di Milano e la Procura dei minori su quanto accaduto il 27 maggio scorso, quando Ruby venne fermata in via Fatebenefratell
a milano non ci sono più i giudici comunisti?
e ora chi glielo dice ai maggiordomi del PDL?
Flifli
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