mercoledì 15 dicembre 2010

Il tramonto di Fini e l'alba del Cavaliere. Arturo Diaconale

Il tramonto di Silvio Berlusconi è rinviato a data da destinarsi. La rinnovata fiducia del Parlamento al governo indica in maniera inequivocabile che l’operazione condotta in prima persona da Gianfranco Fini e sostenuta da Pierferdinando Casini e Pierluigi Bersani tesa ad espellere il Cavaliere dalla scena politica, è clamorosamente fallita.
E’ vero che con due voti di vantaggio alla Camera il cammino del governo appare di fatto paralizzato. E che se Berlusconi vorrà continuare ad andare avanti dovrà necessariamente avviare una fase politica nuova caratterizzata dall’apertura all’Udc ed alla parte dialogante e ragionevole di Futuro e Libertà.
Ma la vera posta in palio della giornata parlamentare di martedì non era il futuro di questo governo. Era la sorte personale del Presidente del Consiglio, la fine del suo ruolo di asse portante del sistema bipolare della Seconda Repubblica, la conclusione definitiva della sua parabola nella vita pubblica nazionale.
E questi obbiettivi sono totalmente falliti. Berlusconi rimane al centro della scena. E qualunque possibile evoluzione del quadro politico non può non passare attraverso il riconoscimento del suo ruolo fondamentale. Le ragioni di questo fallimento sono molteplici. E vanno dalla capacità di resistenza dello stesso Berlusconi ancora una volta sottovalutata dai suoi oppositori, ai clamorosi errori di presunzione di Fini e dei suoi collaboratori più esagitati ed intransigenti.
Ed è fin troppo evidente che da queste ragioni scaturiranno conseguenze destinate ad avere effetti significativi nei prossimi mesi. Tra le diverse forze politiche e, soprattutto, all’interno di Futuro e Libertà, il partito del Presidente della Camera uscito lacerato e diviso dalla prova del fuoco.
Ma sia queste ragioni, sia le loro conseguenze dovranno comunque ruotare attorno alla conferma del ruolo centrale di Berlusconi e del fatto che ancora una volta spetterà al leader del centro destra di dare le carte per le future partite politiche. Dal tavolo della politica, infatti, sono state cancellate tutte le ipotesi che erano state avanzate prevedendo la sconfitta del Cavaliere.
Da quella del governo tecnico a quella del governo di responsabilità nazionale guidato da un esponente del centro destra diverso da Berlusconi e formato da parte del Pdl. Sono rimaste, invece, solo quelle che riconoscono al Presidente del Consiglio il compito di avviare una svolta diretta a completare la legislatura allargando la maggioranza o di puntare alle elezioni anticipate.
Prima del voto nessuno prendeva in alcuna considerazione l’appello alle forze moderate, in particolare all’Udc ed a Futuro e Libertà, lanciato dal Cavaliere in risposta alla richiesta di Fini e di Casini di dimissioni immediate. Soprattutto in considerazione del fatto che l’intransigenza antiberlusconiana del Presidente della Camera costringeva l’Udc a seguirne l’esempio.
Ma la indiscutibile sconfitta personale di Fini, aggravata dall’esplosione delle contraddizioni interne di Fli, ha di fatto liberato il partito di Casini dalla palla di ferro imposta dai finiani. Ed il via libera data da Umberto Bossi alla trattativa tra centro destra e centristi per l’allargamento della maggioranza rende concreta e credibile l’ipotesi che solo l’altro ieri sembrava fantasiosa.
Non si tratta, ovviamente, di una impresa facile. Per garantirsi il sostegno dell’Udc il Cavaliere deve dare un segno tangibile di svolta e di cambio di passo. Non dimissioni al buio ma una coalizione più articolata e ben equilibrata tra Pdl, Lega, centristi e finiani ravveduti. Ma anche quella che può apparire una sorta di quadratura del cerchio può diventare possibile.
Soprattutto perché non ha più alternative oltre a quel ricorso alle elezioni anticipate che spaventano tutti. Tranne Berlusconi e Bossi! (l'Opinione)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

BARVO CENSURA E' MEGLIO! MA CHI SEI FELTRI?

maurom ha detto...

Scusa Eva,
non ho capito il senso della tua invettiva.
Chi sarebbe il censore? E quale sarebbe l'oggetto della censura?

Anonimo ha detto...

caro maurom avevo scritto un commento prima di quello che tu hai letto, purtroppo è stato cancellato come per magia, chissà perchè???

maurom ha detto...

Riscrivilo!

Anonimo ha detto...

Non importa, adesso mi è venuto in mente di aprire un blog, magari ci confrontiamo PACIFICAMENTE! grazie