venerdì 24 febbraio 2006

Per l'occidente forza di civiltà. L'appello degli intellettuali a difesa della nostra civiltà

http://www.perloccidente.it/index.php

Il testo completo e la possibilità di aderire

20 commenti:

Anonimo ha detto...

ED ECCO IL TESTO

L'Occidente è in crisi. Attaccato dall'esterno dal fondamentalismo e dal terrorismo islamico, non è capace di rispondere alla sfida. Minato dall'interno da una crisi morale e spirituale, non trova il coraggio per reagire. Ci sentiamo colpevoli del nostro benessere, proviamo vergogna delle nostre tradizioni, consideriamo il terrorismo come una reazione ai nostri errori. Il terrorismo, invece, è un'aggressione diretta alla nostra civiltà e all'umanità intera.
L'Europa è ferma. Continua a perdere natalità, competitività, unità di azione sulla scena internazionale. Nasconde e nega la propria identità e così fallisce nel tentativo di darsi una Costituzione legittimata dai cittadini. Determina una frattura con gli Stati Uniti e fa dell'antiamericanismo una bandiera.
Le nostre tradizioni sono messe in discussione. Il laicismo o il progressismo rinnegano i costumi millenari della nostra storia. Si sviliscono così i valori della vita, della persona, del matrimonio, della famiglia. Si predica l'uguale valore di tutte le culture. Si lascia senza guida e senza regola l'integrazione degli immigrati.
Come ha detto Benedetto XVI, oggi "l'Occidente non ama più se stesso". Per superare questa crisi abbiamo bisogno di più impegno e di più coraggio sui temi della nostra civiltà.

Sottoscriviamolo!
Collegatevi col sito perloccidente.it

Anonimo ha detto...

Con un colpo di spugna l'Occidente sta spazzando via 2000 anni di storia.
Tutti i governanti europei si stanno calando vergognosamente le braghe di fronte all'arroganza dei mussulmani.
In nome di una uguaglianza (ma quale?) di tutte le culture rinnegano in blocco le loro origini.
Provate un po' a pensare quale progresso, in ogni campo, avrebbe conseguito l'umanità se non ci fosse stata la cultura occidentale!
Ma di quali integrazioni si va parlando! Io direi che si sta tentando di imbarbarire la nostra luminosa e millenaria cultura.
E scriviamola pure con la c maiuscola. Cultura!

Andrea Rendi ha detto...

L'identità salda non dovrebbe temere il dialogo con altre identità.
Solo chi è malfermo, crolla al primo soffio di vento.

NB Mi viene in mente la casa costruita sulla roccia, di evangelica memoria, ma forse il collegamento è improprio.

Anonimo ha detto...

Credo che il problema mussulmano con tutte le manifestazioni di protesta contro le famose vignette, le varie ambasciate,nn ultima quella italiana,siano il naturale effetto di una politica internazionale profondamente errata sia da parte europea che soprattutto americana:mi spiego,guardate quello che sta succedendo in iraq,vedrete un paese sull'orlo di una guerra civile,dove ne le elezioni,ne il nuovo governo iracheno,sono riusciti a portare stabilità ad un paese che appare ormai fuori da ogni controllo(ci fosse mai stato).Gli americani hanno clamorosamente fallito sia militarmente che politicamente.Bene credo che questa sia stata la polveriera che ha poi successivamente contagiato altre zone islamiche anche nn nessariamente estremiste.La difesa delle tradizioni europee va curata fortemente,come vanno rispettati i popoli con tradizioni ereligioni diverse dalle nostre;è un processo lungo,che richiede la volontà comune dei moderati islamici e della comunità europea.Con i proclami,le magliette da deficente,le omelie vaticane,gli estremismi nn si risolve niente.

Stefano Reves S. ha detto...

Questo testo mi appare in difesa del Cristianesimo piu' che dell'Occidente. E dato che il Cristianesimo (si badi come istituzione gerarchica, non come valori) è una cerchia esclusivista ed oscurantista la cosa appare alquanto preoccupante.
La cultura europoea deve dare il buon esempio, ed il buon esempio non consiste nel difendere le chiese dalle Moschee, ma dal saper guardare Chiese e Moschee con lo stesso distacco. Perché la democrazia, a parte i valori di base che sono inalienabili, è pluralistica e soprattutto laica, per definizione universalmente riconosciuta.

maurom ha detto...

Spacchiamo pure il capello in quattro. Intanto siamo arrivati al punto di dover chiedere scusa a chi incendia le nostre ambasciate.
Se Benedetto XVI prende l'iniziativa e Marcello Pera coglie la palla al balzo, io mi associo. Sono in attesa di collegarmi con i laici, l'Occidente, la cultura europea non oscurantista e chi vuole difendere le mie radici che sono, guarda caso, inevitabilmente giudaico-cristiane.
Io guardo Chiese e Moschee con lo stesso distacco, sono loro che non hanno la stessa "equivicinanza",per usare un'espressione di Prodi.

Anonimo ha detto...

Il modo di impostare il problema e risolverlo da parte della sx, assomiglia alla soluzione di quello che si evirò per far dispetto alla moglie.
Sempre colpa dell'America e dell'Occidente.
Avanti così.

Stefano Reves S. ha detto...

Signor Mauro le faccio una domanda. Ovviamente lei simpatizza per il sigonr Berlusconi, il quale pone al centro e sopra ogni suo discorso il termine libertà. Ma seguendo il corso della storia quanti di questi valori sono stati dalla Chiesa in occidente:
Libertà di pensiero,
facoltà di parlare, e di pensiero autonomo
Diritto ad associarsi?Ad avere una rappresentanza?
Se, riprendo io in questo caso una citazione del Premier ''non si è accecati da uno spirito di parte'' la risposta è univoca. Tutto ciò, che in un certo senso ti permette di pubblicare oggi i tuo blog, è nato semmai in contrapposizione alla volontà della Chiesa.

Andrea Rendi ha detto...

"A difesa della nostra civiltà"? A difesa? Posso chiedere in che modo la nostra civiltà, definizione che mi sembra alquanto vaga, viene attaccata? A me pare di vedere in questi appelli una sorta di chiamata alle armi per una guerra che non è in corso, una chiamata per pericoli che non vedo, e che mi sembrano esclusivamente fomentare ansie ancestrali che penso presenti in ognuno di noi. Potete aiutarmi a capire di cosa si sta parlando?

Anonimo ha detto...

I sordi non sentono.
I ciechi non vedono.
Caro Andrea, acuisci il tuo udito e apri gli occhi.
Solo allora capirai.

Stefano Reves S. ha detto...

Ma Andrea non conosci la civiltà di Ratzinger?
Quello che dissimula sotto il gentile velo mediatico, un odio arrembante contro il pluralismo, contro l''imbastardimento culturale''. Perché la gente che ha scritto quest'obbrobrio anticostituzionale ed antidemocratico ha un solo interesse: se stessa. E poco importano i 10.000 Preti condannati per pedofilia, le moschee bruciate in Nigeria, la rinuncia da parte del Governo Bush di procedere all'inquisizione contro Ratzinger, sempre per il caso pedofilia, nel quale il buon pastore ha cercato in tutti i modi di offuscarne le prove e nascondere i risvolti populistici.
E le conseguenze le paghiamo anche noi, qualcuno di voi ha visto il film Our Fathers? Tratta proprio questi argomenti, ma chissà perché in Italia non è mai uscito.
E' questa la visione della Chiesa attuale, omologare, massificare tutti come se fossero cloni cerebrolesi al suo servizio.

Anonimo ha detto...

Se il Papa dovesse cercare di reclutare i cerebrolesi, si rivolgerebbe senz'altro a te.
Ti metterebbe in lista per primo.
@ St.nov.

Stefano Reves S. ha detto...

Non ho detto che il Papa arrula cerebrolesi, ho detto che le sue ambizioni revanscistiche lo spingono a considerare la gente come fosse cerebrolesa, anzi cerebrolessa. Se non sei in grado di capire questa distinzione caro Anonimo, allora sei proprio come l'autore di questa fumisterica iniziativa ''alla frutta''.

Anonimo ha detto...

Il Papa, soprannominato Pastore tedesco...

giorni fa ha dichiarato che per Dio non c'è differenza tra un uomo , un bambino e un embrione.

a parte il fatto che mi dovrebbe spiegare( e dovrebbe spiegarlo anche al miliardo di cattolici che esistono nel mondo) come fa a essere sicuro di quello che vuole Dio... gli appare in sonno? ne sente la voce? lo chiama al telefono? , ma questa è un altra storia)

mi chiedo : ma la chiesa cosa fa di concreto per i bambini GIA NATI. il miliardo di bambini africani che muoino di fame o di stenti o di guerra ...

non è colpa della chiesa daccordo, ma cosa fa per aiutarli o per impedire che alcune cosa accadano?

(non parlo degli umili preti missionari che danno la loro vita per gli altri, ma sono poki e lontani dalla chiesa)

Anonimo ha detto...

la verità e' che la chiesa ha bisogno di gente culturalmente poco avanzata,essa si regge sulle debolezze delle persone piu umili,di persone che hanno bisogno di credere in qualcosa o qualcuno.Parlimoci chiaro io sono fermamente convinto che tutte le religioni(cattolica compresa)siano uno dei cancri piu grossi che l'uomo da sempre si è portato con se nel corso dei secoli:il bisogno fisiliologico di credere in qualcosa di superiore,di aggrapparsi ad una convinzione e di fare tutto per questo ideale.La chiesa da sempre vive grazie a persone come queste,che nn hanno la forza morale di andare avanti senza aggrapparsi alle promesse e agli ordini che un prete vestito di bianco rivolge solo ogni domenica

Anonimo ha detto...

un'ultima cosa;ricordatevi sempre quello che la chiesa cristiana ha conbinato in questi secoli:INDULGENZE-CORRUZIONE-PEDOFILIA-POTERE-E NN ULTIMA MA SICURAMENTE LA PIU GRAVE HA LA COLPA DI AVERE PERMESSO A DECINE DI CRIMINALI NAZISTI DI FUGGIRE IN SUD-AMERICA,E HA AVUTO ATTEGGIAMENTI DI ASSOLUTA INDIFFERENZA VERSO LE DEPORTAZIONI SIA NAZISTE CHE FASCISTE,NONOSTANTE FOSSE ARCI NOTO CHE TUTTA LA CHIESA SAPESSE QUELLO CHE SUCCEDEVA IN EUROPA.Perche questo il crucco nn lo dice durante l'angelus....

Anonimo ha detto...

POVERINO!

Anonimo ha detto...

poverino chi? il papa?

non tanto con tutti i soldi ch guadagna..

cmq lessere umano , da quando ha facoltà dise stesso, è consapevole della morte. e ne ha paura. per questo "HA INVENTATO DIO".

la chiesa cristiana, conta fra i suoi 'discepoli' coloro i quali hanno ricevuto il battesimo. Non importa se poi, nel corso della vita, rubi , ammazzi, o diventi ateo o agnostico.. chi è stato battezzato, fa parte dei Cristiani.

ma, ( c'è sempre un 'MA' ) e lo si vuole nascondere, esiste la ossibilita di sbattezzarsi, e non farsi piu comprendere tra i cristiani... anceh questo il pastore mica lo dice..

se ne guarda bene..

www.uaar.it

Anonimo ha detto...

GHEDDAFI e i risarcimenti.
L'Italia è in attesa dei risarcimenti da parte della Tunisia per i danni causati dalle scorrerie di Annibale durante la seconda guerra punica.

Anonimo ha detto...

Immigrazione: più quote per i cristiani

Partiamo dai dati forniti dal ministro degli Interni Pisanu nel corso della recente Conferenza sulla sicurezza organizzata a Milano dalla Fondazione Novarespublica. I musulmani risiedenti legalmente in Europa sono oggi 18-20 milioni. Tra dieci anni saranno il doppio, e rappresenteranno il 10 per cento della popolazione (sempre che, nel frattempo, non si aprano le porte dell’Unione a Paesi islamici, come la Bosnia o addirittura la Turchia, ndr). Gli immigrati di fede islamica sono concentrati soprattutto nelle aree metropolitane: a Rotterdam e Marsiglia sono già il 25 per cento, a Bruxelles il 15, a Parigi, Londra e Copenaghen il 10, a Milano e Roma non molti di meno. Ma a fare paura è stata soprattutto la previsione del ministro, che se continuerà il trend attuale «i musulmani sono destinati a diventare maggioranza in molte città del nostro continente». Non sarebbe cioè tanto lontano (due, tre generazioni?) il giorno in cui avremo, nei centri in cui questa immigrazione si concentrerà, sindaci musulmani, più moschee che chiese, una proliferazione di scuole coraniche e molti altri effetti traumatici: una prospettiva inquietante sotto ogni punto di vista, dalla minaccia alla nostra identità giudaico-cristiana all’accresciuto pericolo di infiltrazioni terroristiche, dal degrado delle nostre metropoli alle derive politiche dovute a una così forte presenza aliena.
La risposta politicamente corretta al fenomeno è «integrazione»: una via di mezzo tra una pericolosa ghettizzazione e una assimilazione culturalmente molto difficile. Le recenti vicende francesi e britanniche e l’esperienza quotidiana in Italia dimostrano tuttavia che una cosa è la teoria, un’altra la pratica; e che se questa integrazione può funzionare bene o male per i laici, è quasi impossibile per i credenti, perché il Corano stesso vieta ai buoni musulmani - e non solo ai fondamentalisti organizzatori di attentati - di sottomettersi al governo degli «infedeli». In pratica, essi non potranno mai diventare cittadini pienamente osservanti della legge. A suonare l’allarme, ormai, non sono più solo Oriana Fallaci e la Lega, ma molti altri politici, amministratori e semplici cittadini, di centrodestra e anche di centrosinistra. Prima di rassegnarsi al fatto compiuto, sembra perciò doveroso esplorare tutte le possibilità che l’Italia ha di contrastare e rallentare un processo che sfocerebbe inevitabilmente in una sconfitta per la nostra civiltà. Eccone alcuni esempi.
1) Seguire il consiglio del Cardinale Biffi e privilegiare, nello stabilire le quote per l’immigrazione regolare, i Paesi cristiani e le popolazioni che hanno dimostrato di sapersi integrare meglio nella nostra società. Una totale chiusura ai Paesi arabi non è politicamente praticabile e potrebbe avere pericolose ripercussioni, ma un «riequilibrio» non ce lo può impedire nessuno.
2) Applicare con più rigore le norme della legge Bossi-Fini sulla espulsione degli immigrati clandestini, che sono responsabili di buona parte dei reati e degli incidenti di cui sono piene le cronache. Qualche aggiustamento della normativa potrebbe essere utile.
3) Esercitare maggiore cautela nella concessione dei «ricongiungimenti familiari», attraverso i quali la comunità islamica ha avuto e avrà ancora più in futuro un grande e relativamente facile incremento.
4) Calibrare bene le misure di sostegno alla famiglia. Per ovvie ragioni gli immigrati saranno infatti molto più sensibili degli italiani agli incentivi economici - come i 2.500 euro che Prodi ha promesso per tre anni a ogni nuovo nato - con il risultato di finanziare addirittura l’aumento della popolazione di fede islamica con soldi del contribuente.
Qualcuno dirà che in questo modo si rischia di alimentare lo scontro di civiltà, ma è vero proprio il contrario. Lo scontro è (forse) evitabile se il fenomeno della immigrazione musulmana sarà contenuto, pilotato e diluito nel tempo. Diventerà più probabile se, come sembrano indicare le cifre di Pisanu, assumesse quasi il carattere di una occupazione.