venerdì 8 febbraio 2008

Programmi. Jena

Salve, sono una forza politica e vorrei allearmi col Pd. Benvenuta tra noi, tuttavia qui abbiamo stabilito una regola ferrea: deve sottoscrivere tutto il nostro programma. Sono qui per questo, potrei solo dargli un’occhiata? Assolutamente no. E perché? Non l’abbiamo ancora fatto. (la Stampa)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

1ma regola: fuori i collusi, gli indagati, gli amici dei mafiosi, i processati, i prescritti, gli amici degli amici: presenatere codice fiscale, documento valido d'identita' e FEDINA PENALE PULITA

seconda regola: massimo una legislatura, quanto dura dura, poi a casa.

terza regola: via privilegi, via stipendi milionari, rimborsi spese, finanziamenti , via i giornali di partito, un solo incarico e nessun conflitto di intereesse. stipendo adeguato al resto dei ''comuni mortali'' . finito l'impegno politico ritorni a fare quello che facevi prima, e vai in pensione come tutti dopo 40 anni di lavoro.

Anonimo ha detto...

se queste sono le regole non ci sto...mi candido in sforza itaglia

Anonimo ha detto...

Come era stato annunciato dalla stampa e dalle televisioni, il Presidente del Senato, Franco Marini ha rimesso il mandato ricevuto dal Presidente della Repubblica, per formare un Governo che facesse la riforma elettorale in breve tempo per andare alle elezioni subito dopo.

Berlusconi è stato irremovibile, elezioni subito, senza indugi.

Molti hanno letto questa posizione come una conseguenza della certezza della vittoria elettorale da parte del Polo.

Certo, fino a qualche giorno fa i sondaggi davano Berlusconi sicuro vincente, ma sono bastati pochi giorni di ritorno alla ribalta della vecchia squadra dei Governi di Centro Destra, che il sostegno diminuisce e rende sempre più difficile immaginare un futuro sereno per la politica e per i Governi italiani.

Ma d’altra parte Berlusconi non poteva fare diversamente, se si fosse fatto un Governo per le elezioni la sua coalizione si sarebbe sfaldata, sarebbe riapparsi i distinguo e le differenze notevoli che si erano verificate nei mesi passati.

Sembra un ricordo la rottura di Fini, la raccolta di firme per il referendum e la sua posizione netta per continuare nel sistema elettorale con l’indicazione del Premier.

D’altra parte come dimenticare la rottura di Casini che si è strenuamente battuto per il sistema elettorale alla tedesca, un proporzionale con sbarramento al 5% dei voti.

Casini aveva affermato con grande sdegno: “Mai più con Berlusconi!”, mentre il povero Fini doveva scontare la scissione di Storace e della Santanchè, mentre in televisione veniva messo alla berlina dai comici delle reti Fininvest.

Una coalizione così non avrebbe retto alla prova di riformare l’attuale legge elettorale in Parlamento, con un Governo di larghe intese che correva il rischio di durare per l’intera legislatura.

Hanno preferito tutti, di fare una brutta figura, di apparire quello che in realtà sono: dei politici incoerenti, senza grandi programmi politici e senza nessuno spirito di servizio nei confronti del cittadino elettore.

Sono sempre gli stessi, gli italiani conoscono bene le loro facce, le loro promesse mai mantenute, il loro comandare senza essere in grado di governare.

Nel 1994, erano Berlusconi, Bossi, Casini e Fini i leader della coalizione di dentro- destra, che prendendo Tremonti e qualche altro senatore eletto nella lista Segni, andò al Governo per cadere tra mille contraddizioni un anno dopo lasciando spazio a Dini.

Nel 1996 erano sempre loro e furono sconfitti da Prodi, nel 2001 erano sempre loro e vinsero governando per 5 anni, con una maggioranza elettorale di poche centinaia di migliaia di voti ed una maggioranza parlamentare schiacciante, prevista dalla legge elettorale di allora.

Nel 2006, dopo aver portato l’Italia quasi fuori dalla Europa, si sono di nuovo candidati, sempre loro e sempre tutti insieme, dopo aver cambiato la legge elettorale con un nuovo sistema di voto inventato da Calderoni che lui stesso ha definito una porcata.

Ma quel disegno doveva servire a non far Governare Prodi, che pur vincendo non ha potuto contare al Senato di una maggioranza certa.

Abbiamo vissuto 20 mesi di accuse di brogli elettorali da parte di Berlusconi, che richiedeva a gran voce la conta delle schede elettorali. Quando finalmente la conta è stata fatta, aveva perso non ha mai riconosciuto la vittoria di Prodi.

Per la quinta volta, in 14 anni andremo alle elezioni e il Polo delle libertà, il Polo delle riforme, del cambiamento e dell’innovazione, si presenterà con le stesse facce di sempre, quelle che hanno fatto le riforme per la propria parte politica, hanno sempre solo predicato e mai praticato una vera e sana politica di sviluppo.

D’altra parte, siamo costretti a vivere contraddizioni ancora più evidenti, in Campania, Sandra Lonardo Mastella ha annunciato che il suo partito non esce dalla coalizione di centro sinistra che governa la Regione, il Comune e la Provincia di Napoli.

Dopo aver provocato la crisi della maggioranza di Centro Sinistra in Parlamento, proprio in seguito agli arresti avvenuti in Campania, mentre restano agli arresti due assessori e due consiglieri regionali dell’Udeur, tutto questo resta incredibile.

Speriamo che in Campania, mentre De Gennaro cerca di ripulire le strade dalla spazzatura, forze politiche capaci ed intelligenti faccia pulizia delle liste elettorali , altrimenti le elezioni saranno una incognita.

L’antipolitica è forte nel paese in questa fase e le incoerenze politiche e le presunzioni dei potenti non fanno altro che alimentare questo sentimento.

Bisogna trovare candidati seri, attraverso un sistema democratico,bisogna rilanciare i programmi concreti che si stavano attuando e molto probabilmente quei sondaggi su cui Berlusconi ha provocato la crisi, cambieranno e cominceranno a segnalare l’avanzata dei democratici e dei riformisti.

http://caffenews.wordpress.com/2008/02/06/tra-contraddizioni-ed-incoerenze-si-torna-alle-urne/

*paraffo* ha detto...

Eccone un altro che legge le bubbole del Corriere e della Repubblica e le prende per buone!

Crede di poter trovare politici capaci e intelligenti nelle fila del PD! A me pare che nel Governo Prodi fosse già presente il meglio che questo partito potesse offrire e ... non mi pare che abbiano dato 'sta gran buona prova, questi ministri, o sbaglio?