martedì 28 febbraio 2006

Il programma elettorale della Casa delle Libertà

http://www.forza-italia.it/speciali/programma_cdl.pdf

Si legge in quindici minuti e vale cinque anni

35 commenti:

Anonimo ha detto...

Berlusconi? No, grazie.
Non voterò Berlusconi perchè:
- la sua carriera è dovuta fin dall'inizio
a favoritismi anche sospetti
(Rasini, FfRAg, P2, Servizio Italia, Craxi, ecc.)
- non mi piace una persona che, in giardino,
al posto di Pisolo o un cane,
tiene un mafioso (Vittorio Mangano)
- si dice liberale ma non lo è
- per lui il falso in bilancio è una necessità
- è un bugiardo e un corruttore (con sentenze)
- per lui la televisione è: tette, culi e pubblicità
- ha promulgato leggi a suo favore e leggi contro altri
- si allea con i neo-nazi-fascisti
- insulta la magistratura
- non ha risolto il conflitto di interessi
- ha invitato ad evadere le tasse
- non ha rispettato "il contratto"
- è più a favore degli USA che dell' Europa
- ha cacciato Biagi Santoro Luttazzi Guzzanti
- è un megalomane
- in Parlamento 14 pregiudicati sono del suo partito
- mi ha offeso quando sul caro-prezzi dichiarò che eravamo noi cittadini ad avere un difetto di percezione della realtà

maurom ha detto...

Mi raccomando non prendere in considerazione quello che ha fatto da Capo del Governo, ma le ormai stantie accuse che lo accompagnano da una dozzina di anni.
E' giusto che il tuo voto vada agli integerrimi rappresentanti della sinistra.

Anonimo ha detto...

@Berlusconi, no grazie

Dato che la nostra solerte magistratura ha allestito 300 processi contro di lui, l'elenco che hai fatto è incompleto.
Aggiornalo. Vai in giro per le procure.
Poniamoci qualche domanda.
E' stato alleato e servo di Stalin?
NO. Qualche altro sì.
Ha tentato di fare dell'Italia una provincia sovietica? NO.
Qualcun altro sì.
E pensare che questo qualcun altro oggi ha la spudorataggine di dichiararsi democratico e di dare agli altri lezioni di libertà.
Proprio questo qualcun altro che applaudiva i carnefici che mettevano gli oppositori nei manicomi, nelle prigioni, o li mandavano alla forca.
Questo qualcun altro, se avesse pudore, farebbe meglio a ritirarsi a vita privata.
Questo qualcun altro applica tutt'oggi i metodi staliniani che si fondavano solo sulla demonizzazione degli avversari.
Questo qualcun altro è alleato della fazione più violenta (no global, ecc.) che si trova sul mercato della politica.
Riprovevole passato. Riprovevole presente.
Non avete altro da proporci?

Anonimo ha detto...

Caro anonimo delle 9.39..riconosco il suo inconfondibile stile. ma non ha proprio altre argomentazioni???
Il discorso può essere + articolato e ricco se esce dal tunnel del pericolo dell'armata rossa!!
Con rispetto e simpatia
Suerte

Anonimo ha detto...

@ ANONIMO QUA SOPRA

mi pongo io qualke domanda:

CHI E' stato alleato e servo di Stalin?

CHI Ha tentato di fare dell'Italia una provincia sovietica ?

quando dici : "Proprio questo qualcun altro che applaudiva i carnefici che mettevano gli oppositori nei manicomi, nelle prigioni, o li mandavano alla forca."

Parli di Benito M. ??

Anonimo ha detto...

Faccio fatica a trovare una cosa, solo una cosa VERA , che sia DOCUMENTABILE, tra le cose che B. dice di avere fatto.

Anonimo ha detto...

maurom sei leggermente ridicolo con i tuoi interevnti alla sandro bondi tipisci del tirapiedi di turno.leggiti quello che dice il I anonimo,è pura verità,sono fatti accertati,nn cazzate.Berlusconi dovrebbe essere in galera da anni per le maialate che ha compiuto VERGOGNA-

Anonimo ha detto...

(X L'ANONIMO DELLE 9.39) MA PERCHE CONTINUATE A TIRARE IN MEZZO I COMUNISTI,I COMUNISTI SONO MORTI DA 17 ANNI(1989), PERCHE NN VI PREOCCUPATE DEI VERGOGNOSI FASCITI E LEGHISTI CHE AVETE NELLA VOSTRA ACCOZZAGLIA DI GOVERNO,BASTA CON GLI ATTACCHI CONTRO NESSUNO SOLO PER RIEMPIRVI LA BOCCA DI PAROLE,SOLO PER FARE DELLA POLEMICA.SIETE CONDANNATI ALLA SCONFITTA NN SCORDATEVELO MAI!!!!!!!!!!!

maurom ha detto...

E' curioso che i nostri compagni abbiano solo cetezze.
Sono certi di vincere, certissimi delle malefatte, dei pensieri, parole ed opere del premier, certi della fine del comunismo e certi della nostra inferiorità intellettuale.
Personalmente, anche se ho delle certezze, preferisco dubitare, andare a verificare, documentarmi, criticare e farmi un'opinione personale. Soprattutto analizzando fatti e situazioni cerco di trarre
delle conseguenze logiche e formulare dei giudizi: mi dispiace, ma non coincidono con i vostri.
Una cosa è certa anche per noi di centrodestra: siamo tolleranti perché i vostri insulti sono gratuiti e immotivati. Nei vostri blog, se ci comportassimo come voi, verremmo censurati.
Almeno rispettate e apprezzate la libertà che avete in questo blog.

Anonimo ha detto...

Grande maurom....il nostro anonimo delirante ti ha contagiato!!!
Inizi anche tu a vedere censure di sinistra. Tra un po' inizierai a parlare di squadrismo, khmer rossi, fosse comuni e quant'altro.
Scherzo, naturalmente.
Lodevole lo spirito critico che dici di possedere...anche se ad oggi non o letto una tua sola frase vagamente critica nei confronti del governo...
Suerte

maurom ha detto...

Caro Gandalilgrigio,
quando leggerò una tua frase vagamente favorevole al governo io ne scriverò una vagamente critica.

Anonimo ha detto...

NO. Parlo di Togliatti, e dei dirigenti comunisti, oggi passati in toto DS.

Anonimo ha detto...

gli anonimi di destra o di sinistra che urlano e insulatano sono dei poveri mentecatti , ch e invece di argomentare e discutere, perddono tempo e fanno perdere tempo a chi li ospita e a chi li legge.
Il fatto di avere idee opposte non vi da nessun diritto di ofendere.

@maurom , mi è piaciuto come hai risposto, perche il fatto di dubitare e documentarti è una cosa che faccio anche io , e che dovrebbe fare ogni persona prima di andare alle urne.

La cosa che mi lascia perplesso è questa: come mai persone che vedono la stessa cosa, si documentano, cercano notizie alternative, cercano di farsi una idea personale.. ala fine approdano a conclusioni diverse?

In una scienza esatta, se due persone diverse cercano di ragiungere un risultato, alla fine arriveranno inesorabilmente ad un unica identica conclusione.

Nei giudizi politici , invece cio' non accade.. come mai?

maurom ha detto...

Misterblack dipende dalle fonti delle notizie.
Non sempre sono imparziali, qualche volta omissive, spesso manipolate.
Quando parlo di trarre conseguenze logiche, quasi analisi di tipo investigativo, alludo al fatto che, non potendo fidarmi ciecamente delle fonti, ragiono con i fatti, i comportamenti, i paragoni e le verifiche.
Tanto per andare sul concreto: Berlusconi è mafioso, corruttore, ladro ecc...?
A mio avviso no, nella maniera più assoluta, perché non ha ancora subito una condanna definitiva, perché "a pelle" mi pare impossibile che possa essere mafioso, perché ha creato un impero economico dal nulla, perché un disonesto prima o poi incappa nelle maglie della giustizia e Berlusconi è perseguitato da una dozzina di anni , ma non riescono a incastrarlo ( Craxi ha avuto una condanna in pochi mesi), perché mi pare sincero quando dice quello che pensa, perché chi lo attacca ha tutto l'interesse a prendere il suo posto, perché mezza Italia crede in lui e l'altra metà lo odia per partito preso, perché ha governato bene, perché anche a me stava antipatico senza un motivo e mi sono reso conto che ero condizionato da certa stampa.
So già che le mie considerazioni non ti faranno cambiare idea, ma spero che ti portino a riflettere.

Anonimo ha detto...

Mi permetto di dare il mio contributo.
Probabilmente a parità di informazioni, ciò che determina differenti conclusioni è che ad elaborarle sono comunque due cervelli diversi. Cervelli che spesso partono da concezioni alternative della società. Questo nel caso in cui vi sia onestà intellettuale.
Esistono tuttavia casi in cui prevale l'interesse di bottega, ovvero lo spirito critico viene assopito dall'interesse della parte politica di riferimento. Conclusione: ci si trova spesso a doversi allineare a posizioni diverse dalle nostre semplicemente per non mettere in discussione la linea politica del partito di riferimento.
Suerte

maurom ha detto...

Gilgrigio,
la penso come te.
A scanso di equivoci, visto che non nomini il partito di riferimento, ti faccio presente che Berlusconi ha creato FI.
Per essere ancora più chiaro: chi vota FI crede in Berlusconi, non è "costretta" a votare Berlusca perché è iscritta a FI.
La linea politica di FI è quello che dice,pensa e fa Berlusconi:l'interesse di FI è quello di Berlusconi.
Mi sono spiegato?

Anonimo ha detto...

@ maurom
Siamo punto daccapo.
I seguaci di Togliatti che scorrazzano allegramente in questo sito, liquidano tutti i miei argomenti con una sola definizione. Farneticazioni che escono da una mente delirante.
E contrappongono, mi riferisco a svariati post, alla critica inoppugnabile rivolta agli adoratori di Stalin (passati in forza ai DS, a RC, e a CI), un NUOVO COMUNISMO. Il tutto seguito dalle solite (vecchie) chiacchiere sulla giustizia sociale, la classe operaia, le conquiste sindacali … e chi più ne ha più ne metta.
Come rinforzo a tutte queste loro autentiche farneticazioni aggiungono le bordate contro il governo e in particolare (come al solito) contro Berlusconi. Tiro al bersaglio alla festa dell’Unità (tre palle, un euro – a chi lo butta giù alla prima pallata, un ritratto del Che in omaggio). In questa offensiva scappa fuori di tutto, un’intera rassegna di pensieri farneticanti (questi sì!): governo inefficiente; processi; condanne; mafia e mafiosi; anonima sequestri; droga; riciclaggio; Hitler; Mussolini; camicie nere …insomma, basta sciogliere le briglie alla fantasia …
Devo intrattenermi di nuovo sulla gloriosa storia del PCI? già fatto!
Questi signori, visto che sono tanto arroganti e tanto informati, spieghino tutto l’arcano di questo loro tristissimo vergognoso passato. Ce ne diano una ragione. Che i loro dirigenti fossero dei traditori ce lo dice la lista Mitrokin (quella lista che a loro proprio non va giù), quella lista che gli eredi del PCI hanno tentato (e in parte ci sono riusciti) di sbianchettare, quella lista che mette in luce solo la minima parte delle magagne, delle trame, delle connivenze, delle intese fra loro e l’Un. Sovietica. La quale Un. Sovietica inviava (sempre a loro) fiumi di soldi (per il bene dell’Italia? Per difendere i diritti dei lavoratori? Per l’affermazione delle conquiste sindacali? Lo vadano a raccontare da un’altra parte). E oggi questa gente si presenta … si mette sul pulpito … dà lezioni … !!!???!!!
NUOVO COMUNISMO.
Gli elettori moderati si diano una regolata.
Non esiste un NUOVO COMUNISMO. Il Comunismo nuovo è la copia fotostatica di quello vecchio. Il Komunismo è uno ed uno solo.
Esiste un Komunismo storico, passato, perché non c’è più l’Unione Sovietica, alla quale era asservito il PCI (vedi sovvenzioni), quale strumento per ridurre l’Italia ad una colonia del blocco sovietico. Passato, perché non ci sono più neanche le REPUBBLICHE DEMOCRATICHE (si fa per dire, cioè a detta dell’Unità) DELL’EST EUROPEO.
Esiste un COMUN ISMO ATTUALE, che tutti possono vedere e toccare con mano:
-CUBA sotto la tirannia di Fidel Castro (alcuni scellerati portano il suo ritratto nelle manifestazioni di piazza),
-COREA DEL NORD, che offre un modello encomiabile di Democrazia,
-CINA, lo stato più democratico del mondo (ha portato la Democrazia anche nel Tibet).
In tutti i casi (passati e attuali) il komunismo è sempre lo stesso Komunismo.
II Comunismo, o con i baffi di Stalin, o con la barba di Castro, o con il faccione sorridente di Mao, è, rimane e resta sempre lo stesso. Uno, indivisibile, immutabile, granitico e inossidabile.
Ed ogni Komunismo è sorto sotto la spinta delle farneticazioni (autentiche) degli ideologi (deliranti) che, una volta al potere proclamano la dittatura (del popolo, s’intende!). E che dittature! Il resto è FUMO! Fantasticheria. Illusione. (DELIRIO). Il grande inganno che ha come mèta soltanto la tirannia, l’oppressione, la mancanza di ogni tipo di libertà.
Chi sceglie il NUOVO Comunismo, sa dove va a finire.
Questi sono gli esempi concreti, attuali, contemporanei di Comunismo in vita ancora oggi. ALTRI MODELLI CONCRETI NON NE VEDO. Chi ha la vista più lunga di me ce li mostri.
E quelli che vogliono apparire socialdemocratici? Ma fatemi il piacere. Hanno vilipeso i socialdemocratici definendoli nemici del popolo e traditori. E ora vorrebbero … io non ci credo.
Caro maurom, termino qui, perché ho un appuntamento con lo psichiatra. Forse mi farà ricoverare in una di quelle belle cliniche che Stalin riservava ai suoi avversari politici. Quando non li mandava alla forca. O in galera. Mani pulite (sono tutti modi di dire) docet …
PS – Questi pseudodemocratici che attaccano il Premier che ha ricevuto grandi consensi in America, e che essi (come al solito) hanno contestato con un verdetto di condanna che comprende sia lui che l’America stessa, vogliono indicarci un valido modello alternativo sia per l’Europa sia per il resto del Mondo: CUBA? – CINA? – COREA DEL NORD? – MONDO MUSSULMANO?

Anonimo ha detto...

voglio essere veloce perche ho sonno:

ma che centra stalin con l'Italia?

dove è il nesso?

quando mai ha governato il comunismo in Italia ?
(date e periodi documentabili , please)

'notte

maurom ha detto...

Consociativismo:

modo di formazione delle decisioni di un governo in cui concorrono maggioranza e opposizione, al di là dei rispettivi ruoli parlamentari, giudicato come una deviazione dai principi costituzionali. Prassi consociative sono in realtà state frequenti in momenti eccezionali di crisi o trapasso politico, oppure, come nel caso dell'Italia a partire dagli anni '70, come tentativo di superare un sistema che non permetteva un'alternanza di schieramenti politici al governo.

da Sapere.it

Anonimo ha detto...

ma siamo dacapo: e stalin? e i mangiabambini? quando c'è stata al governo initalia la sinistra

ho fatto una ricerca, su internet, e dal seconda guerra mondiale in poi ...ma potete vederla voi stessi:

http://www.cronologia.it/governi.htm

leggo quasi sempre un nome, al governo o a qualch ministero... lo vedete anche voi?

__

quando dic che il cavaliere "non ha ancora subito una condanna definitiva", non è esatto e di questo ne abiamo gia parlato, qualke post fa: la PRESCRIZIONE è una condanna definitiva di colpevolezza... non devi credere a me, basta chiedere a qualche tuo amico/amica avvocato o anche che studia legge..

c'è anche il fatto della creazione dell' impero dal nulla, e qua di ombre (è vero, su alcuni movimenti non ci sono prove) ma di ombre ve ne sono tante... non basterebbe tutto lo spazio di 10 blog pero'

Chiudo con una domanda:

se a te venisse contestato un reato tu sei sicuro di non aver mai commesso, che cosa faresti?

Cercheresti immediatamente di farti processare per dimostrare al mondo che sei innocente, o, cercheresti di evitare il processo con tutti i mezzi a tua disposizione?

per quale motivo il cavaliere, che si definisce innocente ha cercato in tutti i modi cambiare le leggi a suo favore per non essere processato? o per venire prescritto?

Credi che le leggi che de-penalizzano in falso in bilancio siano per i comuni cittadini? o se siano fatte per gli amministratori di grosse società?

Visto che vi piace molto l'America, sapete che in America in falso in bilancio è un reato penale?
questo il cavaliere non lo ha detto, mi sembra.

Anonimo ha detto...

@ MBK
Stalin? Il comandante in capo del PCUS, da cui dipendeva il PCI. Te ne sei dimenticato?
Leggi con più attenzione.
Comunisti al Governo? NO! Quinta colonna di un Paese straniero nemico. Sovvenzionati. Chiaro?
C' è scritto tutto.
Altro che i processi di MD! Questa era gente da mettere al muro per alto tradimento (per la pena ho usato una iperbole, perché sono contrario alle fucilazioni).
Leggiti anche la lista Mitrokin. Poi bevi un Cinar contro il logorio della vita moderna. E infine ... un poco di zucchero ... e la pillola va giù.
-------
Siamo ancora ai processi condotti dalla cosiddetta Magistratura Democratica (come le repubbliche dell'Est), appendice del PCI, di RC e dei CI ?
E via!
Come è credibile la messa in scena (siamo al teatro?) di oltre 300 processi contro un solo avversario politico?
Tu ci credi. Io NO.

Anonimo ha detto...

@ misterblack
una sola domanda ma ci fai o ci sei?

Anonimo ha detto...

PRESCRIZIONE
Quando il reato è prescritto, il giudice non fa altro che prendere i fascicoli e incartare il sapone con i fogli che li compongono.
Questo non significa addebito non più punibile.
Il tempo è trascorso, soprattutto per la lentezza della macchina giudiziaria, e la giustizia non si interessa più di quel tipo di reato. NON SI PRONUNCIA. Non può dire che è stato commesso. Dice soltanto che non si va più avanti.
Il dubbio può essere lasciato con intenzione.
OK

Anonimo ha detto...

Prodi non sa che fare Ecco qua le prove

Il programma dell'Unione
Per tenere unito l'Ulivo le provano tutte. Ma il pesante volume del programma fa acqua da ogni dove 281 PAGINE DI NULLA/1 Le pulci all'agenda governativa della sinistra "Per il bene dell'Italia" è il titolo del programma dell'Unione. Se avete provato a leggere le 281 pagine che lo compongono e non ci avete capito nulla, non vi preoccupate. Non ci hanno capito nulla nemmeno quelli che lo hanno preparato, come dimostra la zuffa continua tra gli esponenti del centrosinistra. Se vi siete rifiutati di leggerlo spaventati dalla mole del volume e dal linguaggio involuto che lo caratterizza, sappiate che decine di milioni di italiani hanno fatto come voi. Così, da oggi, per cinque puntate da due pagine l'una, Libero pubblica una guida al programma di governo di Romano Prodi preparata dalla Fondazione Free, libera associazione presieduta da Renato Brunetta. Si tratta di un lavoro collettivo di un gruppo di intellettuali e analisti liberi da paraocchi e pregiudizi, che, senza spocchia e con un occhio attento alla grammatica, si riservano il diritto di usare la matita blu, la matita rossa e l'indispensabile diritto di sberleffo. Per amore di verità, di democrazia e di trasparenza. Per il bene dell'Italia. Per carità, nessuno crede ai programmi elettorali, né degli uni né degli altri. Nel migliore dei casi sono elenchi d'intenzioni sincere, che, però, devono fare i conti con gli eventi imprevisti e con il più che conosciuto debito pubblico. Credere ai programmi elettorali è come dar troppo credito a quelle letterine che i bimbi sono costretti a scrivere, sotto l'incombere della maestra che vuole anche ornarle con merletti di carta: sarò buono, farò i compiti, non farà mai arrabbiare la mamma. Prototipi di pargoli detestabili. Però, attenzione, anche quelle letterine possono essere rivelatrici. Se, per esempio un giovane virgulto scrivesse: pesterò la sorellina, sarebbe un segnale da non sottovalutarsi. O se argomentasse sostenendo che «sarò più migliore di quello che vi aspettaste», ci sarebbe da nutrire più di un legittimo sospetto sulla scuola che frequenta. Ecco, abbiamo preso in mano il programma dell'Unione, quel "Per il bene dell'Italia" che essendo un tomo di 281 pagine nessuno compulserà, ed abbiamo compiuto un gesto dissennato, lo abbiamo letto. Caspita, non ci crederete, ci penserete come dei maniaci, ma è roba forte. Abbiamo, allora, deciso di essere generosi, e ne abbiamo selezionato degli estratti, accompagnandoli con una specie di manuale di lettura, diciamo pure una spiegazione. Voi ve la caverete con assai meno carta. La prossima stesura, comunque, suggeriamo ai professori dell'Unione di farla correggere ad una maestra, magari la stessa delle letterine, in modo che, in attesa di fare «il bene dell'Italia », almeno non si faccia del male all'italiano. Il libro-programma mette al primo punto la difesa della Costituzione e le questioni istituzionali. L'approccio è di tipo conservativo, vale a dire che l'esigenza prioritaria è quella di evitare che la Costituzione sia snaturata con aggiornamenti troppo incisivi. In questa chiave è netta la condanna del centro destra, che ha approvato una riforma costituzionale troppo invasiva e senza il consenso dell'opposizione. «Una riforma, insomma, che non nasce da un patto costituzionale tra tutte le rappresentanze politiche, come è nella tradizione delle democrazie, ma da un accordo tra le sole componenti della maggioranza». Il fatto è, però, che quella riforma è stata possibile proprio seguendo la lettera dell'attuale Costituzione, e del suo articolo 138. Ed è anche un fatto che il centro sinistra, nella scorsa legislatura, decise di approvare la riforma del Titolo V della Costituzione, seguendo lo stesso identico criterio, ma con soli due voti di maggioranza, quindi con una forza assai più bassa di quella che qui si critica. E, infine, quando mai c'è stato un patto costituzionale fra «tutte le forze politiche»? È auspicabile, certo, che sui valori costituzionali vi sia un'ampia convergenza, ma la totalità è sospetta e, comunque, non c'è mai stata. Non si deve confondere il lavoro dell'Assemblea Costituente con il lungo e travagliato confronto politico che ha attraversato tutta intera la storia della Repubblica. E sembra contraddittorio affermare: «Non vogliamo riscrivere la Costituzione ma tutelarla, anche elevando il quorum per modificarla, così da scongiurare future riforme a colpi di maggioranza». È contraddittorio perché per alzare il quorum si deve cambiare la Costituzione. E che significa che non la si deve modificare «a colpi di maggioranza »? Sarebbe grave farlo a «colpi di minoranza». Forse vuol dire, come prima sostenevano, che per cambiarla è necessaria l'unanimità, ma, in questo caso, tenendo da parte che è il contrario di quel che loro stessi hanno fatto, questa sarebbe la ricetta del sicuro immobilismo, dell'affossamento di ogni disegno riformatore.

Anonimo ha detto...

Sveglia! La maschera è caduta. È necessario averne piena e netta consapevolezza. Dopo il sì (il sissignore) di Romano Prodi a Guglielmo Epifani e alle ferree conclusioni del Congresso della Cgil, non c'è più bisogno di decrittare le truffaldine elucubrazioni della sinistra sulla politica economica e sociale. Il vero programma è quello della Cgil e il disegno che lo regge è quello politico, rigido e militaresco, della Confederazione sindacale militante della sinistra.
Questo disegno è assolutamente antitetico non soltanto a quello della Casa delle libertà, ma alle esigenze fondamentali dell'economia e della società italiana. Esso indica perentoriamente un inflessibile ritorno al passato che non lascia scampo ad alcuna possibilità di rilancio dell'economia italiana. Non solo, ma corrisponde a un modello di economia e di società che, come ha detto con i toni più soft sabato al Forex il nuovo governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, vede l'economia italiana come «insabbiata» dall'inizio degli anni Novanta: Novanta, si badi.
Bisogna dunque sapere bene che sono in gioco due modelli alternativi di economia e società, quindi due tipi di futuro altrettanto alternativi. In sostanza, quello della sinistra-Cgil non soltanto guarda al passato, ma corre sempre più velocemente, diremmo disperatamente, verso un regime di rigidità e di centralizzazione del sistema. Vedi al riguardo la questione basilare dei contratti e la risposta sprezzante a Pezzotta (che pure ha il cuore a sinistra) sul decentramento salariale per la flessibilità e la produttività: adesso bisogna dare un scossa, non disturbare il manovratore! Non c'è da stupirsi che persino la Confindustria ne sia stata fortemente delusa e auspichi finalmente (speriamo nettamente) scelte nette.
Si veda la proposta di un nuovo «patto sociale» per il fisco e il welfare, capace (?) di reperire risorse da destinare appunto agli investimenti, all'istruzione e al welfare. Come? Semplicemente escludendo i «due tempi», prima il risanamento e poi il resto: un programma che sia portato avanti dal sindacato come vero soggetto politico. Questo significa evidentemente una politica fiscale diametralmente opposta a quella del centrodestra, basata sulla riduzione strutturale delle aliquote tributarie per dare spazio all'iniziativa, rafforzare gli incentivi economici nel senso della concorrenza, del mercato, della produttività e della competitività, ampliando l'area di libertà e di «sussidiarietà» dei cittadini e della società civile.
Questo è proprio ciò che richiede con urgenza il mondo globalizzato di oggi e di domani. Ciò che insomma è indispensabile alla crescita duratura. La scelta di Prodi-Epifani è invece quella della stretta fiscale simultanea, basata sul principio della più antiquata progressività delle imposte indirette, basata sul «chi più ha, più paghi», a parte le stangate patrimoniali. (Principio, fra l'altro, già contestato molti anni fa da un grande economista laburista come Lord Kaldor).
Poi, sullo sfondo ma non tanto, c'è la questione della «concertazione», che sta tanto a cuore, anche per ragioni teoriche, al Presidente Ciampi: uno strumento che ha svolto certamente la sua funzione proprio dagli inizi degli anni Novanta. Da quando, appunto, l'economia italiana si è «come insabbiata» e l'ombra lunga di un declino non ineluttabile ha incominciato a stendersi su di noi. Ma adesso, come ha detto Draghi, il tempo si fa breve.
E proprio adesso qualche forma anche più rigida di concertazione viene necessariamente presupposta nel programma «militare» di Prodi-Epifani. Perché il vero programma della sinistra è semplicemente un vetusto e irresponsabile modello «post-socialista» che ha bisogno del massimo di centralizzazione: di fatto una retrograda e esacerbata forma di «socialismo reale» nel mondo globalizzato dal quale ci allontanerebbe sempre di più, che davvero ci riserverebbe soltanto miseria ed emarginazione, colonizzazione e, al massimo, «cibo e turismo» (come dicono elegantemente le grandi banche d'affari internazionali).
Pensiamoci bene prima. La scelta è netta: o di qua o di là. Per generazioni.

Anonimo ha detto...

Prodi, "No a sfida tv con premier"
Il portavoce di Prodi in una lettera
"Con rammarico devo constatare che, nonostante i reiterati tentativi di convincere la nostra controparte politica, permangono le condizioni che più volte sono state da noi respinte".

CHI VOTA PRODI SI RENDE CONTO DI DARE IL VOTO A CHI NON E' NEMMENO CAPACE DI SOSTENERE UN DIBATTITO?
E CHE NON HA ARGOMENTI DA METTERE SUL TAVOLO?
LA SCELTA?
R I T I R A T A !

Anonimo ha detto...

I NO GLOBAL AL GOVERNO?
NO
GRAZIE!

Anonimo ha detto...

PRODI
DIBATTITO CON BERLUSCONI?
SI'.
ALLE MIE CONDIZIONI:
-IL TAVOLO DEVE ESSERE ROTONDO E QUADRATO
-SULLA SEDIA DI BERLUSCONI CI DEBBONO ESSERE LE PUNTINE DA DISEGNO
-IL PUBBLICO DEVE ESSERE TUTTO DI SINISTRA
-LE VALLETTE DOVRANNO SERVIRE PANE E MORTADELLA
-IL LUOGO DELL'INCONTRO: SULLA LUNA.

SE LA PARTE AVVERSA NON ACCETTA VUOL DIRE CHE HA PAURA.

Anonimo ha detto...

La sinistra in imbarazzo

L'hanno scelto. Come si fa a buttarlo via? Certo che la scelta è poco felice.
Quando pronuncia un discorso, quasi balbetta, emette un incomprensibile ciangottio. Le sue frasi hanno una strana somiglianza con l'aria che esce dallo stomaco di uno che ha mangiato troppo e male. Le poche parole che si afferrano sembrano non aver senso.
Immaginatevelo in un incontro con la "controparte".
Io proporrei di mandarlo, sì, a questo incontro, ma di fargli muovere solo le labbra. Ed ora ecco la soluzione del problema: nascosto da qualche parte metterei un ventriloquo che ripetesse tutti i suggerimenti dello Skipper. Che in fondo, poi, è quello che tiene la rotta. L'idea è buona. Basta non farsela sfuggire.
PS
In assenza dello Skipper si può sempre tenere Epifanio come riserva.

Andrea Rendi ha detto...

Riferendomi all'anonimo (9.57 pm) vorrei precisare a Maurom (9.13 am) che i punti:
-falso in bilancio
-leggi
-alleanze con i neo-nazi-fascisti
-insulti all magistratura
-non risoluzione conflitto di interessi
-invito ad evadere le tasse
-non rispetto del "contratto"
-Biagi & co
-pregiudicati in Parlamento
-carovita,
riguardano il periodo 2001-2006, non uno stantio periodo di anni fa. Grazie per l'ospitalità.

Anonimo ha detto...

Scusate se mi intrometto. Permesso?

LEZIONI DI ANTIBERLUSCONISMO
E’ entrata nelle scuole una NUOVA DISCIPLINA. L’antiberlusconismo viscerale.
Da impartire ai bambini fin dalla scuola materna. Avete capito bene: scuola materna.
Istituto Mastroianni – Roma
Carnevale – Compagnia teatrale di burattini.
Parte la “Recita”.
Insegnanti, coordinatori, assessore alle politiche scolastiche (rifondaiolo) non si accorgono di nulla. Niente di rilevante. Sono al bar.
Intanto sul palcoscenico Pulcinella prende a bastonate un personaggio creato lì per lì, brutto e cattivo, “Silvio il ricco”, tanto ricco che il soldi gli escono dal culetto. A furia di bastonate Pulcinella lo ammazza. E dopo averlo ammazzato lo getta nella pattumiera.

Facciamo una sostituzione e, per ipotesi, immaginiamo che cosa sarebbe successo se al posto di Silvio il ricco ci fosse stato Romano il povero (di idee).
Si domanda
che fine avrebbero fatto gli insegnanti?
che sorte sarebbe toccata all’assessore?
che putiferio avrebbe sollevato l’Unità?
quante denunce sarebbero giunte sul tavolo dei magistrati?

DEMOCRAZIA A SENSO UNICO DELLA SINISTRA
(Se dico COMUNISTI vi offendete?)

Domanda ulteriore
E’ o non è vergogna condizionare i bambini (che i genitori affidano alla scuola con fini educativi e non di ammaestramento) con una propaganda politica mascherata da recita (non ammessa nella scuola) impartita con tanta disinvoltura attraverso una “farsa” condotta con i burattini, buttata là come se fosse la fiaba di Cappuccetto Rosso? (il colore del cappuccio è del tutto casuale).
SI’
-----------E’ VERGOGNA.-----------

E infatti molti genitori non hanno gradito.

Anonimo ha detto...

x andrea
IMMAGINIAMO
che
mentre è al governo la sinistra
un giornalista contrario visceralmente alla sinistra, e in particolare ai comunisti, si presenti tutte le sere con la rubrica
IL FATTO
dove si dice peste e corna della sinistra stessa.
Per quanti giorni lo farebbero affacciare sugli schermi TV, alle nove di sera, quando in TV c'è la massima punta di ascolto?
Non so leggere la mano, ma gli do vita corta. Breve. Un lampo.
E se la sinistra, oggi fosse al governo, una trasmissione come "Ballarò", o un intrattenimento alla Fabio Fazio (col segno opposto, s'intende), quanto ci metterebbero a sparire?
Lauto premio a chi riesce a calcolare il tempo in micrisecondi, con strumenti di altissima precisione.
Per il resto lascio il compito a maurom.
PS
I beniamini, divi della TV, a voi tanto cari (da Biagi a Santoro) sapete quanti MILIARDI mettono in tasca? (alla faccia nostra).
Ma l'unico che ha i soldi ed è cattivo è Berlusconi. Ma i capitali di Berlusconi sono serviti anche a dare lavoro a migliaia di dipendenti (volevo dire sfruttati: si addice di più alla vostra comprensione). Quei vostri beniamini, invece, sono soltanto delle sanguisughe.

Anonimo ha detto...

... se Prodi diventasse presidente del Consiglio "durerebbe pochissimo, lo farebbero fuori dopo poco tempo. E comunque non deciderebbe nulla perche' ostaggio di una coalizione del caos e del partito del no".
"L'Unione e' legata a doppio filo al programma della Cgil e anche qui Prodi ha avuto una caduta verticale perche' non si capisce come si puo' essere d'accordo contemporaneamente con il programma della Confindustria e con quello del sindacato".

Silvio Berlusconi (Porta a porta)

Anonimo ha detto...

... Quanto alla situazione dei conti pubblici, Prodi "dice il contrario della verita': il buco lo hanno lasciato i governi di centrosinistra, un buco di 37.000 mld di vecchie lire certificate dall'Istat fino a due mesi fa". Prodi ha "commesso l'ennesima gaffe" chiedendo che un'altra authority certifichi i conti pubblici: "I conti sono gia' certificati dalla Corte dei Conti, dalla Ragioneria generale dello Stato, ma anche da istituti come l'Istat e Eurostat".

Silvio Berlusconi (Porta a porta)

Anonimo ha detto...

Se posso dire qualcosa anch'io dico che oggi ho votato e ho votato centrodestra. Berlusconi è un grande uomo, rispettato in Europa e USA, che ha dato prestigio al nostro paese, che ha mantenuto le promesse ( e quelle non mantenute non c'erto a causa sua ma per un accanito ostruzionismo comunista), che sta sollevando l'Italia nonostante il deficit, malgrato il terrorismo e tutto il resto. se c'è un politico rivolto più di altri al sociale è proprio lui, quindi...non posso dare il voto a una coalizione che urla socialismo e poi schiaccia i poveri con tasse su tasse. la sinistra è una grande famiglia in cui nessuno è daccordo con nessuno, e dare il voto a una coalizione che si punta il dito a vicenda è un errore che potrebbe costare caro ad un paese che deve crescere...tutte le altre banalità dette dai comunisti che non hanno altre argomentazioni se non sudice accuse spesso anche infondate si uniscono sotto una sola voce:INVIDIA!
chissà perchè tutti i paesi liberali diventano potenze mondiali e tutti quelli prettamente comunisti restano nell'arretratezza e povertà!!! nessun comunista si ferma mai a meditare su questo...