mercoledì 10 maggio 2006

In un libro choc le infamie del comunismo. Massimo Introvigne

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=88004

I comunisti non mangiavano solo i bambini, ma anche gli adulti

24 commenti:

Anonimo ha detto...

.. . vabbè ragazzi, mo' non esageriamo ... anche se sapere che Cina Cuba Angola siedono nel neonato organismo ONU dedicato alla tutela diritti umani qualche brivido lo dà ...

attila ha detto...

Ma voi, prima di raccogliere le notizie, vi informate su quello di cui si scrive?

Capisco i redattori del Giornale, che hanno tutto l'interesse di divulgare notizie pretestuose, ma mi sarei aspettato un minimo tentativo di ricerca bibliografica sopra.
Fortuna che MauroM vuole proporre un blog di informazione alternativa. Se questa è informazione alternativa quella di partito qual'è?

Nicolas Werth, autore del libro in questione, è stato anche co-autore (sotto la guida di Courtois) de: "il libro nero sul comunismo", libro del 1998 criticato abbondantemente da storici di tutto il mondo (anche americani, quindi si spera non comunisti giusto?).
Egli ha curato , da esperto in materia, la sezione relativa all'Unione Sovietica, occupandosi in particolare del periodo di Stalin.
Il primo grosso errore che salta agli occhi è che in questo libro, le vittime che vengono "calcolate" come vittime del comunismo, sono relative anche alle vittime durante la seconda guerra mondiale (in pratica se un soldato russo ha sparato ad un soldato tedesco, questo sarebbe una vittima del comunismo, bel calcolo!).
Inoltre nel libro in questione viene addirittura detto che "il comunismo" (non le dittature comuniste, ovvero le sue degenerazioni) avrebbero fatto più vittime del Nazismo (che ha ammazzato solo 25 mln di persone), peccato che il nazismo sia durato meno, si sia verificato in un solo paese e che alle vittime del nazismo non sono state associate le vittime di tutti gli altri regimi fascisti della storia, mentre così è stato fatto epr il comunismo. Forse la bilancia penderebbe dall'altro lato se si facessero bene i conti.
Un altra obiezione forte al libro, e quindi ai suoi autori, è la non contestualizzazione delle cifre del libro (come dire: 1000 morti, senza dare spiegazioni su come dove e perchè).
Ultimissima obiezione di metodo (non mia, sempre di vari storici):
il libro riguarda le vittime del "comunismo", giusto? Stando a questo criterio se si scrivesse un "libro nero del cristianesimo" forse le cifre sarebbero anche superiori se si potessero avere i dati corretti di tutte le crociate o gli stermini di eretici e mori. E se si scrivesse un "libro nero del capitalismo" saremmo sempre allo stesso punto: i massacri in Nicaragua, l'occupazione di Panama ecc. ecc.

E' chiaro che prima di prendere per oro colato le dichiarazioni di un autore così contestato si dovrebbe almeno fare uno sforzo per sapere se quello che dice è vero. Aspetta però, che scemo, siamo in Italia, conta solo quello che si dice, nessuno tanto si prende la briga di aprire un libro.

maurom ha detto...

Per me Attila lo pagano.
Uno che ha così tanto tempo da perdere non può avere un lavoro.
Forse è in pensione, col cervello sicuramente.

attila ha detto...

Se vi può consolare non sono in pensione, studio la politica perchè è il mio mestiere e mi piace tantissimo aver ragione, anche se qui è così facile che quasi non c'è gusto...

Anonimo ha detto...

se scrivessimo un ELOGIO DEL COMUNISMO? così , alla faccia dei mille (o cento, non ricordo)campri di concentramento tutt'oggi esistenti.

per la cronaca: sono GIA' stati scritti libri neri del capitalismo, del cristianesimo, del governo Berlusconi et alia. ma mi domando perchè il comunismo continua a trovare così tanti strenui difensori.

infine: non so se attila sia un buontempone,un prezzolato (;-)) od altro, ma quasi quasi mi fa simpatia ... dà a questo blog quello sprint in +!

Anonimo ha detto...

per me è uno studente

Anonimo ha detto...

per me è uno studente

Anonimo ha detto...

Maurom invece di sentenziare cazzate,prova ad argomentare in maniera piu convincente ed obiettiva.Il buon Attila lo fa,e mi sembri alquanto in difficoltà nell'avere un contradditorio serio.Tipico dei Berluscones,quando il dibattito tocca temi SCOMODI partono le accuse,le novelle vs comunisti e gli appelli stile SANDRONE BONDI.
RIDICOLI!!!

Anonimo ha detto...

le argomentazioni convincenti ci sono: ma se chi ti sta dinanzi è sordo, c'è poco da commentare.

al momento la situazione è la seguente.
- negare fino alla morte che nell'attuale cs ci siano forze comuniste;
- negare che il comunismo abbia prodotto vittime;
- offendersi quando si viene etichettati come post comunisti;
- però difendere questo tipo di regime.

dite che va bene così?

ah, ovviamente i regimi comunisti sono i primi difensori dei diritti umani, cronaca di oggi!

Anonimo ha detto...

x ATTILA
Studi politica???
Bravo!!!
E allora vatti a studiare tutto il periodo in cui il Pci, Napolitano compreso, applaudiva, su l'Unità, i carri armati sovietici a Praga

Anonimo ha detto...

ah, ma applaudiva da destra (motivo per cui piace tanto a fini)!

Anonimo ha detto...

Il vostro continuo tentativo di estrarre dal cilindro qualsiasi nuova accusa contro il comunismo ha raggiunto livelli da OSSESSIONE PATOLOGICA.
Ma che cazzo vi frega se 80 anni fa Stalin e compagni compievano atrocità;sono fatti accertati,e nessuno sta a negarlo,ma da allora il comunismo,la politica,la storia ha subito stravolgimenti incredibili,che hanno modificato la prospettiva delle cose.Solo voi restate ancorati,per chiara faziosa stupida ignoranza,a situazioni che nn esistono,e spero nne sisteranno,piu.
Molti personaggi politichi nostrani hanno un passato ESTREMISTA:Fini,era e fondamentalmente è in maniera intelligente,UN FASCISTA.
Berlusconi militava nel P2 di Gelli,Bossi proponeva a gran voce idee di Secessione.
Pero' di queste posizioni,giustamente, nn si parla perche appartengono al passato,ed ognuno è libero di cambiare le proprie idee.La vs campagna contro i comunisti è ridicola per questi motivi,perche fotografa una realtà che nn esiste piu da tempo;nn spaventate piu nessuno,tantomeno con questa spazzatura editoriale.
Maurom cambia spacciatori,questi ti rifilano solamente DELLA MERDA.
Prova,a cambiare per una volta le tue fonti,proponendo qualcosa di meno fazioso.

Anonimo ha detto...

Tra ipocrisie e malafededi Gianni Riottadi Gianni Riotta STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
Il setaccio con cui le Nazioni Unite si ripromettono di filtrare i dittatori stringe le maglie, ma non riesce ancora a evitare che Cuba, Arabia Saudita, Pakistan, Nigeria e altri Paesi che abusano dei propri cittadini siedano, censori ipocriti, nel nuovo Consiglio dei diritti umani. È il risultato, controverso, della giornata di ieri quando, a votazione, si è insediato il Consiglio per i diritti, delegato dall'Onu a vigilare contro torture, vessazioni della libertà di parola, pensiero e fede religiosa.
L'intenzione dei riformatori era un filtro rigoroso, che impedisse il ridicolo del recente passato, quando la Libia del colonnello Gheddafi, il Sudan del genocidio in Darfur e altri bulli sono assurti, sussiegosi, a blaterare di libertà conculcate. L'idea era che una vigorosa maggioranza, i due terzi dell'Assemblea Generale, marcasse i nemici dei diritti. Ma, come per le riforme al bilancio bocciate a dispetto del segretario generale, l'ormai impotente Kofi Annan, anche il forum dei diritti umani - che ha sede a Ginevra - è stato diluito da ipocrisia, malafede, opportunismo.
Nasce male il nuovo Consiglio, perché tra i Paesi scelti ci sarà Cuba dove Fidel Castro regna da mezzo secolo. Sogno di rivoluzione per attempati turisti, più in cerca di seducenti jineteras che non del Che Guevara, Cuba viene così descritta nel Rapporto 2006 di Human Rights Watch: «306 dissidenti politici detenuti... i cubani si vedono sistematicamente negati i diritti di base, la libertà di stampa, di associazione, di privacy, di viaggio e un sistema giudiziario indipendente». Con il dittatore al tramonto siederà al Consiglio la Nigeria, che deporta milioni di «non indigeni» invisi al governo e l'Arabia Saudita, secondo Human Rights Watch «monarchia assoluta» dove le timide riforme di re Abdullah ancora non permettono alle donne di votare, candidarsi, lavorare o andare a scuola senza il permesso del marito o del padre, né guidare l'automobile.
Eppure i fondamentalisti wahabiti faranno le pulci al galateo dei diritti nel mondo. Con loro il Pakistan del generale Musharraf, la Cina di Hu Jin Tao e, forse, la Russia di Putin, certo non campioni di libertà, uguaglianza e fratellanza. La reazione dei paladini dei diritti è divisa. C'è chi, come Kenneth Roth di Human Rights Watch, parla di «passi avanti rispetto al passato», e chi, come United Nations Watch è persuaso che «regimi orrendi vadano al Consiglio».
L'intenzione era buona, ma la solita burocrazia del Palazzo di Vetro paralizza le riforme. Dopo lo scandalo Oil for Food, che ha inzaccherato Kofi Annan, dopo il fallimento della riforma del Consiglio di Sicurezza e le denunce per abusi contro i minori, anche a carico di personale Onu in Liberia venute da Save the Children, un Consiglio dei diritti umani ancora non credibile, se pur meno nefasto, nuoce agli oppressi che languono in orrende galere. Per loro la bandiera azzurra Onu come segno di speranza si stinge incolore.
10 maggio 2006


!

Anonimo ha detto...

certo, maurom, magari comincia a leggere Repubblica, con quel Bocca così obiettivo ...

allora, vediamo di mettere alcuni punti fermi:
- vi piaccia o meno, il ocmunismo sovietico è caduto ufficialmente nel 90 o giù di lì. il libro nero è stato publicato verso fine anni '90. ora, sarà permessa una riflessoine storica circa quel tipo di regime, o dobbiamo leggere solo dei crimini 8efferrati, no dibbi) del nazifascismo? che poi, a volerla ricordare tutta, è da poco che il tema delle vittime delle foibe è divenuto attuale ... fors eche esse non meritano di essere ricordate?
- che vi piaccia o meno, il pci è diventato pds dalla caduta del muro. con buona pace di togliatti, è assai probabile che i dirigenti pci prendessero ordini da mosca, per quanto senza arrivare all'effetivo stravolgimento dell'ordine democratico italiano (paese al limitare del mondo comunista). ma quel partito si è fortmetne radicato nella società italiana, influenzandone la cultura;
- fini , bontà sua, è nato negli anni '50. sarà ex missino, al massimo, a fascista proprio no;
- devo ricordare che il mondo comunista è sempre stato guardato come faro ideale da buona parte degli intellettuali nostrani?
- devo ricordare la forte e ben strutturata organizzaizone in cellule del pci?

silvio sarà isterico nella sua caccia al comnista, ma in effetti questa è una forte componente della nostra cultur apolitica. e spero ammettiate ancor ala possibilità di non pensarla come voi!

Anonimo ha detto...

SOVIET ITALIANO
Bertinotti a capo del Soviet supremo.
Napolitano al Cremlino (ex Quirinale).
Italia di Togliatti e di Stalin
In alto i cuori!
Avanti popolo!
Bandiera Rossa!
Alla riscossa!
W i carri armati sovietici che hanno represso la primavera di Praga!
Viva piazza Tienemen!
In alto la Falce e il martello!
In pugno il Vangelo di Mao!

Anonimo ha detto...

QUIRINALE
I Ds (i Pcini) potrebbero candidare al Quirinale Fidel Castro!
Degno personaggio che li rappresenterebbe con la loro vera faccia.
Giù la maschera!
Ds? Comunisti siete!
Ora con quei 24 mila fottutissimi voti farete cappotto del potere!
Non meraviglia la spudorataggine dell'Udeur, partito di mederati (???!!!???), partito acchiappapoltrone e leccapiedi dei comunisti.

Anonimo ha detto...

ESULTIAMO!
L'uomo che applaudì al massacro dei carri armati sovietici a Praga, oggi, il nostro presidente!
Viva la dittatura del proletariato!
PS
Trasferiremo la Capitale all'Avana?

Anonimo ha detto...

1000 votanti esatti, dovevano essere 1009, ponendo che le assenze siano divise equamente

e

343 Voti per Napolitano, contando che la sinistra ne aveva 340

Significa che qualcuno dei vostri ha votato per Napolitano (oltre a Follini e Baccini) e dimostra che le direttive di partito non sono state ben accolte.

Significa che la sinistra mostra tutta la sua unità, da Mastella a Capezzone.

La Lega ha chiesto a gran voce di non votare Napolitano, la destra si è accordata per scheda bianca, poi la Lega ha deciso di dare il suo voto a Bossi (tanto per distinguersi dalla massa). A questo punto l'UDC e AN avrebbero fatto meglkio a fare come gli pareva. La Lega tira acqua solo al suo mulino, e Berlusconi li segue come un cagnolino.

Ibernate i vostri dirigenti e ritirateli fuori tra 5 anni.

Saluti cari.

Anonimo ha detto...

FRollini ha fatto la sua anche stavolta.
auspico a questo punto che faccia il passo dall'altra parte: ne guadagneranno in coerenza entrambi gli schieramenti

Anonimo ha detto...

hanno lottizzato perfino l'onu


Onu: Cina e Cuba nel Consiglio per i diritti umani

Anonimo ha detto...

Giorgio Napolitano (Napoli, 29 giugno 1925) è un uomo politico italiano; il 10 maggio 2006 è stato eletto Presidente della Repubblica Italiana.

Nel 1942, a soli diciassette anni, fondava un gruppo antifascista e comunista che nel corso della Seconda guerra mondiale prenderà parte a numerose azioni nella resistenza contro i nazisti. Nel 1945 aderì al Partito Comunista Italiano, di cui fu segretario federale a Napoli e Caserta. Due anni dopo, nel 1947, si laureava in giurisprudenza all'Università di Napoli, con una tesi di economia politica.

Eletto deputato nel 1953 (e successivamente sempre rieletto, nella circoscrizione di Napoli), divenne quindi responsabile della commissione meridionale del Comitato Centrale del PCI, di cui era diventato membro a partire dall'VIII congresso (1956). A Napolitano, come alla maggioranza del PCI dell'epoca, viene ascritta la responsabilità di non aver condannato la repressione staliniana dei moti polacchi e ungheresi (L'Unità all'epoca definì gli operai insorti "teppisti" e "spregevoli provocatori").


Napolitano con Enrico BerlinguerDopo essere entrato, a partire dal X congresso, nella direzione nazionale del partito, dal 1976 al 1979 ne fu responsabile della politica economica mentre dal 1986 al 1989 ne diresse la commissione per la politica estera e le relazioni internazionali. Esponente della corrente moderata e socialdemocratica (capo cioè dei cosiddetti miglioristi), nel luglio del 1989 fu ministro degli esteri nel governo-ombra del PCI, da cui si dimise all'indomani del congresso di Rimini, in cui si dichiarò favorevole alla trasformazione in Partito Democratico della Sinistra.

Più volte capogruppo alla Camera dei Deputati del PCI, dal 1989 al 1992 è stato parlamentare europeo, e proprio nel 1992 venne eletto Presidente della Camera al posto di Oscar Luigi Scalfaro che divenne Presidente della Repubblica Italiana. Nel frattempo all'interno del PCI prevale, in politica estera, la linea di Napolitano di "piena e leale" solidarietà agli USA e alla NATO, la quale avrà la sua definitiva consacrazione nella guerra del Kosovo (1999). Successivamente, Romano Prodi lo nominerà Ministro dell'Interno del suo governo nel 1996. In questa veste propone quella che diverrà nel luglio 1998 la Legge Turco-Napolitano, che istituisce i Centri di permanenza temporanea (CPT) per gli immigrati clandestini.


Napolitano alla Festa dell'Unità 1975, a MilanoDopo la caduta dell'esecutivo guidato da Prodi, fu europarlamentare dal 1999 al 2004 tra le fila dei Democratici di Sinistra, e ricoprì in quella sede la carica di Presidente della importante Commissione Affari Costituzionali (AFCO).

Il 23 settembre 2005 è stato nominato, contemporaneamente a Sergio Pininfarina, senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

Nel 2006 è individuato come uno dei possibili successori di Carlo Azeglio Ciampi alla carica di Presidente della Repubblica. Il 7 maggio 2006, un giorno prima delle votazioni, è candidato ufficialmente dall'Unione, coalizione politica vincitrice delle ultime elezioni; in cerca di un accordo con l'opposizione, però, la maggioranza vota scheda bianca nelle prime tre votazioni.

È stato eletto undicesimo presidente della repubblica il 10 maggio 2006 con 543 voti dei grandi elettori alla quarta votazione, la prima per la quale è previsto un quorum pari alla maggioranza assoluta.


Napolitano al Congresso dei Partiti Comunisti a Belgrado, 1969
Curiosità
Da giovane, con lo pseudonimo di Tommaso Pignatelli, pubblicò la raccolta di sonetti "Pe cupià 'o chiarfo": scritti in dialetto napoletano, essi incontrarono il favore di Natalia Ginzburg.
Prima di entrare in politica fu attore teatrale ed ebbe il ruolo di protagonista nella commedia Viaggio a Cardiff di William Butler Yeats.
Fu soprannominato "Re Umberto" per la somiglianza fisica con Umberto di Savoia, l'ultimo re d'Italia, e per i modi misurati. Per le sue posizioni riformiste, tese all'avvicinamento del PCI con il Partito Socialista, venne per lui coniato il neologismo "migliorista", inizialmente con un'accezione vagamente dispregiativa.
*Giorgio Napolitano è stato smascherato a fare una considerevole cresta sulle note spese: dopo aver comprato un biglietto low cost per il volo Roma-Bruxelles al prezzo di 90 Euro otterrà un indennizzo di 800 Euro, ovvero la tariffa piena per la tratta in questione, con un guadagno netto di oltre 700 Euro. "Rispondo solo ai contribuenti Italiani" ha replicato Napolitano interpellato dall'emittente tedesca RTL. "sbagliato, si tratta di una grave truffa ai danni di tutti i contribuenti Europei" ha replicato l'Europarlamentare Hans P. Martin, "il sistema, visto che non c'è nessun organo preposto al controllo, consente di gonfiare le spese, ma i cittadini devono sapere che si tratta di una vera e propria truffa" (Libero, 13 Aprile 2004)

Anonimo ha detto...

x anon 12'04
... è assai probabile che i dirigenti del Pci prendessero ordini da Mosca ...
Probabile?
Perché, hai ancora dei dubbi?
E i rubli, versati in dollari sonanti, Mosca li avrebbe dati ai dirigenti del Pci (Giorgio compreso) per allestire parchi di giochi per bambini?
Questo può andar bene per ATTILA, ma, come dice lui, egli è esperto in materie politiche.
Per noi poveri, umili, miseri, deficienti mortali, narcotizzati da Berlusconi, i dirigenti del Pci erano TRADITORI DELLA PATRIA (E NON SONO CAMBIATI).

Anonimo ha detto...

LETTERA APERTA A FIDEL
Oggi l'Italia entra nel novero dei Paesi più civili ed avanzati del Mondo: Cina, (la Tua) Cuba, Corea del Nord.
Nel punto più alto del Quirinale sventola ora la Bandiera Sovietica: quella di Lenin, di Stalin, e, perché no? di Mao.
Una saluto a te e un saluto a Lula (recluta fresca, come noi!).
Il nostro progresso incomincia da te, che sei il nostro modello, da te, strenuo difensore dei diritti umani.
Per questo prenderemo ad esempio il modo in cui, Tu, Grande difensore del Popolo, tratti i tuoi prigionieri; i biechi reazionari, amici dell'America e del Fascismo mondiale.
E sua Tua ispirazione, daremo vita ad una nuova vera Libertà. Libertà di stampa (per i nostri giornali) e Libertà di Piazza: e d'ora in poi, le dimostrazioni "vivaci" non si conteranno più; sfasceremo tutto: infatti noi siamo Sfascisti e non Fascisti, anzi Antifascisti. Il tuo nome e la tua immagine animeranno tutte le Piazze; in tuo nome, e in nome della libertà, sfasceremo vetrine, negozi, automobili; svaligeremo i supermercati (meno la Coop perché è nostra) in nome dell'esproprio proletario. E finalmente, potremo dare sfogo a tutte queste nostre grandi "idee", senza scontrarci con la polizia, perché il Nostro Governo è con noi e manderà la polizia in nostro aiuto, contro eventuali fascisti e reazionari che volessero ostacolare le nostre democratiche manifestazioni.
Oggi è davvero un grande giorno!

Il Regno ha detto...

www.ilregno.blogspot.com

per tutti, da destra e da sinistra (ma soprattutto da destra)
Ciao