giovedì 25 maggio 2006

Le commedie riescono col buco. il Foglio

Pure nel 2001 si battagliò sui conti pubblici ma c’era stata una finanziaria elettorale

La commedia del buco del bilancio, che il governo di Romano Prodi ha messo su, è una copia brutta di quella che nel 2001 fu presentata al pubblico dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Infatti, allora, Tremonti, avvalendosi della certificazione della Banca di Italia, comunicò che vi era in quel momento un deficit di cassa del Tesoro che superava di parecchio il disavanzo emergente nel bilancio ufficiale globale, calcolato secondo i criteri contabili correnti. Vi era, insomma, una parte “nascosta”, consistente di oneri accumulati, che non figuravano in tale bilancio. E che, in parte, dipendevano dai soliti debiti pregressi di altri enti (specialmente Unità sanitarie e imprese pubbliche) che il Tesoro aveva accettato di caricarsi, fuori bilancio; e in parte derivavano da oneri addizionali dalla manovra elettorale.
Che ciò sia accaduto allora anche in conseguenza di finanza elettorale lo ha riconosciuto due giorni fa Massimo D’Alema in una sede non sospetta come Ballarò. Ma, questa volta, il buco viene denunciato non in relazione al periodo decorso, ma rispetto all’intero anno 2006, a sette mesi dal termine. E nessuno può certificare ciò che non è ancora accaduto, neppure – suggeriscono alcuni osservatori – la commissione di verificatori presieduta dall’ex direttore dell’analisi economica del Tesoro Riccardo Faini (a cui il Sole 24 Ore suggerisce per fugare dubbi di reticenze e di sospetti di chiamare in commissione un uomo Eurostat). Il presunto buco, questa volta non dipende da una manovra di finanza elettorale. I problemi nascono dal fatto che la crescita zero dell’economia nel 2005 ha reso più difficile la quadratura dei conti pubblici, in quell’anno, con ripercussioni sul 2006, dato che una parte delle entrate riguardano imponibili dell’anno prima. In questi mesi c’è stato un boom delle entrate e la stima di un deficit del 3,8 per cento per il 2006, fatta dal precedente governo, pertanto appare credibile.
Ma ci sono ancora sette mesi prima di chiudere il 2006. E l’attuale governo ha la responsabilità di governare la spesa sia nel bilancio ufficiale che nei conti di tesoreria cui affluiscono deficit d’altri soggetti che esso può decidere o meno d’accogliere. Il buco che Prodi potrebbe trovarsi a colmare, potrebbe perciò dipendere dalle sue stesse spese.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

l'impressione è che tutto il nuovo corso ulivista, dalla campagnia elettorale in poi sia improntata a ricalcare le mosse del polo.

Anonimo ha detto...

La verità è che la CDL anche di fronte a dati che si presuppone siano oggettivi e fondati,nn ha il coraggio di fare un passo indietro affermando l'autenticità del buco di bilancio;è vero si tratta di stime, ma di fronte a numeri cosi gravi nn si puo negare l'evidenza continuando a "disegnare" una realtà che nn esiste.
La politica economica del cdx è stata,secondo diverse fonti,del tutto insufficiente anzi colpevolmente lacunosa sotto vari aspetti chiave.
Il tetto del 3.8% è pura utopia,e i vari destrorsi lo sanno bene,ma si sa questa ex maggioranza nn ama dire le cose come stanno;preferisce la solita fumosa ed inconcludente polemica attaccandosi a qualsiasi cavillo,pur di nn ammettere le proprie deficienze.
La polemica sul buco lasciato dalla sx nel 2001,è del tutto infondata in quanto è stato appurato un deficit appena sopra al 3%,ma con un'avanzo primario superiore al 5%(che la cdl ha bruciato).
I tuoi dati sono sbagliati,o palesemente di parte scegli tu,e ancora una volta dimostri tutta la tua ossessiva ideologia Berlusconiana,fondata SEMPRE E CMQ sulla negazione dei dati reali....
PENOSI
PT

Anonimo ha detto...

"La polemica sul buco lasciato dalla sx nel 2001,è del tutto infondata in quanto è stato appurato un deficit appena sopra al 3%,"
Che secondo Bruxelles, doveva essere di circa 2% per quell'anno, quindi fai tu la differenza, e trovi il buco....