giovedì 29 marzo 2007

L'errore di Pierferdi. Lodovico Festa

Perché le posizioni prese da Pierferdinando Casini sulla questione del finanziamento delle missioni all'estero sono state gravemente sbagliate? Perché non hanno permesso all'area responsabile del centrosinistra di venire allo scoperto. La politica estera italiana è allo sbando: Fassino vuole trattare con i talebani, Prodi dice a Putin d'essere d'accordo con lui su Iran e Afghanistan, Bobo Craxi e Intini rassicurano Hamas, D'Alema ammicca a Chavez all'Onu, Prodi fa asse con Zapatero nella Nato, Parisi è scavalcato sul rapimento Mastrogiacomo.
Prodi invece di occuparsi di affari esteri si interessa solo di affarismo estero per controllare grandi gruppi economici italiani come Telecom Italia o Autostrade. Infine D'Alema, invece di gestire in silenzio i nodi imbarazzanti del sequestro Mastrogiacomo, si vanta della comprensione americana. E aggiunge subito dopo che Al Qaida è un'invenzione degli Stati Uniti, dimenticandosi di essere ministro degli Esteri e non solo un comiziante da quattro soldi. Questa politica estera, cucita sull'esigenza di legare alla coalizione gli estremisti di Rifondazione, dà sempre più il mal di pancia a un'area ampia del centrosinistra. Quest'area andava incalzata e per farlo bisognava chiedere in cambio del naturale voto al rifinanziamento delle nostre truppe all'estero, scelte nette e vincolanti. Quando Casini, prima di trattare, rassicura il governo sul suo voto, impedisce l'operazione chiarimento.
Vi possono essere state sbavature di altro tipo nel centrodestra. Ma la colpa centrale del riallineamento dell'area responsabile del centrosinistra è di Casini. E nasce da un disegno politico non solo suo, ma anche di settori dell'establishment: presentare Berlusconi, Fini, la Lega come un'opposizione di serie B, che può essere rappresentata solo da una forza responsabile come l'Udc. Una sorta di nuova conventio ad escludendum che dovrebbe finire in gloria con un proporzionale senza indirizzo maggioritario tale da ridare centralità ai ricatti dei partitini.La politica di Casini implica anche rotture non evitabili perché non esiste più un'alleanza. E si tratta di ragionare anche di identità: in questo senso l'esigenza di un grande democratico partito dei moderati diventa impellente. Ma in politica non possono mai mancare le risposte politiche. Dai Dico alle pensioni, alla riforma elettorale, alla gestione del «tesoretto», all'evolversi della situazione in Afghanistan, l'agenda politica presenterà presto nuove fatali scadenze per un governo ormai morto. Il centrodestra «reale» deve avere sue proposte: sui Dico deve trovare un compromesso tra i cattolici e i «suoi» laici; su pensioni e tesoretto deve fare capire agli imprenditori che appoggiano Casini che queste loro manovre, contro l'interesse delle proprie basi sociali, costano consenso. In politica estera bisogna interloquire con i «responsabili» del centrosinistra. Così si svuota la strategia casiniana.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La missione in Afghanistan l'avete voluta-finanziata e sostenuta voi del cdx x poi con una squallida mossa(tipica del nano)rinnegarla nn votando .
La speranza di tornare ad una nuova crisi di governo era troppo giotta x il Dio Unto,ma purtroppo i vs piani sono andati a fanculo x colpa del Pierferdi.
E allora ecco immancabile un post di contestazione con le solite frasi polemiche,critiche vuote su stategie politiche pienamente legittime e cazzate varie.
Casini resta l'unico cmq nel cdx che abbia avuto il coraggio(insieme a Follini) di diversificare la propria strategia politica,allontanandosi dal populismo sudamericano stile Berlusca.
E x questo a voi azzurrini-missini-leghisti, sta leggermente sulle balle.
Certo voi il vs ano lo avete, gia da tempo, dato in gestione al Mago di Arcore,quindi una scelta critica da parte vs nn si verificherà mai.
Per voi il Berlusca è la luce!!
Questa è la vs verità, tutto il resto(processi-malgoverno-leggi ad personam-gaffe internazionali) nn conta o nn viene ricordato.
PT

Anonimo ha detto...

"Le liberalizzazioni del
centrosinistra non sono vere liberalizzazioni, ma solo aiuti alle Coop rosse"
un grande statista
Silvio Cazzaroni

qulacuno mi spiega l'abolizione delle ricariche, la sparizione dela penale per l'estinzione anticipata del mutuo,rc auto (plurimandato),tariffe aeree, scuola, borsaonline del gas, scadenza degli alimenti, appalti tav e meno burocrazia per aprire un impresa
come faccia ad avvantaggiare le COOP??? neanche sul sole ci sono simili tesi...
Posso capire quella sui benzinai, posso anche capire che non si chiamano liberalizzazioni... ma quello che non capirò mai è come si fa a dire certe baggianate!!!
Sarà perchè di Mauromini ce ne sono a bizzeffe?

Anonimo ha detto...

Non affannarti troppo a spiegare queste cose , anonimo delle 5.40; il nano unto ha fatto passare ,al suo elettorato,come legge liberale, un autentico e vergognoso aborto monopolista come la Gasparri. Cosa pretendi che ne capiscano ,loro, di liberismo , liberalismo o libertà di mercato.