lunedì 10 maggio 2010

Buco nell'ozono non fa più paura. TGCOM

Sembrerà incredibile, ma è vero. A venticinque anni dalla sua scoperta, il buco nell'ozono non fa più paura. Stando a un gruppo di scienziati che ha monitorato e studiato il fenomeno, la catastrofe annunciata si risolverà infatti con un lieto fine. Entro il 2080, stando a quanto riporta Repubblica, grazie soprattutto al bando dei prodotti cfc, lo strato che ci protegge dai raggi ultravioletti si richiuderà completamente.

Scoperto nel 1985 al Polo Sud dallo scienziato britannico Jonathan Shanklin, il buco nell'ozono aveva messo subito in allarme il mondo intero, costringendo l'Onu a far firmare il protocollo di Montreal per l'abolizione dei clorofluorocarburi, responsabili dell'assotigliamento della fascia di gas protettiva.

"Ricordo con all'epoca il pubblico attendeva con ansia delel risposte dai governi. Le videnze scientifiche erano forti e chiare: c'era un legame tra l'assottigliamento dello strato di ozono e il cancro della pelle - ha spiegato Claudio Cassardo, che insegna meteorologia, fisica del clima e dell'atmosfera all'università di Torino.

Nel giro di 25 anni la situazione però sembra essere radicalmente cambiata e gli esperti, con cauto ottimismo, prevedono un ripristino totale dei buchi d'ozono. "Oggi è ancora presto per parlare di una guarigione - ha precisato ancora Cassardo - I gas nocivi restano infatti per parecchi anni nell'atmosfera prima di svanire. Al momento osserviamo una riduzione della velocità di assotigliamento dell'ozono. Credo che ci vorranno altri 25 anni prima che lo strato inizi a crescere di nuovo".

Le dimensioni del buco, del resto, dipendono molto dall'andamento delle stagioni e ogni anno cambiano notevolmente. L'allarme, stando ai tecnici, dovrebbe comunque cessare completamente nel 2080, quando lo strado di ozono tornerà ai livelli del 1950, anno in cui ha iniziato a calare di spessore. (TGCOM)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Domanda: ma il dubbio che (praticamente alla pari del climat warming e ad infiniti altri, se le informazioni in mio possesso - e tranquillamente in giro sul web - sono corrette) anche il buco nell'ozono è stata una bufala che però ha consentito per anni la proliferazione di organizzazioni pseudoambientaliste, comitati di studio ecc (tutti con relativo corpo dirigente finanziato pubblicamente, donazioni ecc, insomma questo dubbio viene solo a me?