venerdì 25 novembre 2005

Nulla da aggiungere. Filippo Facci

Otto e Mezzo, mercoledì 23 novembre, ore 21.32. Ritanna Armeni: «Perché secondo lei la sinistra è sedotta da questa Cina?». Lucia Annunziata: «Perché è uno Stato comunista». Armeni: «Comunista? ma per piacere: uno Stato dove non ci sono i diritti sindacali, c'è la repressione, la pena di morte». Annunziata: «Per Bertinotti, non avendo dietro impresari, sarà facile chiedere conto dei diritti civili. Detto questo, però, tutte le posizioni di politica estera prese dalla sinistra negli ultimi anni avevano un punto in comune:
se il Paese di cui si parlava, il Paese aggredito, il Paese messo sotto accusa internazionalmente, se questo Paese era ex comunista, la sinistra era sempre dalla sua parte. Belgrado: un ex Paese comunista. La storia della Russia: non ne parliamo. I ceceni: ma vi rendete conto che nessuno nella sinistra, salvo casi isolati, si batte sulla questione dei diritti civili in Cecenia? È perché dall'altra parte c'è la Russia che è comunista. E per quanto riguarda Saddam che cosa c'era? Un vecchio Paese socialista-comunista.
Questa è la mia disperazione con la sinistra, Ritanna. Perché c'è un non-detto dentro la loro scelta di politica estera: che tutti i Paesi ex comunisti vanno difesi. La Cina: la sinistra è orgogliosa della Cina, perché sono ancora comunisti e stanno fottendo i capitalisti sul loro terreno. Giuliano, è ovvio che so' contenti, no?».

Nessun commento: