lunedì 7 novembre 2005

Un esempio di autocensura da parte di Beppe Grillo

Protagonista è Beppe Grillo, ospite della" notte bianca "di Napoli del 29 ottobre, intervistato poi dal Corriere del Mezzogiorno. Grillo non accenna a quanto è accaduto, ma ci divertirebbe immaginare se il suo atteggiamento sarebbe stato lo stesso nel caso in cui l'amministrazione fosse stata di centrodestra invece che, come tutti sappiamo essere, di sinistra. La questione spinosa questa volta riguarda la privatizzazione del servizio idrico della città. In scaletta ci sarebbe stato anche un intervento di padre Alex Zanotelli, a nome del Comitato che si batte contro tale privatizzazione. Ebbene, i responsabili dell'organizzazione della serata hanno semplicemente esortato il comico genovese a non esprimersi sulla questione dal palco, poco prima dello spettacolo. Ed il comico cos'ha fatto? E' stato ben zitto, e non solo, anche dopo, nelle interviste, non ha fatto cenno a questa censura preventiva da regime, pur essendo individuo spesso fiero di andare controcorrente, di cantarle ai potenti. La questione è stata presentata come invito a tenere uno spettacolo non politico da parte degli organizzatori e accettazione da parte dell'artista, ingenuo, che su indicazione dei primi non ha toccato l'argomento privatizzazione perché «non importante». E qui, per vedere la morte della satira, basta leggere le dichiarazioni confuse e angelicamente innocenti di Grillo al giornalista che lo intervista: «Mi sarei potuto opporre, ma non sono andato oltre. Se avessi capito che la questione dell'acqua a Napoli era così sentita, probabilmente avrei insistito sulla necessità di leggere il comunicato. Forse sì, sarebbe stato meglio intervenire. Però subito dopo lo spettacolo avevamo un dibattito sempre sul tema dell'acqua, così al momento non me la sono sentita di insistere. Ma, ripensandoci, forse ho sbagliato...Però il discorso è che in questa faccenda dell'acqua a Napoli ormai non ci capisco più niente. Credo che Bassolino debba spiegare quale sarà la sua posizione».

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come mai nel manifesto della festa delle Libertà contro tutte le dittature mancano la foto del Duce Benito Mussolini, di Pinochet e di Franco?
Grazie

Anonimo ha detto...

Come mai nel manifesto della festa delle Libertà contro tutte le dittature mancano la foto del Duce Benito Mussolini, di Pinochet e di Franco?
Grazie

maurom ha detto...

Non ho visto il manifesto della festa delle Libertà di cui, egregio grafomane, vai dicendo. In ogni caso non dovrebbero mancare le foto di Stalin, Pol Pot, Mao, Fidel Castro, i dittatori della Corea del Nord, la classe dirigente cinese, tanti capi e capetti africani e....l'elenco potrebbe continuare.
Se poi vogliamo fare la conta dei morti sotto le varie dittature....quelle comuniste stravincono.
Ti saluto in attesa di commenti meno ripetitivi.