Adoratori del giustizialismo e non vogliono il ponte sullo stretto di Messina; non gradiscano l’alta velocità convinti che nasconda il panorama quando non provochi tumori; si sbellicano dal ridere quando qualcuno propone di fare le case per gli sfrattati; gongolano se la Consulta vieta i tagli agli sprechi di comuni e regioni; amano il centralismo statale –come quello che sta mettendo in ginocchio la Francia –e aborrono le autonomie locali; sono contro chi tenta di far pagare meno tasse mentre vanno fieri per le imposte che hanno ideato; combattano ogni tentativo di ridurre alcuni dei troppi privilegi a favore di caste e corporazioni, …solo per ricordare alcuni loro vizietti.
Per meglio confondere l’elettore si presentano come “riformisti” e sovente pomposamente si dicono “progressisti” ma sono solo dei “conservatori” cattocomunisti.
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