martedì 2 maggio 2006

Comunismo e falso ecologismo. Marcello Pili

Il comunismo è uno strumento di gestione totalitaria dell’economia. Il comunismo sottrae al cittadino il diritto sul proprio reddito, gli impedisce l’iniziativa di impresa, gli dà diritto a qualche alimento se ne sa (e non ne sa) produrre, quindi il cittadino è schiavo dello Stato e delle clientele del partito comunista che è dominante sempre dopo violenze.
Tolto il comunismo totale, come strumento di dominio totale abbiamo tutte le forme di azione “socialiste” presenti nelle economie che si dicono (come l’Italia) ancora liberali ma non lo sono, e cioè almeno in tutta l’Europa Continentale prossima alla Cortina di Ferro.
Il falso ecologismo sta affiancando con falsi pretesti e sta sostituendo il divieto di fare economia del comunismo col divieto di fare economia perché “violerebbe” qualunque falso rispetto della natura. Quindi c’è il falso rispetto della natura usato come strumento per togliere i diritti agli uomini.
Esempio di questo gravissimo divieto di fare economia in Italia è il blocco delle Autostrade, che da solo provoca migliaia di morti all’anno e quindi questi falsi ecologisti sono criminali come i comunisti che anch’essi si nascondevano, e non troppo, dicendo che volevano il bene di chi uccidevano.
Il divieto di fare economia dei falsi ecologisti si estende in tutte le direzioni stabilendo con prepotenza limitazioni alla libertà del cittadino con limiti alla circolazione stradale che sono solo limitazioni della produzione e violazioni dei diritti dei cittadini.
C’è anche una vulgata di falsa economia “ecologista”, che alcuni studenti particolarmente plagiati e deboli in economia portano agli esami secondo cui il “rispetto della natura” comporta la riduzione del livello di produzione totale.
Ciò è totalmente falso ed è come dire che il rispetto dei diritti sindacali giusti debba comportare la riduzione dell'attività economica, che è falso.
Ciò è perciò falso completamente e mette in evidenza che il falso ecologismo è lo strumento del comunismo per bloccare l’economia e costituire un dominio sulla popolazione per ora e per il futuro.
Il falso ecologismo è particolarmente pericoloso per la possibilità di corruzione dell’economia e del sapere scientifico, come novella teoria della terra piatta, mentre è piatta o peggio solo la testa degli ecologisti che si nascondono con la falsa protezione della natura.
Quindi comunismo e falso ecologismo sono gli strumenti della gestione totalitaria dell’economia e le tasse altissime e i falsi vincoli ecologistici sono mezzi intermedi per questo obiettivo totalitario.
I veri ecologisti sono le guardie forestali e i vecchi contadini che sfruttavano la natura conservandola.
Ora che le terre agricole sono per metà abbandonate, esse ritornano allo stato di selve naturalmente senza l’intervento di nessuno.
I falsi ecologisti sono solo la frode del 20° secolo e della falsa modernità.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

che minkiata di articolo !!
qualcuno spieghi all'autore che per cinque anni l'Italia è stata governata dalla CDL ... dove sono le nuove autostrade ? dove sono le le privatizzazioni ? (avviate in Italia dall'unico governo nella storia della repubblica con ministri "comunisti" ) dove sono le liberalizzazioni?

non avete fatto una che sia UNA LIBERALIZZAZIONE ... avete aumentato la spesa pubblica ed il numero degli statali .. e meno male che gli statalisti dirigisti sono gli altri !!

come nei peggiori regimi comunisti siete buoni solo a fare leggi ad personam utili per il capo, ma dannose per il paese ..

avete limitato la libertà delle persone invadendone la sfera privata come mai era successo prima .. chi è sterile e vuole avere un figlio nell'Italia di berlusconi deve andare all'estero ... chi falsifica i bilanci viene considerato un onesto cittadino, ma chi fuma uno spinello si vede sospesa patente e passaporto ..

la vostra finanza creativa ha ridotto l'Italia agli ultimi posti in tutte le classifche mondiali per crescita, export, innovazione, competitività...

ora vorrei che qualche berluscones fascistello smentisse con argomenti i fatti che ho citato basandomi su fonti pubbliche , indipendenti nonchè internazionali ..

attila ha detto...

Bell'articolo, dev'essere divertente scrivere le cose senza citare cifre o fonti per controllare che quello che viene scritto sia vero o no... in questo caso no...

1- Autostrade:
Se il Sig.Pili avesse qualche piccola nozione di geopolitica saprebbe che un autostrada occupa in media il 30% di territorio in più di una ferrovia che copre la stessa distanza. Saprebbe inoltre che già nelle medie distanze l'auto non è più conveniente economicamente, mentre il treno e l'aereo lo sono, preferibili, quindi, alle 4 ruote. Saprebbe inoltre che l'italia è una penisola allungata e stretta, e che quindi per le sue caratteristiche geografiche farebbe meglio a preferire sistemi di collegamento su rotaia o di cabotaggio, soprattutto per il trasporto merci. Saprebbe inoltre che un auto inquina decisamente di più di un treno, già solo per il semplice fatto che il motore genera un doppio dispendio di calore, e quindi di produzione di CO2.
2- Aumento della produzione:
L'aumento della produzione non è per nulla osteggiato dall'ecologia. Si cerca solo di superare alcuni tipi di produzioni altamente inquinanti. Esistono un sacco di innovazioni tecnologiche che in Italia non sono neppure prese in considerazione:
- domotica
- Lavatrici e lavastoviglie a doppia presa
- caldaie a condensazione
- pannelli solari fotovoltaici
ecc.ecc.
Queste produzioni, se ben avviate potrebbero generare economia di scala anche nel breve periodo e sicuramente più occupazione.
L'Italia si piaza tra gli ultimi paesi in quanto ad innovazione tecnologica e la colpa non è certo di quegli sporchi ecologisti!
3- Terre Agricole:
il Sig.Pili dovrebbe sapere che l'Italia ha una sovrapproduzione di molti beni agricoli, tant'è vero che molti di essi devono essere distrutti sistematicamente ad ogni raccolto.
Lo sfruttamento di terra è per fortuna in diminuzione, visto che l'impatto sul territorio sta avendo delle ripercussioni terribili sul nostro ecosistema.
L'Italia, ogni anno, perde circa 10.000 ettari di bosco, con altrettante specie arboree. Ha il 7,9% di aree protette, contro il 13,3 di Francia, l'8,5 del Portogallo, e, addirittura il 9,7 dell'Egitto!!!
Il Sig.Pili dovrebbe inoltre sapere che, per un paese a vocazione turistica come l'Italia, la tutela del territorio dev'essere parte integrante della propria politica interna e potrebbe essere un ottimo sistema per aumentare l'occupazione.

Fonti:
Lizza, Geopolitica, Laterza, 2004
Rizzo, Salvare il mondo senza essere Superman, Einaudi, 2005
Malanima a cura di, Rapporto sulle economie del Mediterraneo, il Mulino, 2005

PS:
si chiamano vincoli ambientali, non vincoli ecologisti...

Anonimo ha detto...

L'altra Moratti che piace ai compagni
Signor exPrefetto di Milano, ci faccia capire: come si distingue un padrone? Lei che impiega con tanta naturalezza il lessico della tradizione marxista, al punto da lasciare intendere una lunga consuetudine, dovrebbe saperlo meglio di noi, un po' disorientati dalle convulse metamorfosi del capitalismo, dove i padroni, quelli con le braghe bianche, non s'incontrano quasi più. Voglia quindi perdonarci se Le facciamo osservare, con il dovuto rispetto, che le parole da Lei indirizzate a Letizia Moratti prima e dopo il corteo del 1° maggio sembravano giungere da un tempo lontano. Negli anni Cinquanta, allora eravamo bambini, il Migliore - Togliatti, non D'Alema - per scaldare il cuore ai lettori dell'Unità, quando scriveva borghesia e proletariato, si premurava di aggiungere, semplificando: padroni e operai. Altri tempi, altre lotte (...) e ortodossie; oggi, anche le componenti più radicali del sindacato parlano di imprenditori. Non vogliamo apparire irriverenti, non è nelle nostre intenzioni, ma forse Lei coltiva il vezzo d'apparire fuori stagione.

Anonimo ha detto...

Complimenti un bel articolo del cazzo!! Ma scusa di cosa stai parlando;metti in mezzo,senza nessun senso logico,comunisti,ecologisti,imprenditori.Ma se nn te ne sei reso conto i veri COMUNISTI siete voi cari destrorsi:in 5 anni nn avete concluso 1 dico 1 privatizzazione;avete calpestato la sicurazza ambientale con condoni incostituzionali,avete permesso un degrado ambientale senza eguali.I falsi ecologisti siete proprio voi;quelli che vengono con la bocca piena di buone parole,e poi scaricano i rifiuti delle proprie aziende nei torrenti.Ma poi con quale coraggio scrivi questa selva di atrocità:le autostrade sono bloccate;ma se quando è iniziata la privatizzazione gli investimenti erano stati concordati come 7500ml, e ne sono stati realizzati 2500.Ma che stronzate dici.
Questi soldi dove sono finiti.
Sei un idealista da bar sport maurom;un idealista ignorante,parli per preconcetti,nn si possono tollerare editoriali cosi scorretti.Il comunismo è morto e sepolto smettila di sparare al nulla,e smettila di scrivere queste cialtronerie da 1 media

Anonimo ha detto...

agli enciclopedisti: la geopolitica SARà ANCHE, COME DICE WIKIPEDIA "la disciplina che studia le influenze geografiche sui problemi politici" ma non si occupa di definire le zone di rispetto dei tracciati autostradali, che hanno bisogno sì di maggiorri spazi, ma per motivi di sicurezza (quanti incidenti ci scappano sulle superstrade con gli icnroci a raso). per inciso, spesso i comuni rifiutano le autostrade per evitare gli espropri a certi cittadini, e quindi per salvare la robba, tanto cara anche, in fin dei conti, all'elettorato di sin.

Anonimo ha detto...

vallo a spiegare agli amici NO TAV che il treno è meglio dell'arretratezza nel sistema dei trasporti, se sei capace!

Anonimo ha detto...

poi manderemo avanti le industrie coi pannelli solari .. sempre che queste, nell'attesa, non si trasferiscano in massa all'estero!

Anonimo ha detto...

per completezza di informazione, tempo fa è uscito su raitre un servizio che mostrava come in italia sia in atto un progressivo rimboschimento, proprio legato all'abbandono dei centri montani, i cui abitanti una volta "sfruttavano" il territorio in modo molto + massiccio.
e la sovrapproduzione agricola è tale per i vincoli imposti dall'unione europea, non perchè non vi sia necessità di prodotti nistrani.

fonti: un qualunque ex contadino o imprenditore agrario .. se non vi fa schifo parlare con chi lavora veramente magari senza laurea summa cum laude

Anonimo ha detto...

Qui si recensisce Tom Bethell sulla junk-science

Dal nucleare al riscaldamento globale, dall’AIDS all’estinzione delle specie animali, dalle cellule staminali alla clonazione passando per l’insegnamento dell’evoluzionismo, non c’è giorno che il pubblico dei Paesi industrializzati non sia tempestato da emergenze politiche basate su controverse teorie scientifiche. La tentazione è quella di disinteressarsene e di lasciare mano libera agli esperti.
Ma sarebbe un errore gravissimo, come spiega l’opinionista dello statunitense The American Spectator Thomas Bethell nella brillantissima guida politicamente scorretta alla scienza da poco pubblicata negli Stati Uniti.
The Politically Incorrect Guide to Science (Regnery, Washington 2005) non è peraltro, come potrebbe sembrare a prima vista, un libro contro la scienza, ma una difesa del corretto metodo scientifico dagli abusi compiuti in suo nome. Bethell è infatti uno dei pochi scrittori, assieme al romanziere Michael Crichton, che hanno il coraggio di denunciare l’uso distorto della scienza da parte di ciarlatani che ingannano i giornalisti creduloni e scatenano isterie di massa al solo scopo di ottenere pubblicità, potere politico e finanziamenti statali. È infatti una caratteristica immancabile di queste “crisi imminenti” quella di richiedere sempre più interventi dello Stato, mai meno.

Per inquadrare il problema, in Italia possiamo pensare a un personaggio onnipresente sui media come Mario Tozzi, che quotidianamente dispensa al pubblico le proprie “verità scientifiche” ecologiste, malthusiane, anticristiane e anticapitaliste, e che è solito rispondere ai critici ostentando con arroganza credenziali di scienziato. In realtà, come si comprende leggendo un libro come quello di Bethell, uno come Tozzi non fa scienza, ma politica.
Il valore predittivo di questa junk-science, la scienza-spazzatura, è del resto praticamente nullo: sono ormai 40 anni, infatti, che gli ambientalisti radicali sbagliano una previsione dopo l’altra, senza avere mai fatto ammenda.
I giornalisti, da parte loro, sono responsabili di atteggiamenti sin troppo condiscendenti verso gli “esperti” scientifici di tale fatta, anche quando la cautela sarebbe stata doverosa. Si possono ricordare, a questo proposito, le aspettative miracolistiche suscitate dalla stampa riguardo il progetto di ricerca sul genoma umano finanziato dal governo statunitense, i cui risultati concreti però non si sono mai materializzati. Oppure il recente caso del dottore sudcoreano Hwang Woo Suk, a lungo esaltato dai giornali e dalla televisione per i successi raggiunti nella ricerca sulla clonazione e sulle cellule staminali, rivelatisi poi volgarmente contraffatti.
Il pubblico, infatti, raramente viene messo a conoscenza delle lacune e delle carenze presenti nelle teorie scientifiche che stanno alla base d’importanti decisioni di politica pubblica.

Il caso più grave è probabilmente quello del Protocollo di Kyoto sulla riduzione delle emissioni di gas nocivi che provocano il cosiddetto effetto-serra. Pochi però sanno che le teorie che attribuiscono a cause umane il presunto riscaldamento globale non hanno alcun fondamento scientifico sicuro e che l’applicazione rigorosa del Protocollo avrebbe ripercussioni devastanti sulle economie dei Paesi industrializzati (come ha documentato anche il libro Dall’effetto serra alla pianificazione economica, curato dall’Istituto Bruno Leoni e pubblicato da Rubbettino e Facco fra Soveria Mannelli, Catanzaro, e Treviglio, Bergamo, nel 2003).
La politica ammantata da scienza ha peraltro già fatto troppi danni in passato perché si continui a restare passivi. Bethell ricorda il caso del DDT, un insetticida formidabile il cui bando nel 1972 ha provocato nel Terzo Mondo la morte per malaria di milioni di persone. Vittime reali, mentre sono del tutto gonfiate le ecatombi di AIDS nell’Africa subsahariana.
L’epidemia di AIDS è stata infatti inventata, per ragioni politiche, nel corso di un incontro internazionale svoltosi a Bangui, in Centrafrica, nel 1985. Da allora, mentre gli “esperti” diffondevano terrificanti paragoni con la peste nera che nel Medioevo sterminò un terzo degli europei, la popolazione dei Paesi dell’Africa Meridionale ha conosciuto la più alta crescita demografica del mondo, passando da 434 milioni a 733 milioni di persone. In 20 anni, insomma, il risultato della “terribile piaga” è stato quello di aver incrementato la popolazione del 70%, cioè un numero pari all’intera popolazione degli Stati Uniti... Negare l’esistenza dell’epidemia è però ancora tabù e sui giornalisti africani che hanno tentato d’indagare è caduto l’ostracismo generalizzato.

Bethell smonta infine altri miti “scientificamente corretti” quali la pericolosità del nucleare, la dannosità delle radiazioni e delle sostanze chimiche assunte in bassa quantità e la scomparsa della biodiversità (negli ultimi decenni il numero delle specie animali scoperte e osservate per la prima volta eccede enormemente quello delle specie estinte). Non manca nemmeno quello supremo, l’evoluzione darwiniana, che, pur spacciata come oggettiva, non trova in realtà alcuna conferma nei reperti fossili. Le prove mancanti dell’evoluzione vengono supplite da speculazioni a posteriori, ragionamenti tautologici, parallelismi carenti di contenuto, vuota retorica, esperimenti viziati o inconcludenti, speranze di scoperte future, minacce di scomunica per gli infedeli (“oscurantisti” e “fondamentalisti”) e vere e proprie frodi (Dall’uomo di Piltdown all’archeopterix). Così procede la scienza politicamente corretta.


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E qui Tom Bethell parla della junk-research

Quando lavoravo alla mia guida politicamente scorretta della scienza, le persone con cui parlavo dell’argomento affrontato nel libro reagivano a volte in maniera sbalordita: “Come può la scienza essere politicizzata?”; “L’acqua è una combinazione d’idrogeno e ossigeno. Questo è un fatto, non politica!”
Il problema è che “chi paga compra”; e quando è il governo a sborsare il denaro, la verità non è la priorità principale. Sono più importanti gli articoli di giornale capaci di suscitare speranze esagerate o, al contrario, di spaventare la gente, come nel recente caso dell’influenza aviaria. Il pubblico, infatti, per evitare un’epidemia è ben felice di accettare un forte aumento del budget della Sanità pubblica. Per quanto riguarda invece le speranze esagerate, basterebbe leggere quello che si scriveva qualche anno fa sul Progetto Genoma Umano e quello che si scrive oggi a proposito della ricerca sulle cellule staminali.
C’è però un altro problema fondamentale. Un principio base della scienza è che la pratica ha la precedenza sulla teoria. Se qualcosa funziona, non si può negarne l’esistenza solo perché i teorici non ne conoscono il motivo. La scienza dipende quindi dalla prova e dall’errore, e la ricerca privata procede attraverso una gran quantità di prove e un numero quasi altrettanto elevato di errori. Il capitale viene investito in un’ampia gamma di idee e di approcci, dei quali forse uno solo si rivelerà remunerativo. O forse nessuno.
Il governo, al contrario, è monopolistico per natura. È difficile per i burocrati finanziare diverse teorie in conflitto tra loro poiché darebbero l’impressione di agire a casaccio. Molto denaro andrebbe necessariamente “sprecato” e i politici temono un’accusa del genere. Per questo tendono a puntare tutto su un cavallo unico.

Nel settore privato, invece, lo “spreco” viene chiamato “rischio”. Storicamente, la concorrenza tra diverse teorie è sempre stata la forza che ha spinto il progresso scientifico. Proprio come il sistema concorrenziale di mercato costringe le imprese a innovare, allo stesso modo la competizione tra teorie spinge la scienza a indagare nuovi punti di vista. Gl’individui e le compagnie private sono stati i protagonisti di questo processo: il più rapido avanzamento scientifico degli ultimi decenni, nell’informatica e nelle comunicazioni, è stato realizzato da imprese private. Ha richiesto molti rischi e molti investimenti “sprecati”, ma ha generato anche un progresso fenomenale.
Le burocrazie statali create appositamente per fare ricerca scientifica, come l’Istituto Nazionale di Sanità, finiscono spesso per ostacolare, anche inavvertitamente, il perseguimento di teorie alternative. Le commissioni di esperti che decidono quali progetti finanziare sono infatti composte inevitabilmente da scienziati che seguono la teoria dominante.
Un buon esempio è l’Istituto Nazionale per la ricerca sul Cancro. Quando nel 1971 il presidente Richard M. Nixon dichiarò la “guerra al cancro”, tutti erano convinti che l’aumento dei finanziamenti avrebbe accelerato in egual misura il progresso nella ricerca. È questa l’equazione che i sostenitori di un maggiore intervento statale non mettono mai in discussione. La previsione era che si sarebbe scoperta una cura contro il cancro entro il 1976.

Oggi il finanziamento statale alla ricerca sul cancro è massiccio (oltre 5 miliardi di dollari vengono destinati al solo Istituto Nazionale per la ricerca sul Cancro negli USA) ma i progressi fatti sono pochi, a parte qualche consiglio sulla prevenzione. Il problema è che dal 1976 a oggi la maggior parte dei finanziamenti pubblici sono stati indirizzati verso un unico campo di ricerca: la teoria della mutazione genetica come causa del cancro, grazie alla quale diversi scienziati di prestigio hanno vinto il Premio Nobel. Questa teoria potrebbe però essere scorretta e nel mio libro dedico un intero capitolo all’argomento. Il problema è che non è stato ancora osservato un gene, singolo o in combinazione con altri, capace di trasformare una normale cellula in una cellula cancerogena.
Quando la stampa inizia a fare campagne a favore di maggiori finanziamenti statali in un settore che promette grandi progressi è segno che le prospettive in realtà non sono buone.
L’esempio migliore è quello delle cellule staminali embrionali. Si badi che negli Stati Uniti questa ricerca è perfettamente legale, ma il finanziamento da parte del governo federale è stato vietato per ragioni etiche. Il provvedimento ha suscitato forti proteste tra coloro che confondono il finanziamento pubblico alla scienza con la libertà della ricerca scientifica e i singoli Stati dell’Unione si sono sentiti in dovere di correre ai ripari. L’anno scorso, in California, gli elettori hanno approvato una proposta che destina 3 miliardi di dollari dei contribuenti alla ricerca sulle cellule staminali.

Uno dei sostenitori della proposta è stato Bill Gates della Microsoft. Ma se Gates è così convinto della bontà della causa perché non fonda un’impresa di biotecnologie e assume i migliori ricercatori? Le prospettive di guadagno dovrebbero essere enormi, dopo tutto ciò che si è detto sulle potenzialità delle cellule staminali embrionali di curare il diabete, il Parkinson, l’Alzheimer e altre malattie molto diffuse. In verità, a partire dal 1998, l’anno in cui furono scoperte le cellule staminali, diverse compagnie hanno investito in questo tipo di biotecnologie. All’inizio il valore delle loro azioni è cresciuto rapidamente, ma poi è crollato due anni fa. L’appello ai finanziamenti governativi è il miglior indicatore del fatto che le prospettive per le nuove cure, in fin dei conti, non sono buone.
In settembre i più esperti scienziati del ramo hanno tenuto un incontro a San Francisco per decidere come utilizzare i 3 miliardi di dollari del governo californiano e hanno ammesso che la scoperta di nuove cure «non è affatto vicina e che forse ci vorranno decenni»: così ha riportato il San Francisco Chronicle. Una confessione giunta però solo dopo aver ottenuto i finanziamenti.
Le argomentazioni moralisteggianti sono insomma sembrate una recita per nascondere la reale mancanza di progressi scientifici.

Anonimo ha detto...

Caro Amico
Ti voglio segnalare altri due articoli su questo argomento e dello stesso tenore di questo sul falso ecologismo ,vero fiancheggiatore del Comunismo, che sono intitolati
1 ) Gli interessi ambientalisti delle Ecomafie , di Franco Battaglia che è Professore di Fisica alla Università di Modena ed è Ottimo .Il Giornale 23 -5-06

2)L'Ecologista chic che non azzecca nulla (con "ecologisti "che non si lavano !!! )Il Giornale 24 -5 -06 ( Buono !!! )

Anonimo ha detto...

Caro Amico
Ti voglio segnalare altri due articoli su questo argomento e dello stesso tenore di questo sul falso ecologismo ,vero fiancheggiatore del Comunismo, che sono intitolati
1 ) Gli interessi ambientalisti delle Ecomafie , di Franco Battaglia che è Professore di Fisica alla Università di Modena ed è Ottimo .Il Giornale 23 -5-06

2)L'Ecologista chic che non azzecca nulla (con "ecologisti "che non si lavano !!! )Il Giornale 24 -5 -06 ( Buono !!! )

Anonimo ha detto...

CARO MAUROM

SPERO CHE A CHI SI FIRMA ANONYMOUS SAID E POI METTE LE OFFESE SI POSSA DIRE DI RIMANERE NEL SUO CENTRO SOCIALE , PERCHE' E' EVIDENTE CHE COMUNISTI FANNO FINTA DI PARTECIPARE AL BLOG PER QUESTO E FINGERSI AMMIRATORI DI BERLUSCONI CHE POI DEVONO CRITICARE .

IL FALSO ECOLOGISMO E' UNA BRANCA DEL COMUNISMO CHE RACCOGLIE GLI SBANDATI DELL'ANTICAPITALISMO CON DIFETTO DI RAGIONARE PER CUI TUTTE LE FESSERIE COSTRUITE PER FINGERLE ECOLOGISTE , STILE APOCALISSE , VENGONO PASSATE SENZA CRITICA PERCHE' CHI LE PORTA HA BISOGNO DI COMPAGNIA E SA CHE SE FA CRITICHE SARA' SOLO E QUINDI SI ADEGUA , PERCHE' NON C'E' POSSIBILITA' DI CRITICARE ALL'INTERNO .

FACCIO L'ESEMPIO DEL RISCALDAMENTO DEL PIANETA , CHE RIGUARDA IL PIANETA TESTA DEL FALSO ECOLOGISTA .
SENZA RIALZO DEL LIVELLO DEL MARE NON C'E' NESSUN RISCALDAMENTO DEL PIANETA , AMENO CHE NON SIA LA LORO TESTA .
PERCIO' VIENE LORO PROPOSTO QUESTO INNALZAMENTO FRA CINQUANT'ANNI , QUANDO NESSUNO SARA' PIU' A CONTROLLARE LE FESSERIE DI OGGI .

MESSUNO SI OCCUPA DEL DANNO ECOLOGICO CHE CIRCA 50 GIOVANI A SETTIMANA SUBISCONO CON LA MORTE PERCHE' CI SONO FALSI ECOLOGISTI CON LA CUI TESTA SI COSTRUISCE L'ANTICAPITALISMO DEL BLOCCO DELLE AUTOSTRADE DA TRENTA ANNI .
PER DARE QUALCHE DATO , LE AUTOSTRADE HANNO UN TRAFFICO CHE E' DIECI VOLTE IL TRAFFICO DI COLLAUDO DI QUELLE AUTOSTRADE ( 7.000 PASSAGGI AL GIORNO AL COLLAUDO E 70-80 .000 PASSAGGI OGGI ) CON 50 MORTI A SETTIMANA DA FALSO ECOLOGISMO , QUASI SEMPRE GIOVANI .
LA RAGIONE DEGLI INCIDENTI E' IL VOLUME DI TRAFFICO E TUTTE LE ALTRE ARGOMENTAZIONI COME L'ANDARE IN TRENO FANNO RIDERE PERCHE' QUELLI CHE CE LA INDICANO FANNO LE VACANZE IN MACCHINA , HANNO SCARPE FATTE DA PELLI DI ANIMALI E NON DI PLASTICA , HANNO RISCALDAMENTO A CASA E GUIDANO LA MACCHINA.
NESSUNO SI CURA DEI PICCIONI SCHIACCIATI DALLE MACCHINE , PER CURARE LA CARETTA CARETTA TUTTI I GIORNI IN VISTA ALLA TELEVISIONE PER SPIAZZARE IL FALSO ECOLOGISTA , PER NON FARE CHE SI OCCUPI DI QUELLO CHE HA SOTTO IL NASO E NON VUOLE VEDERE PERCHE' GLI ORDINI DI APPARTENENZA SONO: VEDI QUELLO CHE TI DICIAMO NOI E STOP E NESSUNA LIBERTA' CHE E' FRAZIONISMO DELLA APPARTENENZA E SOTTOMISSIONE .
SEGNALO GLI INCENDI IN SARDEGNA AD OGNI ESTATE CHE VENGONO TRASCURATI DAI FALSI ECOLOGISTI PERCHE' NON HANNO LIBERTA' DI PENSARE E DI VEDERE , MA CHI CHIEDE L'AIUTO DELL'APPARTENENZA NON PUO' POI RAGIONARE DA SE' E COSI' L'ARMATA DEI FALSI ECOLOGISTI E' UTILE MA SE NON RAGIONA, COME IL RESTO DELLA COMPAGNIA .
UN'ALTRA VOLTA UN ALTRO PO' DI DATI.

Anonimo ha detto...

Caro Maurom

Ti voglio indicare una prassi di falsificazione di dati che si riscontra ogni volta che si parla di falsa ecologia .

E' evidente che la falsa Ecologia è una parte del sistema di dominio, per cui se si fa con le balle il Dominio è già bello e fatto.

La tavola che ti indico è di un Giornale che non dovrebbe avere suggestioni di falsa ecologia , ma come capita ai telegiornali se c'è minaccia di chiudere le reti di Berlusconi molti si adeguano , tra i più deboli .
Così c'è anche tra i Meteorologi chi acconsente a dire che c'è l'effetto serra , data la pressione , e prima diceva che l'effetto serra non era cosa scientifica .

La tavola che ti dico io è questa .

BILANCIO ENERGIA

Petrolio 44,7 %
Gas 33,8 %
Solidi 8,7 %
Elettricità 5,1 %
Rinnovabili 7,7 %
Totale 100,0 %

Questa tavola è falsa per i due elementi di Energie rinnovabili ed Elettricità che non sono proprio questi , però questi dati falsi in tavola servono a far credere cose non vere .
E cioè :

1 ) L'Energia Elettrica è molta di più del 5,1 % qui detto , perchè parte del Petrolio è trasformata in energia elettrica e parte del Gas e del Carbone viene trasformata in energia elettrica , e quindi l'energia elettrica è molta di più .

2 )il Rinnovabile qui al 7,7 % , ma inteso in senso di Eolico e Fotovoltaico è molto meno di quanto qui detto in questa tavola , e serve far credere che sia molta l'energia ottenuta da eolico e fotovoltaico con questo trucco di includere l'Idroelettrico nel rinnovabile ed escludendolo invece dall'Elettrico che invece sarebbe giusto e serve a loro che l'Elettrico sia poco per imbrogliare la gente .

E cioè ,
1 ) con questi trucchi si ottiene il risultato di disinformazione poi diffusa a tutta la stampa e televisione, secondo cui il rinnovabile ( inteso come somma di Eolico e Fotovoltaico , perchè si dà a intendere che sia questo !!!) è una componente Enorme di Energia , detta col falso valore di 7,7 % , mentre è lo 0,9 % cioè 0, . L'altro è Energia Idroelettrica che sarebbe Energia Elettrica .

2 ) Poi c'è un altro falso che gira e che dice che si programma in futuro di ottenere dall'Eolico e del Fotovoltaico, chiamandolo Rinnovabile ,il 20 % dell'Elettrico .
Ora detto così sembra Enorme , perchè tutti sanno che l'energia elettrica è una fonte enorme di energia, come tutti noi sappiamo che comprende tutta l'energia elettrica fatta con Petrolio , Gas e Carbone più l'Idroelettrico , che illumina tutta la Nazione di notte e muove tutti i motori industriali , e che è sicuramente una quantità enorme .

Ma c'è il trucco e in questa tavola l' Elettrico figura per il solo 5,1 % e questo trucco serve a poter dire che l'Eolico e il Fotovoltaico , che sono lo 0,9 dell' Energia , e che sono già il 20% dell'Elettrico secondo il falso indicato in questa tavola , come si vede perchè 0,9 è circa il 20 % di 5,1 % e quindi il programma di fare dell'Eolico e del Fotovoltaico il 20 % dell'Elettrico è quasi già fatto con il trucco detto perchè in realtà in questa tavola falsa l'Elettrico figura per solo il 5,1 %, e quindi 0,9 è circa il 20 % di 5,1 , e con ciò abbiamo chiarito a che cosa serve quell'Elettrico falso al 5,1 %.

In conclusione

con i due falsi detti :

1) il rinnovabile messo al 7,7 , comprendendo l'Idroelettrico invece che il solo Eolico e Fotovoltaico che è lo 0,9 %

e l' altro falso che

2 ) l' Elettrico è il 5,1 % dell'Energia , mentre è molto di più e qui si è usato il trucco di chiamare Elettrico solo la importazione di Energia dall'Estero perchè questo era il dato falso che serviva,

si ottiene che il rinnovabile vero , cioè Eolico e Fotovoltaico che sono lo 0,9 % , è quasi già il 20 % di 5,1 % , e quindi il programma di fare il rinnovabile uguale al 20 % dell Elettrico è quasi già ottenuto con le cifre false e senza fare niente , così si dirà tra poco il terzo falso di dire che l'obiettivo è stato raggiunto , non facendo niente e solo con questo trucco.

Ed ecco perchè ci sono i falsi nelle tabelle e perchè serve il controllo della disinformazione di telegiornali e giornali : per fare i falsi che altrimenti nessuno farebbe e richiesti dai falsi ecologisti.

Ma ti voglio aggiungere un'altra cosa di oggi .

Si ripete fino alla Nausea il falso che ci sia il Riscaldamento o effetto serra e si adduce il caldo inverno , mentre non si dice che mentre in Europa c' è il caldo inverno in America c'è l'inverno freddissimo e non facendo credere che l'inverno è lo stesso , si dà solo a intendere che l'inverno è caldo qui in Europa e poi nulla si dice dell'inverno in America .
Così se im America verrà poi caldo sentiremo che questo è dovuto all'effetto serra e dopo aver taciuto quando era freddo.

Questa è volgare manomissione della informazione e in molti luoghi della formazione universitaria che così diventa deformazione e non formazione .

Un altro esempio addotto è il ritiro di alcuni ghiacciai alpini .

Ma si sono visti gli altri ghiacciai cosa fanno ???

No , non si è visto che da tempo la Groenlandia è diventata un ghiacciaio mentre era tutta verde come dice il suo nome che vuol dire Verde terra ( Land ) e quindi è naturale che altri ghiacciai si riducano perchè altrimenti avremmo la glaciazione e invece non abbiamo nessuna variazione climatica , che sarebbe registrata solo da un incremento del livello marino che non c'è e non si può registrare alcun rialzo del livello del mare , ma solo invenzioni sul suo livello futuro ( come spero , promitto Juro reggono infinito futuro !!!, a fini di falso !!! )

Anonimo ha detto...

good start